Opera e letteratura.

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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda VGobbi » mar 09 giu 2015, 23:01

Grazie mille, Alberto.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda reysfilip » mar 09 giu 2015, 23:45

Ho visto questo thread qualche giorno fa ma non potevo intervenire nella discussione.
Mi avete dato praticamente la scorta di titoli da leggere quest'estate (appena finisco coi Buddenbrook e tesi permettendo).
Comunque, relativamente a titoli che poi sono diventate opere, io ho letto Dama di picche, Morte a Venezia, il Werther, La signora delle Camelie, Il giocatore di Dostoevskij, e ho "sul comodino" una serie di racconti di Hoffmann.

VGobbi ha scritto:Quello dei romanzi storici e' sempre stato un mio pallino, ma ho sempre comunque voluto che si attenesse ai fatti storic. Il mio unico approccio e' Valerio Massimo Manfredi e ne sono rimasto profondamente deluso.


Ricordo che la nostra professoressa d'italiano ci dette da leggere in quarta ginnasio "Lo scudo di Talos". Alla consegna delle relazioni si levò un coro di protesta a causa della bruttezza del libro.
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda mattioli » mer 10 giu 2015, 8:24

Per Vittorio: l'autore del Pyle (scusa, l'avevo dimenticato) naturalmente è Alessandro Barbero.

Quanto a teo.emme

Che dire poi delle soporifere tragedie di Voltaire (Tancrede o Semiramis)?


Che è un mistero. Da vivo, Voltaire era considerato un grande drammaturgo e la sua fama era affidata al teatro almeno quanto al resto (e forse di più). Benché non lo si rappresenti più, credo che sia ancora nella top ten della Comedie-francaise come numero di recite. Anch'io ho provato a leggere le tragedie poi librettizzate per Rossini (ma non l'Alzira che ti piace tanto) e davvero non ho capito cosa ci trovassero i contemporanei. A ben vedere, peraltro, anche il libretto di Tancredi è del tutto inverosimile e assurdo...

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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda teo.emme » mer 10 giu 2015, 17:44

mattioli ha scritto:Il capolavoro (iper accurato e ineccepibile nella ricostruzione storica) e' "Bella vita e guerre altrui di mister Pyle, gentiluomo", ambientato nell'estate del 1806. Vinse anche lo Strega.

Splendido romanzo! Mi piacque molto anche "Poeta al comando", sempre di Barbero (sulla fine dell'impresa di D'Annunzio a Fiume).
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda dollarius@libero.it » sab 13 giu 2015, 7:11

dollarius@libero.it ha scritto:Tosca (Victorien Sardou)
Madama Butterfly (John Luther Long)
Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut (Abbee' Prevost)

Irina


Vorrei aggiungere, su questi tre libri in particolare (fra gli ultimi che ho letto) che:
1- Cavaradossi ne viene fuori come un fico pazzesco, alternativo, ribelle, macho, appassionato e chi piu' ne ha piu' ne metta.
2- Madama Butterfly nel libro di Long (non credo nella piece teatrale di Belasco) NON si suicida. Ci prova, inizia, ma viene interrotta dal pianto del bambino pizzicato apposta da Suzuki. A quel punto pensa :"Ma cosa sto facendo....". Fanno armi e bagagli e se ne vanno. Quando la moglie americana arriva per prendersi il bimbo, resta con un palmo di naso.......E BEN GLI STA!
3- Il Cavaliere Des Grieux e' un vero nerd, uno sfigato di prima categoria, un ingenuo totalmente votato alla sua Manon, e intanto che guarda e accarezza la sua bella, chiunque, sottolineo chiunque, gli frega dei soldi.
: book :
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda dollarius@libero.it » gio 10 set 2015, 14:12

Trovato da un antiquario parigino, un libercolo dei primi del novecento (su Amazon). Acquistato per soli 8 euro piu' le spese di spedizione. Adrienne Lecouvreur di Auguste Lescalier. Maurice de Saxe vuole partire per andare in guerra, la sua amante Adriana gli legge alcuni passi di un libro per convincerlo a restare (alla fine pero' lo incoraggia a partire e ad essere se stesso). Non traduco perche' il suono della magnifica lingua francese e' assolutamente indispensabile per gustare l'estremo romancitismo di queste frasi:
Possibilmente fatevele leggere dalla vostra innamorata......

