Anja Silja

[pbagnoli]

possiedo 2 ''Walkure'' con la Silja:

quella del video che hai postato (ma solo versione audio) in cui c'è anche la Dernesch versione Sieglinde, ed un live con il vigoroso Siegmund di del Monaco.

Ma qual'è quella di Del Monaco, quella di Stoccarda?
Non c'era la Hillebrecht come Sieglinde?
E l'altra Walkiria "audio" da dove arriva?
Possibile che sia una recita che Matteo non conosce?

[MatMarazzi]

possiedo 2 ''Walkure'' con la Silja:

MA CHE BRAVO RAGAZZO!

le manca quell'aura divina che si scioglie a contatto con l'umanità di Siegmund che voci più scure riescono a trasmettere...non so se mi spiego...

Ti sei spiegato benissimo.
I fronti che hai aperto sono due: la mancanza di una dimensione "divina" è verissima. Credo però che questo fosse dovuto anche al tipo di approccio di Wieland Wagner (e la Silja cantò Bruennhilde solo per Wieland Wagner... entrambe le edizioni in tuo possesso sono tratte da quella produzione).
Per quanto riguarda l'altro aspetto (quello della mancanza di presenza vocale nel dialogo con Siegmund) non posso che darti ragione.
Ma tu (perfidamente) sei andato a prendere proprio la pagina dalla tessitura più grave di tutta la parte di Bruennhilde (e mi riferisco alla tre opere), quella in cui inevitabilmente i sopranoni fanno bella figura...
Qui la Silja è letteralmente sorda e impacciata.
Ahimè non posso che riconoscerlo...

Resta il fatto che (a mio gusto) si riscatta con un hojotoho e altri momenti in cui sono davvero pochissime quelle che le stanno a paragone!

Un salutone!
Mat


PS :è vero, la Herlitius è una nuova silja! Perà quarant'anni dopo ha avuto vita più facile!

[MatMarazzi]

Ma qual'è quella di Del Monaco, quella di Stoccarda?
Non c'era la Hillebrecht come Sieglinde?
E l'altra Walkiria "audio" da dove arriva?
Possibile che sia una recita che Matteo non conosce?

Ma no, Pietro, ha ragione Walpurgys.
C'è il video da Osaka (con la Dernesch) e c'è l'audio da stoccarda (con Del Monaco e la Hillebrecht).

Non esistono altre Walkirie... ma queste bastano! :9
Peccato che ci manchi il suo siegfried con Windgassen.

[MatMarazzi]

Riapro il trhead sulla mia vecchiaccia, perchè ieri era il suo compleanno.
...68 anni.
Piccole Lulu crescono!

Per festeggiarla vi ho messo nella sezione audio una curiosità.
Nessun valore culturale, intendiamoci!
Ma divertente.

E' un frammento della Tosca in tedesco che hanno inciso lei e Fischer Dieskau (e King) per la Decca, con Lorin Maazel.

Salutoni
Mat

[VGobbi]

Auguri ad un'autentica Diva!

Certo che potevi essere piu' parco nell'omaggiare l'artista, ovverossia potevi aggiungere anche l'aria "Vissi d'arte" o forse lei non l'ha inciso in questo duetto?

[Luca]

Un frammento interessantissimo in cui accanto alla curiosità della Silja come Tosca, appare ancora una volta la signorilità (e terribilità) di Fischer Dieskau. Ma, Matteo, hai l'edizione integrale ?

Salutoni, Luca.

[pbagnoli]

Se non sbaglio, l'integrale non esiste. Uscì una selezione solo per il mercato tedesco con Silja, Fischer-Dieskau e King.
Il corrispettivo integrale e "regolare" sempre della Decca e sempre sotto la bacchetta di Maazel era la contemporanea incisione con Nilsson, Corelli e lo stesso Fischer-Dieskau

[Pruun]

La Silja è una di quelle cantanti che mi lasciano sempre abbastanza basito: basito perché riconosco che ha un metodo di canto quantomeno personale, per non dire discutibile o pessimo, in taluni casi.
Eppure il carisma e l'intelligenza dell'artista riescono sempre (almeno in tutte le occasioni in cui ho avuto modo di accostarmi a lei, purtroppo solo discografiche) non solo a convincermi, ma spesso a emozionarmi.
Alludo, ovviamente, alla Senta con klemperer, alla Walkiria con del Monaco ma anche (recentissimo acquisto) al bel video inglese del caso Makropoulos, dove sfodera un carisma eccezionale.

A fronte di ciò, ci sta la Silja che - arrivata ai trent'anni - dice "Basta con Isolde: non sarei più credibile, mi mancherebbe il furore virginale".
La sua carriera ha seguito di pari passo l'evoluzione della sua voce e della sua maturità di donna.
E' sempre stata credibile in ogni ruolo che ha affrontato.

