Piotr Ciajkovskij

sinfonia, cameristica e altri generi di musica non teatrale.

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Piotr Ciajkovskij

Messaggioda Zarevich » mar 18 set 2007, 8:53

Ciajkovskij, Piotr Iljich era un compositore universale.
Oltre a tre balletti, opere liriche e concerti per pianoforte e violino Ciajkovskij è un autore di sette sinfonie + la sinfonia “Manfred”.
Ma Ciajkovskij scrisse anche qualche composizione per orchestra, le ouverture-fantasia sinfoniche. Vorrei specificarle e scriverne in breve.

1. «L’Uragano» («Гроза» «Grozà»). È un’ouvertura mi minore, Op.76 per il dramma ononimo di Aleksandr Ostròvskij (Александр Островский). Ciajkovskij la scrisse in 1864 come un compito studiando al conservatorio da Anton Rubinstein. Ma quest’ouvertura non piacque al maestro Rubinstein e in risultato non era mai eseguita durante la vita di Ciajkovskij. Solo nell’anno 1896 dopo la morte di Ciajkovskij era eseguita a San Pietroburgo. Ciajkovskij scelse il dramma di Ostrovskij per i suoi tesi non per caso. Ostrovskij era il suo amato drammaturgo e Ciajkovskij sognavo di scrivere l’opera lirica su questo soggetto.

2. «Fatum» («Фатум»), poema per orchestra o poema sinfonico, do minore, Op.77. La prima esecuzione in 1869 sotto direzione di Nikolaj Rubinstein, pianista virtuoso e direttore d’orchestra, fratello di Anton Rubinstein e l’amico di Ciajkovskij. L’esecuzione aveva un gran successo ed era dedicata a Mili Balàkirev. Ma a Balakirev stesso non piaceva questa composizione e lui spesso la metteva in canzone in conseguenza Ciajkovskij la distrugge in 1870. solo dopo la sua morte in 1896 la partitura di «Fatum» era rinnovata.
Data composizione: Novembre 1868 - 1868
Prima rappresentazione: Mosca, 1869
Distrutta dall'autore, ricostruita nel 1896

3. «Romeo e Giulietta» («Ромео и Джульетта») sulla tragedia di William Shakespeare, ouverture fantastica si minore. Dedicata a Mili Balàkirev. Una delle splendide ouverture di Ciajkovskij. L’inizio a corale suggerisce la figura bonaria di Padre Lorenzo, mentre nell’Allegro viene introdotto l’elemento della rivalità tra le famiglie dei Capuleti e dei Montecchi. Si deve notare che quest’ouvertura era una delle amate di Ciajkovskij stesso. La prima redazione era scritta nel 1869 e poi riveduta nel 1880 e nel 1881 Ciajkovskij frce la terza redazione.
Data composizione: 1869-1880
Prima rappresentazione: Mosca, 1870
Durata 20 minuti

4. «La Tempesta» («Буря» «Bùria»), fantasia sinfonica, Op.18 sulla tragedia di William Shakespeare. La prima esecuzione nel 1874 a San Pietroburgo da Eduard Napravnik. Dalla vita di Ciajkovskij «La Tempesta» era una delle più eseguite fantasie per orchestra.
Data composizione: Agosto 1873 1873
Prima rappresentazione: Mosca, 19 dicembre 1874
Dedicata a Vladimir Stàssov (teorico del "Gruppo dei Cinque")

5. «Francesca da Rimini» («Франческа да Римини»), fantasia sinfonica, Op.32 ispirata al noto episodio del quinto canto dell’Inferno dantesco. Dedicata a Serghej Tanejev. Data composizione: Ottobre 1876 -1876
Prima rappresentazione: Mosca, 1877.
Durata 23 minuti

6. «Capriccio Italiano» («Итальянское Каприччио») in la maggiore, Op.45
Data composizione: 1880
Prima rappresentazione: Mosca, 1880
Dedicato a K.Davydov
Tutta la composizione è un susseguirsi di danze, un mosaico di luminose melodie popolari che incalzano l'una dietro l'altra senza un criterio ben definito. Una trascinante tarantella, dai ritmi coinvolgenti e veloci secondo il consueto divertimento Ciajkovskiano, termina il Capriccio.
I tempi principali sono: Andante un poco rubato, Allegro moderato, Andante, Presto, Allegro moderato, Presto, Più presto, Prestissimo.
Durata 15 minuti

7. «Anno 1812» («1812 год»), «ouverture solennelle» in mi bem. maggiore, Op.49. Questa composizione rappresenta la lotta dei russi contro Napoleone. L'ouverture vuole descrivere la vittoria dell'armata russa sui nemici della patria. È un brano di grande fasto sonoro con tanto di cannoni sparati a salve e di campane, che alla fine rendono trionfalmente onore all'Inno russo zarista. Dopo l'incedere liturgico del tema iniziale, la contrapposizione dei campi di battaglia è marcata dalla citazione del tema della Marsigliese e della fanfara della Guardia a cavallo dello Zar.
Data composizione: 1880
Prima rappresentazione: Mosca, 1882
Dedicata a Karl Albrecht (violoncellista, insegnante e decano del Conservatorio di Mosca)
Durata 15 minuti

