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Messaggioda teo.emme » lun 17 set 2007, 18:59

A prescindere dal comportamento dei giornali (anche per la Schwazkopf i media non si sono certo dilungati) e dalle differenze di trattamento o dai riconoscimenti tardivi o dalle figuracce (penso che l'affaire del feretro della Tebaldi rifutato da Fontana perchè un regolamento interno - mica la bibbia - solo i sovrintendenti possono avere la camera ardente allestita all'interno del teatro, resterà la macchia indelebile di vigliaccheria, arroganza, superbia e ignoranza della peggior sovrintendenza che la Scala abbia avuto), a prescindere anche dal giudizio in merito a ciascun cantante, mi sono chiesto che senso abbia celebrare un 30° anniversario (di un'artista gigantesca per carità) con il delirio che assistiamo in questi giorni per la Callas: davvero credo sia inopportuno e sia, alla fine, una vuota e gretta manovra commerciale. Io credo che gli anniversari debbano essere celebrati in occasioni precise (50 o 100 anni) perchè sennò si arriverà a montare questo circo ogni anno..perchè 30 sì e 31 no? A questo punto non vedo differenza.
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Messaggioda Riccardo » lun 17 set 2007, 23:00

pbagnoli ha scritto:E' vero quello che dici, Riccardo.
Ma sia Pavarotti che la Callas sono stati "eventi" al di là del puro fatto musicale: sono diventati eventi mediatici.

Hai ragione Pietro.

Però io in realtà non discuto le paginate e le chiacchiere su Pavarotti e sulla Callas (tra i quali comunque a mio avviso passa un abisso). Vanno bene, i fenomeni popolari sono tali anche per questo.

Mi secca che però almeno una paginetta non sia stata dedicata alle altre due. Quelle stesse paginette che hanno dedicato a gente come Bergman e Antonioni. Ma nemmeno; bastavano un paio di articoli seri e ben fatti. Per semplice dovere qualitativo e di prestigio delle testate.
Perché scremato il risvolto mediatico che queste artiste (in Italia, per la Sills) non avevano, c'era tutto il resto. E un quotidiano d'informazione, anche culturale, dovrebbe avere il dovere di evidenziarlo questo "resto".

teo.emme ha scritto:Io credo che gli anniversari debbano essere celebrati in occasioni precise (50 o 100 anni) perchè sennò si arriverà a montare questo circo ogni anno..perchè 30 sì e 31 no? A questo punto non vedo differenza.

Effettivamente nel 2002 si ricordò il 25esimo anniversario... :roll:
In ogni caso sono del parere che, se le ricorrenze servono a risvegliare l'interesse su alcune personalità importanti perché nascano nuovi contributi, ben vengano le ricorrenze.
Ieri c'è stata a Torino una giornata di studi sulla Callas con contributi davvero notevoli ad esempio. Non si montano sempre e solo circhi, specialmente quando c'è altro di cui parlare (ammetto che possa essere meno semplice con Pavarotti :twisted: ).
Come sempre "est modus in rebus"...
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Messaggioda pbagnoli » lun 22 ott 2007, 16:22

teo.emme ha scritto: Non sapevo che ci fosse un punto di vista ufficiale del sito.... Ma è necessario? E che cosa vuol dire poi? Speravo che le linee di condotta facessero parte di un altro mondo.... :wink:

Sposto questa osservazione su altra sezione del forum perché è segno che Teo non ci segue dall'inizio dell'avventura di questo sito, e non ha chiari quindi alcune idee che sono state alla base della sua creazione.

