Avvicinarsi alla classica

sinfonia, cameristica e altri generi di musica non teatrale.

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Avvicinarsi alla classica

Messaggioda VGobbi » dom 17 feb 2013, 20:56

Era da tanto che volevo affrontare questo argomento ... e mi son deciso di farlo ora, per due motivi principalmente :

- il primo, forse il più importante, e' la mia peggiorata capacita' di ascolto nell'affrontare un'opera. Da un pezzo, mi e' facile perdere il segno sul libretto, mentre ascolto l'opera. Era una cosa che non mi capitava quasi mai.

- la musica classica, di ogni genere (tranne la sacra), e' sempre stato un mondo in cui mi sono quasi sempre scottato e rimasto deluso, ogni volta che ho tentato di avvicinarmi. Ora che le mie capacita' uditive, diciamo, sono modificate ... mi pare, ma forse mi sbaglio, che forse ascoltarla adesso (che sia sinfonica o cameristica) sia più adatta e piu' "facile" per me apprezzarla.

Di conseguenza e da autentico profano ed ignorante qual sono, quale percorso mi consigliate per avvicinarmi a questo mondo?

Sarebbe utile, indicare oltre le composizioni, anche le incisioni di riferimento.

Inoltre, vorrei chiedere se le case discografiche includono un libretto con una "guida di ascolto" come fa ad esempio la rivista Amadeus.

E rimanendo nel campo delle riviste specializzate in cui abbinano un cd, quale rivista merita l'acquisto per competenza, perizia e facilita' di lettura?

Ed i forum, rigorosamente italiani, che vale la pena consultare per confrontarsi nel campo della musica classica, sulla scia di Operadisc?

Grazie a chi mi sara' d'aiuto e prodigo di consigli.
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda pbagnoli » dom 17 feb 2013, 21:58

Tutte domande difficili, Vittorio.

Io inizierei da:
- un grande ciclo sinfonico, per esempio Mahler, magari diretto da Bernstein
- un Requiem, per esempio Brahms, Fauré e Cherubini (oltre, si capisce, Verdi e Mozart)
- una Messa, per esempio quella Grande in si minore di Bach, magari diretta da Minkovski
- un Clavicembalo ben temperato (pianoforte, Gould o Askhenazy)
- una Sonate e Partite per violino solo, sempre di Bach (Milstein)
- una Suites per violoncello solo, ancora Bach (Queyras oppure il vecchio Rostropovich)

Per adesso mi sembra un approccio sufficiente! Vediamo se gli altri hanno qualcosa in più da suggerire...
Per esempio: c'è teo.emme che sta aggirandosi per il forum proprio in questo momento, e lui è un grandissimo intenditore di classica in senso stretto.
Teo, se ci sei, aiutaci!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda Enrico » dom 17 feb 2013, 22:35

pbagnoli ha scritto:Io inizierei da:
- un grande ciclo sinfonico, per esempio Mahler, magari diretto da Bernstein
- un Requiem, per esempio Brahms, Fauré e Cherubini (oltre, si capisce, Verdi e Mozart)
- una Messa, per esempio quella Grande in si minore di Bach, magari diretta da Minkovski
- un Clavicembalo ben temperato (pianoforte, Gould o Askhenazy)
- una Sonate e Partite per violino solo, sempre di Bach (Milstein)
- una Suites per violoncello solo, ancora Bach (Queyras oppure il vecchio Rostropovich)


Bernstein & Mahler per me è stato l'inizio, quando i filmati delle sinfonie venivano spesso trasmessi in televisione negli anni '80. Ricordo le immagini più che la musica, e la istrionica gestualità di Bernstein, che nella grande varietà delle sinfonie non annoiava mai.

Però ricordo che la lunghezza di una sinfonia può essere un deterrente: le sinfonie più brevi, per chi deve "abituarsi", stancano di meno, e spesso hanno una struttura più facilmente comprensibile: la Nona di Beethoven si capisce e si apprezza di più se prima si ascoltano tutte le altre: e la prima, o la seconda, o la quarta, a torto considerate "minori", sono pur sempre dei grandi capolavori. Anche in questo caso alcuni direttori possono essere considerati degli ottimi "divulgatori": Bernstein per Haydn e Beethoven (New York Philharmonic, in cd; o registrazioni video, in particolare per alcune sinfonie di Haydn). L'ideale sarebbe prendere tre o quattro diverse intrerpretazioni di una stessa sinfonia, per conoscerla bene anche attraverso il confronto (come facciamo con le opere).
Il clavicembalo ben temperato, per pianoforte, mi sembra pesante: le esecuzioni sul clavicembalo mi sembrano più chiare, più trasparenti, più adatte a rendere il senso delle diverse tonalità di ogni brano. Anche se poi perfino un'esecuzione delle Variazioni Goldberg come quella di Kempff, per quanto "fuori stile", può essere piacevolissima.
Sappiamo che Pietro, come me, adora Bach: ma io mi sono avvicinato alle composizioni per solo violino o solo violoncello con calma e col tempo, non credo che sia così semplice accostarsi subito alle complicazini tecniche e polifoniche di simili pezzi (tra l'altro credo che il giovane Rostropovich, dal vivo a Praga nel 1955, fosse molto più interessante del vecchio). Penso che i Concerti Brandeburghesi, per varietà di forme e di strumenti, possano offrire una maggiore attrattiva a un "principiante".

