Tosca (Puccini)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Tosca actually

Messaggioda MatMarazzi » sab 19 mar 2011, 17:57

FloriaTosca ha scritto:la voce di Oksana mi arrivò dolce ed emozionante, come avrei voluto ascoltare la mia prima Tosca dal vivo. In DVD e su cd ne ho ascoltate tante, ma dal vivo fu un altro effetto, e così come la sua registrazione di Nedda mi ha convinto di meno (personaggio verista inappropriato a una giovane cantante che di recitazione deve ancora imparare) dal vivo la trovai deliziosa. Premetto che lo spettacolo era all'aperto e l'acustica non era delle migliori, penalizzando soprattutto un già pessimo Cavaradossi, quindi potrei aver trascurato certi passaggi o certe inflessioni, ma nel complesso la qualità del suo timbro era pura, limpida, vitrea. Capii subito che avrebbe fatto carriera e appresi su internet che stava iniziando una fitta collaborazione con la Scala. Non nego che abbia molto ancora da imparare e che non si possa paragonare alle grandi interpreti di questo ruolo (soprattutto per una scarsa passionalità, che tuttavia si collocava perfettamente in quella regia, che voleva una protagonista incantata dall'incubo di un flashback e vittima degli eventi), penso pero che abbia delle doti preziose e che potrà solo migliorare.


Cara Floria Tosca,
grazie per questa bella testimonianza su una giovane artista che sta conquistando gli onori delle grandi stagioni.
Io purtroppo non ho ancora sentito la dyka dal vivo: di lei mi sono fatto solo un'idea dalle trasmissioni e da youtube.
Capisco benissimo che la sua voce dal vivo ti sia piaciuta: il timbro è indubitabilmente bello, pieno, sonoro. Non può non piacere.
E sono d'accordo con te che Nedda è stato soprattutto un errore di distribuzione e che, per quanto riguarda l'espressività, c'è ampio margine di miglioramento.
E tuttavia, se posso essere sincero, qualche perplessità in generale ce l'avrei....
Quello che mi preoccupa dell'artista è che mi pare cerchi soprattutto di aderire a modelli preconfezionati (il sopranone slavo, il vocione, il legatone, la "vera voce del lirico-spinto di quelle che non ci sono più") piuttosto che sviluppare le proprie specificità, le proprie "unicità" vocali, tecniche ed espressive.

Hai ragione: la maturità espressiva si conquista, ma l'individualità si dovrebbe possedere fin dal debutto.
E a me non pare una cantante sufficientemente originale e riconoscibile... specie considerando che ha 33 anni è non è quindi più una ragazza.
Quale che sia la carriera fatta fin a quel punto, a 33 anni gli interpreti d'opera dovrebbero già essere "inconfondibili"; altrimenti sono solo belle voci da ammirare finché resteranno belle (il ché non è mai molto a lungo).

Qui comunque ho trovato il notturno dell'Aida.


Salutoni,
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Tosca alla Scala, buona la seconda

Messaggioda vivelaboheme » ven 27 apr 2012, 2:22

MILANO 2012

Tosca alla Scala, buona la seconda

Eh, no! Adesso basta con le mistificazioni!
Torno dalla Tosca secondo cast, esito della Seconda: un GIUSTO trionfo per Nicola Luisotti, autentica ragion d’essere di questa proposta (unico? Forse sì, ma chi lo ha fischiato dopo la prima è SORDO). La recita è finita con il direttore sotto una ovazione, che, mentre già i cantanti uscivano al proscenio, girava in buca fra gli orchestrali abbracciandoli uno ad uno. E dopo sono rimasti in buca ad applaudirlo: ed è giusto, perché non c’è Albrecht o altro che tenga. Così, quest’anno, non avevano ancora suonato. Sembravano indiavolati! Colori, fraseggio, SENTIMENTO ma vero!
E’ una direzione straordinaria, per totale conoscenza dei tempi drammatici , per profusione di colori, per scansione, per fantasia nei fraseggi.

