Lady Macbeth di Mzensk (Sostakovic)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Messaggioda VGobbi » gio 19 apr 2007, 19:29

Ho voluto riascoltarmi l'unica edizione che possiedo, quella Emi diretta da Rostrpovich, e la ritengo un grandissimo capolavoro. Tanto da precipitarmi al sito della Scala ed acquistare il biglietto di una recita.

Qualcuno potrebbe darmi delucidazioni in merito al cast presentato alla Scala?

Ecco i ruoli principali :

:arrow: Boris Ismailov - Anatolij Kotscherga
:arrow: Zinovi Ismailov - Gianluca Pasolini
:arrow: Katerina Ismailova - Evelyn Herlitius
:arrow: Sergej - Christopher Ventris

:arrow: Direttore Kazushi Ono
:arrow: Regia : Richard Jones

Grazie!
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Messaggioda Alberich » gio 19 apr 2007, 22:47

Alla Scala ci saremo tutti! :D
Kotscherga è un grandissimo, a mio parere. Voce di cartavetra ma carisma incredibile, mi aspetto una grande serata.
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Messaggioda MatMarazzi » mer 25 apr 2007, 23:57

VGobbi ha scritto:Qualcuno potrebbe darmi delucidazioni in merito al cast presentato alla Scala?
:arrow: Boris Ismailov - Anatolij Kotscherga


Ha già detto Alberich.

:arrow: Zinovi Ismailov - Gianluca Pasolini

Non lo conosco!

:arrow: Katerina Ismailova - Evelyn Herlitius

Strana, stranissima scelta.
Si tratta di una delle ultime super-wagneriane emerse a Bayreuth.
E' un'ottima artista, che sta raccogliendo trionfi dappertutto e in un repertorio estremamente vasto.
La sua voce ha piglio epico, acuti duri ma trionfanti...
Vocalmente si farà rispettare come Katerina, ma personalmente non vedo l'esigenza di scritturare "vocioni" per questo ruolo.
Il bello di Katerina è che non è un Brunnhilde o un'Elektra: è una ragazza di paese, con la particolarità che a un certo punto ...esplode.
Perché deve per forza avere voce da virago?
La Silja, con la sua voce bianca e fulgente, funzionò splendidamente a San Francisco.
Al Met scritturarono prima la Ewing, poi la Malfitano.
Quelle sì erano scelte interessanti.


:arrow: Sergej - Christopher Ventris

Ancora lui! E' un'ossessione.
Sono anni che tutti i Sergej li fa lui!
Un po' di originalità vivaddio!
eheheh... questo sarebbe stato il ruolo giusto per José Cura! ;)

:arrow: Direttore Kazushi Ono
:arrow: Regia : Richard Jones


Oh... qui mi diverto.
Ono e Jones sono una coppia di artisti favolosi.
Non più tardi di due mesi fa ho assistito a uno STREPITOSO Angelo di Fuoco di Prokof'ev a Bruxelles, con la direzione del primo e la regia del secondo.

Ono è un distillatore di suoni, calibratissimo e sferzante.
L'ho ascoltato la prima volta a Parigi nelle Bassaridi di Henze: fu fantastico. Quando lui dirige tutto diventa elettrico.

Richard Jones è semplicemente (almeno per me) il maggior regista d'opera in circolazione.
Ebbi la rivelazione con la sua Dama di Picche, uno tra gli spettacoli più complessi e provocanti della mia vita.
Poi è venuto l'Angelo di Fuoco a Bruxelles e, soprattutto, la trionfale Ora Spagnola/Gianni Schicchi a Londra, di cui fra pochissimo vi relazionerò.
Dopo questa Lady Macbeth a Milano, me lo gusterò nel ...Lord Macbeth (quello di Verdi) in programma quest'estate al festival di Glyndebourne.

E' un grandissimo, credetemi.

Salutoni
Matteo
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Messaggioda VGobbi » mar 05 giu 2007, 9:39

L'esito e' stato trionfale, in cui tutti hanno fatto la loro parte. Cantanti, coro, direttore, scenografia, regista.

Eppure l'opera e' tutt'altro che facile, direi spiazzante, claustrofobica (la sensazione di abbandonare il loggione per prendere una boccata d'aria era davvero forte), violenta, stomachevole. Esperienza che mi ha lasciato nel segno e la voglia di andarci un'altra volta.

