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Il cross-over...

MessaggioInviato: gio 26 feb 2009, 18:02
da Tucidide
... ossia la commistione di generi musicali diversi, la contaminazione musicale.
La segnalazione che ha fatto Gustav sui cimenti pop della von Otter con Elvis Costello (non Stephen :wink: ) mi ha fatto sovvenire che non ne abbiamo mai parlato.
Devo dire che non amo molto questo genere. La mia esperienza però si limita soprattutto alla musica italiana, dove, tanto per cambiare, si fa per lo più una parodia del tenore anema e core e tonsille al vento, che interpreta maliose melodie. Un nome per tutti, Bocelli.
Una cosa simile, si parva licet, accadeva col reuccio Claudio VIlla, ma erano altri tempi, nel bene e nel male.
Adesso il cross-over è assai diffuso all'estero, con le varie Hayley Westenra, Kethrine Jenkins, Russell Watson, il Divo e via discorrendo.
Sono costoro, al pari di Bocelli, cantanti che non svolgono attività operistica, ma sono versati unicamente in questo genere ibrido.
Non mancano però cantanti d'opera o di musica da camera e concertistica che si cimentano in generi diversi dal loro terreno d'elezione, dando origine ad un cross-over un po' diverso.
E' una vita che i cantanti lirici cantano le canzoni. Gigli, Bechi, Di Stefano, Del Monaco sono solo i primi esempi che mi vengono in mente. Tuttavia, adottano un'emissione ed uno stile prettamente operistico per melodie pensate appositamente per un approccio del genere.
"Un amore così grande" nella versione di Del Monaco si giova della scultorea potenza del tenore fiorentino, così come "Mamma" sembra eseguibile davvero solo con il tono da puttino di Gigli.
Ci sono poi cantanti che sconfinano decisamente, e i risultati sono alterni.
Pavarotti, nei suoi "Pavarotti and Friends" era variabile dall'imbarazzante al comico (per il mio gusto, ovvio :wink: ) quando voleva affrontare "Certe notti" o "Pazza idea" con la sua emissione da tenore contraltino, ridondante di sonorità argentee, del tutto incongrue in tali contesti. DIverso è il caso di "Miserere", pensata appunto per un'esecuzione del genere.
Altri sanno, chi più chi meno, adattare l'emissione ai diversi generi, e non si può, forse, nemmeno parlare di crossover, siccome di "lirico" non rimane nulla.

Che mi dite di questo tipo di musica? Vi piace?

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: gio 26 feb 2009, 18:49
da Alberich
Sto ascoltando qualche secondo del disco Costello-Von Otter...mi pare difficile fare un discorso generico mettendo assieme Del Monaco e la svedese :D Siamo su due piani diversi, son due "civiltà" vocali lontanissime.
Per quanto non mi sembrino pezzi indimenticabili, è tutto un'altro pianeta. Non è il cantante lirico che fa la comparsata a Sanremo, è un prodotto degnissimo.

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: gio 26 feb 2009, 19:35
da Tucidide
Alberich ha scritto:Sto ascoltando qualche secondo del disco Costello-Von Otter...mi pare difficile fare un discorso generico mettendo assieme Del Monaco e la svedese :D Siamo su due piani diversi, son due "civiltà" vocali lontanissime.
Per quanto non mi sembrino pezzi indimenticabili, è tutto un'altro pianeta. Non è il cantante lirico che fa la comparsata a Sanremo, è un prodotto degnissimo.

Lungi da me l'idea di paragonare stili differenti. Ma in entrambi i casi si tratta di cantante che abitualmente canta "altro". :D
Nel caso di Del Monaco, comunque, si trattava di un brano scritto per una vocalità schiettamente tenorile, con i modi e l'emissione da tenore - drammatico, per giunta.
Ho trovato su Youtube un brano di questo disco: http://www.youtube.com/watch?v=0uIQbm6IEF8
Mi pare che la svedese si inserisca nell'ultimo filone che ho detto prima: quei cantanti lirici che, alle prese con un genere non "classico", adottano - GIUSTAMENTE - un'emissione diversa.
Propongo altri esempi in questo senso, seppure diversissimi fra loro (e senza entrare nel merito delle valutazioni artistiche):
http://www.youtube.com/watch?v=bWach0gBEfg
http://www.youtube.com/watch?v=qkwKK-NjryU

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: ven 27 feb 2009, 10:18
da pbagnoli
Non amo i cross-over all'italiana.
Detesto cordialmente tutti i prodotti usciti dai famigerati "Pavarotti and friends", ma viceversa amo molto il Pavarottone quando fa le canzoni all'italiana, tipo "Rondine al nido", "In quel vecchio palco della Scala" e robe del genere. Lo so che è terribilmente kitsch, ma io ho un lato trash ormai ben noto a tutti.
Amo il disco che Heppner ha dedicato a Tosti, ma qui siamo su un territorio più familiare ad un cantante; non sopporto Gigli nelle sue scorribande in questo repertorio.
Trovo sempre interessante la von Otter, anche se non sempre i suoi dischi in questo campo sono interessanti; non parlo di quello di Costello, perché non l'ho mai ascoltato.
Adoro, per esempio, la Stratas che canta "Surabaya Johnny": quella mi sembra una sintesi perfetta di quel cross-over di cui parlava Tuc

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: ven 27 feb 2009, 13:54
da Tucidide
pbagnoli ha scritto:Non amo i cross-over all'italiana.
Detesto cordialmente tutti i prodotti usciti dai famigerati "Pavarotti and friends", ma viceversa amo molto il Pavarottone quando fa le canzoni all'italiana, tipo "Rondine al nido", "In quel vecchio palco della Scala" e robe del genere. Lo so che è terribilmente kitsch, ma io ho un lato trash ormai ben noto a tutti.

