I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

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I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Enrico » ven 05 apr 2013, 2:14

Prendendo spunto dai recenti interventi e dalla recensione pubblicata oggi nella Home del sito (http://www.operadisc.com/rec_dischi.php?id=433)propongo di aprire una discussione specifica sulle interpretazioni di quest’opera in disco e in video.

Le registrazioni a cui abbiamo fatto riferimento finora sono le seguenti:
Scotto, Pavarotti, Raimondi, Grilli/Gavazzeni – Roma 1968
Anderson, Pavarotti, Ramey, Leech – New York 1995
Vittorio cita il Pagano di Mario Petri, dalla prima registrazione dell’opera:
Vitale, Gallo, Petri, Bertocci/Wolf Ferrari – Milano (Rai) 1951

Riporto qui, per comodità, alcune opinioni a confronto. Non si è ancora parlato, se non di sfuggita, della registrazione in studio con Deutekom, Domingo, Raimondi; dei diversi live con Carreras (anche in video, alla Scala con Gavazzeni) e con Bergonzi, né di interpretazioni più recenti.

Luca ha scritto: Per I Lombardi ho l'edizione romana live diretta da Gavazzeni con Scotto, Pavarotti, Grilli e Raimondi andata in scena all'Opera nel 1968: si ascolta una Scotto superlativa! Ho udito anche quella con la Anderson e Pavarotti della DECCA ma la trovo compressivamente fredda e poco teatrale.

Enrico ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Vorrei precisare ad Enrico che le riserve a Pavarotti, piú che alla voce (splendido il timbro, e ancora perfettamente rispondente alla tessitura), erano rivolte all´interprete.
Non metto assolutamente in dubbio la potenziale eccellenza di Pavarotti nel ruolo di Oronte (prova ne sia la splendida incisione di “La mia letizia infondere” nel disco con le rarità verdiane diretto da Abbado). Cosí come non dubito che nell´incisione in vivo con la Scotto, che purtroppo non conosco, sia assolutamente irreprensibile sotto il profilo vocale e interpretativo. Peró la lente d´ingrandimento dell´incisione ufficiale in studio sottolinea spietatamente come l´Oronte del Pavarotti “ultima maniera” sia parecchio discutibile per la linea frammentata, l´agogica fluttuante ed irregolare, il gusto canzonettaro.

E io vorrei precisare che non volevo contestare la tua critica: Pavarotti è quello che è (e non mi pare che faccia di meglio nel vecchio live): quando dico "trovatemi un buon Oronte" non voglio dire che Pavarotti va bene e gli altri no: voglio dire proprio che, anche per colpa di Pavarotti (e di Carreras, e di Bergonzi e dei pochi altri che ci hanno provato, e anche per colpa di quelli che avrebbero potuto e non hanno provato) manca nella scarsa discografia dell'opera una vera grande interpretazione di questo personaggio, e direi anche degli altri, perché non mi convincono né Ramey né Pagano, e nemmeno la Anderson e la Scotto al di là del loro impegno nel fraseggio: pensa a come sarebbe stata la Callas!

VGobbi ha scritto:Letta la recensione con molto interesse, visto che questa edizione discografica anch'io la possiedo. Il ricordo e' assai vacuo - e' da una vita che non l'ascoltavo e che dovrei riprenderla - comunque la trovai la migliore incisione dei "Lombardi", pure lo stesso Pavarotti mi colpi' notevolmente, nonostante l'eta' (62 anni non son proprio pochi, neh!). La Anderson tratteggiava la sua classica Giselda altera, regale. Leech si confermava come uno dei tenori piu' interessanti di quel periodo ed il suo Arvino e' li' a dimostrarlo. Grande il Pagano di Ramey, sopra tutto vocalmente, ma quanto a livello introspettivo, la testimonianza discografica lasciataci da un Petri, resta ancora ineguagliata. Levine si conferma uno dei piu' grandi direttori d'orchestra.
Chissa' che a riascoltare questi "Lombardi" cambi totalmente idea.


Dal momento che la prima registrazione di quest’opera è del 1951, ritengo che sia utile ascoltare anche alcune registrazioni di singoli brani della prima metà del Novecento.

La mia letizia infondere / Je veux entendre encore
Il primo a lasciare una traccia, in francese, sembrerebbe Leonce Antoine Escalais (che spara un paio dei suoi celebri acuti) nel 1903.


