Fedora (Giordano)

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Fedora (Giordano)

Messaggioda Milady » gio 04 feb 2010, 10:13

Callas -Fedora Ricordi

Carissimi amici
rivivrò per voi una meravigliosa serata , a brandelli , cos' come mi torna ora alla mente, senza nessuna pretesa di fornirvi una testimonianza esaustiva.
SE NON VI VA SALTATE QUESTA PARTE :ANTEFATTO
L'antefatto ("I genitori gabbati!" o "Cosa non si combina a per l'opera" ) è dabvbastanza divertente ha il gusto di un'epoca passata..
Un compagno del Liceo ci dette la buona novella: un suo parente milanese aveva alcuni biglietti per il loggione della Scala : in cartellone, Fedora - che non conoscevo- ma con due miei idoli: la divina Maria Callas e il divino Franco Corelli.
Il problema fondamentale consisteva nel fatto che gli occhiuti genitori di noi fanciulle non ci avrebbero mai e poi mai dato il permesso di andare fino a Milano con tanto di ritorno in treno in piena notte, o, peggio ancora , se avessimo passato ben una notte fuori casa ,seppur ospiti di famiglia assai timorata.Il fratello maggiore di questo mio compagno, ripetente recidivo ,aveva da poco la patente : fu corrotto subito . Qual prezzo? Fornimmo al bisognoso giovane varie versioni dal greco e in latino ( a queste ci pensai io) nonché la soluzione di problemi ed equazioni ( la mia sedula compagna di banco).Ai nostri genitori raccontammo una grossa e complicata balla, che mi fu insegnata da una mia amica di un 'altra sezione.
Oberata da una marea di compiti, io sarei andata a studiare e a dormire da questa mia amica- anche lei secchiona- che abitava in una frazione vicina alla mia città. Purtroppo il suo telefono di casa era guasto. Avrei telefonato dal Bar dell'ameno paesello verso le 20 e la mattina verso le 8.La mia amica spiattellò la stessa sòla alla sua famiglia. Così gli altri due.I genitori credettero a questa storia altamente improbabile e ci dettero il loro alto benestare , commossi da tanta voglia di studiare.I compiti li facemmo poi fortunosamente e quasi acrobaticamente in macchina , come il cambio dei vestiti ed il make up con l'eye liner nero a coda di rondine, fondotinta bianco fantasma e rossettino pink slavato.Capelli gonfi alla Renata Tebaldi.
FINITO L'ANTEFATTO

