Lucia di Lammermoor (Donizetti)

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Re: Lucia di Lammermoor (Donizetti)

Messaggioda Tucidide » lun 04 lug 2011, 23:52

Enrico ha scritto:
Tucidide ha scritto: ho scaricato da OS il video in HD della Lucia del Met di quest'anno della Dessay, e ho guardato subito la pazzia.


Dov'è dov'è dove'??? lo voglio anche io... come si fa???? non sono mai riuscito a scaricare i video...

Se guardi su OS li trovi, sono 8 file da 500 Mb l'uno, per un totale di quasi 4 giga.
Il video è in formato mkv, che è qualitativamente strepitoso. Io li guardo con il programmino free GomPlayer, che legge quasi tutti i file video possibili e immaginabili.
Ti mando un privato. : King :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Lucia di Lammermoor (Donizetti)

Messaggioda Enrico » gio 01 set 2011, 13:26

Segnalo la recensione della Lucia torinese pubblicata su Classic Voice n.146-147 luglio-agosto 2011, pp.74-75.
Elvio Giudici loda ed elogia il direttore e i cantanti e l'orchestra (e l'allestimento di Vick) per quella che secondo lui è stata una intepretazione di altissimo livello e poco men che sublime.
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Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda pbagnoli » gio 22 set 2011, 15:45

...registrazione 2010 del Mariinsky con Beczala e tale Vladislav Sulimsky, diretti da Gergiev.
Qualcuno ne sa qualcosa?
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda teo.emme » gio 22 set 2011, 17:23

Già ascoltata un paio di volte: ci sto lavorando...
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda pbagnoli » ven 23 set 2011, 17:54

La sto ascoltando anch'io.
Era necessaria?
Può Gergiev dire qualcosa di importante in questo repertorio?
Può la Dessay aggiungere un'altra registrazione di questo ruolo nel quale ha già detto tantissimo?
Secondo me, la risposta a questi quesiti - almeno per ora - è un "no" piuttosto convinto.
Come ho già detto per altri cantanti, credo che arrivi il momento per tutti di archiviare i ruoli in cui hanno costruito la loro fama, magari per dedicarsi a altri personaggi.
Con l'età, la voce cambia caratteristiche, la sensibilità personale evolve: è normale che un personaggio non abbia più polpa e spessore che un cantante gli dava nella gioventù.
Ho sempre criticato le Mimì senescenti (pur splendidamente cantate) di Mirella Freni o gli Alfredi con la dentiera di Kraus sessantenne; per adesso non mi sento tenero con questa Lucia... :evil:

Diverso il caso di Beczala: è bravo, e merita di essere memorizzato su disco
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda Enrico » ven 23 set 2011, 19:03

Commentando la registrazione del Met del 2011 avevi scritto "Lei, come al solito, una forza della natura". Se ho capito bene questa registrazione di cui parlate ora è tratta da alcune serate "live": non la conosco ma forse la scelta sbagliata è stata quella di pubblicare ufficialmente quelle recite dirette da Gergiev nel 2010, piuttosto che altre recite migliori in altri teatri, se Lei non ti convince. Se non sbaglio, manca una registrazione in studio della Lucia della Dessay in italiano: il problema delle molte registrazioni "live" (audio o video, come quella di Lione in francese) è che non sempre tutto è perfetto intorno a lei, e qualche volta non è perfetta nemmeno lei se, come dici, in questa registrazione rischia di apparire senescente (mentre a New York non faceva quest'impressione).
Sono un po' più critico sulla Traviata di Aix: interessantissima e grandissima interpretazione, ma lì sì che mi è sembrata troppo vecchia per la parte (colpa della regia? del trucco? delle riprese televisive? non riesco a trovare credibile una Violetta con l'aspetto di una cinquantenne). Sicuramente è utilissimo avere la Violetta, anche tardiva, di una grandissima interprete come la Dessay: meglio di niente, ma non mi ha fatto dimenticare la Netrebko, meno perfetta, ma giovane e bella come Violetta deve essere.
Ultima modifica di Enrico il ven 23 set 2011, 19:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda Enrico » ven 23 set 2011, 19:13

vvedo su youtube che non si tratta nemmeno di recite vere e proprie ma di esecuzione in forma di concerto:

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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda Enrico » ven 23 set 2011, 19:23

E qui invece (è il video di quest'anno) basta che ci si sia la Dessay al posto della Netrebko e veramente tutto cambia!
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda pbagnoli » ven 23 set 2011, 21:24

