Norma (Bellini)

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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda DottorMalatesta » lun 15 lug 2013, 20:54

Luca ha scritto:Il fatto è un altro: che io non sono un fan di Giudici, anzi.... : Andry :


Io... lo ero.
Ma, per dirla con San Paolo, "Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino."

Però sulla Bartoli io e Giudici la pensiamo allo stesso modo. Imprinting o mala-educazione?

:mrgreen:

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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda Enrico » lun 15 lug 2013, 21:02

DottorMalatesta ha scritto:Penso che Elvio Giudici (confronta numero di ClassicVoice in edicola) ed io siamo i soli nell'intero orbe terracqueo ad aver apprezzato la Norma della Bartoli.

A me sembra che Giudici apprezzi tutto ciò di cui parla su ClassicVoice e su eventuali cd o dvd allegati, ma potrei sbagliare.
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda teo.emme » lun 15 lug 2013, 21:23

Enrico ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Penso che Elvio Giudici (confronta numero di ClassicVoice in edicola) ed io siamo i soli nell'intero orbe terracqueo ad aver apprezzato la Norma della Bartoli.

A me sembra che Giudici apprezzi tutto ciò di cui parla su ClassicVoice e su eventuali cd o dvd allegati, ma potrei sbagliare.

:lol: :lol: :lol: non sbagli affatto!
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda flipperinodoc » mar 16 lug 2013, 9:07

ciao a tutti.
io credo che il "tomo" di giudici sia un ottimo strumento per conoscere molte edizioni discografiche e molte curiosità ad esse legate.
per il resto ognuno però si deve fare una opinione personale basata sull'ascolto.....
giudici non è vangelo, altrimenti ascolteremmo solo callas, bergonzi e freni :oops:
buona giornata
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda pbagnoli » ven 16 ago 2013, 21:44

Dopo un ritardo non indifferente, la rece della Norma bartoliana. La trovate in home!
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda Luca » sab 17 ago 2013, 8:44

Pietro, effettivamente queste edizioni sanno di costruito e realizzate "ad personam". Finché la Bartoli cantava Vivaldi, o Rossini, o Gluck poteva essere anche piacevole, ma che si vada a cimentare con un ruolo del genere, lo trovo ridevole. Comunque è padrona di farlo (a quando Brunhilde, Isotta, Salome, Turandot, Elektra, Abigaille e Lady?), ma deve anche attendersi critiche.....

Saluti. Luca.
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda DottorMalatesta » lun 19 ago 2013, 16:51

Caro Pietro,
ho letto con interesse la recensione sulla Norma. Che apprezzo pur non condividendola in toto.
Mi lascia un po´ perplesso leggere che “Cecilia Bartoli, invece, non è una personalità soverchiante”. A me sembra che di personalitá ne abbia fin troppa!
Tu scrivi: “come ho già detto in altre occasioni, si può discutere se quello della Bartoli “sia” Vivaldi; ma non sul fatto che il Prete Rosso, nelle sue mani, diventi una creatura viva, palpitante, talvolta rockettara, molto spesso esagerata, comunque la si rigiri profondamente “sua”.
Bene, perché non dire: “si può discutere se quella della Bartoli “sia” Norma; ma non sul fatto che il la druidessa, nelle sue mani, diventi una creatura viva, palpitante, talvolta rockettara, molto spesso esagerata, comunque la si rigiri profondamente “sua”.
Resta il fatto che, comunque, questa Norma è un ´operazione di marketing piuttosto disonesta (concordo) nel suo spacciare per filologia un´esecuzione che in realtá confina con il pop (come avevo scritto a suo tempo). Per cui hai ragione da vendere a dire che Osborn è inappropriato in un ruolo Donzelli e che Norma non è opera barocca. Ma, lo ripeto, qui mi sembra che l´approccio strizzi l´occhio al pop. Che poi sia discutibile, anzi discutibilissimo, anzi francamente disonesto, OK. Ma forse inutile pretendere di cercare stelle alpine al mare, no?
Abbiamo parlato spesso (anche con Matteo) sulla grandezza della Bartoli nel suo essere interprete di “superficie”. E anch´io ho seri dubbi che Norma possa essere affrontata con un approccio di “superficie”. Peró non me la sentirei davvero di sottoscrivere che “Questa non è interpretazione”.
Scusa la franchezza :oops: !
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Messaggioda pbagnoli » lun 19 ago 2013, 21:42