In merito all'esito musicale, non so se sia stato un bene ascoltare prima la bellissima edizione Emi diretta da Rostropovich. Quella discografica, per lo meno dal punto di vista dell'orchestrazione, e' stata pressoche' perfetta, curata nei minimi particolari in cui sembra che nulla sia sfuggito all'occhio del direttore. Quanto al sconosciuto Ono, e' un altro direttore che sento per la prima volta, ha prestato meno cura nei particolari guardando piu' al quadro d'insieme, a mio modesto avviso, preoccupato anche di tenere un giusto equilibrio tra l'orchestra ed i cantanti. Un'ottima prova che non potra' che portare migliori risultati, anche se ripeto Rostropovich sta su un altro pianeta.

Parliamo dei cantanti. La protagonista, la Herlitzius, e' stata semplicemente magnifica. In certi versi mi sembrava di ascoltare l'interprete storica Vishnevskaya, per il suo canto generossimo ed acuti sfolgoranti oltre che scomodissimi, sopra tutto per i notevoli sbalzi di tessitura. Ed attrice straordinaria. Non mi meraviglio che sia una stella nel tempio di Bayreuth. Onestamente, avrei voluta ascoltarla alla Scala come Isolde, piuttosto che la Meier (senza nulla togliere a quest'ultima, sia chiaro).
Ma la sorpresa che mi ha fatto piu' felice e' stato Anatolij Kotcherga. L'avevo classificato assai male, sopra tutto dopo la sua perfomance discografica nei panni del Boris abbadiano. Voce piccola ed interprete ancor piu' piccolo. Fu uno sbaglio il mio giudizio. Questo immenso artista va visto/ascoltato dal vivo, altrimenti ne verrebbe penalizzato. Ha impersonato i panni del suocero con protervia, dimostrandosi un essere laido, violento, prepotente, autoritario. E la sua voce era tutt'altro che piccola. Insieme alla Herliztius ha ricevuto gli applausi piu' calorosi.
Ventris, che conoscevo di fama, oramai in un ruolo del tutto suo (si dice che l'abbia portato su tutti i palcoscenici del mondo) ha mostrato sicurezza ed impavidita' vocale, oltre che attore men che provetto. Bella prova, non c'e' che dire.
Infine lo stuolo, enorme, dei comprimari. Citerei su tutti l'ottimo ospite ubriaco di Livio Scarpellini.

Insomma, per chi non l'avesse capito, anche questo e' un altro spettacolo che merita di essere visto, anche per chi non digerisce il teatro moderno.

Qualcun altro l'ha visto o ci andra'? So che ieri l'hanno trasmessa alla radio. Sentito?
Ultima modifica di VGobbi il mar 05 giu 2007, 18:40, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Alberich » mar 05 giu 2007, 10:00

Domani sarò nel mio palchetto a vederla. Peccato non aver avuto tempo di risentirmi la registrazione. Comunque Kotscherga dal vivo s'era già visto nel Mazeppa ed era stato folgorante anche lì. Concordo che è meglio dal vivo che in disco, ma il suo Boris, il suo Kochubej e il suo Schelkalov rimangono personaggi fantastici anche registrati.
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Messaggioda VGobbi » ven 08 giu 2007, 19:29

Alberich ha scritto:Domani sarò nel mio palchetto a vederla.

Impressioni? E nessun altro ci e' andato?
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Messaggioda Alberich » ven 08 giu 2007, 19:47

Ottime impressioni. Devo dire che la Erlithius (o come si scrive) è stata molto brava, Ventris ogni tanto era un po' flebile ma si disimpegnava molto bene anche scenicamente in un ruolo tutt'altro che semplice. Kotscherga ha la voce sempre più brutta e sconnessa ma le sue interpretazioni rimangono impresse. Comprimari di livello alterno ma in definitiva buoni.
Mi è piaciuta molto la regia, le scene e i costumi, così come la direzione è stata superlativa, a mio modesto avviso.
La Scala era vuota. All'ultimo atto mi sono proteso per guardare bene (in genere lascio in prima fila i miei genitori): platea mezza vuota, palchi semideserti. Veramente sconcertante.
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Messaggioda MatMarazzi » mar 12 giu 2007, 15:40

Ci sono stato anche io, sabato scorso.
Sono d'accordo con voi sull'assoluta eccezionalità del lavoro di Richard Jones.
E' ormai molto tempo che sostengo che è il miglior regista d'opera oggi in circolazione.
Sarebbe il caso che parlassimo di lui approfonditamente.

