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Villazon

Data
15/08/2006

Titolo
Villazon

Nome
Natale

Messaggio
Caro Direttore,

si fa un gran parlare oggi di Rolando Villazon, un tenore che fa notizia.

Dicono che imiti Placido Domingo, ma mi riesce difficile vedere una somiglianza
che vada al di là della facciata con il celebre tenore ispano-messicano.

A me sembra sempre un po' isterico in tutto quello che fa, ma i mezzi mi
sembrano ben più che interessanti.

Tu cosa ne pensi?

Grazie

Risposta
Caro Natale,
commentando la tua lettera inauguriamo la sezione delle Lettere al Direttore che, nella nostra immaginazione,sostituirà in modo efficace il blog che è durato l'éspace d'un matin a causa della sua naturale evoluzione verso il concetto di forum.
Che dire di Villazon?
E' cantante interessante, di quelli dotati di un mezzo immediatamente riconoscibile, e questa è qualità sempre importante in un cantante che ambisca a qualcosa di più di un' "onesta carriera".
Il problema è che non sembra aver ancora trovato né una sua strada, né una sua voce di espressione.
Alcune delle sue performance lo collocherebbero in un ambito lirico-spinto, ma abbiamo dei dubbi dovuti anche alla scarsa propulsione della voce che, in effetti, manca di squillo.
In altri casi sembrerebbe prendere una direzione drammatica, ma gli manca il peso del medium.
Infine, recenti performances sembrerebbero indicare in lui un possibile tenore verdiano, ma ci sembra che quell'isterismo buono un po' per tutti gli usi finisca per mortificare le sue prestazioni.
Prendiamo le due più famose, anche perché documentate da video: Alfredo e Don Carlo.
In Alfredo le intenzioni vocali non esistono, in quanto mortificate da un isterismo brado che annacqua tutto, anche i momenti che - a regola - richiederebbero maggior affettuosità.
In Don Carlo, poi, il discorso è spinto allo spasimo: è sempre molto bravo anche vocalmente, ma il personaggio sembra francamente un lobotomizzato. Per carità, potrebbe essere benissimo una linea interpretativa, ma si fatica a individuare, allo stato, linee diverse che interessino il pur bravo Villazon. Ci piace pensare che nell'opera ci stia un po' di tutto, non solo ed esclusivamente le sindromi maniacali e i disturbi bipolari



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