Maria Callas

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Re: Maria Callas

Messaggioda Triboulet » sab 11 ago 2012, 12:07

DottorMalatesta ha scritto:Qual è il miglior libro dedicato a quest'artista?


Se hai letto il thread di Operadisc il resto è superfluo : Chessygrin :
Scherzi a parte... io ti consiglierei di spendere soldi a comprare I DISCHI della Callas. E ascolta l'evoluzione della sua voce e soprattutto del suo costante approfondimento musicale/estetico/psicologico. Per il resto ti basta una cronologia fatta bene e troverai da solo tante risposte (sul sito di Frank Hamilton puoi scaricare senza spendere un soldo discografia supercompleta e cronologia delle sue apparizioni sulla scena con qualche nota interessante).

Discografia super-essenziale (a.k.a. "le cose che non puoi non avere" secondo Triboulet, ovviamente):

RECITAL

Bellini & Wagner (1949)
Puccini e "Arie liriche e di coloratura" (1954)
Verdi (I) e "Mad Scenes" (1958)
Callas a Paris (I) (1961)
Callas in Concert (1952-1959)
e ovviamente tutto ciò che trovi in video

OPERE

Bellini - Puritani (studio 1953) - Norma (live 1956 e studio 1960) - Pirata (live 1959) - Sonnambula (live 1955 e studio 1957)
Donizetti - Lucia (live 1955 e studio 1959) - Bolena (live 1957)
Rossini - Armida (live 1952), Barbiere e Turco in studio
Verdi - Traviata (live Londra 1958) - Macbeth (live 1952) e le altre opere in studio che ha inciso (puoi risparmiarti Ballo, forse).
Puccini - tutto (puoi risparmiarti Manon Lescaut) e la Tosca del rientro (live 1964)
Cherubini - Medea (live 1953 - 1958 - 1961, interessante averle tutte e tre)
Spontini - Vestale (live 1954)
Bizet - Carmen

Ovviamente se hai già queste cose puoi passare a TUTTO IL RESTO : Thumbup :
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » mer 29 ago 2012, 13:39

Volevo approfondire un aspetto dell´interpretazione callassiana dei ruoli belcantistici. Come scritto in un altro post da Mat, la voce (intesa come timbro, come puro suono) ha anche caratteristiche "significanti". Ma quanto il suono abbia caratteristiche "significanti" dipende dal tipo di repertorio. Conta tantissimo nel belcanto (tanto che non si dà vero belcantista se non si ha tecnica sopraffina, anche a dispetto di dizione non perfetta, penso alla sublime Sutherland). Forse un po' meno in Verdi, dove le caratteristiche "significanti" derivano dall'interazione tra tipo di emissione, timbro, dizione ed accento (così in Verdi si tollera maggiormente un cantante dalla tecnica non sopraffina purché... vi sia dell'altro!!!!).
Nel belcanto le emozioni, gli affetti sono resi con una maggior stilizzazione e idealizzazione nella linea di canto e nell'orchestrazione rispetto al canto del Verdi degli ultimi anni (e le "volute del canto d'agilità" belcantiste sono ipso facto stilizzazione).
Ora sarebbe interessante discutere circa l´interpretazione data dalla Callas dei grandi ruoli belliniani e donizettiani. In primis Norma e Lucia.
La belcanto renaissance è fenomeno relativamente recente che si realizza grazie all´apporto straordinario di figure per lo piú isolate: Callas, Sutherland e Horne. Il ruolo dei filologi e dei musicologi nella belcanto renaissance mi sembra in definitiva secondario e comunque temporalmente successivo.
La mia impressione è che in questi ruoli belcantistici la Callas sia comunque strettamente legata ad una temperie interpetativa di stampo “verista” (o meglio “espressionista”): questo genio assoluto ha iniettato nel canto d´agilitá un´urgenza espressiva, un senso del dramma che (complice anche un timbro assolutamente peculiare) increspa la perfezione neoclassica della linea. È questo quello che intendevano i contemporanei della Pasta, quando lodavano il temperamento tragico (da tragedienne in coturni) della Giuditta? Non so davvero.
Ferma restando la stella polare della Maria (che è un unicum!) mi domando se l´interpretazione di Norma e Lucia date dalla Sutherland (o dalla Caballè!) non siano molto piú attinenti stilisticamente a quanto immaginato da Bellini o Donizetti per questi ruoli.
In altre parole, la Callas forse è solo uno dei molti modi possibili di interpretare il belcanto (un´interpretazione estremamente moderna, estremamente efficace e tecnicamente infinitamente meglio realizzata rispetto a molte che l´hanno preceduta e seguita), non l´unico e forse non il piú stilisticamente appropriato.