Davvero sorprendente la Erlizius.
Mi pento di aver espresso, all'inizio di questo thread, delle perplessità.
Pur essendo una wagneriana di oggi, non ha nulla delle wagneriane di oggi! :)
E' un fine psicologa, una donna acuta, un'interprete moderna.
E la sua Katerina è meravigliosa.

Bene Kotcherga (nella mia serata non era tanto male vocalmente) e bene anche Ventris, anche se ormai il suo Sergei non ha niente di nuovo da dire.
Sono rimasto davvero deluso dal grande Kazushi Ono: la sua lettura è meravigliosamente teatrale e narrativa, come ci si poteva attendere da lui.
Ma in questo caso non è riuscito, almeno mi pare, a tenere a bada l'orchestra, assai poco abituata a questo repertorio, che infatti è risultata inutilmente chiassosa.

Salutoni a tutti,
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Messaggioda VGobbi » mar 12 giu 2007, 17:09

MatMarazzi ha scritto:Sono rimasto davvero deluso dal grande Kazushi Ono: la sua lettura è meravigliosamente teatrale e narrativa, come ci si poteva attendere da lui.
Ma in questo caso non è riuscito, almeno mi pare, a tenere a bada l'orchestra, assai poco abituata a questo repertorio, che infatti è risultata inutilmente chiassosa.

Allora non sono l'unico a pensarla cosi'. Da come ne avevi parlato, mi aspettavo moltissimo da Ono. Inutile che mi ha lasciato l'amaro in bocca, con l'ombra di Rostopovich che giganteggiava ancor di piu'.

Per il resto siamo d'accordo, in particolare la bravissima Herliztius nei panni di Katerina ed un Kotcherga, almen per me che l'ho sempre sottovalutato, semplicemente trasfigurato e straordinario. Mi avrebbe assai incuriosito Tomlinson nei panni di Boris. :P
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Messaggioda Alberich » mar 12 giu 2007, 18:32

Dopo le ultime serate che ho visto (Bella addormentata nel bosco e Jenufa), invece, ho apprezzato tantissimo Ono anche e soprattutto perchè ha tenuto a bada l'orchestra e ha evitato gli sbandamenti che ho sentito negli ultimi mesi...sarò stato fortunato
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Messaggioda MatMarazzi » gio 14 giu 2007, 1:08

Alberich ha scritto:Dopo le ultime serate che ho visto (Bella addormentata nel bosco e Jenufa), invece, ho apprezzato tantissimo Ono


Ah... ma su questo, Alberich, sono d'accordo.
Non ho sentito la Bella Addormentata, ma ammetto che non ci fosse possibilità di confronto tra Lothar-Koenigs (Jenufa) e Ono.
Sul dettaglio coloristico, sulla precisone degli insiemi, sulle efficienza della dinamica Ono è un vero maestro: ed è la terza volta che lo sento dal vivo in un grande titolo novecentesco.
Inoltre ha un innato senso del teatro (come Ozawa, l'Ozawa di oggi) e crede ciecamente alle storie che racconta.
Tutto questo l'ho sentito anche io.
Solo che nella mia serata i fortissimi deflgravano con una violenza eccessiva e, quel che è peggio, troppo spesso.
Ora... secondo me questo accadeva solo per una ragione: l'orchestra non è praticissima di questo repertorio e quindi non ne misura i problemi, non ne domina gli effetti.
E' proprio qui che ci sarebbe voluto il direttore in grado di fermare tutto, tornare indietro e lavorare su quel "fortissimo" fino a trovare il delicato equilibrio per evitare che diventasse chiasso.
Evidentemente sono mancate le prove, fermo restando che - sicuramente - alla tua recita le cose sono andate meglio.

E in definitiva... ce ne fossero di direttori come Ono!!!

Salutoni,
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