Werther - Interpreti

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Werther - Interpreti

Messaggioda Tucidide » dom 07 mar 2010, 11:51

Ruolo complesso, stupendo, che è stato cantato da tanti grandi cantanti.
Che ne dite di parlarne un po'?
Cominciamo la carrellata à rebours, partendo dal presente.

Ecco il recentissimo, grande Werther di Jonas Kaufmann:

Si è già detto molto: grande senso della musica e dei colori, che comunica un senso di profonda inquietudine, quasi malata, che non si rassegna e aggredisce il rimpianto.

Rolando Villazon:

Doveva essere in un momento particolarmente critico, e vocalmente le cose non vanno affatto bene. Riascoltavo ieri uno dei suoi recital degli esordi: a fronte di idee musicali e accenti di rarissima pregnanza, di quelli che fanno potenzialmente grande un cantante, c'è un'emissione sempre al limite, che rende assai ansioso l'ascolto. Il tutto comunica inquietudine, certo, ma insomma... :roll:

Ramon Vargas:

BRAVISSIMO!!! Sul versante "belcantistico", certo, meno colori di Kaufmann, ma il timbro malinconico della voce e l'espressione assorta e contemplativa danno un ritratto di Werther molto suggestivo. Peccato solo per qualche acuto un po' strettino.

Roberto Alagna:

Un'interpretazione un po' "facile", estroversa, che trae molto giovamento dall'esuberanza del timbro vocale. L'effetto è molto diverso dal ripiegamento interiore di Vargas e dall'inquietudine di Kaufmann. Non mi fa impazzire, ma si tratta a mio avviso di un Werther di livello.

Marcelo Alvarez

: Blink :

Intanto cominciamo da qui. Poi andremo indietro, fino ai primordi del disco.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Enrico » dom 07 mar 2010, 15:44

Non sono un esperto wertheriano, ma anche io considero ottimo quello di Kaufmann. Di Villazon ho il video di Nizza e quello di Parigi, ma non l'ho ancora visto tutto intero. Anche io in questi giorni ho ascoltato alcuni dei suoi recital: i problemi di voce e di tecnica li ho notati soprattutto in quello diretto da Viotti (dove pretende di far troppo: Donizetti, Flotow, Verdi, Puccini...), un po' meno nei dischi diretti da Plasson e da Pidò (però l'aria del Romeo e Giulietta è finita senza che nemmeno me ne accorgessi; l'aria della Regina di Saba mi ha deluso tantissimo, forse perché ne conoscevo solo l'incisione di Caruso). In Werther, nel cd, va abbastanza bene, ma preferisco giudicare dall'opera completa: anche Kaufmann secondo me è meglio "live" nell'opera completa che nel "Pourquoi me reveiller". Di Alvarez e di Vargas non so nulla (spero che il Werther di quest'ultimo non assomigli al Foresto dell'Attila trasmesso ieri dal Metropolitan: mi è sembrato del tutto inespressivo).

Villazon, Parigi 2009
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Luca » dom 07 mar 2010, 18:08

Della carrellata proposta da Tucidide dirò che Kaufmann è assolutamente il re e gli altri gli reggono lo strascico, anche se Alvarez mi fa pensare nella gestualità a Mario Merola e il canto è molto monotono.
Ascolterei volentieri anche gli antichi.... a partire dal grandissimo Thill.

Saluti, Luca.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Milady » dom 07 mar 2010, 20:40

carissimi amici,
non ci sono dubbi : Kaufmann , per colori e vocalità,lascia tutti indietro di molte spanne.
Il Werther del 2000 è lui.
Ma per me , che ho avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo , varie volte , Werther è Alfredo Kraus.
Nobile, signorile e tormentato, Kraus dominava la scena. Anche grande attore ,aveva il dono di calamitare su di sé gli sguardi di tutti perfino quando stava immobile : una immobilità che amanava una forza rattenuta.
Parco di movimenti , con pochi gesti essenziali diceva tutto. E poi quali geometrie perfette disegnava con mano fermissima la sua voce!
La sua tecnica era impeccabile. L'ho sentito dire che , fin dagli esordi, sapendo di non avere una bella voce (?!), voleva essere riconosciuto per il dosaggio dei fiati.E in questo era un vero maestro.
E lui, che pareva così distaccato - non ci ha mai concesso un bis che fosse uno! ci si poteva spellare le mani , ma ... niente-lui, dicevo, viveva il ruolo di Werther, dalla prima all'ultima nota. Alla fine di ogni recita si presentava sulla scena letteralmente esausto: non era assolutamente una posa.
Spero che sia postato Kraus , ma non può mancare- e non mancherà, lo so- il meraviglioso Thill.
Aggiungo che, dopo un sensazionale "Werther",per ascoltare Kraus nella "Lucrezia Borgia" ,mi alzai alle tre di notte e alle tre e mezzo ero già in trincea per essere tra i primi a scegliermi un buon posto. Faceva pure un ferddo cane.
Verso le 6 passò un vecchiettaccio in bicicletta , guardò la nostra lunga fila mattutina che si snodava dalla biglietteria a metà del viale , e , prima di fuggire con un'accelerata degna di Coppi,disse:" O guarda, c'è già la fila dei grulli! ( in realtà , da fiorentino disse esattamente : la fila dei bischeri")
Non mi pentirò mai di quella levataccia , né del freddo siberiano.Mai.
Per avere biglietti buoni del Werther ne ho fatte di tutte: persino dettare un tema in 10 minuti, versioni da e in latino a tambur battente , nonché farmi passare per una allieva del Conservatorio, quando ormai , anche largamente fuori corso , ero davvero poco credibile....Ma "je ne régrette rien!".
Buona serata a tutti,
da Milady.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Triboulet » lun 08 mar 2010, 14:49

