Hocus Pokus: Philip Langridge

Lo confesso: Philip Langridge è un mio idolo.
Una delle più forti, moderne, straordinarie personalità del nostro tempo.
Non riesco più a fare il conto di quanti dischi e video ho di lui, ma soprattutto a teatro mi ha lasciato ricordi incancellabili.
Ho visto dal vivo il suo Capitano Vere (Parigi), il suo Grimes (Firenze), l'ho sentito a concerto con Abbado e la Argherich (Ferrara).
Ma l'esperienza più grandiosa è stato il suo Loge al Covent Garden, a fianco di un altro "mostro" come Bryn Terfel che debuttava nella parte di Wotan.
Non voglio nemmeno cercare di descrivere cosa è stato l'assistere a una rappresentazione con due simili geni in scena, che si rimpallavano continuamente le loro genialità, l'uno con la forza della sua umanità grandiosa e virile, l'altro con il caleidoscopio di colori, allusioni, finezze di fraseggio: non sapevo chi guardare, chi ascoltare... era un delirio!
L'anno dopo, quando ho sentito il Rheingold con i Berliner philharmoniker e Rattle, l'emozione è stata inferiore (non essendo White e Gambill nemmeno lontanamente paragonabili a Terfel e Langridge).
...E questo (come si diceva con Roberto) a dimostrazione del fatto che - per importantissimi e necessari che siano un grande direttore e un grande regista - non si fa l'opera senza veri divi sulla scena.
Ma tornando a Langridge, quello che ha tirato fuori dal personaggi di Loge ha annullato nella mia testa tutti i ricordi.
Vecchietto, arzillo e simpatico, saltellante per il palcoscenico come uno scienziato pazzo dei fumetti, pelato e con gli cchiali, il sorriso infantile sempre pronto, l'ironia sempre delicata e british.
...Salvo poi rivelarsi per quello che è: terrificante, mostruoso e diabolico quando mostra la sua natura, quando fissa con gli occhi sgranati e il disprezzo animalesco il povero Alberich.
Tenero e terrificante: è come se il demonio stesso avesse lasciato trapelare l'orrore celato dietro a un'apparenza mite e un po' patetica.
(ecco un'immagine della rappresentazione)
Esiste il video di questo Loge... chissà se qualcuno lo ha registrato dal satellite!
La direzione era di Pappano e la regia era di Warner.
Fra pochi mesi andremo col mio club al metropolitan.
Tra gli spettacoli in programma ci sarà anche Hansel e Gretel.
La direzione sarà di Jurowski e la regia dell'immenso Richard Jones.
Gli stessi due che hanno allestito lo sconvolgente Macbeth del Festival di Glyndebourne.
Ma l'emozione più grande, per me, sarà quella di ritrovare il grande Langridge (che al Met è una star) nel ruolo ...della strega di Marzapane.
Mi rodo di curiosità!
chi di voi ha visto Langridge dal vivo? e che impressione ne ha tratto?
Salutoni
Matteo
Una delle più forti, moderne, straordinarie personalità del nostro tempo.
Non riesco più a fare il conto di quanti dischi e video ho di lui, ma soprattutto a teatro mi ha lasciato ricordi incancellabili.
Ho visto dal vivo il suo Capitano Vere (Parigi), il suo Grimes (Firenze), l'ho sentito a concerto con Abbado e la Argherich (Ferrara).
Ma l'esperienza più grandiosa è stato il suo Loge al Covent Garden, a fianco di un altro "mostro" come Bryn Terfel che debuttava nella parte di Wotan.
Non voglio nemmeno cercare di descrivere cosa è stato l'assistere a una rappresentazione con due simili geni in scena, che si rimpallavano continuamente le loro genialità, l'uno con la forza della sua umanità grandiosa e virile, l'altro con il caleidoscopio di colori, allusioni, finezze di fraseggio: non sapevo chi guardare, chi ascoltare... era un delirio!
L'anno dopo, quando ho sentito il Rheingold con i Berliner philharmoniker e Rattle, l'emozione è stata inferiore (non essendo White e Gambill nemmeno lontanamente paragonabili a Terfel e Langridge).
...E questo (come si diceva con Roberto) a dimostrazione del fatto che - per importantissimi e necessari che siano un grande direttore e un grande regista - non si fa l'opera senza veri divi sulla scena.
Ma tornando a Langridge, quello che ha tirato fuori dal personaggi di Loge ha annullato nella mia testa tutti i ricordi.
Vecchietto, arzillo e simpatico, saltellante per il palcoscenico come uno scienziato pazzo dei fumetti, pelato e con gli cchiali, il sorriso infantile sempre pronto, l'ironia sempre delicata e british.
...Salvo poi rivelarsi per quello che è: terrificante, mostruoso e diabolico quando mostra la sua natura, quando fissa con gli occhi sgranati e il disprezzo animalesco il povero Alberich.
Tenero e terrificante: è come se il demonio stesso avesse lasciato trapelare l'orrore celato dietro a un'apparenza mite e un po' patetica.
(ecco un'immagine della rappresentazione)

Esiste il video di questo Loge... chissà se qualcuno lo ha registrato dal satellite!

La direzione era di Pappano e la regia era di Warner.
Fra pochi mesi andremo col mio club al metropolitan.
Tra gli spettacoli in programma ci sarà anche Hansel e Gretel.
La direzione sarà di Jurowski e la regia dell'immenso Richard Jones.
Gli stessi due che hanno allestito lo sconvolgente Macbeth del Festival di Glyndebourne.
Ma l'emozione più grande, per me, sarà quella di ritrovare il grande Langridge (che al Met è una star) nel ruolo ...della strega di Marzapane.
Mi rodo di curiosità!

chi di voi ha visto Langridge dal vivo? e che impressione ne ha tratto?
Salutoni
Matteo