Poi, questo avviene su tutto il resto: i limiti della compagnia di canto, l’inerte spettacolo di Bondy, o.k. C’è dentro tutto. Giusto. Ma proprio questo, il contesto difficilissimo, dà conto della spettacolosa direzione che trascina tutto ad un giusto trionfo, alla seconda. Perché il pubblico si è perfettamente resoconto che tutti questi cantanti – per buoni o meno buoni che fossero – e che tutto l’assieme, ha dato, ciascuno del suo, il massimo, per la forza trascinante di un direttore che – ebbene sì, esiste: è Nicola Luisotti – sa tutto e tutto sa rendere (questo si era già intuito in Attila, ma non si immaginavano le sottigliezze strumentali, le eleganze, la misura profusa qui) del repertorio italiano.

Dopodiché, va bene. La Dyka ha una voce sicurissimma – la Lama è una vera lama – purtroppo non supportata da dizione, armonici (li ha poveri, sappiamo), colori, mordente della frase che le manca. Chiaro che il Vissi non è il suo momento. Ma canta male? No, anzi, bene. Antonenko è un Otello che fa Cavaradossi, uguale, un uragano di suono anche nelle Dolci Mani. Ma canta male? No. Vratogna, Scarpia: sono ottimi mezzi di base un po’ sprecati perché spinge quasi sempre e fa uno Scarpia sempre con il ghigno e la pronuncia ghignante mentre potrebbe anche sottilizzare (è molto bravo in scena, fra l’altro): ci rifletta, e non rovini la voce. Canta male? No.

Di irrecuperabile c’è una cosa: la squallida messa in scena di Bondy, con il più brutto del centomila muri creati da Richard Peduzzi. Basta, due anni sono abbastanza: finisca al macero. Ci sono allestimenti stupendi che non vengono ripresi. Questo di Bondy può proprio sparire, senza rimpianti. In Scala ha fatto una stupenda Salome e un intelligente Idomeneo. Qui ha “toppato” clamorosamente, ed è girato – schifando ovunque – dagli Stati Uniti all’Europa.

Ma che Isotta abbia scritto quel che ha scritto, i siti dei Cassamortai idem, non avendo orecchie e senso della musica per riconoscere questa direzione di Luisotti, dà conto dell’attendibilità di costoro. Che è nulla, ma disturbante. E bisognerà pur che smettano di nuocere: cosa vengono a teatro a fare? In qualche modo (impedirgli di esserci non si può, non considerarli si può e si deve) finiamola con le Prime della Scala “artefatte” da costoro.

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Re: Tosca alla Scala, buona la seconda

Messaggioda pbagnoli » ven 27 apr 2012, 11:52

Caro Marco,
(...)
Per me - che adoro il passato, che ho centinaia di dischi e files di cantanti storici - non c'è nessun senso a vivere di perenni rimpianti per l'età d'oro. Ma rispetto le opinioni di tutti, anche se i fischi preconcetti mi danno fastidio.
Ti inviterei a fare altrettanto.

Dovessero succedere ancora azioni preconcette di disturbo non motivato, mi permetterei di suggerire la stessa tattica, che poi è la medesima che Pier Capponi adottò contro Carlo VIII: rumore contro rumore.
Perché solo di rumore si tratta, e il rumore non ha mai fatto cultura.
Ripeto: non è un problema di adesso. E' un problema vecchio come il mondo.
Se c'è rispetto, c'è spazio per tutti, non credi?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Tosca alla Scala, buona la seconda

Messaggioda vivelaboheme » ven 27 apr 2012, 13:19

Come già risposto a precedente, consimile considerazione, sono d'accordo con te al 100%. Compresa l'ottima idea di ripetere quella simpatica manifestazione da te citata. Il che, fra l'altro qualcuno ha fatto alla prima di questa Tosca, ovviamente scatenando furia e lanci di casse da morto (immagine suggestiva, non trovi?)



Ciao, grazie.

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Re: Tosca alla Scala, buona la seconda

Messaggioda MatMarazzi » dom 13 mag 2012, 15:01

Ho visto anche io, ieri 12 maggio, questa Tosca.
Non è assolutamente il tipo di spettacolo che sarei andato a vedere mia sponte: ci sono andato per dover di abbonamento.
Certo, non è stata una grande Tosca, tutt'altro che uno spettacolo indimenticabile o, secondo alcuni, degno della Scala (ma sarà poi vero? Andiamo a vedere la lista delle rappresentazioni storiche di Tosca a Milano... si tratta di routine per il 70%).