Bello Tuc, e molto belli gli ascolti...
Devo dire che c'hai messo un po' di tutto... e mi trovi sostanzialmente daccordo con le tue considerazioni.
Partendo dal basso:
Alvarez: il tenore "istintivo", quello con le idee che (la sensazione è quella) gli vengono sul momento, perchè in quel modo "fa molto pathos"... piace a chi cerca il tenore veristeggiante anima e core, come è stato già detto. Abbastanza superficiale.

Alagna: il tenore "vociomane"; non che Alagna sia sempre così scolastico (quando ci si mette sa essere assai raffinato) ma qua effettivamente fa il compitino. Tra tutti è quello che ha la voce più squillante e svettante (i suoi acuti sono solari come quelli di nessun altro), piacerà agli amanti della corda tenorile, nel senso più acustico del termine.

Vargas: il tenore "di grazia"; magnifico (per quel poco che lo conosco) quando canta il repertorio proto-romantico e romantico (ricordo la Favorita con la Kasarova), e anche quì devo dire che mi piace e non poco. E' certo una lettura diversa, che magari non preferisco in senso assoluto, ma quel senso di "sospensione" di marca primo-ottocentesca che riesce a conferire a questo brano è affascinante. Del resto (come Milady ha ricordato) Werther è stato pure uno dei cavalli di battaglia di Kraus (certo, altro livello, ma repertorio molto simile).

Villazon: il tenore "originale", tanto originale nelle idee quanto nella maniera di realizzarle. Il problema di Villazon è lì secondo me, ha effettivamente risorse artistiche notevoli (per me il suo "Pourquoi", tra quelli postati, è proprio il più suggestivo sul piano delle idee, diciamo così) però vuoi per un temperamento debordante, vuoi per uno studio non appropriato o per chissà cos'altro, non ha trovato il suo veicolo tecnico che lo rendesse in grado di gestire al meglio le sue risorse, il che fa si che concretizzi in maniera distorta il suo messaggio artistico.

Kaufmann: il tenore "intelligente", alias "in medio stat virtus"; non è originale come Villanzon, non ha la linea pura del vocalista come Vargas, non è sicuro e svettante come Alagna. Però riesce ad essere il migliore, forse perchè riesce, con la misura e l'analisi, a costruire il personaggio attorno alla sua voce, appunto ripiegata, introversa, dolente e ricca di sfumature.

Dei "nonni" magari parliamo dopo...
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Triboulet » lun 08 mar 2010, 16:28

Aggiungo al volo, parlado dei Wether più "anziani", che il mio preferito è Gedda!!
Non me ne vogliano i kraussiani, ma io in queste vesti lo digerisco meno che altrove (dove già non mi stà simpaticissimo, probabilmente per questioni di timbro e di stile)... senza nulla togliere alla grandezza dell'artista, ovviamente. Pensare che nell'incisione di Gedda ci sarebbe dovuta essere la Callas al posto della De Los Angeles mi fa pure un po' rabbia (avremmo avuto il bis dopo Carmen), ma ciò non toglie che secondo me il Werther di Gedda rimane il migliore della discografia. E mi pare che Kaufmann in qualche modo approfondisca quella linea, o no? (dovrò affrettarmi a procurarmi il suo video, visto che, a parte la presenza vocale e scenica del protagonista, la regia sia teatrale che televisiva mi sembrano ottime...).
Se poi vogliamo dirla tutta, Pippo Di Stefano secondo me fa la sua figura...
Qualcosa di recente? prendetemi pure per pazzo, ma a me il Werther di Hampson è piaciuto più di molti Werther tenorili blasonati!
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Milady » lun 08 mar 2010, 17:04

