i Tre Tenori... ieri e oggi

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda Valentina » ven 08 gen 2016, 18:48

Giorni di feste, giorni di vacanza, tempo libero ecco la triade perfetta per curiosare un po' nel magico mondo dell'opera e fare la conoscenza di tre mostri sacri: i tre Tenori.
La "scusa" é Puccini (forse tra tutti il mio compositore preferito per la scelta della musica e delle storie da portare in vita) così mi piazzo davanti alla TV (con fuori un paesaggio innevato) e, rigorosamente con trapuntino e cioccolata calda, mi lascio trasportare da Turandot e dalla Tosca: entrambe donne forti e di carattere nonostante siano una l'opposto dell'altra dato che la prima è gelida e crudele e rinasce grazie all’Amore mentre la seconda vive per Amore.
Inizio il mio viaggio incontrando José Carreras che interpreta il principe Calaf in questa Turandot con Eva Marton che interpreta la gelida principessa e la Ricciarelli che da vita a Liù.
Paragonandola alla "versione" che ne hanno fatto per l'inaugurazione della programmazione scaligera per l'Expo trovo tutto un altro mondo in positivo!
Fa strano vedere la Ricciarelli in scena perché onestamente l'ho sempre più associata al mondo televisivo probabilmente anche per il fatto che sono dell'87 e, spiavo su wikipedia, lei ha iniziato a "sfoltire la carriera operistica" nel 1999... Ma mi è piaciuta tantissimo nel ruolo della piccola e dolce Liù che sacrifica se stessa in nome dell'Amore.
Interessante la scelta dei costumi e delle maschere che celano i veri visi/sentimenti della principessa e della sua corte che si contrappone al viso aperto del Principe Calaf e di Liù.
Ma sicuramente l'attenzione si pone su José Carreras: che voce, che atteggiamento scenico e che modo di attirare l'attenzione su di se!
Interessante e sognante la sua interpretazione del "nessun dorma"
Passiamo a Domingo?
Lui l'avevo già visto in una Madama Butterfly ma a questo giro lo troviamo in Tosca dove è un innamorato Cavaradossi che si scontra con Scarpia interpretato da Cornell che fa di questo personaggio un suo cavallo di battaglia: crudele e subdolo al punto giusto, veramente molto credibile!
La regia di Zeffirelli forse é un po' piena e barocca ma A ME MI PIACE ( come dicevano in una pubblicità) e mi appaga gli occhi soprattutto nell'ultimo atto con l'Angelo di Castel Sant'Angelo di sfondo che assiste alla tragedia.
Domingo cattura la scena: Il fuoriclasse che è viene fuori tutto, credibile e a suo agio in ogni atto... "E Lucean le stelle" spettacolare!!!
E arriviamo a Pavarotti: anche lui interpreta il pittore Cavaradossi nella Tosca insieme a Shirley Verrett e nuovamente allo Scarpia di Cornell MacNeil.
Domingo e Pavarotti sono completamente diversi nel modo di gestire il palco tanto Domingo mi sembra affrontare e quasi sbeffeggiate Scarpia tanto Pavarotti sceglie un più nobile e altero atteggiamento...
Per voce e potenza evocativa nulla da invidiare a Domingo... Fantastico!
Che viaggio entusiasmante alla scoperta dei Tre Tenori!
E dopo averli visti in azione in domando "perché?": che bisogno c'è di fare paragoni ridicoli e fuori luogo?
Scusate mi riferisco all'accostamento tre tenori / il volo: allucinante! :shock:
Perché non possiamo investire sull'Arte e sulla diffusione di ciò che di bello c'è e sprechiamo risorse a cercare di fare rivivere un glorioso passato che invece adesso sarebbe solo una "brutta copia"?
Che senso ha rifare il famoso concerto di Caracalla con il volo?
Personalmente non mi piacciono ma avranno pur un loro seguito, non discuto, ma non sono 3 tenori, non hanno studiato per essere tenori ne fatto la gavetta da tenori, hanno una voce che si può accostare al mondo dell’opera ma non hanno lo stesso calibro di Carreras, Domingo e Pavarotti...
Perché quindi fare per forza paragoni e ricostruire schemi già visti a forza?
Povera Italia... Per forza non usciamo dalla crisi, continuiamo a scimmiottare il passato e non cerchiamo il cambiamento...
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda DottorMalatesta » ven 08 gen 2016, 20:47

Valentina ha scritto:E dopo averli visti in azione in domando "perché?": che bisogno c'è di fare paragoni ridicoli e fuori luogo?


Per una serie di buoni motivi. Economici, soprattutto (per i tre tenorelli sbarbatelli, naturalmente). In fondo, era lo stesso motore che animava le performance dei "tre tenori" e poi del solo tenore barbuto (Pavarotti & friends). Un fenomeno molto interessante, in fondo (perlomeno in una prospettiva "antropologica", vero Mattioli?). Ma un fenomeno che con l´opera lirica non ha davvero mai avuto molto a che fare....

Ciò detto...