Non avevo mai visto dal vivo lo spettacolo di Bondy, solo il video.
E la visione del video dal Met fu condizionata negativametne dalla grande attesa che tutti nutrivamo verso questo spettacolo e dal sogno che un gigante come Bondy potesse ricavare qualcosa di grande da Tosca.
Come ricorderete tutti, proporzionale all'attesa fu la delusione.
Ci ritrovammo infatti uno spettacolo prevedibile, senza alcuna velleità di rilettura, persino incapace di evitare i classici errori di interpretazione del libretto, tipici dei registi alla Zeffirelli o alla Ronconi.
Non so, tanto per fare un esempio, l'Angelotti che - in apertura dell'opera - si intrufola a Sant'Andrea con i capelli lunghissimi e la barba lunga, manco fosse un Conte di Montecristo appena evaso da decenni di prigionia, mentre il suo arresto era avvenuto un paio di mesi prima, al crollo della Repubblica Romana. O Scarpia che si presenta in chiesa al primo atto spaventoso, da un balcone, dove conciona e terrorizza gli astanti manco fosse un Mussolini che sbraita su Piazza Venezia -mentre dovrebbe entrare con nonchalnace, quasi un fedele tra gli altri - e che da lì ruggisce ai suoi sgherri "occhio alle porte, SENZA DAR SOSPETTI" :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ovvio che la prima volta che abbiamo visto tutto questo in video, unito alla più vieta banalità di gesti, alla mancanza di un disegno coerente e innovativo e al solito trattamento banalizzante dei tre protagonisti (una Tosca tebaldesca, un Cavaradossi del monachesco, il solito Scarpia "leather" che oggi va di moda, con frustini e stivali di pelle, ecc...) ...ci avesse fatto cascare le braccia.

Ieri però nutrivo ben diverse aspettative, e questo mi ha permesso di rilassarmi e divertirmi più di quello che avrei pensato.
Ormai nessuno si aspetta più che la Tosca di Bondy sia rivoluzionaria e geniale (come fu quella di Carsen). Ormai si va a vederla come un tranquillo spettacolo di routine: una Tosca rassicurante come era quella di Zeffirelli al Met, che funga da buon contenitore per decine e decine di cantanti diversi; uno spettacolo semplice e adattabile che possa essere ripreso decine di volte, lasciando alla ribalta i vari artisti che lo riempiono.
Be'... visto in questi termini, senza troppe attese, lo spettacolo funziona... E se deve essere uno Zeffirelli aggiornato, allora (e sempre) meglio Bondy di Zeffirelli.
Alla fine le scene sono semplici e simpatiche (in particolare lo studio di Palazzo Farnese, spoglio e persino anonimo, ma con i muri dipinti di un rosso-velluto che sfuma a seconda della temperatura emotiva, pare proiettarsi dal costume - a sua volta rosso - di Tosca e che si fonde col broccato del sipario che si chiude a vista soltanto alla fine del secondo atto, come siglando di rosso la "scena madre" della protagonista). Qualche spunto di buon effetto c'è (il finale) e la gestione di tempi dell'azione è ancorata al mestiere di uno regista che, in tutti i casi, sa il fatto suo.
Ora capisco perché, nonostante non sia geniale, questa Tosca venga ripresa tanto assiduamente; perché è come il Billy Budd di Decker. Non funzionerà in DVD e non entrerà nella storia, ma è un buon contenitore, facile ed economico, per mille Tosche senza pretese.

Luisotti mi è piaciuto abbastanza: andrebbero meglio studiati gli equilibri sonori con il palco (troppo sovento soverchiato), magari anche un po' limata l'enfasi esagerata di certi temi (quello di Scarpia ad esempio); infine Luisotti dovrebbe un po' combattere la sua tendenza a dilatare troppo i tempi, per ricavarne suggestivi effetti di fraseggio ma a detrimento della naturalezza della "conversazione".
A parte questo la sua direzione è molto, molto curata, di bell'impatto e con affascinanti sonorità.