Tuc,
anima prava, come mai non hai nessuna simpatia per Kraus? Uomo, svelati narra!
Per Kraus ho fatto mdeste follie, ma follie sono.
Quindi attento la tua difesa o l'atto di accusa verso Mialdy, krussiana fi ferro.
Concordo pienamente con Triboulet su Villazon : potenzialmente è il tenore che nella Romanza per antonomasia del Werther ha le più emeozinanti intuizioni i terpretative, ma non riesca a tradurle pienamente , perché la tecnica necessaria gli viene meno.
Come gli viene meno il sistema nervoso : mi è sempre sembrato tiratissimo , sempre sopra le righe.
Mi pare questo il dramma di Villazon : un potenziale interpretativo grandissimo e l' impasse , anche nervosa,quando dal mondo delle idee deve passare alla prassi.
Con simpatia
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Alberich » lun 08 mar 2010, 17:29

Triboulet ha scritto:Qualcosa di recente? prendetemi pure per pazzo, ma a me il Werther di Hampson è piaciuto più di molti Werther tenorili blasonati!

Premesso che il Wether non è un'opera che apprezzi particolarmente, devo dire che il "Pourquoi me reveiller" di Hampson è uno dei miei ascolti più frequenti su youtube.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Enrico » lun 08 mar 2010, 17:53

Ma la versione baritonale di Hampson è diversissima da quella di Battistini, non solo, come è normale che sia, nell'interpretazione ma anche nelle note: è vero che Battistini canta in italiano, ma se l'adattamento è stato fatto da Massenet proprio per lui vorrei che qualcuno mi spiegasse i motivi di queste differenze.
Battistini l'ho già postato nel thread sui "primi interpreti"; ecco qui Hampson (con l'onnipresente Plasson):
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Tucidide » lun 08 mar 2010, 20:16

Milady ha scritto:Tuc,
anima prava, come mai non hai nessuna simpatia per Kraus? Uomo, svelati narra!
Per Kraus ho fatto mdeste follie, ma follie sono.
Quindi attento la tua difesa o l'atto di accusa verso Mialdy, krussiana fi ferro.

Quanto fuoco! :D Cara Milady, è l'amico Triboulet a doversi difendere dall'accusa di anti-krausianità, non io.
Per parte mia, ritengo Kraus un vero Grande dell'opera, anche in Werther. Quando posterò le sue strofe di Ossian, però, proverò a spiegare perché non sono le mie preferite (bellissime, intendiamoci, ma non fra le due o tre e che mi porterei nell'Isola deserta). Allora sarò pronto a ricevere i tuoi strali. : Sailor :
Ciao! :D
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Triboulet » mar 09 mar 2010, 16:01

:lol: si Milady prenditela con me! sono sicuro che tu ti sia semplicemente confusa...
Quanto a Kraus, tanto di cappello! Il suo magistero tecnico/interpretativo è fuori discussione, però non mi fa impazzire, stilisticamente e... beh ho un'idiosincrasia per il suo timbro di voce. Al suo Arturo o Edgardo preferisco altri interpreti, non è il mio Alfredo, il suo Duca di Mantova è il più bello e il più curato della discografia, ma quasi quasi vi preferisco il duca di Pavarotti nelle intenzioni del personaggio (spavaldo, strafottente...). Me lo ritrovo spesso nelle registrazioni, ma perchè le scelgo per altri interpreti : Chessygrin : , oppure perchè imprescindibile (Pescatori di perle, Muta di Portici o l'Alibabà di Cherubini alla Scala). Ho un suo Werther tardo, al Met, preso (confesso) per la Von Stade : Love :
Che ci devo fa, non mi può piacere tutto... :roll:
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Milady » mer 10 mar 2010, 8:45