Io credo che abbia fatto di necessità virtù, il che non è negativo (non secondo me, almeno, dato che sono sempre rimasto dell'opinione che una grande come la Callas abbia fondato la sua carriera su questo precetto, non potendo vantare le cavate maestose delle sue rivali): ovvero non potendo più contare sulla bruciante forza espressiva del suo fraseggio e della sua presenza scenica e non potendo, ovviamente, affidarsi a una sicurezza vocale che non aveva, abbia intelligentemente valutato quanto poteva dire e in che ruoli.
E' un metodo di approccio ai personaggi che apprezzo anche se non lo ritengo l'unico possibile.

Comunque auguri alla signora!!

[MatMarazzi]

Se non sbaglio, l'integrale non esiste. Uscì una selezione solo per il mercato tedesco con Silja, Fischer-Dieskau e King.
Il corrispettivo integrale e "regolare" sempre della Decca e sempre sotto la bacchetta di Maazel era la contemporanea incisione con Nilsson, Corelli e lo stesso Fischer-Dieskau

Infatti è proprio così.
Non c'è un'integrale, anche perché la Silja in quegli anni non cantava Tosca.
L'avrebbe cantata solo una dozzina di anni dopo.

Quanto al "vissi d'arte", sinceramente non sarebbe stato un bel modo di omaggiarla il tirare in ballo proprio un tipo di canto per cui la sua emissione e la sua tecnica non era certo ideale.
Nel brano che ho scelto anche una declamatrice come lei può far miglior figura.

Quanto a Pruun, mi spiace ma non sono d'accordo.
Sulla Silja non sono d'accordo che la sua tecnica non funzionasse: non si consegue il risultato di emozionare se non attraverso il suono, quindi attraverso la tecnica; la tecnica della Silja, sul fronte declamatorio, era personale, questo sì, ma sopraffina.
Le scelte di repertorio l'hanno portata ad affinare aspetti dell'emissione vocale che sono assolutamente specifici per quel repertorio e ad esso funzionalissimi.
Se dovessimo sentire la Sutherland (per esempio) nell'Erwartung di Schoenberg o nella Clitennestra giudicheremmo lei una dilettante, una cantante tecnicamente impreparata.

Ma soprattutto non sono d'accordo con quello che dici sulla Callas.
Far passare il più grande talento espressivo del secolo, la più sottile e profonda musicalità, il più raffinato senso ritmico, il più sconcertante sperimentalismo coloristico... per un ripiego... per il fatto di non avere una gran "cavata" mi sembra molto riduttivo e profondamente discutibile.
E' come dire che la Girardot o la Magnani o la Smith sono diventate attrici strepitose perché, poverine, non avevano il seno o il fondo schiena rigogliosi di tante graziose starlettes.
E quindi si sono dovute adattare a ...recitare!

E' un metodo di approccio ai personaggi che apprezzo anche se non lo ritengo l'unico possibile.

E qui sta la differenza fra noi, Pruun.
Per me, quando si fa opera (ossia teatro e musica) non esiste altro approccio che quello di fare grande teatro e grande musica. Tutto il resto (notine carine comprese) non conta.
...Punti di vista!

Salutoni,
Mat

[MatMarazzi]

Scusate...
Impegnato com'ero, mi sono lasciato scappare il compleanno della cantante che, negli anni della mia gioventù, ho seguito con più accanimento.
Lo scorso 14 aprile, Anja Silja ha compiuto 70 anni.

Le faccio da qui i più affettuosi auguri. Anche per i nuovi ruoli che - indomita - sta preparando.
Nel 2011 affronterà per la prima volta in vita sua Leonard Bernstein (farà la vecchia signora - quella con una sola chiappa - del Candide).
Ma soprattutto si cimenterà con la "sonata degli spettri" di Reinman, tratta dall'ironia "horror" di Strindberg.
Manco a dirlo... la sua parte sarà quella della "Mummia"

Salutoni,
Mat

[MatMarazzi]

Finalmente hanno messo su Youtube la Silja diciannovenne nel Flauto Magico a Aix.
E' la prima testimonianza video che abbiamo di lei (la Pamina travolta da tanta furia è la Stich Randall).
Ricordo che per anni e anni questa videoregistrazione è stata visibile solo nella "operoteca" pubblica di Aix en Provance, dove andavo a rivedermela ogni estate.

Ok, ok... Non è certo il repertorio della Silja. Qua e là stonacchia, le agilità sono curiose.
E' giusto che si sia rivolta alle Elektre e alla Lulu.
E tuttavia... a vedere questa bellissima puledra, poco più che adolescente, che scalpita e si avventa con tale forza sulla musica, si possono intuire i successivi sessant'anni di carriera.
Quando si è nati per stare sul palcoscenico....



Salutoni,
Mat