Marcelo Alvarez è qualcosa di indescrivibile! :D
Intanto la recitazione: bisognerebbe andare a teatro solo per vederlo recitare.
Dire che è incapace del benché minimo movimento sensato è dire poco... gongola in palcoscenico, cicciottello e sballato, in modo divertentissimo; ma non è questo il meglio...
Il meglio sono i tentativi di inserire (in mezzo alla brodaglia di mimica assurda e di gestualità da telenovela) continui dettaglia che dovrebbero testimoniare la sua comprensione del testo.
Faccio un esempio.
Tosca dice "Ma prima ridi, amor" (e lui fa una faccia ridanciana, ma con occhio perplesso; come a dire "di cosa devo ridere?")
"Prima sarai fucilato" (e allora lui sgrana gli occhi e spalanca le braccia: "Ma come... fucilato?")
"Per finta, ad armi scariche" (e allora fa un sorrisone con un sospirone di sollievo: "Fiuuuu, per un attimo avevo pensato...")
Ecc....
Insomma un divertimento che non ha eguali all'opera... Era dei tempi di Bruson che non vedevo nulla del genere....

Il canto. Altrettanto ridicolo ovviamente.
Spinto come un ossesso, tutto strascicato, gonfio come quello di una rana toro, tutto preso dall'ossessione di dimostrare che "lui sì che ha la voce di Cavaradossi", con pianissimi radi e nella maggior parte dei casi un po' afoni.
Anche vocalmente lui appartiene in toto ai Cavaradossi che si strappano i peli del petto e li tirano sulle signore in platea, ma il bello è che si capisce lontano un miglio che non è questa la sua natura (che invece sarebbe quella di un simpatico Bagonghi). I peli se li strappa lo stesso, perché ritiene che solo così possa ritenersi un "Tenore" come quelli di una volta... ma ogni volta che lo fa gli scappa un "ahi!".
E tuttavia posso capire che piaccia.
E' riuscito a trasformare la sua voce (che nei primi anni 2000 suonava ben diversa) in un miscuglio fra il Pavarotti più brado e il Domingo più ipocrita; gli acuti sono penetranti, spesso sparati "col saltino" ma comunque efficaci; i singhiozzini e i singultini sono talmente ben preparati da far credere che i suoi vocalizzi al mattino siano fondati su essi.
E tuttavia va detto che il pubblico non è andato in visibilio: nonostante Luisotti abbia permesso (cosa per me scandalosa) la "pausa di tradizione" alla fine delle sue arie per permettere gli applausi, questi sono risultati affettuosi, ma né lunghi, nè torrenziali.

La Serafin... che dire....
E' certamente una grande artista e alla fine la sua Floria Tosca è stata la migliore in campo.
Non mi capacito però di come non si renda conto che il suo baricentro vocale non è quello di Tosca.
E dire che io l'avevo capito già dieci anni fa, quando la sentii (meravigliosa!!!!) nella Dama di Picche con la regia di Jones.
Bastavano due note per capire che la sua tessitura era quella del Falcon: in pratica una Sieglinde, una Valentine, una Didon, una Fedora al massimo.
Ma niente da fare: Tosca, Turandot addirittura....
Ma non si ascolta? E gli addetti all'ufficio casting della Scala nemmeno?
La sua Tosca ha alternato, ieri, momenti di indubbia efficacia (quando era nel registro centrale) ricchi di sfumature, ottime intenzioni, eloquenza d'accento, a tensioni spaventose in acuto.
E non è che non abbia cacciato i do (persino quella della lama) con una qual certa perentorietà.
Ma si trattava di note talmente estreme per lei da rasentare l'urlo.
E non parliamo della spaventosa chiusa di "Vissi d'arte" (che per il resto ha cantato e fraseggiato molto bene).
L'impressione finale che la sua voce ci lascia (una voce che pure sarebbe grande, sontuosa, timbricamente bella) è un continuo senso di chioccio e faticoso.
Come attrice è senz'altro efficace, ma la sua Tosca milanese non è niente al confronto dei miracoli che le ho visto compiere dal vivo con Jones e con la Nemirova. Si vede che lei, per brillare in scena, ha bisogno di registi veri e non di "contenitori per riprese" (come è la Tosca di Bondy).