Povera Italia... Per forza non usciamo dalla crisi, continuiamo a scimmiottare il passato e non cerchiamo il cambiamento...


...ecco, non farei di ogni erba un fascio e non mi straccerei le vesti per così poco... : Thumbup :

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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda DottorMalatesta » ven 08 gen 2016, 20:50

P.S.: posso chiederti qual è il tenore (sto parlando di quelli veri! : Chessygrin : ) che ti è piaciuto di più, nei tre ascolti pucciniani che hai fatto?

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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda Valentina » ven 08 gen 2016, 20:56

DottorMalatesta ha scritto:P.S.: posso chiederti qual è il tenore (sto parlando di quelli veri! : Chessygrin : ) che ti è piaciuto di più, nei tre ascolti pucciniani che hai fatto?

DM


Con rispetto parlando per le grandi voci di tutti e tre ho preferito Pavarotti: domingo e carreras nonostante erano fantastici nei loro ruoli sono per i miei gusti troppo "gigioni"... Pavarotti invece punta più alla voce che non ad una vera sfrontata padronanza del palco...
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda DottorMalatesta » ven 08 gen 2016, 21:11

Bella scelta, Valentina!
E comunque siamo fortunati: oggi ci sono molti tenori bravi, e non è necessario rimpiangere a tutti i costi un così "glorioso passato"!
:wink:

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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda Valentina » ven 08 gen 2016, 21:16

Ohhh si! C'è jonas kaufmann : Love : : Love : : Love :
Ok mi riprendo...
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda dollarius@libero.it » ven 08 gen 2016, 22:02

Valentina ha scritto:
Con rispetto parlando per le grandi voci di tutti e tre ho preferito Pavarotti: domingo e carreras nonostante erano fantastici nei loro ruoli sono per i miei gusti troppo "gigioni"... Pavarotti invece punta più alla voce che non ad una vera sfrontata padronanza del palco...


Peccato che siamo troppo giovani per averli visti in azione : Queen : :mrgreen:
A parte Domingo, che se vogliamo siamo ancora in tempo :lol:
Ricordo che mio padre era un grande ammiratore della voce di Pavarotti (e chi non lo e' stato?) ma quando vide in azione Domingo in teatro gli si apri' un mondo. Il mondo dell'interpretazione.
baci baci
Irina
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda pbagnoli » ven 08 gen 2016, 22:47

Valentina ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:P.S.: posso chiederti qual è il tenore (sto parlando di quelli veri! : Chessygrin : ) che ti è piaciuto di più, nei tre ascolti pucciniani che hai fatto?

DM


Con rispetto parlando per le grandi voci di tutti e tre ho preferito Pavarotti: domingo e carreras nonostante erano fantastici nei loro ruoli sono per i miei gusti troppo "gigioni"... Pavarotti invece punta più alla voce che non ad una vera sfrontata padronanza del palco...

Io dal vivo ho visto solo Domingo e Pavarotti.
Mi emozionarono entrambi tantissimo, e mi ritengo privilegiato per averli potuti vedere e sentire dal vivo!
Pavarotti: il fascino della voce. Arrivava dappertutto e davvero, non sembri vuota retorica ma il riferimento alla... tromba d'argento non è esagerato.
Domingo: il fascino, punto.
In Puccini, comunque, in Tosca Domingo. Ma in Turandot bisogna sempre avere fra le mani l'incisione Decca con Sutherland, Pavarotti e Caballé, diretti da Mehta. Lì Pavarotti non aveva ancora trasformato Nessun dorma in Vincerò, ma era stratosferico.
Né più, né meno
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda Sibly » sab 09 gen 2016, 14:56

pbagnoli ha scritto:Pavarotti: il fascino della voce. Arrivava dappertutto e davvero, non sembri vuota retorica ma il riferimento alla... tromba d'argento non è esagerato.
Domingo: il fascino, punto.
In Puccini, comunque, in Tosca Domingo. Ma in Turandot bisogna sempre avere fra le mani l'incisione Decca con Sutherland, Pavarotti e Caballé, diretti da Mehta. Lì Pavarotti non aveva ancora trasformato Nessun dorma in Vincerò, ma era stratosferico.
Né più, né meno

Uguale identico. Pavarotti fu mio primo Calaf, che col senno di poi continua a essere vocalmente strabiliante ma senza personalità e col sex appeal di un semaforo spento (esattamente come la Sutherland ma almeno di Pavarotti capisci quel che dice).
Purtroppo dal vivo dei tre ho visto solo Carreras, ma non fa punti, perché era la metà anni '90 quindi a cantante più che bollito, e perché era uno di quegli insulsi recital all'italiana fatti di Tosti e simili cavolate buone solo per dare una passerella al sindaco e al prefetto e un frisson postgozzaniano alle madame torinesi - le stesse che da giovani sollevavano la veletta e divoravano la preda nelle confetterie.

