Fantasie da 7 dicembre

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda MatMarazzi » gio 08 gen 2009, 20:56

beckmesser ha scritto:in un contesto simile io l’eseguirei coi recitativi, che per circa metà esistono di mano dello stesso Offenbach. Lui stesso, del resto, durante quasi tutta la composizione era indeciso se destinare l’opera all’opéra-comique di Parigi (coi parlati) o a Vienna (coi recitativi), ed a me sembra che i Contes reggano molto bene entrambe le versioni (a differenza di Carmen, che coi recitativi esce massacrata). Meno d’accordo invece sarei sul Cellini, che non mi sembra abbia nulla a che fare con l’opéra-comique.


Scusami, c'è stato un malinteso.
Ho dato per scontato che tu avessi letto quel che avevo scritto alcuni messaggi fa rispondendo all'ipotesi di Pruun di aprire con "L'amore delle tre melarance".
Non stavo facendo un discorso di genere, ma solo di argomento!
Infatti a mio gusto personale l'inaugurazione dovrebbe avvenire con titoli di argomento "serio" e di tono alto e paludato! :)
I racconti di Hoffmann è un testo di dirompente vitalità, di ironia caustica, senso del gioco: proprio come il Benvenuto Cellini (che non è un'opera-comique) e l'amore delle 3 Melarance (che lo è ancora meno).
Per me titoli così stanno bene a chiusura di stagione... In apertura un po' meno.
Insomma... per intenderci: apriamo con Guerra e Pace, chiudiamo con le Melarance; apriamo con gli Abencerages e chiudiamo con les Deux Journées; aprimo con la Kovantchina e chiudiamo con la Fiera di Sorochinsky; apriamo con Gloriana e chiudiamo con Il Sogno di una notte di mezz'estate. Apriamo con i Troyens e chiudiamo col Cellini.
Tutto qui... è solo una mia fisima.
Nemmeno Carmen userei come apertura di stagione...

Toby Spence: secondo me è una delle evoluzioni più interessanti del tenorismo anglosassone: lo conosci? Che ne dici?


Sì, l'ho sentito varie volte a Parigi (Kabanowa, Flauto Magico, Tristano).
Lo trovo semplicemente bravissimo.
Sottoscrivo in toto la tua definizione ("una delle evoluzioni più interessanti del tenorismo anglosassone"): ai velluti barocchi e colori "parlanti" ereditati dai suoi predecessori, unisce suoni molto strani, moderni... sussurri e confidenze che a me ricordano certi vocalists celtici o irlandesi. Non so in Hoffmann, ma è certo un cantante magnifico.

Saluti,
Matteo
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda Tucidide » gio 08 gen 2009, 21:09

MatMarazzi ha scritto:Infatti a mio gusto personale l'inaugurazione dovrebbe avvenire con titoli di argomento "serio" e di tono alto e paludato! :)

Allora, quale titolo migliore de Les Huguenots, specie in un periodo così movimentato da un punto di vista religioso? :)
Chiamerei Terfel (oppure Pape) come Marcel, la Barcellona come Urbain e la Serafin come Valentine (suggerimento di Mat :wink: ). Azzarderei Osborn come Raoul. Rimarrebbe l'incognita Marguerite.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda VGobbi » gio 08 gen 2009, 22:08

Ma sto' Pape vi pare davvero un fenomeno? Certo, qui e' solo uno spezzone e non puo' essere il riassunto della sua voce, pero' capperi quanto dilettantismo nella sua recitazione e quante difficolta' vocali nel cantare questo monologo : http://it.youtube.com/watch?v=Q5N898GfQ_4

Cosa mi dite? Sicuramente non e' un grande Boris!
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda Luca » gio 08 gen 2009, 22:25

Rimarrebbe l'incognita Marguerite.
==================================================
Perché incognita ? La Dessay: mi pare che, data la sua musicalità, estensione di voce e qualità di interpretazione, ci farebbe comprendere che la Marguerite non è solo una parte svolazzante.