Arrivammo all'ultimo momento.
Salii col cuore in gola , letteralmente sbalordita dalla ricchezza , dall'eleganza e , come dire ?, dall'aura di sacralità che emanava dall'allora Tempio della lirica universale.
Ci appollaiammo in un posto magnifico ( per la vista e per l'ascolto).
Nulla o quasi sapevo della trama di !"Fedora" , se non a grandissime linee: tra ideazione della macchinazione ,opera di persuasione a tappeto dei genitori creduloni e il disbrigo parziale dei compiti , non c'era stato modo di procurarmi il libretto .
Mi pare che a dirigere fosse Gavazzeni , comunque era direttore dotato di un grandissimo senso della teatralità.
Le ondate sonore che mi raggiungevano erano emozionanti:il dramma era tutto in crescendo.
La scena si aprì su una scena sfarzosa, con magnifici arredi d'epoca,di un lusso ostentato , ma estremamente elegante.
Ricordo un immenso samovar d'argento (I Atto), una sorta di imponente fuga di specchi nel secondo , nel terzo infine uno di chalettino svizzero da cartolina.
Regia tradizionalissima , fastosa - andava bene così- e con movimenti delle masse molto ben studiati.
Ricordavo la Maria infagottata , grossa ( più che grassa) ma sempre signora della scena di anni prima.Quando la Callas apparve ,qualche passo leggero da pantera , e poi ferma. inondata dalla luce,rimasi senza fiato : altissima , flessuosa,il vitino di vespa,diadema scintillante , meravigliosa collana elaboratissima, altri ricchissimi gioielli, avvolta in una 'ampia pelliccia di ermellino a ruota, con cappuccio - appuntato sul diadema (può essere?)-, l'incedere regale. Vestita di raso bianco , mi pare. Sì, sì. un costume di raso bianco.
Un'apparizione .La femme fatale in tuti i sensi.
Mi restò in mente anche una delle ultime scene : lei sull'altalena felice e radiosa.
E non parliamo dell'ultima scena con Maria- Fedora morente, riversa sulla scalinata, dopo aver preso il veleno dalla suntuosa croce bizantina al collo.
( Ho rivisto anni fa quest'opera alla TV con la Freni: perfetta emissione , ma , al confronto con la'imperiale Fedora della Callas, mi sembrò una graziosa camerierina sorpresa ad indossare di nascosto i lussuosi abiti della Principessa, sua signora. Portava il diadema portato come un foulardino ).
Sarò sincera , la prima e la seconda Fedora (con la Freni) non mi sono sembrate sul piano musicale un granchè, anche se interessanti.
Naturalmente conoscevo allora solo "Amor mi vieta " e , capii subito , ascoltando Corelli,perché si dicesse di Caruso:" fe' d'oro la Fedora ".
Mi colpì il fraseggio proteiforme della Callas : scolpiva ogni frase, dava significato ad ogni silla ba e nota, con un mirabile, cangiante timbro di voce : ora cupo ,ora sussurrato , ora imperioso, ora vendicativo, ora grigio,ora tenero e trasparente.... Sempre ispirato.
Dallo sconvolto "Un medico" al catacombale "truci tenebrosi", alla tenerezza di "fra le tue braccia " , al terreibile "Dio di giustizia"-
Mi colpirono i suoi immensi occhi neri , che divoravano ilsuo volto pallido, la bocca come una ferita,le mani eteree , e la voce spietata , irata e con toni quasi gutturali nel colloquio col funzionario di polizia, Grech (credo).
Recitava con lo sguardo imperioso ed eloquente . e con il movimento calibratissimo delle mani alabastrine.
PUr calata totalmenet nel personaggio, era sostanzialmente essenziale, misurata ,nel gesto e nella voce,. Dico questo perché alle prese col personaggio di Fedora è facile andare sopra le righe.
Diversamente da molti che li deprecavano ,aggiungo che mi piacquero moltissimo sia il registro centrale che quello basso di Maria : saranno stai anche suoni "poitrinés", ma risultavano estremamente espressivi. ( Aggiungo a margine, che non ho mai trovato nulla da ridire anche nella sua esecuzione di "Ciel ch'io respiri" , dall'Aroldo di Verdi.Celletti paragonò il finale di questa romanza secundum Callas ad un vecchio grammofono giù di giri : un gran bel grammofono invece , a mio avviso. Amo le voci scure e kl'espressività del suono).
Riprendo : recitava meravigliosamente, riempiva il palcoscenico nelle controscene.Non si poteva fare a meno di guardarla.
Aveva il dono di n autentico magnetismo.
Corelli-Loris , il bel nihilista , aveva la voce e il " phisique du role". "Be'mmoro , per Dio! ",come nelle "Sorelle Materassi" di Palazzeschi.
Maria ha avuto il merito storico di aver cantato con nobiltà di accento e voce perfettamente immascherata le opere del periodo verista - e in Fedora fu sublime- e di aver scavato con una profondità inusitata nella psiche dei vari personaggi, spesso troppo "urlati" o estenuati fno allo sfinimento.
Ah, dimenticavo !Alcuni trovarono da ridire anche sugli acuti ,"non rotondi", come disse un pirla vicino a me. Lo guardai con compassione.
Insomma , applausi ed ovazioni ,certamente , ma molti scuotevano la testa :l'opera impegnava troppo il centro e il registro basso.In altri casi ho sentito le solite gnegnere su ruoli in cui la Callas doveva invece metere troppo in gioco quello acuto , stridente. ecc. ecc.
Sarò stata ingenua ma ebbi la precisa sensazione di essere dinanzi ad una geniale ri-creazione di un ruolo , musicalmente non iperuranio , in cui sarebbe stato facilissimo andare sopra le righe, come certe idve del muto.
Maria, lo ripeto , fu sublime.
Tenete presente che Fedora non è un'opra da me particolarmente amata, quindi per ora non ricordo altro.
Scusatemi se vi ho deluso.
Con tanta simpatia
Milady
PS: ritorno a casa rocambolesco , ma in orario e tutto andò bne.
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda pbagnoli » gio 04 feb 2010, 11:10