Sin dall'inizio dell'avventura, quello che mi premeva non era di fare un forum con un sito intorno.
Anzi, all'inizio non c'era nemmeno l'idea del forum, che è stata invece ben presente in altre persone (Matteo in primis).
Volendo fare un sito in cui si parlasse di opera:
:arrow: svincolati da pressioni esterne
:arrow: svincolati dall'idea di scuole preponderanti (con particolare riferimento a quella italiana che tanto ha pesato su qualunque giudizio critico)
:arrow: tenacemente agganciati a criteri storiografici,
è logico che noi che l'abbiamo creato (il sito) abbiamo sentito sin dall'inizio l'esigenza di dare una linea editoriale ben precisa che fosse espressione forte e chiara di come il sito interpreta gli eventi.
Così come chi legge un quotidiano (Giornale, Corriere, Repubblica o quello che vuoi tu) sa di principio cosa deve aspettarsi, pur nella varietà di espressione (e del resto non si sta parlando di un giornale di partito), così chi apre questo sito sa di principio che potrà trovare varie voci, ma alla fine emergerà una linea editoriale che colloca il sito in un preciso ambito.
Nella fattispecie, quello che abbiamo scelto sin dall'inizio ( e che puoi trovare in archivio nel primo editoriale, che evidentemente non hai mai letto :evil: ) è il criterio storiografico, in base al quale ogni interpretazione trova la propria ragion d'essere nel momento storico in cui viene prodotta, scegliendo così di bandire programmaticamente ogni attaccamento a linee scolastiche sinora privilegiate dalle varie scuole critiche.
Certo, il forum è un ambiente dialettico in cui si possono muovere obiezioni di vario genere e grado; ma questa è la vera linea editoriale del nostro sito ed è quella che, se ci fai caso, ha sempre guidato editoriali e recensioni
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Messaggioda teo.emme » lun 22 ott 2007, 19:08

Innanzitutto mi scuso per non aver letto con attenzione l'editoriale (ma provvederò con una rilettura più attenta). Devo poi dire che sono convinto appieno della validità dell'approccio storicistico. Però trovo che altrettanto valido e necessario sia il confronto, perchè solo attraverso di esso il giudizio in merito ad una incisione o esibizione è completo e compiuto. Senza punti di riferimento non si riesce a dare una valutazione. Non ho mai inteso però, e nemmeno nessuno di voi credo, l'approccio storiografico come stanca accettazione ed esaltazione dello status quo. Non comprendo, infine, questa idiosincrasia per la "scuola italiana", soprattutto in opere italiane mi sembra, anzi, un punto di partenza necessario.
Non vorrei infine, che l'approccio storiografico divenisse dogmatico, e comportasse la completa acquiescenza di fronte a qualsivoglia proposta d'ascolto (penso proprio alla Di Donato in confronto alla Sutherland o alle tante pagine dedicate agli ultimi rantoli della Dessay). Poi ovviamente il confronto è bello e stimolante, qualsiasi cosa si pensi. E qui mi piace più che altrove perchè è libero. Ecco, la tua frase sulla "posizione ufficiale del sito" mi è sembrata una sorta di "richiamo all'ordine" e mi ha fatto restare un pò male, ma probabilmente ho frainteso... :)

Un caro saluto.
teo.emme
 

Messaggioda pbagnoli » lun 22 ott 2007, 19:21

teo.emme ha scritto: Non comprendo, infine, questa idiosincrasia per la "scuola italiana", soprattutto in opere italiane mi sembra, anzi, un punto di partenza necessario.

Non necessariamente.
Negli Anni Trenta, in Germania - per esempio - si faceva un Verdi di primissimo ordine, ancora oggi di riferimento assoluto, le cui connotazioni stilistiche non hanno nulla a che vedere con la tanto celebrata scuola italiana.
Se poi detta scuola italiana diventa per alcuni esegeti un punto di partenza su cui valutare ogni singola prestazione in tutto il repertorio, ecco che io mi trovo contrario perché la trovo una visuale estremamente limitativa.
Lo stesso dicasi, per esempio, per il Mozart "viennese", buggerato dalla critica italiana ma con una sua collocazione storica ben precisa che ne giustifica tutto ciò che detta critica prende in giro.
Non vogliamo scuole preponderanti: tutte hanno la loro ragione d'essere nel momento storico in cui sono nate!
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Messaggioda VGobbi » mar 23 ott 2007, 20:45

Avrei un piccolo suggerimento per il forum. Penso che non sarebbe male aprire una nuova sezione dedicata agli ascolti in diretta delle opere, trasmesse alla radio.

Si potrebbe utlizzarla come "appuntamenti da non perdere". Che ne dite?

Per esempio che ne dite di questa?

:arrow: -DOMENICA 28 OTTOBRE- RADIOTRE- ore 18 : LA DAMA DI PICCHE , con Shicoff,Dohmen,Anja Silja,Boaz Daniel- dirett.Ozawa - in diretta dall'Opera di Vienna.
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Messaggioda MatMarazzi » mer 24 ott 2007, 10:20

VGobbi ha scritto: -DOMENICA 28 OTTOBRE- RADIOTRE- ore 18 : LA DAMA DI PICCHE , con Shicoff,Dohmen,Anja Silja,Boaz Daniel- dirett.Ozawa - in diretta dall'Opera di Vienna.