Amants, heureux amants, voulez-vous voyager?
Que ce soit aux rives prochaines.
Soyez-vous, l'un a l'autre, un monde toujours beau.
Toujours divers, toujours nouveau;
Tenez-vous lieu de tout, comptez pour rien le reste.
J'ai quelque fois aime': je n'aurais pas alors
contre le Louvre et ses tresors,
contre le firmament et sa voute celeste,
change' les bois, change' les lieux
honores par les pas, eclaires par les yeux
de l'aimable jeune bergere........

: Love :

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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda dollarius@libero.it » sab 24 ott 2015, 18:24

Amici, due giorni fa ho speso pochi (pochissimi) denari per acquistare un libercolo stampato nel 1953: "Le nozze di Figaro" di Pierre-Augustin Caron De Beaumarchais. Francamente mi aspettavo, si', di leggere una gustosissima commedia teatrale dalla quale ebbe origine quel gran capolavoro di Mozart, ma mai avrei pensato di imbattermi in una prefazione dell'autore scritta a ridosso della rivoluzione francese e che suona incredibilmente attuale. Non ve la scrivo tutta perche' e' lunghissima, ma vi ricopio i passi piu' interessanti. Ditemi se non e' una cosa attuale. Il poverino lotto' cinque o sei anni prima di poter pubblicare questa commedia.

"Cos'e' la decenza teatrale?
A furia di farci veder delicati, fini intenditori, e di ostentare, come ho detto in altra sede, un'ipocrisia della decenza nei confronti del rilassamento dei costumi, diventiamo delle nullita', incapaci di divertirci e di giudicare cio' che sia o no conveniente:e, occorre proprio dirlo? Perfino delle sazie pinzochere incapaci di conoscere cosa vogliano e cosa debbano preferire o rifiutare. Gia' queste si logore espressioni:buon gusto, buona compagnia, sempre riferite al livello di qualche scipitissima cricca, e con una latitudine si' estesa che non si sa ove comincino e ove finiscano, hanno distrutto la schietta e autentica allegria che distingueva il genere comico del nostro paese da quello di ogni altro.
Aggiungetevi il pedantesco abuso di questi altri paroloni:decenza e buoni costumi, tanto atti a conferire sufficienza e autorita' ai nostri censori teatrali, ch'essi sarebbero desolati se non potessero usarne a proposito di ogni lavoro, e conoscerete press'a poco tutto quanto soffoca il genio, intimidisce gli autori e vibra un colpo mortale al vigore dell'intreccio, senza il quale tutto si riduce a spiritosita' a freddo e a commedie che stanno su quattro giorni appena.
"......."
Ho pensato e penso tuttavia che a teatro non si raggiungono ne' alti effetti patetici ne' profonda moralita', e nemmeno sana e autentica comicita', senza arricchire l'argomento che si vuol trattare con quelle situazioni forti che derivano sempre da qualche discordanza sociale."
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda Sibly » sab 24 ott 2015, 19:49

teo.emme ha scritto: Spero, quest'estate, di poter finalmente leggere la trilogia di Hilary Mantel dedicata a Thomas Cromwell (il discusso consigliere di Enrico VIII, vero architetto del suo regno): dovrebbe uscire il terzo volume.

Leggo solo adesso, ma ne approfitto per un OT: non perderti Wolf Hall, bellissima serie della BBC tratta dalla Mantel. Da gustare rigorosissimamente in lingua originale, una di quelle cose che solo i britanni sanno fare perché solo loro hanno degli attori di tale calibro. Mark Rylance è stratosferico come Cromwell, ma anche Damian Lewis (il Brody di Homeland, qui ovviamente col suo accento natio) come Enrico non scherza per niente.
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda DottorMalatesta » lun 26 ott 2015, 16:39

dollarius@libero.it ha scritto:Amici, due giorni fa ho speso pochi (pochissimi) denari per acquistare un libercolo stampato nel 1953: "Le nozze di Figaro" di Pierre-Augustin Caron De Beaumarchais.


Letto anch´io.


dollarius@libero.it ha scritto:Ho pensato e penso tuttavia che a teatro non si raggiungono ne' alti effetti patetici ne' profonda moralita', e nemmeno sana e autentica comicita', senza arricchire l'argomento che si vuol trattare con quelle situazioni forti che derivano sempre da qualche discordanza sociale."


Già. Con buona pace del Mozart apollineo...

A proposito di Mozart, è uscito un libro di Bietti relativo alle opere mozartiane:

http://www.laterza.it/index.php?option= ... Itemid=101


Sibly ha scritto:
teo.emme ha scritto: Spero, quest'estate, di poter finalmente leggere la trilogia di Hilary Mantel dedicata a Thomas Cromwell (il discusso consigliere di Enrico VIII, vero architetto del suo regno): dovrebbe uscire il terzo volume.

