La fanciulla del West - Scala 2016

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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda reysfilip » lun 23 mag 2016, 19:06

LeProphete ha scritto:Una domanda poi: ma Chailly doveva curare il progetto per un ciclo che si ponesse quale "punto di riferimento per l’interpretazione pucciniana nel nuovo secolo", perchè per la stagione 2016/17 viene riproposta ancora la Boheme zeffirelliana, per altro diretta da Pidò? Questo mi è davvero sconosciuto... Oppure significa che entro il 2022 dovremo sorbirci un'altra Boheme?


Mi stavo ponendo la stessa domanda proprio oggi. Secondo me vuol dire proprio l'ultima cosa che hai detto, ma spero che questo voglia dire nuova produzione e pensionamento di quella di Zeffirelli.

Comunque sono contento che alla fine ti sia piaciuta questa Fanciulla : Thumbup :
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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda giors1968 » gio 26 mag 2016, 11:35

Ciao,
vista ieri sera la penultima recita, solo un breve cenno sulla bellissima riuscita, che è sospesa tra il riuscito allestimento di Carsen e la direzione di Chailly.

Della regia avete scritto molto bene, belli gli interventi precedenti. Vedendo questa Fanciulla in teatro mi sono spesso trovato a pensare come il gioco della finzione cinematografica che si svolge sulla scena vada ad amplificare la verità della vicenda rendendola più credibile. Una sorta di paradosso; quasi come se la lettura di Carsen, nell'asciugare l'apparato visivo dagli elementi più consueti abbia amplificato la forza drammatica dell'opera di Puccini.
Così il pubblico che all'inizio assiste alla proiezione del western si immedesima nella finzione al punto da vivere le vicende successive nella stessa temperie emotiva, e così diventa credibile, dopo l'ingresso di Minnie, la divisione tra ciò che succede tra i tavoli della locanda e quello che accade nella dimensione del sogno, ovvero del set cinematografico. Ed insieme è anche reso più credibile lo svolgimento delle vicende successive.

Una genialata davvero, e l'allestimento regala immagini "icone" che restano impresse nella memoria, dall'ingresso di Minnie con l'aprirsi del panorama cinematografico alle sue spalle a tutto il second'atto. Second'atto che non avevo mai percepito così intenso e struggente, questo grazie anche alla lettura grandiosa di Chailly che tocca il suo apice. La "scatola scenica" ci porta dentro il film, prima casa che protegge dalle intemperie esterne, poi prigione opprimente senza vie di fuga. La colata di sangue sul fondo è di grandissimo effetto.

Coro e orchestra alla grande, sugli allori. Unico pensiero legato a come Chailly prediliga una lettura "sinfonica" della partitura, soprattutto nel primo e terzo atto, con questo sfumando un po' la dimensione di concertazione con il palcoscenico, soprattutto nel mancare talvolta la giusta evidenza ai caratteri ed alla moltitudine dei personaggi minori. In qualche passaggio il canto è stato purtroppo un po' coperto. E' vero però che questa dimensione "sinfonica" sbalza la Fanciulla in una dimensione drammatica e moderna che non avevo colto da precedenti ascolti.

Terzetto protagonista bene nei termini che avete sopra scritto. La Haveman ha salvato questo ciclo di recite. Impressionante comunque la difficoltà della partitura per la protagonista.

By the way, ieri sera qualche problema tecnico con le proiezioni nel terz'atto.

Tra il dittico di Ravel e questa riuscita, la Primavera della Scala è all'altezza delle attese (considerando che anche la precedente Cena delle beffe era stata eccellente).

Abbracci,
Marco
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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda DocFlipperino » gio 26 mag 2016, 13:03

reysfilip ha scritto:Mi stavo ponendo la stessa domanda proprio oggi. Secondo me vuol dire proprio l'ultima cosa che hai detto, ma spero che questo voglia dire nuova produzione e pensionamento di quella di Zeffirelli.


non è che utilizzeranno la Boheme già incisa da Chailly alla Scala?

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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda DottorMalatesta » gio 26 mag 2016, 13:03

Vista anch´io anche se solo in TV, con una ripresa audio e video sotto il limite della decenza.
Anche solo in TV si avverte come la direzione di Chailly sia strepitosa. Aronica vocalmente modesto ed interprete inesistente, la Haveman con sguardo perennemente fisso alla buca del suggeritore, vistosamente impreparata (quante papere!), vocalmente in difficoltà, se l´è nel complesso cavata grazie al mestiere. Bene il Rance di Sgura, ma piuttosto anonimo. Bene invece i comprimari, con menzione speciale per l´eccellente Bosi.
Regia strepitosa di Carsen. Sulla carta non l´avevo considerato una buona scelta in un´opera come questa. Contro ogni mia aspettativa, Carsen è invece riuscito a rileggere l´opera alla luce della propria sensibilità, trasformando il realismo della vicenda e dell´ambientazione in una convincente (e coinvolgente) riflessione sui meccanismi e sulle complessità del mondo del teatro. Riflessione sulla riflessione, ossia sul processo attraverso il quale il teatro (e il cinema) rispecchia la vita. Teatro come gioco di specchi, fatto di continui rimandi e allusioni, mescolanza tra verità e finzione. Il teatro di Carsen come las Meninas di Velázquez. Teatro come specchio della realtà, proiezione della realtà o come proiezione del sogno, cassa di risonanza della vita, ma anche artificio, quasi archetipo (“The Girl of the Golden West" e tutto il "lontano west" dell´immaginario comune) . Gioco barocco (la vita è sogno, la vita è teatro e il teatro è la vita). Mi sembra riduttivo parlare di metateatro e basta. Mi sembra che, anche in questa Fanciulla, si avverta – forte come sempre, in Carsen - la vertigine della mise en abyme. Carsen sottrae Fanciulla al consueto realismo da cartolina polverosa e strappalacrime, svelandone l´artificiosità. Non cerca di rendere credibile una vicenda che credibile poteva essere (forse) solo per le nostre nonne, ma ne esalta gli aspetti di finzione, mescolando finzione e realtà. A mio parere l´esito è stato notevolissimo.

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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda DottorMalatesta » gio 26 mag 2016, 13:09

DocFlipperino ha scritto:
reysfilip ha scritto:Mi stavo ponendo la stessa domanda proprio oggi. Secondo me vuol dire proprio l'ultima cosa che hai detto, ma spero che questo voglia dire nuova produzione e pensionamento di quella di Zeffirelli.


non è che utilizzeranno la Boheme già incisa da Chailly alla Scala?

flip


In che senso?

P.S.: mi auguro che (se non altro per le riprese video delle prossime opere del ciclo pucciniano si affidino ad un regista televisivo vero e con una ripresa audio decente : CoolGun : ).
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Re: La fanciulla del West - Scala 2016

Messaggioda DocFlipperino » gio 26 mag 2016, 15:24

DottorMalatesta ha scritto:
DocFlipperino ha scritto:non è che utilizzeranno la Boheme già incisa da Chailly alla Scala?
flip

In che senso?


Nel senso se la registrazione Decca Chailly/Gheorghiu/Alagna di quasi 20 anni fa farà parte del ciclo Chailly/Puccini/Scala.

Boh
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