Opera Disc

Forza, cosa ascolterete?
La notte di Natale, di Rimsky?
Il Weihnacht Oratorium, magari nella recente incisione di Chailly?
Una bella Bohème, che va sempre di Natale?
Tutti insieme appassionatamente?
Una bella raccolta di canti classici natalizi, magari cantati da Bing Crosby?
Oppure accendete la tv e vi guardate per la centesima volta "La vita è meravigliosa" con Jim Stewart?

Io andrò sul classico: Messiah di Handel, nell'edizione diretta da Sir Adrian Boult con la Sutherland e la Bumbry, di fresco ristampata (dopo anni di irreperibilità). A seguire qualche cantata di Bach, nell'interpretazione di Masaaki Suzuki e il suo Bach Collegium Japan (ho appena preso - a prezzo stracciato - i 4 cofanetti che contengono i primi 40 volumi dell'integrale)...tra tutte non mi stancherei di ascoltare "Ich habe genung", che, se fossi credente, riterrei essere una delle prove inconfutabili dell'esistenza di Dio...

Anch'io ho l'integrale di Suzuki! Ascoltando così a casaccio sono rimasto veramente colpito dall'ispirazione nella lettura di questi capolavori...

Non val la pena di inventare l'acqua calda. La musica più natalizia è lo Schiaccianoci di Ciajkovskij, soprattutto il secondo atto del balletto. Così nel mondo c’era, c’è e ci sarà sempre.



Vi auguro di sentire la musica di Ciajkovskij tutti questi giorni natalizi! Ve la regalo! Volesse Dio che questa musica ci accompagnasse per tutta la nostra vita come la nostra nostalgia dell’infanzia!

Die Walkure a iosa, anche se ammetto che con il Natale centri poco ...

Zarevich ha scritto:[b]Non val la pena di inventare l'acqua calda. La musica più natalizia è lo Schiaccianoci di Ciajkovskij, soprattutto il secondo atto del balletto

...e perché non "La notte di Natale" di RImsky?
A me piace moltissimo!
Purtroppo non c'è una traduzione del libretto almeno in inglese o in francese, per cui mi devo arrangiare con un riassunto che dice cosa succede, ma è un peccato! Ci vorrebbe che qualcuno la traducesse!
Per lo Schiaccianoci sì, hai ragione, me n'ero dimenticato...

Si avvicinano le Feste di Natale ortodosso. Il 6 di gennaio è la Vigilia di Natale (Рождественский Сочельник). Vorrei fare presente ai nostri amici italiani che nella letteratura ed anche musica russa ci sono le opere che ci raccontano di questa festa. Prima di tutto c’è una fiaba o un racconto di Nikolaj Gògol «La Notte di Natale» («Ночь перед Рождеством») dal volume di racconti dal titolo «Le veglie alla fattoria di Dikànka» («Вечера на хуторе близ Диканьки»). Il soggetto di Nikolaj Gògol è oltremodo famoso ad ogni bambino russo per forza della lettura scolastica o dei film o dei cartoni animati.
Su questo soggetto del racconto o della fiaba di Nikolaj Gògol due compositori russi hanno fatto le loro opere liriche. L’opera di Piotr Ciajkovskij che si chiama «Gli Stivaletti» («Cerevìchki» «Черевички») non aveva troppe messinscene come le sue altre opere.
È qui il luogo di dire che dopo la morte di Ciajkovskij, Rìmskij-Kòrsakov compose la sua opera «La Notte di Natale» sullo stesso soggetto di Gògol. L’opera di Kòrsakov è completamente diversa dall’opera di Ciajkovskij. L’opera di Ciajkovskij invece è l’unica sua opera comica.
L’opera di Rìmskij-Kòrsakov «La Notte di Natale» è più pittoresca di quella di Ciajkovskij. Korsakov si è allontanato dalla satira gogoliana. L’opera di Korsakov è proprio fiaba in tutta l'accezione del termine. Vorrei dire che musicalmente è molto bella. Ciajkovskij invece ha centrato il bersaglio. È la sua unica opera «comica».
Il concetto di «comico» o «buffo» non è adatto per l’opera «Cerevìchki», piuttosto è un'opera «satirica-lirica».

Scena finale dell’Opera di Rimskij-Kòrsakov
Teatro Mariìnskij di San Pietroburgo

Le grida di mia madre contro mio padre, mia nonna contro mio fratello, mio fratello contro mia madre. Io mi mettero' in disparte col cane fingendo un'improvvisa indisposizione.