DottorMalatesta ha scritto:Bene, perché non dire: “si può discutere se quella della Bartoli “sia” Norma; ma non sul fatto che il la druidessa, nelle sue mani, diventi una creatura viva, palpitante, talvolta rockettara, molto spesso esagerata, comunque la si rigiri profondamente “sua”.
...
Abbiamo parlato spesso (anche con Matteo) sulla grandezza della Bartoli nel suo essere interprete di “superficie”. E anch´io ho seri dubbi che Norma possa essere affrontata con un approccio di “superficie”. Peró non me la sentirei davvero di sottoscrivere che “Questa non è interpretazione”.
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Ciao Francesco: nessun problema, ovviamente.
Il bello del nostro sito è che non si dà del cretino mai a chi non la pensa come noi, contrariamente a quello che succede altrove.
Anzi: la franchezza è espressamente richiesta: senza la franchezza non è possibile costruire una discussione utile!

Ma torniamo alla Bartoli: io invece ho proprio dubbi sulla sua sincerità (d'interprete, ovviamente: di quello stiamo parlando).
Dubbi che non avevo nel sentirle affrontare Vivaldi, in cui ha veramente introdotto elementi di rottura con tutto quello che la precedeva. Il suo disco su Vivaldi mi sembrava addirittura prometeico.
Dubbi che ho avuto, invece, nel recente disco dedicato a Steffani, in cui mi sembra che sia talmente artefatta, costruita a tavolino da risultare prima di tutto non sincera.

Ora, Francesco, siamo onesti: questa esagitazione, questa ricerca maniacale dell'inflessione in ogni singolo fonema, a te sembra interpretazione?
A te, alla fine, rimane un personaggio?
E - se sì - che tipo di personaggio ti resta?
Io me la sono ascoltata in lungo e in largo (è anche per questo che ho ritardato la recensione: ci volevo riflettere sopra) e, alla fine, non riesco a trovare un personaggio.
Sai, l'essere "rockettara" in Vivaldi, Araja o Porpora è prima di tutto un modus operandi che può arrivare a configurare un'interpretazione se questo "rock" esprime qualcosa. Lì mi sembra lo esprima; e comunque stiamo parlando di brani isolati.
Non ho nulla di pregiudizialmente "contro" quando ascolto il BaRock: per esempio, vado matto per il sound di Spinosi che, in Vivaldi, segue proprio questo concetto dei riff esasperati ottenendo una vera e propria interpretazione, magari un po' arbitraria (almeno se senti Sardelli, vivacemente contrario a questo principio).
Ma qui ho la personalissima sensazione che il BaRock della Bartoli sia ormai un fenomeno fine a se stesso, che non finisce più per dire nulla (vedi disco di Steffani); poi c'è a chi piace, e rispetto le sue idee.
Giudici, per esempio, ama questa deriva bartoliana; io no.
Io ho la sensazione che lei cerchi di far passare per "interpretazione" i suoi sussurri e grida: ma questa, Francesco, a mio parere NON è interpretazione, ma semplicemente BaRock
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda DottorMalatesta » lun 19 ago 2013, 22:07

pbagnoli ha scritto:Ora, Francesco, siamo onesti: questa esagitazione, questa ricerca maniacale dell'inflessione in ogni singolo fonema, a te sembra interpretazione?
A te, alla fine, rimane un personaggio?
E - se sì - che tipo di personaggio ti resta?