Hai visto che ce l'hai fatta ad aprire il thread?
Eccezionale!!! : Yahooo : : Yahooo : : Yahooo :
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Bertarido » gio 04 feb 2010, 12:39

Magnifico!!!! grazie Milady per la cronaca appassionata e appassionante; non nascondo che mi sono venuti quasi i lucciconi ...

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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda MatMarazzi » gio 04 feb 2010, 15:13

Mi associo all'emozione e alla gratitudine per la super-Milady!
Grandi ricordi... beata te!

Salutoni,
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Triboulet » gio 04 feb 2010, 21:46

: Bash : che emozione Milady!!!! grazie infinite!

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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Enrico » gio 04 feb 2010, 22:13

Stragulp!!! :shock: Bella la fotografia! Anche io poveretto devo accontentarmi della Magda in disco, e in video conosco la Mirella e Renata Scotto, entrambe sempre in coppia con Carreras e Domingo. Non sono e non posso essere un nostalgico callasiano, ma il racconto di Milady fa veramente capire che la Callas era la Callas!!!
Enrico B.
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Tucidide » gio 04 feb 2010, 23:12

Straordinaria testimonianza!
Grazie mille, Milady! :D
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Pruun » ven 05 feb 2010, 3:26

Grazie, bellissimo racconto della serata... e dell'antefatto! :wink:
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Triboulet » ven 05 feb 2010, 3:35

Milady ha scritto:Ricordavo la Maria infagottata , grossa ( più che grassa) ma sempre signora della scena di anni prima.Quando la Callas apparve ,qualche passo leggero da pantera , e poi ferma. inondata dalla luce,rimasi senza fiato : altissima , flessuosa,il vitino di vespa,diadema scintillante , meravigliosa collana elaboratissima, altri ricchissimi gioielli, avvolta in una 'ampia pelliccia di ermellino a ruota, con cappuccio - appuntato sul diadema (può essere?)-, l'incedere regale. Vestita di raso bianco , mi pare. Sì, sì. un costume di raso bianco.


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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Milady » ven 05 feb 2010, 9:37

Grazie amici carissimi!
Mi è remerso alla mente qualche altro particolare della recitazione della Callas, grazie alla ma nifica folo postata da Triboulet:Grazie Triboulet.!
Quando si portava alla gola la mano bianchissima , quel semplice gesto, anche se non cantava, anzi , soprattutto quando non cantava,diceva tutto dello stato d'animo della protagonista: le mani ora aeree ora percorse dal tremito , ora bloccate come artigli.
E mi è rimasto in mente anche il suo sorriso, velato da una nube di tristezza, anche quando doveva siglare un momento di felicità, come se Fedora fosse presaga della fugacità di quel momento. Quando , nell'ultimo atto,scese dall'altalena, si rifugiò con grazia infinita nelle braccia di Loris-Corelli ,illuminata da quel sorriso tremante , smentito dallo sguardo inquieto e come febbricitante
Ed anche il suo stringersi le mani alle tempie , come la mano sulla fronte -gesti usitatissmi e usurati nel teatro d'opera, parevano come nuovi, inventati da lei : emanavano una sorta di nevrosi modernissima.
Tutta la gestualità pareva rispondere ad una sorta di musica dell'anima.
E, riversa sulla scala ,fasciata in un abito "da casa" stupendo, pareva una sorta di sorella novecentesca della superba e tragica Medea fiorentina: un'altra creazione geniale della Callas.
Anche con il solo sguardo, degno di un' antica dea cretese ,polarizzava su di sè l'attenzione degli spettatori.
Ho potuto mettere a fuoco questi particolari, anche dal loggione, perchè avevo il canocchiale . Un cosino , un gingillino elegante da signorina ? No , un comune e potente canocchiale senza pretese -maschile?- , che non mollai per tutta la serata.(L'aveo sottratto a mio padre che se lo portava dietro quando andava all'ippodromo e perdeva sempre.Grazie a Dio che giocava pochi soldi!)
Non ricordo gli altri interpreti con la sola eccezione di Corelli, anche lui signore della scena e intreprete appassionato.
La Callas eclissava tutti.
E questo non le mai stato perdonato.Ho sentito in altre occasioni uscire dalla bocca di modesti comprimari commenti al vetriolo.Il coro poi le opponeva una vera e proprio falange macedone.
Che si comportasse da primadonna sulla scena è vero - dopo una preparazione umile,capillare e sfibrante, però- il fatto è che era una autentica primadonna, dotata di un magnetismo innato.
Grazie alla foto , mi sono riemersi alla mente alcuni frammenti, brevi battute , alcune direi di conversazione, che Maria illuminava di luce nuova e di significato :"Finalmente !" ( gioioso e frammisto d'ansia) , "Parla ,rispondi, rispondi"(una invocazione tragica) nel I atto , credo, E poi, "Sempre , quei maledetti " (irata ma come una fattucchiera-pizia che lancia una maledizione), e ,nell'ultimo, "tutto tramonta", e, "I miei fiori" ( lancinante ,con la voce che moriva , fattasi chiara e trasparente sulla parola "fiori".
Altro di questa storica Fedora non vi saprei narrare.
Ah! mi è riemerso alla memoria un verso , involontariamente comico, non ricordo pronunciato da chi, ma con tono fortemente allausivo : La femmina russa è donna due volte".. (o qualcosa del genere).
Se ,come diceva Sant'Agostino , la memoria umana è come un magazzino in cui depositiamo i nostri ricordi, credo che la mia stanza sia ormai vuota.
Con tanta simpatia e buona giornata a tutti
da
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Re: Callas -FedoraRicordi