La più vecchia testimonianza in italiano che trovo è questa registrazione di un tenore a me ignoto, Augusto Scampini, ventottenne nel 1908 (più giovane di Caruso, ma più antico nello stile): lento e con sonorità che mi ricordano un vagamente Antonio Paoli e due vibranti acuti “tamagneschi”:


Qual voluttà trascorrere:
Enrico Caruso, Frances Alda e Marcel Journet nel 1912 (Caruso lega o stacca i suoni, li rinforza o li smorza cercando una sorta di realismo espressivo, teatrale; Journet e la Alda lo seguono e lo assecondano con i loro pregi e i loro vezzi)


La stilizzata Rethberg, il singhiozzante Gigli, il misurato Pinza, in un’altra registrazione americana con la direzione di Rosario Bourdon (1930)


Qui posa il fianco… Qual voluttà
Francesco Merli, Bianca Scacciati, Nazzareno De Angelis (1932)
Una registrazione tutta italiana, con la voce chiara ma incisiva e un po’ stridula della Scacciati, quella calda e vibrante di Merli, quella scura e aurorevole di De Angelis.


Giacomo Lauri-Volpi, anziano, lascia testimonianza di uno stile esecutivo decisamente più antico rispetto alla tardiva registrazione (siamo nel 1957)


Ricordiamo anche quel poco che ci ha lasciato la Callas:
Te Vergin Santa imploro (1964-65)

O Madre dal cielo soccorri al mio pianto…


E per interrompere la serie delle memorie archeologiche e dei rimpianti callasiani concediamoci un trio del nostri giorni:
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » lun 08 apr 2013, 21:29

In questi due giorni mi sono ripassato l'edizione diretta da Gardelli.
Devo ammettere che, nel complesso, dal confronto ravvicinato con l'edizione Levine ne esce penalizzata.
Raimondi è ottimo, e rispetto a Ramey interpreta con maggior profondità la parte di Pagano/l'Eremita, ma emissione e pronuncia sono quelle che ben si conoscono ("originali", a volerle definire con gentilezza :mrgreen: ). E comunque alla fine emerge un personaggio ben delineato, introverso, cupo, violento, decisamente interessante. Personalmente, continuo a preferire l'interpretazione giovanile e appassionata di Ramey (senza contare lo spolvero degli acuti!), ma qui è davvero questione di gusti. La Deutekom è eccellente dal punto di vista vocale, ancorché alquanto freddina (as usual) come interprete, ma il registro acuto è una lamina d'acciaio, e le agilità sono irreprensibili. Domingo è musicalmente solo di poco migliore di Pavarotti, tende a cantare tutto uguale, e nel terzo atto è più volte sul punto di strangolarsi. Lo Monaco è un pessimo Arvino, e i comprimari variano dal male al peggio. Gardelli è piuttosto sonnacchioso rispetto a Levine (sia nella scelta dei tempi che nella compattezza del suono), e coro e orchestra non sempre immacolati.
In definitiva, a mio parere, edizione qualitativamente inferiore a quella di Levine. Interessante soprattutto per le prove di basso e soprano.
Nei prossimi giorni se ho voglia mi ascolterò l'edizione di Ermanno Wolf-Ferrari (RAI, 1951).
Un caro saluto a tutti,
DM

P.S.: poi mi resterebbe da ripassare il video con la direzione di Gavazzeni (Carroli, Dimitrova, Carreras) e quello recente con la Theodossiu (da Parma. by the way, lo trovate in edicola allegato all'Espresso), ma temo che mi dedicherò ad altro :roll:
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Luca » lun 08 apr 2013, 21:44

La Deutekom è eccellente dal punto di vista vocale, ancorché alquanto freddina (as usual) come interprete, ma il registro acuto è una lamina d'acciaio, e le agilità sono irreprensibili.
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Le agilità della Deutekom erano 'sui generis': simili allo jodler altoatesino. Voce estesa sì, ma sul piano drammatico d'agilità per me non convincente. Io l'ho udita dal vivo qui a Roma nel 1975 in Lucia, ma non mi piacque.

Saluti, Luca.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » lun 08 apr 2013, 21:53

Luca ha scritto:Le agilità della Deutekom erano 'sui generis': simili allo jodler altoatesino.