infine Gagnidze: davvero niente di speciale, almeno in Tosca.
E' il solito bass-baritonone declamatorio che oggi va per la maggiore (come Dobber e Lucic) e che viene erroneamente propinato anche nei grandi personaggi verdiani.
Mi spiace per zietta Ebe, ma l'immagine incancellabile di Thomas Hampson in questa parte mi convince che anche per Scarpia sarebbe il momento giusto di passare ai coloristi.

Tutto questo, ovviamente, imho.

Salutoni,
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda VGobbi » dom 13 mag 2012, 15:28

Grazie mille Mat per la recensione e sopra tutto che hai deciso di assistere allo spettacolo, pur non essendo di tuo gradimento. Sopra tutto hai detto cose che si sapeva gia' ... spettacolo di Bondy, Alvarez "strappapeli" (a molti non puo' piacere, compreso me, cio' ripeto non toglie che il suo spazio nel mondo dell'opera a livello mondiale lo stia ritagliando), Serafin che canta ruoli al di sopra delle sue possibilita' ... etc ...

Gli aspetti per me piu' interessanti, erano sopra tutto la direzione di Luisotti, ma in misura ancor maggiore lo Scarpia di Gnagnidze (artista, che francamente non mi dispiace). Certo, forse un po' grand-guignolesco ma ha un suo perche' e sopra tutto sa stare in scena.

L'ho visto come Gianciotto (e non mi era dispiaciuto) e rivisto proprio come Scarpia, seppur solo in video. Comunque, tra gli ultimi Scarpia che mi hanno fatto un enorme impressione e' stato sicuramente quello di Terfel, in versione leather.

Ultima considerazione. Hampson in Scarpia non l'ho mai sentito e ne sarei curioso.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda Ebestignani » dom 13 mag 2012, 16:38

Perbacco,Vittorio,sta su Youtube,il Te Deum di Hampson. C'e' pero' solo quello,e sul tubo si sente. Io che con la mia vetusta Toyota mi ero fatta 1200 km tra andare e venire, forse complice il posto che mi avevano rifilato non ho avuto l'onore e il piacere ( :shock: si fa per dire)di sentirlo,e soprattutto nel Te Deum.
Ne abbiamo gia' discusso con Matt da qualche parte.Ma,perbacco un altra volta,sentitelo e,senza sudditanze psicologiche :wink: dacci il tuo parere,che con molta ansia aspetto,e indovina perche'?
Perche' dal vivo,per questioni anagrafiche,non l'ho sentito mai; ma a giudicare dalle incisioni ho rimpianto alquanto il caro vecchio Tito Gobbi,roba che mio padre mi avrebbe diseredato :oops:
Una cosa ha Hampson rispetto a lui,che non strilla nella scena della tortura. In compenso nicchia,bofonchia,gracchia.C'e' piu' colore in lui che in Matisse....
Devo dire pero' che io non faccio testo in nulla,per carita',ma in Tosca ancora di meno: uno Scarpia decente non ricordo di
averlo mai sentito,gli unici che tollero sono Taddei e Milnes,ma non sempre.I peggiori che ricordo sono appunto Hampson,Bruson e London.Ma si sa,de gustibus....
Scherzi a parte ( quando Matteo parla di Hampson per me il ricordo di Tosca e Masnadieri e' come l'ombra di Banco,e forse non riesco ad essere razionale...)sai dove mister TH mi ha deluso di piu'? Proprio nel canto di conversazione,dove teoricamente dovrebbe nuotare nella sua acqua. Senza parlare delle gigionate,ma questo e' un altro discorso.
Sul Tubo,giacche' ci sei, leggiti pure i commenti. Valgono quello che valgono,ma qualcuno e' divertente.
Ah a proposito: il Te Deum di quell'altro che hai citato,e che nominar non oso, mi irrita ancora di piu',nella sua palese e
trita imitazione di Sir Anthony Hopkins,che per me,mutatis mutandis, e' come la Silja per Matteo. :idea: e guai a chi lo tocca!!!