Saluti, Luca.
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda Maugham » gio 08 gen 2009, 22:47

Tucidide ha scritto:Allora, quale titolo migliore de Les Huguenots, specie in un periodo così movimentato da un punto di vista religioso? :)


Tucidide. Da moderatore mi permetto di ricordare il paletto fissato dall'autore del primo messaggio.
Guth, Guth, Guth...... :twisted:
Altrimenti diventa il tototitolo e possiamo tirarne fuori a valanghe.
Guth sta agli Ugonotti come Zeffirelli al Wozzeck. :D
WSM
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda Tucidide » gio 08 gen 2009, 23:01

Maugham ha scritto:Guth sta agli Ugonotti come Zeffirelli al Wozzeck. :D
WSM

:oops: :oops: :oops:
Pardon!
In effetti l'avevi detto che avevi il dubbio della gestione delle grandi masse.
Ma dici che ci sia incompatibilità anche a livello tematico?
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda MatMarazzi » ven 09 gen 2009, 1:13

Tucidide ha scritto:Allora, quale titolo migliore de Les Huguenots, specie in un periodo così movimentato da un punto di vista religioso? :)


Caro Tuc... sei disattento! ;)
La tua ipotesi (il grand-opéra di Meyerbeer) era già stata avanzata da Vittorio.
Come ho già scritto in risposta a lui, proporre Meyerbeer a un loggione sul piede di guerra è un rischio inutile.
Anche per me il problema non è Guth (qui mi permetto di dissentire da Maugham: secondo me anzi Meyerbeer potrebbe condurre ad approdi soprendenti in mano a Guth).
Il problema è che in un'opera come gli Ugonotti i finti intenditori del loggione sarebbero all'erta come cagnolini da guardia, con l'orecchio teso a ogni più piccolo catarro, pronti a scatenare l'ira divina di chi "c'era" quando la Sutherland... quando Corelli... quando Ghiaurov...

Chiamerei Terfel (oppure Pape) come Marcel

Tuc... Tuc... ;)
Il tuo serpentello non ti consiglia di considerare un po' di più la tessitura? Marcel è grave... Terfel non ci starebbe...
Però l'idea è ugualmente straordinaria. Ne convengo e me ne compiaccio!
Pape sarebbe vocalmente più a posto, ma non avrebbe l'irridente fantasia, nè senso del gioco, nè quel tono popolaresco, paterno e burbero che il personaggio richiede e che nessuno più di Terfel oggi ha...
REsta solo da sperare che il loggione non si accorga di qualche nota grave un poco ...alitata.
Fino a tre o quattro anni fa avrei potuto anche suggerire Hawlata. Ma oggi è un po' troppo becero.
Qualcosa mi dice che Maugham vorrebbe Stephen Milling, che per un secondo cast sarebbe di lusso! :)

la Barcellona come Urbain

E dove li troverebbe gli acuti di "Nobles Signeurs"?
La Barce ha bisogno di tessiture più distese: Urbano è un personaggio anfibio e scomodo (per varie ragioni) e ha bisogno di vocalità quasi sopranili (sarebbe un colpaccio proprio la Di Donato) :)

e la Serafin come Valentine (suggerimento di Mat :wink: ).

Sì, ma non certo in un primo cast! Non in un 7 dicembre...
Per un 7 dicembre ci vorrebbe almeno una Westbroek

Azzarderei Osborn come Raoul.

Un tenorino piccino picciò solo perché ha gli acuti e un bello stile?
Te lo si può concedere solo nel secondo cast! :)
Per il primo cast sono dolori grossi, grossi!
Raoul sì che è la vera incognita...

Rimarrebbe l'incognita Marguerite

Come ha detto Luca, l'unico personaggio che oggi avrebbe potenzialmente l'interprete "ideale" è proprio Margot.
E anche per un secondo cast andresti di lusso: la Damrau, la Schaefer... tutte autorevolissime "potenziali" regine di Navarra.