Caro Enrico,
non discuto: lei è bravissima.
Ma secondo me c'è un'età per ogni ruolo, ed è quest'idea che giustifica il mio rifiuto aprioristico delle riproposizioni senili.
Ma c'è di più: le riproposizioni tolgono spazio ai nuovi ruoli, quelli in cui il cantante potrebbe potenzialmente dare nuove emozioni.
Cosa me ne importa dell'ennesima Lucia della Dessay? Per poter sentire la cadenza con la glassharmonika? Non mi serve: oltre al disco in francese (quando, tra l'altro, la voce la sosteneva meglio, il che in un ruolo del genere ha il suo bel perché), ci sono un sacco di video che ci permettono di apprezzarne anche l'importantissima presenza scenica.
Mi servono di più altri suoi ruoli, e potremmo stare a discutere un bel po' su quali, ma comunque altri! La Cleopatra di qualche mese fa, per esempio, personaggio preparato a lungo e illuminato da una prospettiva completamente nuova; oppure, insisto, anche Violetta. Che, almeno inizialmente, non mi ha convinto completamente, ma poi mi ha conquistato.

Qui l'abbiamo detto un migliaio di volte: con tutto il rispetto per Mirella Freni, cantante e artista sublime, che credibilità potevano avere le sue Mimì avanzate?
Io e Matteo abbiamo sognato a lungo una sua Madame Lidoine!
Domingo, grande sperimentatore, recentemente ha inciso Loris Ipanov! :shock:
Non poteva incidere un Captain Vere? O magari un Peter Grimes...
Alfredo Kraus in età avanzata aveva tutto per essere un grandissimo Elèazar, e invece niente!
Ecco perché sono polemico con un'operazione di questo genere
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda teo.emme » sab 24 set 2011, 0:38

pbagnoli ha scritto:Era necessaria?

A bruciapelo ti direi: no! No soprattutto perché nel caso della protagonista arriva troppo tardi: è evidente che la Dessay fa molta fatica. Nel caso degli altri interpreti non vedo la ragione per fissarne una testimonianza discografica: basso e baritono sono dimenticabilissimi, mentre Beczala resta un punto interrogativo (voce morbida, timbro splendido, caldo e avvolgente, ma quando supera il SOL qualcosa non gira: il problema è che Edgardo è costruito nella scomodissima zona del passaggio di registro...e il non padroneggiarlo ne compromette non poco l'espressività: basta ascoltare il finale). L'unica cosa che mi ha emozionato è stata la lettura di Gergiev: forse non dice cose nuove, ma questa lettura iper romantica, screziata di presagi funerei, incalzante, veloce (nessun compiacimento sonoro) e, soprattutto, suonata splendidamente, vale l'acquisto.
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda pbagnoli » sab 24 set 2011, 10:33

teo.emme ha scritto: L'unica cosa che mi ha emozionato è stata la lettura di Gergiev: forse non dice cose nuove, ma questa lettura iper romantica, screziata di presagi funerei, incalzante, veloce (nessun compiacimento sonoro) e, soprattutto, suonata splendidamente, vale l'acquisto.

Ti piace davvero?
Io la trovo tronfia, retorica e soprattutto veramente vecchia o invecchiata male.
E' una direzione che in quest'opera abbiamo già sentito mille volte.
Già Mackerras un bel po' di anni fa aveva detto cose nuove, con una direzione fremente, felpata e soprattutto con un'orchestra molto agile e scattante; penso che sia una buona idea avanzare in quella direzione piuttosto che riproporre il solito pasticcio super romantico.
Per carità: Gergiev è un grande direttore, ma non credo abbia familiarità con questo repertorio, per cui penso abbia scelto la strada più comoda :roll:
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda teo.emme » sab 24 set 2011, 13:51

Nulla di rivoluzionario o di nuovo (anche io preferisco l'edizione Mackerras, che conta - oltre tutto - un Edgardo per me irraggiungibile), però non è che debba piacere solo ciò che è rivoluzionario. Gergiev fa una lettura molto romantica (forse è scorretta? Non è quello il problema), ma lo fa senza barare...e considerando Lucia "musica" e non mero accompagnamento di serie B (come è sempre accaduto da Serafin a Bonynge). Sentire i soli di violoncello così vibranti, i corni caldi e perfetti, l'assolo di oboe che (finalmente) non sembra una papera in acido, sarà pure filologicamente discutibile, ma - al lato pratico - è molto coinvolgente. Inoltre evita le consuete pesantezze da cui nessuno pareva esimersi: le mazzate con piatti e timpani ad esempio. Finalmente nessun rumore di tuoni e lampi è aggiunto (con effetto sgradevole e idiota) alla scena della torre... Le gravi pecche dell'edizione, secondo me risiedono nel canto inadeguato di tutti i protagonisti (per motivi diversi) e nel recupero - da parte di Gergiev - di alcuni vezzi tradizionali (penso voluti dai cantanti però, Dessay compresa), come gli acuti aggiunti e l'orrenda modalità di tagliare le frasi finali di ogni brano (solo nella linea vocale) per fa sì che il cantante possa agevolmente sparare l'acuto.
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda pbagnoli » dom 25 set 2011, 14:00

teo.emme ha scritto:Nulla di rivoluzionario o di nuovo (anche io preferisco l'edizione Mackerras, che conta - oltre tutto - un Edgardo per me irraggiungibile), però non è che debba piacere solo ciò che è rivoluzionario.