Un abbraccio
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda VGobbi » dom 13 mag 2012, 19:04

Grazie mille, Ebestignani! Non ci avevo neanche pensato di guardare sul tubo!!! :oops:

Posso dire la mia? :oops:

Hampson mi ha convinto anche qui, dopo l'ottimo suo Macbeth zurighese con la Marrocu. Negli spezzoni che ho visto (scena del fazzoletto, Te Deum e duetto iniziale con Kaufmann), ha mostrato un uso dei fiati non proprio lineare (si nota sopra tutto nel bellissimo arioso "A doppia mira"), supportato pero' da un'intelligenza d'interprete che teme pochi riscontri, oltre ad una recitazione da manuale. Davvero un grande Scarpia!

Mi lascia qualche perplessita' sulla preferenza di Milnes caldeggiato da te, mentre superbo e' lo Scarpia di Taddei, senza dimenticare quello tratteggiato da Ramey (edizione diretta da Sinopoli).
Disapprovo il tuo giudizio negativo sullo Scarpia di Bruson (faccio riferimento alla bella edizione Emi con la direzione di Levine e la coppia Domingo ( :roll: ) e Scotto ( : Love : ). Pessimo, inadeguato lo Scarpia di London (e qui hai perfettamente ragione).

Pazienza su Terfel, mentre credo sia inutile da parte tua commentare la prova di Gnagnidze (di cui esiste proprio il "Te Deum").
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda beckmesser » lun 14 mag 2012, 10:04

MatMarazzi ha scritto:E la visione del video dal Met fu condizionata negativametne dalla grande attesa che tutti nutrivamo verso questo spettacolo e dal sogno che un gigante come Bondy potesse ricavare qualcosa di grande da Tosca.
Come ricorderete tutti, proporzionale all'attesa fu la delusione.


E, purtroppo, pare non avrà occasione di rifarsi: nel sito della Scala il nome di Bondy è sparito dalla locandina del prossimo Rigoletto, ed è ricomparso quello di... Déflo... 8) :evil: Ovviamente, spariti tutti i riferimenti anche alle coproduzioni. Altrettanto ovviamente, nessuna spiegazione. Mah...

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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda Ebestignani » mer 16 mag 2012, 0:42

Vittorio, io comunque comincio a insospettirmi quando sento parlare troppo spesso di "cantanti intelligenti".
Hampson del resto deve esserlo di sicuro. Riuscire a passare per grande Macbeth,per rivoluzionario Renato e grande Scarpia con i suoi mezzi non e' mica da tutti.
Vedi, tu dicevi dei problemi di respirazione quando attacca "a doppia mira tendo il voler". Secondo me i problemi di respirazione ce li ha SEMPRE, e una frase musicale intera fa fatica a sostenerla SEMPRE,sia che canti la Tosca sia che canti l'Ave Maria di Gounod. Prova un po' a sentirlo nel Di Provenza e nell'Eri tu(su YT ci sono) e osserva la fatica erculea che deve fare per tenere i pezzi in piedi alla bell'e meglio.
E ti dico di piu'.La fatica boja la fa pure nei lieder. Io ho la registrazione parziale del suo ultimo concerto alla Scala. Ha una splendida pronuncia tedesca: quello si'.
Per evitare rimbrotti, torno a ripetere che non metto in dubbio che si possano ottenere splendidi risultati con una fonazione e una tecnica non ortodosse. Ma c'e' un limite a tutto : io da Kaufmann posso anche tollerare smarronate (che anche lui fa,e anche nella Tosca: solo io lo ho sentito stonacchiare in Recondita Armonia ("cinta di chiome bionde")??? )perche' in certe cose sentirlo e vederlo e' un piacere davvero.Ma mr TH proprio no,e non gliele possiamo passare tutte buone dopo tutto quello che si sono sentiti dire addosso Bastianini,Gobbi,Cappuccilli,Bruson tanto per non fare nomi.
Ho inoltre il sospetto che questi problemi ci siano sempre stati,c'e' un CD col Trovatore del 98 e -questo lo ritrovi anche su YT- un duetto dell'Attila cantato con Ramey ( che se lo mangia vivo) a soli 35 anni.
Insomma,io ho la sensazione che con una voce neanche troppo bella in natura ( a parte certe note centrali),una voce da Guglielmo o Papageno, per dirla proprio tutta fino in fondo,si sia guadagnato una fama un po' eccessiva, e il "logos"indelebile del politically correct. Quindi deve essere MOLTO intelligente.