Hai dimenticato Nevers (Ludovic Tézier? Nathan Gunn? Stephan Degout? oggi coi baritoni c'è solo l'imbarazzo della scelta) e soprattutto Saint-Bris, personaggio chiave che al Met (nella serata delle 7 stelle) era cantato da Plançon...
Sono certo che Maugham proporrebbe Uusitalo. :)
E Vit Tomlinson...
:) Una decina d'anni fa l'avrei proposto anche io!
Ora è a questo ruolo (e non a Marcel) che indirizzerei Pape.

Salutoni,
Mat

PS per Maugham: tornando un attimo alla mia Elena Egizia, mi è venuto in mente chi si potrebbe chiamare per la "cozza sapiente"! :D La Miljiakovic! Pensa che razza di colpo!
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda Tucidide » ven 09 gen 2009, 1:31

MatMarazzi ha scritto:Terfel non ci starebbe...
Però l'idea è ugualmente straordinaria. Ne convengo e me ne compiaccio!
Pape sarebbe vocalmente più a posto, ma non avrebbe l'irridente fantasia, nè senso del gioco, nè quel tono popolaresco, paterno e burbero che il personaggio richiede e che nessuno più di Terfel oggi ha...

Era proprio a quello che avevo pensato per affidarlo a Terfel. :)

La Barce ha bisogno di tessiture più distese: Urbano è un personaggio anfibio e scomodo (per varie ragioni) e ha bisogno di vocalità quasi sopranili (sarebbe un colpaccio proprio la Di Donato) :)

Sì, forse la DiDonato andrebbe meglio in acuto, in effetti. Ma poi in basso... :roll:

e la Serafin come Valentine (suggerimento di Mat :wink: ).

Sì, ma non certo in un primo cast! Non in un 7 dicembre...
Per un 7 dicembre ci vorrebbe almeno una Westbroek

Non conosco bene la cantante in questione.

Azzarderei Osborn come Raoul.

Un tenorino piccino picciò solo perché ha gli acuti e un bello stile?
Te lo si può concedere solo nel secondo cast! :)
Per il primo cast sono dolori grossi, grossi!
Raoul sì che è la vera incognita...

Però Arnold, pur con l'inciampo della terza recita, se l'è portato a casa. E chi c'era ha detto che l'effetto non era disprezzabile.

Rimarrebbe l'incognita Marguerite
Come ha detto Luca, l'unico personaggio che oggi avrebbe potenzialmente l'interprete "ideale" è proprio Margot.
E anche per un secondo cast andresti di lusso: la Damrau, la Schaefer... tutte autorevolissime "potenziali" regine di Navarra.

Non sarei convintissimo... la regalità non è una qualità che vedo nella Dessay...
Saint-Bris, personaggio chiave che al Met (nella serata delle 7 stelle) era cantato da Plançon...
Sono certo che Maugham proporrebbe Uusitalo. :)
E Vit Tomlinson...
:) Una decina d'anni fa l'avrei proposto anche io!
Ora è a questo ruolo (e non a Marcel) che indirizzerei Pape.

Ecco: Pape come Saint-Bris e Terfel come Marcel. Ottimo. :D
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda MatMarazzi » ven 09 gen 2009, 13:22

Tucidide ha scritto:Sì, forse la DiDonato andrebbe meglio in acuto, in effetti. Ma poi in basso... :roll:

Solo "no no no" presente qualche scoglio in questo senso...
Ma secondo te il pubblico si irrita di più per un grave un po' "scivolato" o per un do "strillato"?
Con Urbain si è costretti a fare una scelta compromissoria, a meno che non si tagli "Nobles Seigneurs" (che filologicamente sarebbe corretto... ma che a me dispiacerebbe tanto...). :cry: :cry:

Però Arnold, pur con l'inciampo della terza recita, (Osborne) se l'è portato a casa. E chi c'era ha detto che l'effetto non era disprezzabile.