8. «Amleto» («Гамлет»), ouverture fantastica, Op.67
Data composizione: 1888
Prima rappresentazione: S. Pietroburgo, 1888
Ispirata a W. Shakespeare
Dedicata a Edvarg Grieg
Anche qui il tema scelto da Ciajkovskij è, come in Romeo e Giulietta e in Francesca da Rimini, uno dei più densi e drammatici della storia.
Durata 18 minuti

9. «Il voevòda» («Воевòда»), ballata sinfonica la minore, Op.78
Data composizione: 1890-1891
Prima rappresentazione: Mosca, 1891
Ispirata a Adam Mickiewicz e Aleksandr Pushkin
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Messaggioda pbagnoli » mer 19 set 2007, 22:09

Che vergogna, conosco solo il "Romeo e Giulietta"! :(
E delle sinfonie cosa ci racconti?
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Messaggioda teo.emme » gio 20 set 2007, 16:03

Anche a me piace molto Ciajkovskij, mi affascina il suo essere a metà strada tra la musica "russa" (nel senso di sottolineatura dei caratteri nazionali) e musica "occidentale" (legata cioè alle tradizioni musicali europee, tedesche in particolare). Questa commistione rende i suoi lavori assolutamente originali e imprevedibili: accanto alla perfezione formale e alla padronanza tecnica, vi è infatti un senso della melodia straordinario (una melodia fluente, ampia, malinconica). Spiace molto che spesso sia stato (ed è tutt'ora) sottovalutato o banalizzato (stessa sorte per altro riservata a Rachmaninov).

Tutto Ciajkovskij è da conoscere e approfondire: dai grandi poemi sinfonici (tra tutti è Romeo e Giulietta, forse, il mio preferito, ma vale la pena ascoltarli tutti) alle Sinfonie (ovviamente la VI, ma da non sottovalutare anche le prime tre), da quel capolavoro che sono le Variazioni su tema Rococò op. 33, per violoncello e orchestra (ne ho una splendida edizione firmata Rostropovich e Karajan) al concerto n. 1 per pianoforte (suggerisco l'edizione Celibidache/Barenboim) e a quello per violino (suggerisco Barbirolli/Heifetz, ma anche Karajan/Mutter). E poi la grandissima Liturgia di San Giovanni Crisostomo.
teo.emme
 

Messaggioda Belcantismo » gio 20 set 2007, 20:06

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Ultima modifica di Belcantismo il dom 03 ott 2010, 15:26, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda teo.emme » gio 20 set 2007, 21:12

Io di questo conosco la versione diretta da Abbado con la Chicago Symphony Orchestra
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Messaggioda Belcantismo » ven 21 set 2007, 22:33

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Ultima modifica di Belcantismo il mer 22 set 2010, 14:28, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Zarevich » sab 22 set 2007, 20:45

Che cosa è “la musica occidentale”? Non sono capace di cogliere il senso. È una definizione geografica o mentale? :idea: :D :?:
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Messaggioda teo.emme » dom 23 set 2007, 2:03

Zarevich ha scritto:Che cosa è “la musica occidentale”? Non sono capace di cogliere il senso. È una definizione geografica o mentale? :idea: :D :?:


Naturalmente è una definizione semplificata che veniva usata proprio all'epoca di Ciajkovskij per differenziare le tendenze musicali che miravano ad inserirsi nella tradizione europea occidentale da quelle che valorizzavano gli elementi nazionali, etnici, russi (il gruppo dei cinque ad esempio, portatore di una estetica non accademica che cercava le proprie radici nella tradizione popolare ed etnica). Per semplificare, da una parte Rubinstein, dall'altra Balakirev e il suo gruppo. Naturalmente è una riduzione semplicistica.

Ps: a proposito di Rubinstein, sto ascoltando, in questi giorni le sue Sinfonie...una scoperta emozionante. La Seconda è la mia preferita..
teo.emme
 

Messaggioda Zarevich » dom 23 set 2007, 7:52

Sono d’accordo. Anton Rubinstein merita attenzione. La sua musica ultimamente è eseguita sempre più. Io aspetto la prima dell’opera “Demone” al teatro “Stanislavskij” di Mosca che dovrà essere in novembre. Fra le sue 16 opere liriche, “Il Demone” è la migliore.
Sei sinfonie, cinque concerti per pianoforte, moltissimi pezzi musicali per orchestra da camera, fantasie e quadri musicali come “Faust”, “Ivan il Terribile”, piece’s per pianoforte e senza dubbio le romanze o lieder per la voce. “Canzoni persiane” sono molto belle.
Il mio preferito è il concerto per violino e orchestra G-dur, Op.46
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