Klaus Florian Vogt

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Klaus Florian Vogt

Messaggioda MatMarazzi » mar 29 lug 2008, 14:44

VGobbi ha scritto:Per quanto riguarda le voci, in ambito maschile mi aveva notevolmente colpito Klaus Florian Vogt (chissa' se qualche forumista l'abbia mai ascoltato questo tenore e cosa ne pensa), praticamente un lirico in un ruolo spesse volte affidato ad hedeltenor. Cosi' il suo primo atto (semplicemente favoloso) ed il terzo atto ha mostrato un'eleganza fuori del comune, aiutato dal portamento fisico lineare, a fronte di un secondo atto in cui ha mostrato qualche durezza, sopra tutto quando l'azione saliva di tensione.


Riprendo questo vecchio commento di Vittorio al Lohengrin scaligero (l'unico caso, mi pare, in cui nel nostro forum si è parlato di Vogt) per introdurre un thread su questo tenore.
Gli applausi forsennati, deliranti che il pubblico gli ha rivolto al termine dei Meistersinger a Bayreuth mi fanno pensare che non solo è nata una "stella" del canto Wagneriano, ma soprattutto ...un "divo", cosa che in Wagner è estremamente rara.

Potrei parlarvi del buon effetto che mi ha fatto la voce! Sottoscrivo alla lettera le parole di Vittorio a proposito di Lohengrin.
Voce non timbricamente simpatica (ricorda per alcuni versi Jerusalem), ma estremamente luminosa. Non si vergogna di essere chiara e adolescenziale, di sfoderare smaltature elegiache e di diventare persino morbida e sfumata in acuto.
In basso è piuttosto povero, ma appena sale la voce acquista rifrazioni squillanti.
E' un ottimo declamatore: articola e distilla con chiarezza sillabe e colori. Ma è anche capace di una buona linearità di fraseggio (per quanto si possa "fraseggiare" con Wagner...).
Il Preislied infatti è stato cantato con delicatezza, gusto di sfumature e nobiltà di legato.

Ma al di là di come canta, il pubblico lo ha adorato anche perché Vogt ha già tutto del "divo" (anche la consapevolezza di esserlo). Recita con una scioltezza da attore consumato, è disinvolto e atletico, capace di ironia e istrionismo (ma sempre con gusto da bravo ragazzo e primo della classe, che piace alle signore di cultura).
Inoltre, cosa rarissima fra i tenori wagneriani, è bellissimo: alto, biondo e aitante, elegante e cavalleresco anche nella prima parte della regia, quando deve impersonare una sorta di rockettaro anticonformista. Quando poi, al terzo atto, si presenta con un vestito scuro, da sera, le altere signore vicino a me non hanno trattenuto un mormorio di approvazione.

Come ha detto Vittorio, il suo è un canto lirico e giovanile, per certi versi di rottura rispetto alla tradizione degli heldentenor. Al momento Vogt non pare interessato ai ruoli "pesanti", ma - spinto dal divismo - finirà per approdarvi, come tutti quelli che l'hanno preceduto.
Sono certo che prima di quanto immaginiamo qualcuno lo reclamerà come Tannhauser o Parsifal. Speriamo almeno che per Tristano e Siegfried aspetti ancora qualche anno.

Salutoni,
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda gustav » mer 30 lug 2008, 18:05

Eccolo
Lohengrin
http://it.youtube.com/watch?v=gcSq3R6PzOg


E poi come Parsifal ala San Carlo di Napoli
http://it.youtube.com/watch?v=TOkcYgo7Z ... re=related


Cmq come Tristan non lo vedrei così male anche adesso, proprio per il suo "canto lirico e giovanile"...Perchè dici che è meglio che aspetti? Il pezzo che ho postato del Parsifal mi fa pensare a cosa potrebbe essere il suo dialogo "d'amore e morte" con Isolde...
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda MatMarazzi » mer 30 lug 2008, 23:05

Grazie mille, Gustav.

gustav ha scritto:Lohengrin
http://it.youtube.com/watch?v=gcSq3R6PzOg


Per me, questo brano è strepitosamente bello.
Vogt è singolarmente imbranato come attore, ma si riscatta con una vocalità morbidissima, dalla mestizia giovane e sfumata che riporta questo brano a ciò che (per me) dovrebbe essere: una preghiera.
Solo Windgassen finora mi aveva convinto in questa chiave.


E poi come Parsifal ala San Carlo di Napoli
http://it.youtube.com/watch?v=TOkcYgo7Z ... re=related


Il Parsifal mi lascia invece un po' più perplesso.
Mi pare manchi un po' di eloquenza e di profondità, per il momento...
Lo trovo anche molto impacciato come declamatore (e, si sa, il Parsifal è da questo versante mille volte più difficile del Lohengrin).
Se non altro, si avverte che potenzialmente Vogt potrebbe essere un Parsifal significativo del prossimo futuro.