Beh, direi che canzoni come "Rondine al nido", "La mia canzone al vento", "Non ti scordar di me" sono nate per lo stile lirico. Nulla di male, e nemmeno di kitsch, a cantarle come fa Pavarotti. " Nel DVD del concerto in Central Park canta una bellissima "Chitarra romana".
Amo il disco che Heppner ha dedicato a Tosti, ma qui siamo su un territorio più familiare ad un cantante; non sopporto Gigli nelle sue scorribande in questo repertorio.

Lì dipende dai gusti.
Non parlerei in effetti di cross-over per le romanze di Tosti, che di fatto erano la risposta italiana alla mélodie francese ed al Lied tedesco.

Adoro, per esempio, la Stratas che canta "Surabaya Johnny": quella mi sembra una sintesi perfetta di quel cross-over di cui parlava Tuc

Certo, è bravissima la Stratas in Weill. Bravissima e convincente.
A questo riguardo pongo una domanda da perfetto ignorante in materia: ho ascoltato su Youtube le incisioni di Lotte Lenya, moglie e prima interrpete di diversi ruoli in opere di Weill, e mi sembra uno stile squisitamente NON operistico. Alla Stratas, anche se è molto brava nell'evitare di sopraneggiare troppo, non è estraneo un sospetto di impostazione lirica di fondo, almeno mi sembra. E' solo una mia impressione? E questo è un filone interpretativo-esecutivo parallelo?

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: ven 27 feb 2009, 14:04
da Alberich
A proposito di Weill, che mi dite della Ute Lemper?

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: ven 27 feb 2009, 16:46
da pbagnoli
Alberich ha scritto:A proposito di Weill, che mi dite della Ute Lemper?

Non mi piace. Sentita la Stratas in questo repertorio, non riesco a sentire nessun'altra

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: ven 27 feb 2009, 17:40
da Alberich
Ho comprato proprio or ora un CD della Lemper, assieme ad un CD dei Popol Vuh...sono cross-over anche io :D
Mi riprometto di comprarne uno della Stratas al più presto.

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: sab 28 feb 2009, 12:56
da gustav
Anche se avrei tante altre cose da ascoltare, credo che prima o poi il cd Costello Von Otter lo acquisterò...penso, almeno ho l'impressione che si tratti non di un'operazione commerciale come quella di tanti altri cantanti lirici o pretesi tali (Bocelli), ma di un tentativo culturalmente valido, forse qualcosa che può ricordare la collaborazione Frank Zappa Boulez, per la dignità artistica.
Altra cosa interessante è il fatto, come mi par di capire, che la Von Otter adotti un'emmissione diversa, un pò come aveva fatto molto tempo addietro la Moffo interpretanto una canzone pop (di Mina?) e di cui se ne era anche parlato... Insomma altro pianeta dalle cose piuttosto ridicole, ad esempio, di un Pavarotti che duettava con le Spice Girls o Jovanotti: lì sì che era difficile parlare di qualcosa di dignitoso, anche per il medesimo e non solo sul piano artistico (perdonatemi se faccio questo off topic su uno degli artisti che più di tutti amo, ma che non sono riuscito mai a digerire nelle sue ultime esternazioni vocali che hanno, infine, offuscato lavoro e successi di una vita artistica strabiliante).

Ergo, se la Von Otter è altro, ben vengano queste novità! :mrgreen:

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: sab 28 feb 2009, 13:15
da Tucidide
gustav ha scritto:Ergo, se la Von Otter è altro, ben vengano queste novità! :mrgreen:

La von Otter è anche questo. 8)

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: sab 07 mar 2009, 20:53
da Maugham
Tucidide ha scritto:
gustav ha scritto:Ergo, se la Von Otter è altro, ben vengano queste novità! :mrgreen:

La von Otter è anche questo. 8)


Ed è penosamente ridicola in quel repertorio. Con quel crooning... quel legato che non c'entra un fico.... riesce perfino ad andare fuori....
Sembra un karaoke.... :shock: .
Ma perchè?

Sentire l'originale
http://www.youtube.com/watch?v=0qrcYlne ... re=related

WSM

P.S. Gli Abba non si toccano e non si fanno cover :evil:

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: dom 08 mar 2009, 21:19
da pbagnoli
E' difficile dar torto al buon vecchio WSM :D

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: dom 08 mar 2009, 23:32
da Alberich
pbagnoli ha scritto:
Alberich ha scritto:A proposito di Weill, che mi dite della Ute Lemper?

Non mi piace. Sentita la Stratas in questo repertorio, non riesco a sentire nessun'altra

Sentita la Lemper. Non piace neppure a me, in una parola mi è parsa "urlacchiante".
Sentirò la Stratas.

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: lun 09 mar 2009, 0:12
da Tucidide
pbagnoli ha scritto:E' difficile dar torto al buon vecchio WSM :D

Certo, ma forse, dico forse, è un problema di tutta la musica vocale "non lirica" (non saprei come accomunare in un'unica definizione pop, rock, metal, ecc.).
Il fatto è che ogni canzone, dopo che l'abbiamo sentita dal primo interprete, ci sembra più o meno sempre poco convincente in bocca ad altri.
Qui la von Otter è effettivamente abbastanza a disagio, ma più che altro è molto diversa dall'originale. Io non escludo che possa piacere, ma sarebbe come sentire "Alba chiara" cantata da Renga, o "Diamante" cantata da Tiziano Ferro. Magari la farebbero benissimo, ma diremmo che "non c'entrano un cavolo" :D tanta sarebbe la differenza rispetto agli originali di Vasco e Zucchero.

Re: Il cross-over...

MessaggioInviato: gio 12 mar 2009, 0:50
da tatiana