Gli ascolti dagli Hugenots mi hanno particolarmente colpito. Abbiamo trovato la voce risposta moderna ai ruoli Nourrit?
DM
Re: Michael Spyres
Inviato: lun 12 giu 2017, 10:46
da LeProphete
Assolutamente impressionanti le potenzialità nel repertorio meyerbeeriano. Ho avuto occasione di ascoltare Spyres dal vivo solo una volta, circa sei anni fa, in una buona “La donna del lago” alla Scala e l’impressione che ne trassi era formidabile. Comunque anche negli ascolti che recensii un annetto fa di due opere donizettiane edite da Opera Rara Spyres impressionava per precisione, carisma ma soprattutto fraseggio e timbro. Credo però sia uno di quei tenori fuori da una certa logica di mercato e, pertanto, ancora poco conosciuto e richiesto. Non trovate?
Re: Michael Spyres
Inviato: lun 12 giu 2017, 20:38
da DottorMalatesta
Io dal vivo, come Anrold qualche anno fa, ho avuto l´impressione di una voce non amplissima come volume. Però ho l´impressione che sia uno dei pochi casi di voci che migliorano con gli anni.
Riguardo al poco conosciuto e richiesto, consultando i suoi impegni sul sito Operabase ho l´impressione che in realtà canti un po´ ovunque... tranne che in Italia!
Speriamo lo chiamino al ROF il prossimo anno.
DM
Re: Michael Spyres
Inviato: mar 13 giu 2017, 9:27
da reysfilip
DottorMalatesta ha scritto:Riguardo al poco conosciuto e richiesto, consultando i suoi impegni sul sito Operabase ho l´impressione che in realtà canti un po´ ovunque... tranne che in Italia!
Io l'ho sentito l'anno scorso nella Rosmonda d'Inghilterra qui a Firenze. Una roba pazzesca per quello che ne ha tirato fuori!
Re: Michael Spyres
Inviato: mar 13 giu 2017, 9:50
da LeProphete
DottorMalatesta ha scritto:Io dal vivo, come Anrold qualche anno fa, ho avuto l´impressione di una voce non amplissima come volume. Però ho l´impressione che sia uno dei pochi casi di voci che migliorano con gli anni. Riguardo al poco conosciuto e richiesto, consultando i suoi impegni sul sito Operabase ho l´impressione che in realtà canti un po´ ovunque... tranne che in Italia! Speriamo lo chiamino al ROF il prossimo anno.
Ora che mi hai fatto ricordare: anche io l’ho sentito come Arnold a Bologna tre anni fa. Ha retto il ruolo davvero in modo esemplare!
Re: Michael Spyres
Inviato: mar 13 giu 2017, 9:54
da DottorMalatesta
LeProphete ha scritto:Ora che mi hai fatto ricordare: anche io l’ho sentito come Arnold a Bologna tre anni fa. Ha retto il ruolo davvero in modo esemplare!
Molto meglio di Hymel (sentito a Monaco pochi mesi prima).
DM
Re: Michael Spyres
Inviato: mar 13 giu 2017, 17:45
da VGobbi
DottorMalatesta ha scritto:
LeProphete ha scritto:Ora che mi hai fatto ricordare: anche io l’ho sentito come Arnold a Bologna tre anni fa. Ha retto il ruolo davvero in modo esemplare!
Molto meglio di Hymel (sentito a Monaco pochi mesi prima).
DM
Davvero? A me Hymel piace un casino.
Re: Michael Spyres
Inviato: mer 19 lug 2017, 19:33
da MarcoCattafi
Felice della riapertura di questo forum posto anche io un esempio, a parer mio, molto esplicativo delle sue possibilità. L'aria è "Se di lauri il crine adorno" dal "Mitridate re di Ponto" di Mozart, tra le più difficili da rendere omogenea e credibile, che presenta salti di 12a( re basso- la naturale), di 8a( si naturale medio- si naturale acuto) e via dicendo. Soprattutto il salto al si naturale è difficile, in quanto non lo si può sparare, come per esempio faceva Blake in un altro video che posto sotto, ma bisogna legarlo e renderlo omogeneo sia timbricamente sia per volume. Credo che, con la sua emissione che spesso sembra un morbido falsettone, che non demonizzo se omogeneo e sonoro, Spyres abbia trovato una buona quadratura soprattutto nei repertori francesi e mozartiani; Credo invece che, in Rossini, Tell a parte, non sia nel suo humus ideale. P.S. Grazie a chi ha avuto la saggissima decisione di riaprire il forum.
Marco
Spyres
Blake
Re: Michael Spyres
Inviato: gio 24 ago 2017, 19:49
da Tucidide
Non credo di esagerare se dico che attualmente Spyres è il tenore che maggiormente mi esalta e mi suscita emozioni vive e durature. Qualcuno l'ha sentito nel recentissimo concerto dei Tre tenori (lui, Romanovsky e Irvin) a Pesaro? Ha cantato aria e duetto di Agorante dal Ricciardo e Zoraide e la parte di Rinaldo nel terzettone di Armida, dimostrando tutti i suoi enormi pregi, senza nascondere quei difetti che, seppur veniali, possono rivelarsi col tempo pericolosi. Quali sono i pregi: timbro gradevole e luminoso, estensione ragguardevolissima in basso, buona coloratura, pazzia tutta "americana" nel gestire le variazioni (unico fra i tenori odierni a saper riproporre il modello dei grandissimi degli anni 80), senso straordinario della parola (in questo, e qui la dico grossa, superiore a tutti i suoi predecessori, Blake escluso). Quali sono i difetti? Acuti oltre il si naturale indietro e filiformi (anche se talvolta li azzecca molto bene fino al do, ma specialmente nel canto di sbalzo si avverte chiaramente il problema), qualche incertezza di intonazione (meno di Merritt, comunque), un certo senso di pompatura in basso (che non si avvertiva per esempio in Merritt), che a me piace, ma ad alcuni può dare fastidio. Di lui ho ascoltato oramai diverse cose rossiniane dal vivo; vi propongo l'aria di Pirro (che a Firenze, lo scorso ottobre, cantò in concerto suscitando entusiasmo nel pubblico).