Sarà per questo che non mi dispiace poi tanto :mrgreen: !
Scherzi a parte, capisco quello che vuoi dire e in parte lo condivido (anche la sua regina della notte, ha delle agilità moooooolto particolari, però, in fondo, efficaci). Penso, tutto sommato, di continuare a preferire la Anderson (soprattutto nei momenti più lirici come la preghiera al primo atto).
Sarebbe interessante sapere se una Sutherland ha mai intrepretato il ruolo (o se ha mai inciso almeno la virtuosistica "Non fu sogno!"). Penso che anche la giovane Gencer avrebbe fatto faville nel ruolo (la Sutherland non so :mrgreen: ), così come del resto la Callas (quanto postato da Enrico è letteralmente da pelle d'oca!!!). Non ho peraltro trovato notizie in merito a possibili Giselde della Gencer o della Sutherland...
Un caro saluto,
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Enrico » lun 08 apr 2013, 22:29

DottorMalatesta ha scritto:In questi due giorni mi sono ripassato l'edizione diretta da Gardelli. [...] Nei prossimi giorni se ho voglia mi ascolterò l'edizione di Ermanno Wolf-Ferrari (RAI, 1951). [...] mi resterebbe da ripassare il video con la direzione di Gavazzeni (Carroli, Dimitrova, Carreras) e quello recente con la Theodossiu (da Parma. by the way, lo trovate in edicola allegato all'Espresso)


Manca il live romano con Scotto, Pavarotti, Raimondi. Ma Raimondi se non sbaglio te lo ritrovi nel video di Parma...
E poi farai tante belle recensioni per la Home, vero?
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Luca » mar 09 apr 2013, 16:07

Sarebbe interessante sapere se una Sutherland ha mai intrepretato il ruolo (o se ha mai inciso almeno la virtuosistica "Non fu sogno!").
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Che sappia io, no. La Sutherland ha inciso da giovane la scena di Amalia dei Masnadieri "Dell'infame banchetto... Carlo vive", dopo è venuta l'edizione integrale (tardi e con il brutto cast che sappiamo, specie il tenore) poi l'entrata di Odabella dell'Attila (che, vocalmente parlando, è stata un pò la rovina degli altri soprani che si sono cimentati con questa pagina). A memoria del primo Verdi mancano all'appello diversi brani mai incisi dalla Sutherland (vero peccato!).

Saluti, Luca.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Rodrigo » mar 09 apr 2013, 19:32

Conosco il Santo di Patria della Sutherland e concordo che è un'esecuzione di forte impatto. Tuttavi su diversi ruoli verdiani non la vedo come interprete di riferimento assoluto, soprattutto per il Verdi quarantottesco. Mi pare che le manchi l'impeto e la capacita' di sottolinerare che in ruoli come Abigaille, Giselda, Lucrezia Contarini e Odalbella sono fondametali tanto quanto il virtuosismo per delineare il personaggio. Amalia, scritto per l'eterea Lind, è probabilmente più congeniale alla poetica della Sutherland.
A costo di essere preso per sordo trovo più centrate le esecuzioni della Deutekom in questi ruoli. Fermo restando, naturalmente, che stiamo parlando di esecuzioni comunque di altissimo livello.
Saluti.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 09 apr 2013, 20:24

Rodrigo ha scritto: Fermo restando, naturalmente, che stiamo parlando di esecuzioni comunque di altissimo livello.


Su questo non ci piove!
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda mattioli » mar 09 apr 2013, 23:57

Scusate la pedanteria. Segnalo solo un dettaglio sull'esecuzione dell'aria di Gaston (che è il nome di Oronte in Jérusalem, la versione francese dei Lombardi) da parte di Leonce-Antoine Escalais, che spara acuti cataclismatici qui e là che francamente non saprei dirvi se sono scritti o meno, dato che il mio spartito dei Lombardi sta a Milano mentre io sono a Parigi e quello di Gerusalemme non l'ho mai posseduto :oops: .
Escalais aveva studiato, a Parigi, con Gilbert-Louis Duprez, personaggio a voi tutti ben noto, "inventore" del do di petto (forse; comunque alla "prima" italiana del Guglielmo Tell, al Giglio di Lucca nel 1831, o almeno credo), primo Edgardo nella Lucia di Lammermoor, creatore di molte altre opere e... primo Gaston, "Vicomte de Béarn" di Jérusalem all'Opéra nel 1849 (per inciso: a me questo nome Gaston ha sempre fatto ridere, mi fa pensare a Gastone Paperone, che Enrico - credo - conosce bene). Ora, non è affatto detto che Escalais-Gaston canti così perché così cantava Duprez, ma forse sì. Di sicuro Duprez aveva studiato la parte con Verdi. Probabilmente non vuol dire niente, però è interessante: una specie di effetto-medium che ci permette, come in una specie di maccchina del tempo, di risalire, sia pure in maniera improbabile e frammentaria, a un'ipotetica "autenticità" interpretativa. Boh, interessante, no? : Chef :
Aggiungo che non più tardi di sabato scorso ho sentito Juan Diego Florez eseguire la stessa aria agli Champs-Elysées. L'ha cantata da padreterno, come al solito, benché chiaramente non avesse provato nulla e procedesse a tentoni con l'orchestra. Però l'esecuzione ritmicamente eccentrica di Escalais ha, almeno per quel pervertito del sottoscritto, un altro fascino. Aggiungo che l'esecuzione ipertestosteronica e ultraesibizionista di Escalais della Siciliana del Robert le diable è sempre stato uno dei miei dischi de chevet (noi cellettiani, che volete... peccato che il GM non esista più, mi avrebbe fatto la pelle e rotto le palle :twisted: . Spero almeno nel divin Maugham...).
Saluti, ossequi e un grato bravo al nuovo moderatore e al nuovissimo recensore.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Enrico » mer 10 apr 2013, 0:40

