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Brahms, Deutsches Requiem

MessaggioInviato: sab 02 feb 2013, 11:48
da pbagnoli
Sulla base della discussione con Marco Ninci, in questi giorni mi sto riascoltando questo meraviglioso capolavoro che trascuravo da un po' di tempo. A parte la famosissima cellula melodica del secondo movimento, tutta la partitura è intrisa di una spiritualità che appare serena o tumultuosa a seconda degli esecutori. Semplicemente meravigliose le due registrazioni di Karaja, diversissime fra di loro; ma, fra quelle recenti, mi permetto di segnalare l'incisione di Paavo Jarvi, di ordito limpidissimo e di intensa, drammatica teatralità. E, inoltre, il geniale Herreweghe che, come al solito, trasforma in oro tutto quello che tocca

E voi cosa preferite?