Accidenti al diavolo! :( :cry: E io non ci sarò, perché dovrò andare con il Wanderer ai Vespri di Genova!!!!!
Vi supplico... che qualcuno la registri!
Anche perché a giugno dovrò proprio andare a Vienna col Wanderer per vedere quello spettacolo e non sarebbe male avere già la registrazione.

Comunque Vit, l'idea di aprire una bacheca di suggerimenti su trasmissioni Rai, o satellitari (3sta, einzfestival, Arte e altri canali in chiaro) - con relativi commenti - è veramente buona.
Appena ho tempo lo faccio.

Salutoni,
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Messaggioda Riccardo » mer 24 ott 2007, 16:22

MatMarazzi ha scritto:
VGobbi ha scritto: -DOMENICA 28 OTTOBRE- RADIOTRE- ore 18 : LA DAMA DI PICCHE , con Shicoff,Dohmen,Anja Silja,Boaz Daniel- dirett.Ozawa - in diretta dall'Opera di Vienna.

Accidenti al diavolo! :( :cry: E io non ci sarò, perché dovrò andare con il Wanderer ai Vespri di Genova!!!!!

Allora è meglio che non ti sveli quanto sono entusiasmanti e imperdibili i Vespri di Genova :shock: :(

Salutoni...
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Messaggioda VGobbi » dom 28 ott 2007, 19:24

Rettifico su segnalazione dell'onnipresente, si fa per dire, Teo4ottave. La diretta della Dama di Picche sara' alle 19:00 e non alle 18:00 come ho erroneamente scritto precedentemente.

Vi chiedo scusa.
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Vecchie registrazioni

Messaggioda pbagnoli » gio 12 mar 2009, 10:09

Vi sarete accorti che il nostro sito, sin dalla sua fondazione, sta facendo un lavoro di revisione delle registrazioni più o meno storiche, quelle sulla cui storicità nessuno di noi ha mai dubitato. Vi sarete anche accorti che spesso il giudizio del sito è un po' diverso dall'opinione corrente ma, spero che sia chiaro, giammai per partito preso.
Il lavoro che ci stiamo sforzando di fare è quello di rivedere le scelte interpretative di allora alla luce di quello che si diceva e faceva allora: e questo credo che sia una buona cosa.
Ma, nel contempo, cerchiamo di uscire da quell'aura di sacralità spesso intoccabile che circonda non solo queste registrazioni, ma anche i loro interpreti, che qualcuno (non qui, per il vero) ricorda all'insegna della solita patetica frase: "Avessimo oggi un interprete così, gli faremmo fare di tutto".
Questo non vuol dire demolire a tutti i costi una vecchia registrazione: lo abbiamo visto, per esempio, con le storiche registrazioni dei Ring di Solti e di Karajan, ma lo stesso discorso potrebbe valere anche per l'Ariadne auf Naxos di Karajan.
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Vecchie registrazioni

Messaggioda Pruun » gio 12 mar 2009, 11:17

Mi sembra un discorso molto interessante e anche molto complesso.
Confesso di essere un vociomane (a differenza di molti frequentatori di questo sito :wink: ) e quindi di non restare indifferente di fronte a prove vocali privilegiate come ad esempio l'Amneris della Cossotto ... il che non toglie che ogni incisione nasca in un preciso momento storico e che poi venga consegnata al tempo... in questo mi trovo abbastanza d'accordo (anche se personalmente tendo a dare differenti parametri d'importanza) alle osservazioni pertinenti sull'Aida in HP.
Ecco allora che determinate incisioni (IMHO... ovviamente) possono restare ancora attuali o invecchiare molto bene (per es. i Contes Domingo Sutherland, nonostante sia invecchiata la parte editoriale, ma interpretativamente mi sembrano essere 'maturati' assai bene) e altre, invece, decadere abbastanza presto (è il caso, ma è sempre un'opinione personale, di buona parte delle incisioni Nightingale con la Gruberova, artista che non fatico a preferire nelle sue performance dal vivo radiotrasmesse che in quelle consegnate al disco ufficiale).
Saluti
G.
Orrenda orrenda pace
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Re: Vecchie registrazioni