P.S.: chissá perché comunque ho sempre pensato la Callas piú affine alla Colbran o alla Malibran che alla Pasta…
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Re: Maria Callas

Messaggioda Triboulet » mer 29 ago 2012, 14:39

Caro omonimo, che invito a nozze! : WohoW :

DottorMalatesta ha scritto:Forse un po' meno in Verdi, dove le caratteristiche "significanti" derivano dall'interazione tra tipo di emissione, timbro, dizione ed accento (così in Verdi si tollera maggiormente un cantante dalla tecnica non sopraffina purché... vi sia dell'altro!!!!).


Ho capito cosa intendi dire, io direi più che in Verdi (specie in quello tardo) la scrittura può essere risolta più agevolmente puntando sull'accento anche da voci tecnicamente non dotatissime, nel belcanto romantico invece è necessaria una tecnica ancora più ferrata, ma l'accento (come l'emissione, il timbro e la dizione) sono parimenti fondamentali (pensa ai ruoli Ronzi, se non hai accento fulminante e dizione scolpita dove vai?! ma pure Norma, che la Sutherland la interpretasse divinamente non ci sono dubbi, ma solo perchè compensava la sua carenza fonetica con un dominio perfetto del fiato)... a proposito di Ronzi io alle paladine del belcanto di prima generazione aggiungerei Leyla Gencer! La rinascita donizettiana (e pure di tutto il primo Verdi) è quasi esclusivamente opera sua.

DottorMalatesta ha scritto:La mia impressione è che in questi ruoli belcantistici la Callas sia comunque strettamente legata ad una temperie interpetativa di stampo “verista” (o meglio “espressionista”): questo genio assoluto ha iniettato nel canto d´agilitá un´urgenza espressiva, un senso del dramma che (complice anche un timbro assolutamente peculiare) increspa la perfezione neoclassica della linea. È questo quello che intendevano i contemporanei della Pasta, quando lodavano il temperamento tragico (da tragedienne in coturni) della Giuditta? Non so davvero.


Se ti sentisse Maria si inca**erebbe a morte! : Chessygrin : ma anche quì spero di interpretare correttamente il tuo pensiero... non penso che la Callas subisse un influenza verista o espressionista. Sicuramente perseguiva il suo ideale di belcanto romantico con strumenti e convincimenti che oggi chiameremmo "antifilologici". La sua Lucia, ancor di più che la sua Norma, è un falso storico bell'e buono, tanto quanto l'Otello di Vickers. Eppure c'è, non solo nel senso tragico ma pure nella purezza della linea del canto, nel peso specifico delle parole, nel senso globale dello svolgersi del dramma, nella poetica romantica di un'ideale, in quel' "unico respiro" che lei cercava, in pratica in tutte le caratteristiche che conosciamo bene, c'è una verità "d'essenza" che ci fa apparire persuasive fino a quasi il livello di identificazione certe interpretazioni.
La Sutherland più storicamente autentica della Callas? può essere, anzi sicuramente... anche se però, a mio avviso, ci avviciniamo di più alla verità per alcuni versi, e ci allontaniamo per altri.

Mi interessa capire come mai vedi Maria più Colbran (o addirittura Malibran) che Pasta... io penso invece che la Callas fosse pienamente a suo agio solo nel mondo di Felice Romani, anche se probabilmente ci avrebbe regalato (specie nei '60, non solo per mutato assetto vocale ma pure per mutati ideali e stile di vita) dei ruoli Colbran altrettanto brillanti e, forse, rivoluzionari. Vocalmente non mi pare che la Callas fosse più vicina alla Colbran o addirittura alla Malibran, che avevano un baricentro basso. La Colbran aveva un acuto difficile e la Malibran (pur riuscendo a salire) doveva comunque adattarsi i Puritani un tono e mezzo sotto (o giù di lì non ricordo di preciso). La Callas mi pare (almeno nei '50) decisamente un soprano, con un timbro scuro e un grave importante e "scoperto", ma pur sempre un soprano.
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » gio 30 ago 2012, 9:56

Triboulet ha scritto:Mi interessa capire come mai vedi Maria più Colbran (o addirittura Malibran) che Pasta... io penso invece che la Callas fosse pienamente a suo agio solo nel mondo di Felice Romani, anche se probabilmente ci avrebbe regalato (specie nei '60, non solo per mutato assetto vocale ma pure per mutati ideali e stile di vita) dei ruoli Colbran altrettanto brillanti e, forse, rivoluzionari. Vocalmente non mi pare che la Callas fosse più vicina alla Colbran o addirittura alla Malibran, che avevano un baricentro basso. La Colbran aveva un acuto difficile e la Malibran (pur riuscendo a salire) doveva comunque adattarsi i Puritani un tono e mezzo sotto (o giù di lì non ricordo di preciso). La Callas mi pare (almeno nei '50) decisamente un soprano, con un timbro scuro e un grave importante e "scoperto", ma pur sempre un soprano.