E per la cronaca anch'io pernso che l'unica differenza fra i Tre Caballeros all'Osteria/Pavarottate varie, e le baracconate col Volo et similia sia solo il fatto che almeno i Tre Tenori erano stati cantanti lirici, per davvero, e grandi, indipendentemente dai gusti personali. Erano e sono operazioni pubblicitarie/commerciali/televisive che ben poco hanno a che vedere con l'opera né tanto meno con la "divulgazione della grande musica" o roba simile.
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda pbagnoli » sab 09 gen 2016, 18:58

Sibly ha scritto:...e perché era uno di quegli insulsi recital all'italiana fatti di Tosti e simili cavolate buone solo per dare una passerella al sindaco e al prefetto e un frisson postgozzaniano alle madame torinesi - le stesse che da giovani sollevavano la veletta e divoravano la preda nelle confetterie.

Lucilla, devo ammettere che dai sempre immagini spettacolari! 8)
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda Sibly » sab 09 gen 2016, 21:21

: Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
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Re: i Tre Tenori... ieri e oggi

Messaggioda dottluisa » gio 11 gen 2018, 17:06

Valentina ha scritto:Giorni di feste, giorni di vacanza, tempo libero ecco la triade perfetta per curiosare un po' nel magico mondo dell'opera e fare la conoscenza di tre mostri sacri: i tre Tenori.
La "scusa" é Puccini (forse tra tutti il mio compositore preferito per la scelta della musica e delle storie da portare in vita) così mi piazzo davanti alla TV (con fuori un paesaggio innevato) e, rigorosamente con trapuntino e cioccolata calda, mi lascio trasportare da Turandot e dalla Tosca: entrambe donne forti e di carattere nonostante siano una l'opposto dell'altra dato che la prima è gelida e crudele e rinasce grazie all’Amore mentre la seconda vive per Amore.
Inizio il mio viaggio incontrando José Carreras che interpreta il principe Calaf in questa Turandot con Eva Marton che interpreta la gelida principessa e la Ricciarelli che da vita a Liù.
Paragonandola alla "versione" che ne hanno fatto per l'inaugurazione Disfunzione erettile
della programmazione scaligera per l'Expo trovo tutto un altro mondo in positivo!
Fa strano vedere la Ricciarelli in scena perché onestamente l'ho sempre più associata al mondo televisivo probabilmente anche per il fatto che sono dell'87 e, spiavo su wikipedia, lei ha iniziato a "sfoltire la carriera operistica" nel 1999... Ma mi è piaciuta tantissimo nel ruolo della piccola e dolce Liù che sacrifica se stessa in nome dell'Amore.
Interessante la scelta dei costumi e delle maschere che celano i veri visi/sentimenti della principessa e della sua corte che si contrappone al viso aperto del Principe Calaf e di Liù.
Ma sicuramente l'attenzione si pone su José Carreras: che voce, che atteggiamento scenico e che modo di attirare l'attenzione su di se!
Interessante e sognante la sua interpretazione del "nessun dorma"
Passiamo a Domingo?
Lui l'avevo già visto in una Madama Butterfly ma a questo giro lo troviamo in Tosca dove è un innamorato Cavaradossi che si scontra con Scarpia interpretato da Cornell che fa di questo personaggio un suo cavallo di battaglia: crudele e subdolo al punto giusto, veramente molto credibile!
La regia di Zeffirelli forse é un po' piena e barocca ma A ME MI PIACE ( come dicevano in una pubblicità) e mi appaga gli occhi soprattutto nell'ultimo atto con l'Angelo di Castel Sant'Angelo di sfondo che assiste alla tragedia.
Domingo cattura la scena: Il fuoriclasse che è viene fuori tutto, credibile e a suo agio in ogni atto... "E Lucean le stelle" spettacolare!!!
E arriviamo a Pavarotti: anche lui interpreta il pittore Cavaradossi nella Tosca insieme a Shirley Verrett e nuovamente allo Scarpia di Cornell MacNeil.
Domingo e Pavarotti sono completamente diversi nel modo di gestire il palco tanto Domingo mi sembra affrontare e quasi sbeffeggiate Scarpia tanto Pavarotti sceglie un più nobile e altero atteggiamento...
Per voce e potenza evocativa nulla da invidiare a Domingo... Fantastico!
Che viaggio entusiasmante alla scoperta dei Tre Tenori!
E dopo averli visti in azione in domando "perché?": che bisogno c'è di fare paragoni ridicoli e fuori luogo?
Scusate mi riferisco all'accostamento tre tenori / il volo: allucinante! :shock:
Perché non possiamo investire sull'Arte e sulla diffusione di ciò che di bello c'è e sprechiamo risorse a cercare di fare rivivere un glorioso passato che invece adesso sarebbe solo una "brutta copia"?
Che senso ha rifare il famoso concerto di Caracalla con il volo?
Personalmente non mi piacciono ma avranno pur un loro seguito, non discuto, ma non sono 3 tenori, non hanno studiato per essere tenori ne fatto la gavetta da tenori, hanno una voce che si può accostare al mondo dell’opera ma non hanno lo stesso calibro di Carreras, Domingo e Pavarotti...
Perché quindi fare per forza paragoni e ricostruire schemi già visti a forza?
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