Messaggioda Milady » ven 05 feb 2010, 9:39

Carissimo Triboulet! W Triboulet!
Grazie! Sono davvero stupende queste foto!
Grazie ancora!
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Re: Fedora (Giordano)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 05 set 2012, 14:35

A proposito della Fedora della Callas, mi risulta che il compianto Corelli avesse una registrazione di alcune recite (e che ne avesse vietato la pubblicazione perchè non soddisfatto della propria interpretazione). Vi risulta? Se fosse davvero così gli eredi hanno davvero in mano un tesoro (che sarebbe bene rendessero pubblico per il benessere proprio :mrgreen: e dell'umanità...). Ma forse sarebbe bene ricordarglielo :twisted:

Forse Triboulet ne sa qualcosina di più...
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Re: Fedora (Giordano)

Messaggioda Milady » ven 07 set 2012, 0:15

Carissimi amici,
mi pare che in passato si fosse già affrontato l'argomento di questa Atlantide discografica,di questa fascinosa e sfuggente araba fenice
Ricordo di aver letto in una una vecchia rivista operistica di tanti anni fa , presto sparita dalla circolazione, che questa mitica incisione era imminente ... poi il nulla...
In un nostro vecchio thread qualcuno aveva accennato all'esistenza dei nastri nelle mani di un avido collezionista che richiedeva , se ben ricordo, cifre iperboliche,
Ora il Dottor Malatesta - grazie ! grazie e grazie di cuore! - ci offre qualche preziosa e circostanziata scheda in più.
Corelli era un perfezionista e sofriva notoriamente di attacchi panico prima di entrare in scena. Non ne restava traccia alcuna nel bronzeo torrente della sua voce...Però mi era stato riferito che sovente ne riascoltava le registrazioni amatoriali in suo posesso , rammaricandosi sempre di qualche difetto o difettuccio (vero o presunto).
Mi unisco alla richiesta del Dottor Malatesta e di tutti noi operadiscomani di buona volontà......
Eredi del grande Franco Corelli, abbiate pietà di noi , publicate , debitamente restaurato questo tesoro : è davvero un bene dell'umanità. Ve lo chiedo in tutta umiltà...
MIlady
E forza forumisti , armiamoci e partiamo...
Milady , insonnolita ma pugnace...
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Re: Fedora (Giordano)

Messaggioda Triboulet » ven 07 set 2012, 8:11

DottorMalatesta ha scritto:A proposito della Fedora della Callas, mi risulta che il compianto Corelli avesse una registrazione di alcune recite (e che ne avesse vietato la pubblicazione perchè non soddisfatto della propria interpretazione). Vi risulta? Se fosse davvero così gli eredi hanno davvero in mano un tesoro (che sarebbe bene rendessero pubblico per il benessere proprio :mrgreen: e dell'umanità...). Ma forse sarebbe bene ricordarglielo :twisted:

Forse Triboulet ne sa qualcosina di più...


