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Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 20:23
da pbagnoli
Mi è venuta voglia di riascoltare questi brani, di cui possedevo solo il Libro 1 nell'interpretazione di Benedetti Michelangeli. La ragione è che uno di essi (La fille aux cheveux de lin) mi è stato proposto come colonna sonora di un mio film, e così mi è venuta voglia di riscoprirli.
Ed eccomi quindi qui, a chiedere aiuto agli esperti di piano, per suggerirmi un'edizione classica, o moderna, o entrambe le cose. Magari anche con qualche motivazione che aiuti uno ignorante come me...
Grazie!

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 21:06
da Enrico
pbagnoli ha scritto: come colonna sonora di un mio film


? ? ? ?

un'edizione classica, o moderna, o entrambe le cose. Magari anche con qualche motivazione


In un film chiunque fosse a conoscenza dell'esistenza del brano si aspetterebbe per forza Benedetti Michelangeli: la motivazione è la stessa per cui in "2001 Odissea nello spazio" il brano da Così parlò Zarathustra è "per forza" quello di Karajan, anche se quasi sicuramente la registrazione utilizzata è quella di Bohm...

Una sera di tanti anni fa la radio trasmetteva "Non ti scordar di me":
"Senti? è Beniamino Gigli!"
"No, nonna, è Pavarotti"
"Ma che dici, è Beniamino Gigli!"

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 21:49
da pbagnoli
Scusa, hai ragione, dovevo essere più preciso: il film è roba di lavoro. Mentre scorrono le immagini, di solito c'è una colonna sonora molto soft e La fille aux cheveux de lin si presta molto bene alla bisogna.
Detto questo, fra i medici che vedranno quella roba, non ce ne sarà uno in grado di rinoscere un brano di Debussy, figurati aspettarsi Benedetti Michelangeli.

Questo, però, era lo spunto.
Il primo volume di BM ce l'ho già (anche se in vinile).
Volevo suggerimenti per altri esecutori: che so, Zimerman. So che Gieseking è un classico, ma è un pianista che non mi emoziona mai.
Dai, suggeriscimi qualcosa!

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 23:35
da Enrico
Alllora, se deve essere "molto soft", dovresti scegliere tenendo conto della qualità sonora delle registrazioni che puoi utilizzare, indipendentemente dalla grandezza dell'interprete, soprattutto se, come dici, di Michelangeli o Gieseking nessuno sa nulla.


Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 23:40
da pbagnoli
Quindi? Cosa consigli?

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 23:45
da Enrico
Sopra ho messo Arrau, ma pensavo che la durata del brano può variare da una registrazione all'altra. Essendo la mia collezione di cd divisa in parti quasi uguali tra il Piemonte e la Sicilia, il Debussy pianistico è in questo momento molto lontano da me.
O forse ho capito male, e stai cercando belle registrazioni dei Préludes da ascoltare indipendentemente dal film?

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 23:49
da pbagnoli
Enrico ha scritto:O forse ho capito male, e stai cercando belle registrazioni dei Préludes da ascoltare indipendentemente dal film?

E' proprio così: il pretesto era il film, ma sto cercando qualcosa per me

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: mer 13 feb 2013, 23:53
da Enrico
Eh, io ora non ne ho nemmeno per me...
Però comincerei da questi filmati del mitico Arturo:

Re: Prèludes Debussy

MessaggioInviato: sab 16 feb 2013, 4:30
da Triboulet
Michelangeli è pianista misuratissimo, e cerca sempre di ricondurre il tutto ad una struttura coerente. Non a caso era il pianista preferito del Celi (e l'amore era reciproco) col quale condivideva le idee di ciclicità del discorso musicale secondo delle curve di tensione (o robe simili). Per certi versi è affascinante nel suo rigore, ma qualcosa inevitabilmente si perde. Gieseking è un classico sì, purtroppo penalizzato anche dalla presa del suono storica (in Debussy il suono è metà della goduria).

Io suggerirei Paul Jacobs e Jean-Efflam Bavouzet, come letture più o meno recenti. Il primo è stato specialista nel repertorio del '900, il suo suono è particolare anche perchè, se non erro, suona un Bosendorfer (spero si scriva così) e non uno Stenway, il che vuol dire suono caldo, ricco di armonici, e più "risonante". Lui poi è stato interprete eccezionale (purtroppo scomparso prematuramente). Per una lettura più sottile e rapsodica la recente integrale di Bavouzet soddisfa un palato più "colorista" (ed ha la qualità sonora migliore di tutte, ovviamente).
Per una lettura asciutta, misurata, ma non in senso "michelangiolesco", ma più verso un novecentismo quasi jazzista c'è Gulda (io con lui però sono sempre di parte). Da menzionare il maestro Ciccolini, grande specialista del repertorio francese, che propone un'integrale di tutto rispetto dal suono romantico ed evocativo, forse il più vocalistico di tutti.
Se si vuole un Debussy meno etereo e più avventuroso, nel senso di contrasti ma anche di "pesantezza" del martello, ci sono Beroff e Egorov (non so se ancora reperibili online o nei negozi), entrambi a loro modo originali e di livello molto alto. Ce ne saranno poi mille altre, ma non le conosco.
Arrau lo eviterei, francamente. E' stato un grandissimo pianista, ma aveva il vizio delle integrali, e spesso suonava musica che con il suo tocco non c'entrava nulla. Ciò non toglie che abbia sempre momenti emozionanti, ma è la "falsa" emozione dei grandissimi interpreti che riescono a dire qualcosa anche in territori a loro meno congeniali. Zimmerman non l'ho sentito in Debussy, ma sono certo farà la sua solita lettura super-correttissima da primo della classe, ma fondamentalmente poco coinvolgente (poi c'è a chi piace). A questo punto, su quel versante, meglio Michelangeli.