Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

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Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

Messaggioda vivelaboheme » lun 23 dic 2013, 16:44

A Verona, felicissima replica domenicale conclusiva di Don Pasquale (nonostante il ritardo d'inizio per agitazione di parte dei musicisti del Filarmonico, comunque civilmente accolta dal pubblico, più d'uno ne ha educatamente discusso con gli orchestrali, disponibili a spiegare). Sono tornato, dopo aver assistito ad una delle prima repliche: Omer Wellber ha più "raccolto" il suono senza perdere - anzi, guadagnando! - in colori, fraseggi, ritmo travolgente (finale primo, coro atto terzo - funambolico, con direzione di coro in platea e orchestra in buca), vivacità coniugata a malinconia struggente (certo, che opera meravigliosa!) e aplomb pressochè perfetto con e "di" tutta la seconda compagnia. Direzione di ENORME talento.
Stavolta ho ascoltato Edgardo Rocha al posto di Demuro: meno volume, ma tanta eleganza, musicalità, senso della frase (che bello il suo "notturno", tenuto molto più soffuso: qui, fra l'altro Wellber ha creato un colore ed un effetto sonoro straordinario con i tamburelli soffusissimi, "in alto", come fossero un suono di stelle): è vero, rinuncia alla puntatura della cabaletta, probabilmente per pudore o prudenza, mentre darebbe l'idea (mai dire mai) di poterla affrontare, ma, alla fine, è un dettaglio in una prova davvero ammirevole. Confermatissimi in bene il protagonista Omar Montanari (ormai una certezza in questo repertorio), la spigliatissima Bargnesi (rivelazione annunciata da precedenti, mi si dice, ottimi), l'efficace Vittorio Prato. Una compagnia stilisticamente compatta. Orchestra e coro esaltati dal direttore in precisione, colori, brio e (ripeto) alleggeriti nelle dinamiche (fra l'altro, complimenti alla tromba solista; da fare invidia ai teatri metropolitani) in una replica affrontata da tutti in stato di grazia, eleganza e ulteriore grazia dello spettacolo di Antonio Albanese (presente e applauditissimo), esito collettivo pienamente riconosciuto dall'entusiasmo di un pubblico stavolta più folto rispetto all'usuale e molto "partecipe", al quale il direttore circondato dal cast ha simpaticamente dedicato, alla fine, uno striscione con con la scritta "Buon Natale".
Non mi dilungo in note "colte" sullo straordinario Wellber (posso assicurare che è stato spettacoloso). Mi piacerebbe lo facesse, qui, un utente di OperaDisc, presente a Verona e assai più titolato del sottoscritto.


marco vizzardelli
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Re: Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

Messaggioda DottorMalatesta » lun 23 dic 2013, 23:48

Grazie Marco della bella testimonianza! Sono contento che nella mia bella Verona la stagione del Filarmonico si sia aperta con uno spettacolo di qualità. E bravo Wellber! : Thumbup : Peccato solo non avere avuto il dono dell'ubiquità: ieri mi sarebbe piaciuto moltissimo assistere a questo Don Pasquale opera che, anche per ragioni legate al mio nickname, amo particolarmente! :mrgreen:

vivelaboheme ha scritto:Non mi dilungo in note "colte" sullo straordinario Wellber (posso assicurare che è stato spettacoloso). Mi piacerebbe lo facesse, qui, un utente di OperaDisc, presente a Verona e assai più titolato del sottoscritto.


Magari :roll: : Sailor : !

E comunque, Marco, tu sei titolatissimo!

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Re: Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

Messaggioda angleblue63 » mar 24 dic 2013, 13:42

C'è il recupero dei "padri della patria culturali" (fratelli Grimm, Goethe, Beethoven), idea non del tutto nuova: nelle danze del terzo atto dello spettacolo di Bayreuth di Katharina comparivano in guida di pupazzoni e assistevano al rogo dei libri, come succedeva in ben altre e tristi epoche storiche tedesche. Qui il konzept è molto più rassicurante e sfumato.
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Re: Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

Messaggioda DottorMalatesta » mer 25 dic 2013, 20:08

angleblue63 ha scritto:C'è il recupero dei "padri della patria culturali" (fratelli Grimm, Goethe, Beethoven), idea non del tutto nuova: nelle danze del terzo atto dello spettacolo di Bayreuth di Katharina comparivano in guida di pupazzoni e assistevano al rogo dei libri, come succedeva in ben altre e tristi epoche storiche tedesche. Qui il konzept è molto più rassicurante e sfumato.


Purtroppo non ho avuto modo di vedere questo Don Pasquale. Ma ho come l'impressione che i commenti di angleblue63 (a proposito, BENVENUTO/A!!!) fossero riferiti ai Meistersinger con la regia di Herheim visti a Salisburgo quest'anno...

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Re: Wellber-Don Pasquale, altissimo livello a Verona

Messaggioda mattioli » ven 27 dic 2013, 23:37

Chissà perché, mi sento vagamente tirato in ballo... :lol:
Brevemente, anch'io ritengo quella di Omer Meir Wellber una grande direzione del Don Pasquale. Non entro nei dettagli perché l'ha già fatto Vizzardelli. Mi limito a dire che lo è intanto perché, per cominciare, è una direzione, in un repertorio dove da sempre imperversano gli accompagnatori o i battisolfa o i menapolenta (giusto per citare Celletti). Di più: Wellber non è solo un grande direttore; è, cosa per il Don Pasquale decisiva, un grande direttore d'opera, le cui scelte, di colori, di tempi, di sonorità, hanno sempre una giustificazione ancora più teatrale che musicale. E per chi ritiene Donizetti ANCHE un grande drammaturgo, e il Don Pasquale una delle sue vette, si tratta ovviamente di una caratteristica decisiva. Per chi lo ritiene un facitore di melodie a uso delle voci, evidentemente no; vorrei però dire che, nell'acustica bizzarra del Filarmonico, io che ero in un palco di primo ordine ho SEMPRE sentito tutte le note di tutti i cantanti, e non è che in scena ci fossero la Nilsson e Corelli...
Compagnia giovane, molto ben preparata, complessivamente ben cantante e soprattutto straordinariamente omogenea. I migliori, IMHO, Rocha e Prato. Regia innocua, ma certo per ottenere qualcosa del genere non c'era certo bisogno di fare una nuova produzione.
In ritardissimo (scusatemi, non è colpa mia) augurissimissimi a tutti.

AM
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