Le "guide all'ascolto" dettagliate, come quelle di Amadeus, e in italiano, sono spesso presenti nei cd venduti in edicola: le case discografiche importanti da un pò di tempo tendono ad eliminare i testi in italiano, o nelle edizioni economiche eliminano del tutto qualunque notizie sui brani e sugli esecutori. Molti cd usciti negli anni con Amadeus, o The Classic Voice, si trovano ancora andando in giro per mercatini e negozi dell'usato. Un'altra rivista abbastanza ricca di informazioni era CdClassics: non solo guida all'ascolto, ma anche molti articoli, commenti, recensioni di dischi e video, ma esiste ancora?

Trovare alcuni interpreti di riferimento può incoraggiare ad ascoltare pezzi dai quali altrimenti ci si terrebbe lontani: se mi piace Toscanini ascolterò, per curiosità, anche alcune sue registrazioni di pezzi che altrimenti non sarei andato a cercare: e se quei pezzi mi piaceranno andrò a cercarne anche altre interpretazioni per conoscerli e capirli meglio. Perché sappiamo, che, come nell'opera, anche nel campo più generale della musica "classica" o "da camera" le varianti e le sfumature interpretative sono praticamente infinite!

Dovremmo però capire meglio che cosa in particolare ti interessa, che cosa ti aspetti dall'ascolto di una musica, se ti attrae semplicemente il piacere dell'ascolto (e allora non è nemmeno importante sapere di chi sia il pezzo che stai ascoltando) o l'aspetto più tecnico, formale; se la complessità strutturale, o il timbro strumentale, o la fedeltà di un'esecuzione al presunto stile originale o la romantica libertà espressiva di un interprete...
Ultima modifica di Enrico il lun 18 feb 2013, 17:07, modificato 1 volta in totale.
Enrico B.
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda Triboulet » lun 18 feb 2013, 15:52

pbagnoli ha scritto:Tutte domande difficili, Vittorio.

Io inizierei da:
- un grande ciclo sinfonico, per esempio Mahler, magari diretto da Bernstein
- un Requiem, per esempio Brahms, Fauré e Cherubini (oltre, si capisce, Verdi e Mozart)
- una Messa, per esempio quella Grande in si minore di Bach, magari diretta da Minkovski
- un Clavicembalo ben temperato (pianoforte, Gould o Askhenazy)
- una Sonate e Partite per violino solo, sempre di Bach (Milstein)
- una Suites per violoncello solo, ancora Bach (Queyras oppure il vecchio Rostropovich)



Accidenti pietro, hai sparato sì tutti grossi capolavori, ma come diceva enrico siamo già sul gradino advanced.
Se proprio dobbiamo cominciare dal basso (anche se non sono teo :D) mi permetto di suggerire:

- Vivaldi: quel che trovi di Antonini (Giardino Armonico), ma anche di Biondi, o qualsiasi disco pubblicato nella serie dell'etichetta NAIVE.

- Bach: Concerti Brandeburghesi (Fasolis, Alessandrini, Giardino Armonico, Age of Enlightenment, le edizioni recenti sono tutte buone, poi si tratta di gusti).

- Bach: Goldberg (ed. Gould degli anni 50, eseguite a razzo e senza ritornelli, avvincenti e te le spari in tre quarti d'ora scarsi senza pericolo di addormirti). Il cembalo lo lascerei peredere all'inizio.

- Mozart: le ultime 4 sinfonie eseguite da Jacobs (se ti piace il Mozart di Jacobs), se no su strumenti moderni Mackerras con la Scottish Chamber

- Mozart: il triplo con la selezione di concerti per piano Casadesus-Szell

- Beethoven: V e VII sinfonia Carlos Kleiber, se ti piacciono prendi un cofanetto con tutte le sinfonie (Abbado del 2000 per una lettura classica ma moderna, Jarvi per qualcosa di ancora più storicamente informato).