Certo che no, ci mancherebbe.
E tuttavia...
Se la Storia ci porta in una certa direzione con un cambiamento che va avanti nell'arco degli anni, tornare indietro fa sempre un po' strano.
Questo è un argomento che abbiamo già affrontato un sacco di volte, e so come la pensi, ma nondimeno io ci credo molto. E' come se riprendessimo a eseguire il Barocco come ai tempi di Sutherland e Bonynge. E' forse spregevole? Certo che no: i dischi haendeliani della Sutherland sono ancora un must meraviglioso, ma è una fase storica ormai superata; tornare a quello standard mi sembra anacronistico. Un po' come la mia vecchia metafora dei pittori che si sforzano di dipingere come Tiepolo: magari otterranno impasti di colori affascinanti, ma si tratta pur sempre di un'imitazione anacronistica, perché la Storia della pittura ha preso altre direzioni.
Certo, potresti obiettare che anche il ruolo di Lucia negli ultimi anni ha subìto una specie di ritorno al passato: dopo Callas e Sutherland siamo tornati ai soprani leggeri.
La mia contro-obiezione è che...dipende dal soprano! La Dessay non è soprano leggero come la Devia, la Serra o la Mosuc; ci mette ben altro. Poi può piacere oppure no, ci mancherebbe; e poi, ovviamente, come ho già detto non è proprio questa registrazione il contesto per apprezzare al meglio le caratteristiche della Lucia di Natalie Dessay

teo.emme ha scritto:Gergiev fa una lettura molto romantica (forse è scorretta? Non è quello il problema), ma lo fa senza barare...e considerando Lucia "musica" e non mero accompagnamento di serie B (come è sempre accaduto da Serafin a Bonynge). Sentire i soli di violoncello così vibranti, i corni caldi e perfetti, l'assolo di oboe che (finalmente) non sembra una papera in acido, sarà pure filologicamente discutibile, ma - al lato pratico - è molto coinvolgente. Inoltre evita le consuete pesantezze da cui nessuno pareva esimersi: le mazzate con piatti e timpani ad esempio. Finalmente nessun rumore di tuoni e lampi è aggiunto (con effetto sgradevole e idiota) alla scena della torre...

Sui "rumori di scena" sono abbastanza d'accordo con te: spesso sono pleonastici, anche se ci sono alcuni ingegneri del suono che li amano molto.
Trovo invece discutibili le tue affermazioni su Serafin e Bonynge.
Premesso che il loro merito principale è stato indiscutibilmente quello di valorizzare un certo tipo di protagonista che avevano fra le mani e che, ognuna a modo loro, rivoluzionavano quello che era stato fatto sino a quel momento, non mi sentirei di circoscrivere i loro meriti alle capacità di accompagnamento rispettivamente della Callas e della Sutherland. Bonynge secondo me aveva il "passo" giusto per comprendere la materia e la temperie culturale di Lucia, e lo fece bene in entrambe le incisioni; ma non disprezzerei nemmeno Serafin, musicista raffinato oltre che colui che per primo (o comunque fra i primissimi) intuì le potenzialità belcantistiche di quel donnone greco-americano che cantava Wagner...

teo.emme ha scritto:Le gravi pecche dell'edizione, secondo me risiedono nel canto inadeguato di tutti i protagonisti (per motivi diversi) e nel recupero - da parte di Gergiev - di alcuni vezzi tradizionali (penso voluti dai cantanti però, Dessay compresa), come gli acuti aggiunti e l'orrenda modalità di tagliare le frasi finali di ogni brano (solo nella linea vocale) per fa sì che il cantante possa agevolmente sparare l'acuto.