Messaggioda VGobbi » sab 14 mar 2009, 12:44

Bravissimo Pietro !!! Allora cominciamo a sminuire il valore fin troppo sopravvalutato della "mascellona" di Sydney ... :twisted:

Comunque, a parte gli scherzi (ma non troppo), leggo sempre volentieri le recensioni di OD. Fatte con cura, imparziali e che tentano di seguire un percorso innovativo ma con logica, non tanto per scandalizzare od inventare qualche balsanita'. Poi che il lettore sia d'accordo o meno, e' un altro paio di maniche. Lo scopo e' riflettere su posizioni gia' consolidate e sedimentate da anni di "falsa aurea miticita'", discorso che sia ben inciso non vale per tutte le incisioni. D'altronde ho sempre sostenuto,che il fattore "soggettivita'", al di la' di campi ben definiti in cui si snoda la tecnica vocale, dove per alcuni rimane fattore imprescindibile, per altri decisamente meno, ricopra veste primaria nel giudizio di un'intepretazione canora.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Vecchie registrazioni

Messaggioda MatMarazzi » mar 24 mar 2009, 9:47

pbagnoli ha scritto:Questo non vuol dire demolire a tutti i costi una vecchia registrazione: lo abbiamo visto, per esempio, con le storiche registrazioni dei Ring di Solti e di Karajan, ma lo stesso discorso potrebbe valere anche per l'Ariadne auf Naxos di Karajan.


L'esempio dell'Ariadne di Karajan è vincente. Bravo Pietro.
Per me è il più grande miracolo dell'era Legge (credo che anche Legge la pensasse così).
Interpreti in stato di grazia (la Schwarzkopf e la Seefried ridicolizzano tutte le interpreti successive) e un direttore che si prende sulle spalle tutto il peso di una vera rivoluzione tecnica e interpretativa.
La visione sarà pure superata... come è superato il Canzoniere di Petrarca.
Non sarebbe male una recensione su questa Ariadne.

Salutoni,
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Re: Vecchie registrazioni

Messaggioda stecca » sab 18 apr 2009, 15:36

Letta la recensione della celeberrima Aida EMi diretta da Muti che direi si colloca in pieno nello spirito della revisione annunciata ad inizio thread. Ovviamente è interessantissima la analisi anche se altrettanto ovviamente da appassionato della Montse non concordo sulla stroncatura di quella che rimane ancora oggi a mio parere su disco la Aida vocalmente più affascinante della storia delle produzioni discografiche di questa opera a cominciare dalla memorabile smorzatura del "pavento" dall'iniziale terzetto fino a quell'estenuato finale della tomba, ma i gusti è giusto che siano differenti non si tratta di scienza esatta. Traggo tuttavia una sorta di singolare quanto interessante ribadisco precetto dall'insieme della recensione di quello che piaccia o meno è stato un box storico ai tempi in cui uscì, ovvero che i 5 protagonisti vocali (Caballè, Domingo, Cappuccilli, Cossotto e Ghiaurov) cantano troppo bene e con voce troppo strepitosa per essere altrettanto validi interpreti, è anch'essa una idea magari neppure così sbagliata in astratto, un pò come una bellona che per diventare una brava attrice deve faticare il doppio.....mi permetto tuttavia di obiettare che in attesa di avere una edizione di Aida con 5 interpreti della madonna continuo per ora a tenermi quella con 5 cantanti della (medesima)......madonna, un saluto.
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Re: Vecchie registrazioni

Messaggioda Luca » sab 18 apr 2009, 21:18

Ricordo quando usci quell'Aida ero da poco entrato nel novero dei 'melomani e cultori' e capitai in un negozio di Roma in quanto dovevo acquistare proprio quest'opera verdiana. La commessa del tempo mi chiese: "Quella di Muti ?". "No davvero !" risposi e acquistai quella di Karajan con Tebaldi, Bergonzi e se non ci fosse stata avrei acquistato quella con Solti Price Vickers.
Da qui si capisce come io stimi quell'edizione di Aida con Muti e compagnia..... D'altronde vale sempre l'adagio "de gustibus ..."

Saluti, Luca.
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