Ciao caro Triboulet,
hai perfettamente inteso quello che intendevo dire (anche se ammetto di averlo espresso in modo un po´ balbuziente, colpa delle troppe guardie e reperibilitá ospedaliere!!).
Ti confesso che penso alla Malibran e alla Colbran non tanto per le caratteristiche vocali quanto piuttosto per quelle scenico-attoriali (la Colbran era, a detta dei contemporanei, una vera tragedienne, e forse in scena poteva far avvertire i fremiti e le inquietudini dell´imminente pre-romanticismo increspando la levigatezza canoviana del canto rossiniano, mentre mi sono sempre immaginato la Pasta come la quintessenza del neoclassicismo) e per le caratteristiche comportamentalie e le vicissitudini di vita (la Malibran che pianta in asso il marito, nasconde gravidanze sotto le ampie vesti, si diverte a cavalcare come un´amazzone fino a morirne... Forse anche per questo la Malibran é un mito; morta giovane ebella, nel fulgore degli anni e delle potenzialitá artistiche: l´antecedente di James Dean, di Marilin Monroe e di Maria Callas!!!).
Che dici? deliro???
Ciao!
Francesco
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Re: Maria Callas

Messaggioda Enrico » ven 31 ago 2012, 16:36

Triboulet ha scritto: Ovviamente se hai già queste cose puoi passare a TUTTO IL RESTO : Thumbup :

Le registrazioni in studio, recital e opere, ci sono tutte nel cofanettone Emi di qualche anno fa a prezzo molto basso.
Enrico B.
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » ven 31 ago 2012, 18:16

E´un´edizione che troneggia dall´alto della mia discoteca!
Un trono per una regina (e che regina!!!)
;-)
Ciao,
Francesco
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Re: Maria Callas

Messaggioda Triboulet » dom 02 set 2012, 9:55

DottorMalatesta ha scritto:Ciao caro Triboulet,
hai perfettamente inteso quello che intendevo dire (anche se ammetto di averlo espresso in modo un po´ balbuziente, colpa delle troppe guardie e reperibilitá ospedaliere!!).
Ti confesso che penso alla Malibran e alla Colbran non tanto per le caratteristiche vocali quanto piuttosto per quelle scenico-attoriali (la Colbran era, a detta dei contemporanei, una vera tragedienne, e forse in scena poteva far avvertire i fremiti e le inquietudini dell´imminente pre-romanticismo increspando la levigatezza canoviana del canto rossiniano, mentre mi sono sempre immaginato la Pasta come la quintessenza del neoclassicismo) e per le caratteristiche comportamentalie e le vicissitudini di vita (la Malibran che pianta in asso il marito, nasconde gravidanze sotto le ampie vesti, si diverte a cavalcare come un´amazzone fino a morirne... Forse anche per questo la Malibran é un mito; morta giovane ebella, nel fulgore degli anni e delle potenzialitá artistiche: l´antecedente di James Dean, di Marilin Monroe e di Maria Callas!!!).
Che dici? deliro???
Ciao!
Francesco


Caro doc, credo che dovresti fare una capatina nei thread dedicati alla Pasta e alla Colbran, molto molto interessanti, troveresti molte risposte ed approfondimenti. L'hai scritto tu, la Malibran doveva essere un personaggino assai irrequieto. Maria era invece una persona tremendamente introversa, per alcuni aspetti molto all'antica, spesso poco sicura di sè, animata da un "panico da prestazione" quasi adolescenziale. Come adolescenziale, ingenua e devastante fu la "cotta" per Onassis, che la portò per un brevissimo periodo ad adottare uno stile di vita mondano che, in fin dei conti, non le si addiceva molto, e del quale si stancò quasi immediatamente. Il ritratto da "Tigre", donna capricciosa, emblema della moda, è solo un lato (piccolo) della medaglia. La Callas era la ragazza grassona e con poco gusto che sposò un uomo molto più anziano di lei e che fu costretta a reinventarsi novella Audrey Hepburn per non annegare nella propria fragilità, non dimentichiamolo. E non dimentichiamo che la Callas non è morta a 30 anni nel fulgore della sua carriera per eccesso di incoscienza, è morta a 50 in un lento inesorabile declino artistico e privato, dopo essersi per anni aggrappata disperatamente al lavoro e quando nessuno si ricordava più chi fosse.