Vuoi la sincera verità?
Nessuno.
Questo è un disco pensato come "mordi-e-fuggi". Solo che, come sacrosantamente (!) scrivi tu, non è Vivaldi o barocco, ma nientemeno che... Norma!
Solo, mi domandavo, perché si esalta la Bartoli interprete di Vivaldi e si fatica a riconoscere un'interpretazione vera in questa Norma?
Forse perché in quanto interprete "superficiale" si trova meglio a sguazzare in placide acque barocche anziché in più tempestose acque preromantiche?
E poi, non è possibile che, almeno in minima parte, il fantasma Callas abbia caricato di eccessive aspettative (anche in termini di profondità di interpretazione) ogni cantante che dopo di lei abbia tentato di approcciare il personaggio di Norma?
Sono domande vere, bada bene, non retoriche... E fatico a darmi una risposta.

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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda Luca » mar 20 ago 2013, 21:37

E poi, non è possibile che, almeno in minima parte, il fantasma Callas abbia caricato di eccessive aspettative (anche in termini di profondità di interpretazione) ogni cantante che dopo di lei abbia tentato di approcciare il personaggio di Norma?
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Beh questo non lo direi, Francesco, visto che la Cerquetti, la Sutherland, in parte la Caballé (degli inizi), la Sills, la Scotto e la Gruberova (tranne la Cerquetti, tutte post-Callas) hanno percorso strade molto diverse e ci hanno fornito esecuzioni altamente probanti e molto diverse tra loro. A mio avviso, la Norma della Bartoli è stato un capriccio di una cantante che ha voluto percorrere una strada difficile (con un bagaglio vocale discutibile e non adeguato al ruolo), ma anche credo con certa dose di supponenza fatta passare per approfondimento. Sarei tentato quasi di accomunarla alla Ricciarelli.

Saluti, Luca.
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda Milady » mer 28 ago 2013, 20:28

Adorabile Pietrone
dopo un'estate horribilis - ma anche le altre stagioni non scherzavano per nulla - mi rifaccio viva : e ti dico"super super bravissimo"per la tua recensione della Norma bartoliana in CD, con la quale concordo.L'ho sentita e risentita , sempre con l'intenzione di capire .
E va bene: è la Norma della Bartoli. Non mi ha piaciato , avrebbe detto Petrolini. Mi sembra una esecuzione pensata e costruita gelidamente a tavolino, pour épater il pubblico.E non diciamo nulla del cancan mediatico : altissima strategia, chapeau.
Priva di notebook durante le corte vacanze,ho scorso di furia le risposte precedenti - alcune di sapere enciclopedico: mi metto in ginocchioni !- e mi limito solo a ripetere : No, non è filologia ....Scherziamo?
Un abbraccione Pietrone mio
da Milady
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda pbagnoli » gio 29 ago 2013, 15:56

Milady ha scritto:Un abbraccione Pietrone mio
da Milady

Anche a te, amica mia carissima.
Mi manchi sempre tanto.
Ogni tanto spero che tu sia presa da sempre più ingombrante desiderio di tornare a raccontarti su queste pagine.
Fallo.
Mi faresti davvero piacere...
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda VGobbi » lun 29 mag 2017, 23:04

Ho letto recensione di Bagnoli. Perché scegliere questa, quando in altri contesti presenta partner di maggior rango oltre che in splendida forma? Io penso sempre a quella con Del Monaco, il miglior Pollione nel live da Roma, sempre con una irraggiungibile Callas e la direzione teatralissima di Serafin.

Sulla recensione, concordo sul giudizio poco lusinghiero di Filippeschi. Mi dissocio sulla Stignani che resta un mostro sacro ed in misura ancora maggiore su quel fuoriclasse, artista di razza che risponde al nome di Rossi-Lemeni. Avrà anche la voce più sfasciata dell'universo, ma è un re divino della parola scenica.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Norma (Bellini)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 30 mag 2017, 8:53

Un problema, quando si parla della Callas, è inevitabilmente quello dei comprimari. Ma il vero problema è che in molti ruoli la Callas è stata al contempo pietra di paragone e pietra di inciampo. Chi ha affrontato il ruolo di Norma dopo ha dovuto inevitabilmente fare i conti con la sua lezione, ricreando il personaggio in analogia (Scotto, tra le altre) o in contrasto (inevitabile pensare alla Sutherland e alla Caballé) a quello proposto dalla Callas.

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