Cmq come Tristan non lo vedrei così male anche adesso, proprio per il suo "canto lirico e giovanile"...Perchè dici che è meglio che aspetti? Il pezzo che ho postato del Parsifal mi fa pensare a cosa potrebbe essere il suo dialogo "d'amore e morte" con Isolde...

Già, ma ...ammesso che davvero Voght funzioni nei mormorii della "Nacht der Liebe" (attenti però a non trasformare Tristano in un innamoratino sospiroso), bisogna poi vedere come se la cava in quaranta minuti di vaneggiamenti, esplosioni e lacerazioni al terzo atto.

Salutoni,
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda VGobbi » ven 01 ago 2008, 17:53

Ringrazio gustav per la segnalazione dei video, cantati davvero splendidamente. Su Lohengrin, nulla da dire, e' davvero vocalmente un fenomeno e convincente, quanto al resto dei ruoli wagneriani mi lasciano molte perplessita' sul suo futuribile Tristan (giustamente Mat sottolinea di come il tenore Vogt potrebbe risolvere l'intero terzo atto), mentre lo trovo adattissimo nel Parsifal, cosi' come potrebbe essere un lussuosissimo Froh (seppur in un ruolo cosi' marginale) e non disdegnerei per nulla il suo Siegmund. Da evitare come la peste Tannhauser, a differenza di Erik nell'Olandese Volante.
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda pbagnoli » ven 01 ago 2008, 18:07

Ci andrei molto cauto.
Il mezzo è luminoso e bello, l'involo all'acuto è ancora facile e l'espressione è lirica e sognante; tutto il resto - le lacerazioni, i contorcimenti emotivi, gli schianti - mi sembra molto di là da venire.
Avercene, ribadisco, però...
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda VGobbi » ven 01 ago 2008, 18:13

pbagnoli ha scritto:Ci andrei molto cauto.
Il mezzo è luminoso e bello, l'involo all'acuto è ancora facile e l'espressione è lirica e sognante; tutto il resto - le lacerazioni, i contorcimenti emotivi, gli schianti - mi sembra molto di là da venire.
Avercene, ribadisco, però...

Infatti son d'accordo con te. Pero' Siegmund, seppur pesantuccio per i suoi mezzi vocali, lo potrebbe affrontarlo no?
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda Maugham » lun 11 ago 2008, 11:24

MatMarazzi ha scritto:
gustav ha scritto:Lohengrin
http://it.youtube.com/watch?v=gcSq3R6PzOg


Per me, questo brano è strepitosamente bello.
Vogt è singolarmente imbranato come attore, ma si riscatta con una vocalità morbidissima, dalla mestizia giovane e sfumata che riporta questo brano a ciò che (per me) dovrebbe essere: una preghiera.
Solo Windgassen finora mi aveva convinto in questa chiave.


Si tratta di quel Lohengrin di cui, Matteo, ti ho parlato (quello delle controscene strepitose della Meier nel II atto) da Baden-Baden diretto da Nagano.
Non penso che Voigt sia imbranato come attore, è la visione di Lenhoff che -in questo caso- stranamente legge il personaggio come un sanluigino :D
Tu che hai visto quest'allestimento da altre parti (non è lo stesso che mi hai fatto vedere con la Silja?) non ricordi come se la cavava scenicamente il tenore?
Ovvero Lenhoff ne aveva la stessa visione o meno?
Non solo questo brano è, come dici tu, "strepitosamente bello", ma anche tutto il terz'atto.
Ciao
WSM
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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda DottorMalatesta » gio 27 ago 2015, 8:47

Ha annunciato che presto debutterà come Tannhäuser, ma non a Bayreuth (dove il prossimo Tannhäuser è previsto per il 2019). Secondo voci non verificate potrebbe debuttare a Monaco di Baviera in uno spettacolo con la regia di Romeo Castellucci e la direzione di San Cirillo (Petrenko) nel 2017... Intanto l´anno prossimo sarà Parsifal a Bayreuth.

http://www.festspieleblog.de/2015/08/vo ... nnhaeuser/

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Re: Klaus Florian Vogt

Messaggioda reysfilip » gio 27 ago 2015, 9:33

Ma Parsifal è un debutto?
Come Tannhauser sarà interessante: magari riesce a essere un vero poeta dall'afflato lirico, dato che mi pare una parte in cui tutti sembrano voler sottolineare solo l'eroismo (a mio avviso latente).
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