- Beethoven: almeno un cd con le sonate famose (diciamo Kempff per andare sul sicuro, ma ce n'è mille altri):

Immagine

e poi ci sarebbero i concerti per piano e mille altre cose....

- Schubert: III e Sinfonia Incompiuta Carlos Kleiber

- Schubert: un disco con Improvvisi e Momenti musicali (a me piacciono Brendel e Gulda, ma anche Schiff va bene, o se vai indietro Curzon e mille altri) e il ciclo di lieder Winterreise con F. Dieskau

- Chopin: vedi il mio approfondimento su Chopin :D

e poi ci sarebbero Haydn, Schumann, Liszt, Mendelssohn, tutto il tardo-romanticismo, il 900... ma come ABC per farsi un'idea direi questo. Poi bisogna vedere cosa ti interessa, ti può far schifo il barocco e puoi amare il romanticismo o chessò viceversa... Se sei già a questo livello ti puoi buttare sui suggerimenti di Pietro, tutti ottimi.
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda DottorMalatesta » lun 18 feb 2013, 16:26

Píú che sul "cosa" ascoltare, la questione é spesso quella del "come" ascoltare.
Il problema é forse che chi non ha delle solide basi musicali rischia di perdersi nell´ascolto… Non che questo sia condicio sine qua non per esprimersi sulla bontá di un´esecuzione, ma se nel primo tempo di una sinfonia classica non si riconoscono primo e secondo tema, sviluppo, ripresa e coda (cioé la sintassi, se non proprio la grammatica) come giustificare il proprio giudizio?
Avreste qualche buon testo da consigliare? Io ho recentemente letto la guida all´ascolto della sinfonia classica (e poi su Radio3 podcast, alla voce „lezioni di musica“ ci sono delle ottime possibilitá di ascolto e apprendimento).

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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda Enrico » lun 25 mar 2013, 1:55

VGobbi ha scritto: la musica classica, di ogni genere (tranne la sacra), e' sempre stato un mondo in cui mi sono quasi sempre scottato e rimasto deluso [...]
quale percorso mi consigliate per avvicinarmi a questo mondo?


È passato più di un mese e non ci hai detto più nulla, Vittorio: che cosa hai ascoltato di bello nel frattempo?
Io in questi giorni ho ascoltato diversi concerti di Albinoni e di Vivaldi (per la maggior parte con oboe solista) ma anche le Variazioni Goldberg di Bach nella registrazione di Kempff (alla quale torno spesso quando voglio qualcosa di armonioso e rilassante) e, sempre di Bach, alcuni concerti con clavicembalo solista (da un cd compreso nell'integrale bachiana della Brilliant, che per molte composizioni offre sonorità e interpretazioni a me molto gradite, unendo spesso correttezza filologica e piacevolezza d'ascolto).
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda VGobbi » mar 26 mar 2013, 21:00

Fermo restando che la lirica sta su un altro pianeta ... mi sono ascoltato varie cose, tra i cd che possedevo :

- sinfonia "Dal nuovo Mondo" di Dvorak diretti da un grandissimo Dorati. Bellissima musica ed altrettanto egregia esecuzione.

- due quartetti di Schubert "Rosamunde" e "La bella e la bestia" eseguiti dallo storico Quartetto Italiano. Anche qui delizioso ascolto, lo ammetto.

- quintetto con clarinetto di Brahms con il quartetto Amadeus, mentre non ricordo il solista del clarinetto. Altra piacevole scoperta.

- sinfonia nr. 4 di Brahms sotto l'egida di Kleiber figlio. Sarebbe curioso confrontare altre edizioni dello stesso pezzo, comunque ho digerito meglio Dvorak.

- "Le Quattro Stagioni" di Vivaldi. Esecuzione bizzarra, spigolosa, dura, arcigna dell'Accademia Bizantina.

- ma il top dei top e' stata la "Sinfonia da Requiem" di quel geniaccio inglese che risponde al nome di Britten e con un Celibidache, in questo frangente, completamente sfigurato. Esecuzione memorabile, a mio modesto avviso.
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda DottorMalatesta » mar 26 mar 2013, 21:04

Che dire, Vittorio, ti sei dato da fare!!!
: Thumbup :
Un caro saluto,
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Re: Avvicinarsi alla classica

Messaggioda Enrico » mar 26 mar 2013, 21:37

VGobbi ha scritto:- "Le Quattro Stagioni" di Vivaldi. Esecuzione bizzarra, spigolosa, dura, arcigna dell'Accademia Bizantina.


È una delle più belle, secondo me.
Enrico B.
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