Anche qui qualche distinguo.
La Dessay fa la sua solita Lucia, con qualche difficoltà in più; ma è personaggio collaudatissimo che conosce come le proprie tasche. Gioca più in difesa rispetto al passato, ma secondo me lo fa con classe e intelligenza.
Rimango dell'idea che non sentivo nessuna necessità di un'altra Lucia sua e che, in genere, i cantanti potrebbero sforzarsi, con il passare degli anni, di trovare nuovi ruoli che combinino meglio con l'evoluzione della loro voce.
Beczala, che conoscevo e stimavo per altri ruoli, mi ha colpito negativamente: nel finale si impicca peggio di certi campioni nostrani (Meli o Filianoti) di cui avevamo criticato le performance proprio nello stesso ruolo! Da questo punto di vista è molto peggio perché la Dessay la Storia in questo ruolo l'ha scritta - anche se magari è una Storia che a te non necessariamente piace - ma Beczala è ancora molto lontano da ciò. Peccato, perché nel primo atto mi aveva colpito non poco.
Il baritono è un essere mugghiante, Arturo è stonato e il basso è un disastro
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda Enrico » dom 25 set 2011, 14:58

Parlando dei "rumori" mi avete fatto ricordare che avevo un dubbio da risolvere: gaurdando la partitura dell'opera ho visto che gli interventi di piatti e grancassa sono esplicitamente indicati in tutti quei punti nei quali direttori come Pritchard, Bonynge e Mackerras li fanno sentire: per esempio nel'introduzione a "Per te d'immenso giubilo", o nella parte finale del "sestetto" . Il dubbio mi era venuto notando che al Regio di Torino i piatti in orchestra non c'erano. Secondo la partitura devono esserci, e un bravo direttore saprà fare rispettare le indicazioni dinamiche dell'autore: per esempio nel "Chi mi frena" il primo colpo di piatti è indicato in "piano" all'inizio di una forcella che porta al secondo intervento con l'indicazione fp; la ripetizione poi prevede le stesse dinamiche. E allora avremo direttori che sapranno dare un senso a quest'uso delel percussioni e altri che si limiteranno a dare mazzate: ma la scelta di eliminare i piatti non mi sembra condivisibile, a meno che non sia giustificata da ragioni filologiche che ignoro.

Sui rumori veri e propri: se Cammarano all'inizio dell'ultimo atto (scena della torre) scrive che "Il cielo è orrendamente nero; lampeggia, tuona, ed i sibili del vento si mescono coi scrosci della pioggia" è probabile che secondo le sue intenzioni, e anche secondo quelle di Donizetti, qualcosa dovesse accadere, anche considerando che la macchina del vento e le lastre per fare i tuoni erano comunemente usate nei teatri: noto per esempio che dopo la prima frase di Edgardo ("Orrida è questa notte come il destino mio") c'è scritto Scoppia un fulmine non solo nel libretto ma anche nella partitura sul punto esatto in cui il fulmine deve scoppiare. Inoltre l'introduzione temporalesca alla scena della torre prevede diverse battute "vuote": sono quelle nelle quali di solito scoppiano i tuoni in alcune note registrazioni. L'importante secondo me è sempre che l'effetto non sia esagerato e che sia utilizzato a fini musicali (anche Verdi nell'Otello prevede il colpo di cannone: e perché dovremmo toglierlo?).
È possibile a questo punto che nella registrazione di Gergiev non ci siano tuoni e fulmini semplicemente perché si tratta di registrazione in forma di concerto.
Capisco invece che possano dare fastidio i rumori aggiunti in altre opere, come voci e risatazze e rumori di stoviglie in certi Rigoletti e in certe Traviate nelle scene di festa e in tutte quelle registrazioni nelle quali i rumori sono aggiunti senza necessità e con effetto spesso troppo innaturale.

(qui una copia della partitura, non sarà un'edizione critica ma è pur sempre una partitura : http://www.dlib.indiana.edu/variations/ ... index.html ).
Enrico B.
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Re: Nuova Lucia Dessay...

Messaggioda teo.emme » lun 26 set 2011, 0:12

Caro Pietro, non voglio togliere nulla a Serafin o Bonynge (e a tanti altri), tuttavia essi sono esponenti di una scuola direttoriale che ha visto belcanto come un repertorio in cui l'orchestra (e le scelte del direttore) dovessero semplicemente accompagnare la primadonna, e non disturbarne i lazzi (o i capricci nella peggiore delle ipotesi). La cosa funziona se hai una Sutherland o una Callas (molto meno con una Sills e per nulla con una Caballé), ma è piacevole - ogni tanto - ascoltare una direzione che consideri l'orchestra di Donizetti non un mero contorno, ma un elemento centrale dell'identità dell'opera.

Sono d'accordo cone te sulal Dessay (aldilà dei gusti): lei la storia l'ha fatta e ora amministra con intelligenza (e con molti trucchi del mestiere) la sua Lucia: non è certo indimenticabile,ma sarebbe stat un'ingenuità aspettarsi altro... Beczala ha deluso moltissimo: il finale è davvero infelice!

Sui rumori di scena: aldilà di quanto scritto nel libretto, credo che sia inutile aggiungere a quanto la partitura di Donizetti "fa vedere" ulteriori rumori pseudo naturalistici...che appesantiscono la scena (anche confrontando con la partitura, che non prevede rumori e chiasso assortito).
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