Scusami Tuc,
mi ero confusa: a mia scusante poso addurre solo il fatto che il telefono- fisso o peggio, cellulare- trilla in continuazione , la famiglia mi reclama.e, di conseguenza , in genere , partecipo al nostro Forum- una chicca- o per i rari "intervalla insaniae" della odierna vita accelerata o approfittando del silenzio della notte.
E poi se mi toccano Kraus...
Per me venuta su a Del Monaco e Corelli , l'incontro con Kraus ha segnato uno spartiacque.
Per Werther avevo il precedente di Tagliavini, che non mi aveva entusiasmato.
Kraus , anche fisicamente , era Werther.
M ail big bang avvenne con Lucrezia Borgia.
La parte di Gennaro il mammarolo -tra l'altro vocalmente impegnativa - o è in mano ad un grande tenore o non si sa se faccia più piangere o ridere.
Kraus la dominava signorilmente.
Quando intonò , una romanza -a pigione nella Borgia , lo so- ." L'amo qual s'ama un angelo" ebbene : solo in palcoscenico, calzamaglia nera e blouse candidaa, statuario, fu una rivelazione: la voce , chiarissima e fermissima, con estrema facilità e signorilità, ascendeva le vette del pentagramma . Il teatro venne giù adgli appalusi.
Kraus fece rivivere con poesia un modo antico di cantare.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda VGobbi » mer 10 mar 2010, 20:22

Se posso dire la mia, il Werther come l'ha cantato Thill sta un un altro pianeta, irragiungibile anche per chi raggiunge vette elevate (penso al recentissimo Kaufmann). Insomma, e' quella classica intepretazione in cui il cantante e' il personaggio stesso, talmente e' immedesimato nel canto, come nella costruzione appunto del personaggio.

In merito a Kraus, io possiedo l'incisione Emi con la Troyanos (se non ricordo male). A parte che molti appassionati che hanno ascoltato il tenore dal vivo, mi hanno sempre parlato che in sala di registrazione non esaltasse le sue qualita' vocali, timbriche etc ... E spero che sia cosi', perche' in effetti sulla sua incisione mi ha lasciato di una freddezza, che francamente non ammette repliche. Forse le registrazioni live lo penalizzano di meno. Di tutt'altro avviso mi ha lasciato il suo Gennaro donizettiano, quello della Lucrezia, di cui per fortuna esiste l'incisione in studio con la Caballe'. Ecco, in quell'occasione Kraus si dimostra semplicemente un fuoriclasse. Ma nella maggior parte delle opere incise, confesso che mi ha lascia personalmente deluso.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda FRITZ KOBUS » gio 11 mar 2010, 14:38

La mia esperienza di ascolti live di Werther è limitatissima, ma Kraus l'ho visto. Un Kraus in fase calante (se così posso esprimermi) perché contava sessantotto anni. Era il 1995, a Parma. Si dà il caso che Kraus, come dice VGobbi, avesse nelle incisioni in studio il suo tallone d'Achille. Una personalità tendenzialmente frigida come quella del tenore spagnolo necessitava del calore di un palcoscenico per trovare il giusto equilibrio espressivo. Ed anche a Parma, nonstante l'età, non mancò il verificarsi di tali condizioni. In Werther, particolarmente in Werther, l'approccio raziocinante (per usare un aggettivo che utilizza Celletti a proposito di Kraus e che trovo appropriato) consente una interpretazione altamente ricca di possibilità. Werther non è uno smodato sentimentale, caso mai è un individuo roso dalla passione alla quale non riesce a resistere nonostante la consapevolezza degli esiti a cui può condurre cedervi. Questo sforzo supremo di non dover capitolare davanti all'amore per Charlotte ma anche la contemporanea certezza dell'ineluttabilità di essere travolto dal sentimento per la donna del suo amico Albert (l'amore al di là di tutto, energia della vita, essenza delle cose, oggetto infinito di desiderio; amore e desio come ordine regolativo dell'esistenza e meccanica profonda dell'universo intero) è quanto Kraus sapeva rendere con somma mestria. Anche nel 1995 a quasi settant'anni. Questo in virtù di una tecnica ortodossa che non capisco proprio perché venga talvolta trattata come un'anticaglia inutile e financo dannosa in queste pagine. Proprio quella tecnica cristallina gli consentiva di affrontare il Werther con un taglio esegetico da considerarsi tutt'ora superlativo. La senescenza fisica di Kraus spariva di fronte alla ancora pressoché immacolata capacità esecutiva che NON era mera "esecuzione tecnica", ma capacità tecnica superiore piegata alle esigenze interpretative. Inutile ricordare la magia che scaturiva dalla pur statica figura del cantante nel "Purquoi me reveiller"; una pressione sentimentale unica addensata nella voce, né bella, né esente da pecche strutturali (l'inflessione nasaleggiante accentuatasi nel tempo p. es.), di un artista grandissimo. Grazie a Milady.
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Re: Werther - Interpreti

Messaggioda Teo » gio 11 mar 2010, 16:35

Non è un Werther in francese e la direzione è un pò troppo soporifera, ma lui per me è semplicemente meraviglioso (impressionante la linea di fraseggio del suo canto, per non parlare dei fiati...).

l'idea è creatrice di vocalità...
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