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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda MatMarazzi » mer 16 mag 2012, 11:54

Ebestignani ha scritto:Insomma,io ho la sensazione che con una voce neanche troppo bella in natura ( a parte certe note centrali),una voce da Guglielmo o Papageno, per dirla proprio tutta fino in fondo,si sia guadagnato una fama un po' eccessiva, e il "logos"indelebile del politically correct. Quindi deve essere MOLTO intelligente.


Se è per questo anche tu sei molto intelligente! :) Ben più di Hampson... :)
Lo dimostra il fatto che almeno a te (a differenza delle centinaia di migliaia di persone che da quarant'anni comprano i suoi dischi e affollano le sue performances) Hampson non riesce a darla a bere!

Parlando d'altro, sono un po' preoccupato per il tuo stile espressivo! :)
"Smarronate", "fatica boja"... non sono locuzioni che mi sarei aspettato da una penna forbita e raffinata come la tua.
Ho come la sensazione che negli ultimi post tu ti stia... come dire? ... un po' "stinchellizzando"!

In tutti i casi, grazie come sempre e un salutone!
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda Ebestignani » sab 26 mag 2012, 0:55

Te l'ho detto che quando parlo di TH non mi controllo : Chessygrin :
Poi sai Matt,e' l'aria del Canada.Rude e perversa,e whisky di segala. Bisogna risciacquare panni in Arno.
Poi,devo dirlo,non ci credo fino in fondo che ti piaccia tanto il nostro eroe. Ma stiamo allegri,presto fara' Wotan....sara' una rivisitazione wagneriana da vedere.Voi,perche' io non ci vado di sicuro :wink: Vuoi mettere,un Wotan giovane ribaldo e col codino? E britteniano,ça va sans dire...
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda Maugham » dom 27 mag 2012, 9:27

Ebestignani ha scritto: Ma stiamo allegri,presto fara' Wotan....sara' una rivisitazione wagneriana da vedere.Voi,perche' io non ci vado di sicuro :wink: Vuoi mettere,un Wotan giovane ribaldo e col codino? E britteniano,ça va sans dire...
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Dove? non ne sapevo niente.
Dammi notizie.
Ciao
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda Ebestignani » lun 28 mag 2012, 23:35

Dove non lo dice. Era sull'International Herald Tribune di un paio di settimane fa: diceva che si stava avverando un suo sogno,ricorrente da quando canta.E bravo Tomassino nostro.Certo che non e' mai banale.
Il bello e' che e' capace di farlo: tanto qualcuno che gli firma l'ennesima cambiale in bianco lo trova sicuramente: o no?
Accetterei scommesse su Zurigo. Certo,in un mondo diverso probabilmente non potrebbe nemmeno pensarlo. Del resto quando cantavo- da semidilettante- da mezzosoprano a me sarebbe piaciuto fare Scarpia e il Riccardo del Ballo. :evil:
Dopo aver sentito Quasthoff nella Damnation in concerto, cosa che ritengo sia stata il peggio del peggio del peggio che mi sia capitato mai,ho pensato che effettivamente avrei potuto cantarlo,Riccardo. E tu m'appronta un abitooooo.... : Chessygrin : :oops:
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Re: Tosca (Puccini)

Messaggioda beckmesser » mer 30 mag 2012, 10:34

Mi suona strano, dato che in un'intervista di aprile dichiarava che Wotan gli piace molto ma che non lo sente un personaggio adatto a lui, mentre sta considerando Sachs, "maybe in ten years" :shock: :shock: come dire, bisogna guardare avanti...

Beck
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