Leggo solo adesso, ma ne approfitto per un OT: non perderti Wolf Hall, bellissima serie della BBC tratta dalla Mantel. Da gustare rigorosissimamente in lingua originale, una di quelle cose che solo i britanni sanno fare perché solo loro hanno degli attori di tale calibro. Mark Rylance è stratosferico come Cromwell, ma anche Damian Lewis (il Brody di Homeland, qui ovviamente col suo accento natio) come Enrico non scherza per niente.


Grazie Sibly, ora so cosa regalare a mia moglie per Natale!!! 8) La serie arriverà anche nella TV italiana?

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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda Sibly » mar 27 ott 2015, 11:27

DottorMalatesta ha scritto:Grazie Sibly, ora so cosa regalare a mia moglie per Natale!!! 8) La serie arriverà anche nella TV italiana?

DM


Bella domanda. Non lo so, perché ormai da un bel po' non guardo più per niente la tv, a parte qualche minuto di notiziario la sera, e l'ho sostituita col pc per tutto quel che riguarda l'intrattenimento.
Di certo la versione in dvd è acquistabile su Amazon o forse anche direttamente dal sito della BBC.
Però, per quanto eccellenti siano i doppiatori italiani, questa è una cosa che va gustata in inglese. Gli attori, tutti indistintamente, sono magnifici, e Mark Rylance è superlativo per il lavoro di sottrazione e understatement che fa. Il suo Cromwell parla poco e non alza mai la voce, sembra non cambiare mai espressione. Sembra. Il risultato è una di quelle serie che paiono immobili, in cui pare non succedere nulla ma che ti inchiodano a guardare. L'Enrico di Lewis è agli antipodi rispetto all'immagine stereotipa canonica che ne fa un mix tra Charles Laughton e Falstaff: questo Enrico è intelligente, pericoloso, tutt'altro che un giuggiolone. Luoghi e ambientazioni sono più o meno quelli originali, e la cura del dettaglio è maniacale. Se non è un capolavoro, ci siamo vicino.
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda dollarius@libero.it » mer 20 gen 2016, 17:19

Forse non sara' "a la page" cio' che sto per scrivere, ma......
Finisco ora la lettura del Guglielmo Tell di Friedrich Schiller (naturalmente in questi giorni ho ascoltato quello di Rossini :mrgreen: ). Ebbene, non me l'aspettavo; ne sono stata a tratti commossa, a tratti esaltata. Forse perche' la storia della mia famiglia e' una storia di abbandono della montagna, alla ricerca di una vita piu' comoda. Forse perche' mio figlio maggiore ha deciso di invertire la tendenza ed e' tornato alla montagna, questi versi mi hanno fatta piangere. Ve li trascrivo qui, cosi'cche' possiate cercare di capirmi. Il nobile zio Werner, barone di Attinghausen, gonfaloniere, si rivolge al nipote Ulrich von Rudenz (Arnoldo in Rossini) che sta rinnegando la patria per amore della bella Berta (Mathilde).

" Tu sei abbagliato, sedotto da vani splendori! Rinneghi la patria, hai vergogna delle antichissime usanze dei padri! Un giorno la nostalgia di questi monti ti fara' piangere, e questo canto dei vaccari che tu ora con superbia disprezzi, ti prendera' il cuore e te lo riempira' di tristezza e di desiderio quando lo udrai risuonare in qualche paese straniero. Nulla e' piu' forte dell'amore per la propria terra. Quell'infido mondo degli altri non e' cosa per te, a quella superba corte imperiale tu, con il tuo cuore onesto, rimarrai sempre un estraneo! Il mondo richiede doti ben diverse da quelle che hai acquisito in queste valli.(............) Ricorda! La liberta' costa meno della schiavitu'!
Rinsalda i vincoli naturali,stringiti alla tua patria, amala e restale fedele con tutto il tuo cuore. In questa terra stanno le salde radici della tua forza, la nel mondo che non e' il tuo sarai sempre solo, debole canna che ogni uragano puo' spezzare." : RedFace :

Ho esagerato? Oggi mi sento romantica oltre ogni limite!
baci baci
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda pbagnoli » gio 21 gen 2016, 23:09

Bello, Irina!
Io non conosco il Tell di Schiller!
Viva la montagna!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Opera e letteratura.

Messaggioda mattioli » ven 22 gen 2016, 0:08

Bellissima citazione, Irina.
Mi piace molto che in tedesco la Patria sia Vaterland, la terra dei padri.
Anche quando la si lascia, resta l'affetto. E un po' di nostalgia...
Baci baci anche a te

AM
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