Quanto alla Colbran, io sostenevo tempo fa che la Callas degli anni '60 sarebbe stata interprete Colbran rivoluzionaria. Poteva conservare l'autorevolezza che certi ruoli colbran richiedono e, al contempo, dare loro una dimensione meno monumentale, più umanizzata, più contemporanea, nel senso proprio di avvicinamento alla quotidianità. Rossini era tutto sommato un compositore molto "terreno", ecco perchè penso che la Callas anni '60 avrebbe incarnato bene questo archetipo un po' mondano, piccante, enorme e fragile al tempo stesso. E anche la voce le si sarebbe attagliata bene a questi ruoli. Quanto ai ruoli Pasta-Lalande, non credo che vivano solo di classicità eburnea... anche la Pasta doveva essere attrice consumata e cantante dallo spirito tormentato, altrimenti come avrebbe reso passaggi come questi?!



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Re: Maria Callas

Messaggioda Triboulet » ven 23 nov 2012, 2:11

E' sempre più raro trovare documenti video inediti della Maria. Però sembra che ogni tanto qualcosa salti fuori. E' il caso di questo rarissimo filmato postato non molto tempo fa da un generoso collezionista. E' un filmato muto, quindi ha un valore puramente documentaristico, però è significativo. La Callas, in vacanza con Onassis in Grecia, è spinta da quest'ultimo ad una partecipazione estemporanea al Festival of Lefkada, probabilmente una piccola manifestazione locale. La divina Maria, bellissima e in abiti "estivi", si cimenta (con un pianista di fortuna e col foglietto alla mano) in una canzone greca e in quella che sembra essere l'aria di Santuzza. Notate come l'intensità dell'interpretazione sia, su quel ridicolo palchetto come sul palco del Covent Garden, la medesima.



Ed ecco spuntare pezzi di comparsate televisive che si credevano perduti:



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Re: Maria Callas

Messaggioda MatMarazzi » ven 30 nov 2012, 16:05

Bellissimi video Trib...
Peccato che sono arrivato tardi, e il primo non sia più disponibile!
:(


Salutoni,
Mat
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » sab 02 nov 2013, 23:39

nasceva forse oggi, forse domani, forse dopodomani, forse novanta anni fa.

buon compleanno a chi mi fece innamorare del teatro d'opera!

dm
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » lun 02 dic 2013, 9:16

DottorMalatesta ha scritto:nasceva forse oggi, forse domani, forse dopodomani, forse novanta anni fa.

buon compleanno a chi mi fece innamorare del teatro d'opera!

dm


Ero così voglioso di farle gli auguri, che le ho "fatto la festa" un mese prima :oops:
:mrgreen:

In realtà nasceva forse oggi, forse domani, forse dopodomani (ma la Maria festeggiava il compleanno il 4, festa di Santa Barbara, una santa "guerriera", come Lei la definiva), (forse) novant'anni fa.

Google le dedica la "copertina"

Immagine

e io (a proposito di grandi interpreti che permettono i guardare con occhi nuovi a grandi ruoli) vi propongo questo brano:



Buon compleanno!!!

DM
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Re: Maria Callas

Messaggioda reysfilip » lun 02 dic 2013, 17:03

Mi unisco agli auguri per questa donna che ha rivoluzionato il mondo dell'opera.
E visto che siamo in aria di Traviate:

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Re: Maria Callas

Messaggioda michele cesareo » ven 06 dic 2013, 19:06

reysfilip ha scritto:Mi unisco agli auguri per questa donna che ha rivoluzionato il mondo dell'opera.
E visto che siamo in aria di Traviate:




Grazie per questa antologia, propedeutica in questo giorno di vigilia.

Michele
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Re: Maria Callas

Messaggioda gotiko1 » mar 02 set 2014, 3:08

quando nessuno si ricordava più chi fosse.


leggo solo adesso questo interessantissimo forum,vorrei solo far notare che la Callas non è mai stata dimenticata,come si può scrivere che nessuno ricordava più chi fosse ? giornali e tv la ricordavano in continuazione fino alla morte e fu Lei che rifiutò tantissime proposte di lavoro perfino come attrice di teatro........................
saluti e grazie a tutti
gotiko1
 
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Re: Maria Callas

Messaggioda DottorMalatesta » mar 02 set 2014, 9:33

Ciao gotiko1 e benvenuto!!!!
Grazie del tuo intervento.
Il fatto che l´argomento dedicato a “Maria Callas” sia forse quello più visitato su Operadisc è la conferma che la Callas, ora, resta indimenticata ed indimenticabile.
Ancora oggi, tra l´altro, Maria Callas continua a vendere moltissimo, segno di un interesse mai sopito. Come si spiegherebbe altrimenti l´ennesima riproposizione delle sue incisioni in un´ulteriore rimasterizzazione?

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura ... 45e74.html

Continua a seguirci e ad intervenire!!!
: Thumbup :

DM
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