La storia è questa. Si dice da anni che la moglie di Franco Corelli, Loretta di Lelio, avesse registrato una delle recite catturando il suono da uno speaker delle quinte. Ovviamente più volte è stato chiesto a Corelli in persona dell'esistenza della registrazione, e lui ha sempre risposto secco "non c'è nessuna Fedora e nessun Pirata". Alcuni autori riportano però che nel 1973 fu ritrovata una registrazione su nastro (che si dice sia in qualità audio molto cattiva) che, a quanto pare, possiederebbero pochissimi collezionisti europei. Mai saltato fuori niente però. Storia simile avvolge il mistero del Tristano di Genova (dicembre '48). Lì si è scoperto addirittura un carteggio tra la Callas che chiedeva la registrazione e Max Lorenz che sembrava averla (pare che alcuni suoi studenti l'abbiano catturata).

La storia di Corelli che non si piace e non mette in giro la registrazione...bah mi pare inverosimile... con tutte le registrazioni pirata brutte di Corelli (come di chiunque) che ci saranno in giro... poi parliamo comunque di recite storiche (il Pirata soprattutto!!!) quindi non so davvero! Se la famiglia Corelli ha in mano una registrazione e non la cede è sicuramente per motivi diversi.

Negli ultimissimi anni è saltato fuori molto poco, a livello di materiale inedito. Un'aria dal Turco romano del '50 (che lascerebbe ben sperare nella registrazione completa), 20 minuti in più dell'Armida che si credevano persi, un'ennesima fonte della Traviata di Lisbona, registrata da una ripresa radiofonica, e altre cosette così. Niente Ratto, niente Don Carlo, niente Pirata, niente di davvero nuovo, almeno negli ultimi 20 anni. Io non ci spererei così tanto, ma chissà.
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Re: Fedora (Giordano)

Messaggioda FLEURY » lun 20 giu 2016, 1:16

Per tutti coloro che hanno sperato di poter trovare la registrazione di Fedora e del Pirata di Callas Corelli "...mala tempora currunt..." per bocca di Franco, di cui sono stato amico personale e lo accompagnavo spesso ad Ancona quando era in Città, seppi che purtroppo il Teatro alla Scala ebbe il sistema di registrazione guasto per tutto il periodo, sia durante Fedora che durante il Pirata. Lo stesso Franco mi pregava di interessare Rai a Roma e di investigare presso i collezionisti, che avessero potuto registrare almeno alcuni spezzoni dell'opera che a detta di Gavazzeni, non aveva eguali, soprattutto quando gli fu chiesto il confronto con Freni Domingo, disse che l'unica Fedora che aveva negli occhi e nelle orecchie, era solo Callas Corelli, probabilmente dalla composizione in poi non ci furono interpreti di questo calibro.
Sembrava che un magistrato in pensione avesse registrata l'opera, Corelli stesso provò, ma senza successo. Ovvio se ci fosse stata la registrazione, in virtù del valore economico e commerciale che avrebbe avuto, sarebbe senza dubbio, anche con centomila difetti, stata messa in commercio, ma questo non è stato. Corelli non aveva nessuna registrazione e Loretta non registrò nulla. Peccato per tutto il mondo dell'Opera un grande errore non aver pensato di organizzare, da parte del Teatro alla Scala una valida registrazione. Forse credevano che Callas e Corelli avrebbero affrontato ancora il ruolo successivamente. Franco cantò altre due volte Fedora ma mai più con Maria .
Un vero peccato. Speriamo che in paradiso si siano ritrovati per replicare il duetto del secondo atto.
Un saluto a tutti
Luciano
FLEURY
 
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