O gaudio, o giubilo, o tripudio: resurrexit anche Mattioli, proprio quando stavo pensando che finora nessuno aveva commentato i vecchi dischi che avevo proposto. Escalais dunque si rivela doppiamente interessante: io avevo fatto un riferimento a Tamagno perché Escalais ci ha lasciato anche alcuni brani di Otello, in francese naturalmente, affrontati con voce salda e squillante, da tenore abituato a salire agli acuti con facilità. Ma a questo punto possiamo pensare che Duprez gli abbia dato qualche suggerimento anche su come sparare gli acuti del Guglielmo Tell, di cui ci ha lasciato almeno due brani, Asile Héréditaire e Troncar suoi dì (in italiano). Sicuramente è da notare il fatto che la sua vocalità potesse essere considerata adatta all'Arnoldo di Rossini, a Gaston dei Lombardi, a Manrico e Radames, a Sansone ed Eleazar e all'Otello di Verdi: nei Lombardi, anzi in Jerusalem, si riteneva evidentemente di non dover impiegare voci troppo leggere. Un'altra cosa interessate che possiamo notare è che non usa il vibrato "rubiniano" caratteristico di tanti tenori della seconda metà dell'ottocento. Quanto agli acuti mi pare che anche alcuni interpreti moderni della versione francese siano soliti sparare qualche do qua e là, se eseguono l'aria completa così come l'ha riscritta Verdi: ma nemmeno io ho uno spartito su cui controllare.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda mattioli » mer 10 apr 2013, 10:18

In assenza di spartito, vado a naso, anzi a orecchio. Mi sembra che qui Escalais (attenzione, con la dieresi sulla "i": si pronuncia com'è scritto, non Escalé) canti non l'aria di Jérusalem, ma quella dei Lombardi sul testo di Jérusalem. Bizzarro :roll:
Comunque è verissimo che Escalais rappresenti quella vocalità "esplosiva" tardoromantica di cui è espressione anche Tamagno. Un canto per nulla verista, molto aulico, di voci tendenzialmente "chiare" (secondo me, ma ne abbiamo già parlato, Duprez doveva avere una voce più chiara di quella di Nourrit) e molto concentrate sullo squillo degli acuti. Sansone e Otello, certo. Ma anche il Tell, di cui Duprez aveva fissato il nuovo canone esecutivo nella famosa ripresa all'Opéra del 1837, completamente diverso, sia dal punto di vista interpretativo sia TECNICO, da quello del "creatore" Nourrit. Alla faccia della tecnica unica... : Sig :
Ultima frivola considerazione. Procuratevi la foto "intera" di Escalais, quella della copertina dell'album LV in cui però c'è solo la faccia. Era una specie di nano, con gambette cortissime tipo Vittorio Emanuele III. In scena, doveva fare uno strano effetto in un'epoca in cui il modello di bonazzo tenorile era Jean de Reszke...
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda Freniano » mer 10 apr 2013, 10:37

I due Do di "je crois entendre encore" sono scritti, ovviamente per Duprez. Eccoli!

Immagine
Ultima modifica di Freniano il mer 10 apr 2013, 10:45, modificato 2 volte in totale.
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda mattioli » mer 10 apr 2013, 10:41

Bingo!
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » mer 10 apr 2013, 13:05

mattioli ha scritto:Bingo!
AM

Ovviamente, bentornato su queste pagine!
Grazie di esserci!
Temevo che in mancanza del GM oramai ci avessi abbandonati... :(
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: I Lombardi alla Prima Crociata (Verdi)

Messaggioda mattioli » mer 10 apr 2013, 13:55

E capirai! Colpa vostra, comunque. Postate Escalais: nei miei confronti, si dice dalle mie parti, è come invitare un'oca a bere...
Piuttosto, colpisce la perdurante assenza del Divino. Starà ancora digerendo la Sachertorte?
Miao

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