Io c'ero e ti posso assicurare che non è stato nulla di straordinario.
Un modestissimo secondo atto, al risparmio, in funzione di qualche acuto "all'arrembaggio" nella cabaletta.
Una personalità piccola e scarsamente pentrante (in un ruolo Nourrit!!!!).
Certo se si devono fare gli Ugonotti a tutti i costi.. Osborne potrebbe cavarci di impaccio.
Lui almeno le note le ha! E anche uno stile pertinente!
Ma non si devono fare gli Ugonotti a tutti i costi! Le opere si scelgono in funzione degli artisti di cui disponi.

Non sarei convintissimo... la regalità non è una qualità che vedo nella Dessay...


La regalità non è l'elemento connotante di Marguerite (che in fondo era solo regina di Navarra, fatta sposare - per ipocrisia politica - al capo degli ugonotti).
E' molto di più che una regina.
Anche storicamente era una figura scomoda, ma in quest'opera diventa il simbolo stesso del fallimento dell'umanità, vittima tanto velleitaria, quanto manipolata.

Secondo me è stata la Sutherland (indubbiamente la massima Marguerite degli ultimi ottant'anni) ad aver fatto credere che l'aspetto "regale" sia così importante: lei di Margot fece un monumento solenne, arcadico e appena vagamente salottiero; con lei sparì la gioventù del personaggio, il suo candore di ragazza, la sua sessualità caliente (il "si j'etais coquette" con Dame Joan diventa una grande aria da salotto).
Intendiamoci, io adoro la Sutherland in questo ruolo: ne ha fatto un personaggio magnifico, uno dei più incisivi della sua carriera, ma Margot si può e si deve leggere anche in chiavi molto differenti.

E' la velleità del compromesso calpestata dalle leggi della guerra, è la politica dell'ideale contrapposta alla brutalità della ragion pratica. E alla fine è la testimone ammutolita della vittoria della barbarie sulla civiltà.
La fine dell'opera è affidata a lei, al suo sguardo muto sul sangue confuso di cattolici e protestanti, sparso dalla furia dello Stato accentrato.
Anche ammesso che la Dessay manchi di regalità (che è poi tutto da vedere: la regalità che le manca è forse quelle "posata" e altera da film colossal), ma ...anche ammesso che sia vero, sono altri gli aspetti chiave del personaggio.

La Dessay è un vero genio (per me) dal punto di visto psicologico e drammaturgico: svela nei personaggi motivazioni impensabili e contraddizioni sconcertanti e lo fa con impeto e linguaggio modernissimi.
Se ci riesce con "nullità" come Lakmé e Philine, figurati cosa potrebbe scovare in personaggi davvero multiformi e complessi come Marguerite...

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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda VGobbi » ven 09 gen 2009, 20:47

MatMarazzi ha scritto:Hai dimenticato Nevers (Ludovic Tézier? Nathan Gunn? Stephan Degout? oggi coi baritoni c'è solo l'imbarazzo della scelta) e soprattutto Saint-Bris, personaggio chiave che al Met (nella serata delle 7 stelle) era cantato da Plançon...
Sono certo che Maugham proporrebbe Uusitalo. :)
E Vit Tomlinson...
:) Una decina d'anni fa l'avrei proposto anche io!
Ora è a questo ruolo (e non a Marcel) che indirizzerei Pape.

Ma Tomlinson oggi sarebbe proprio inascoltabile? :cry:

Nessuno mi risponde, scusatemi pero' il clamoroso OT, sul monologo cantato da Pape nel Boris. Che ve ne sembra?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda pbagnoli » ven 09 gen 2009, 21:03

VGobbi ha scritto:

Nessuno mi risponde, scusatemi pero' il clamoroso OT, sul monologo cantato da Pape nel Boris. Che ve ne sembra?

Mi lascia un po' indifferente
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda VGobbi » ven 09 gen 2009, 21:24

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto:

Nessuno mi risponde, scusatemi pero' il clamoroso OT, sul monologo cantato da Pape nel Boris. Che ve ne sembra?

Mi lascia un po' indifferente

Penso che sia il peggior commento che un cantante possa ricevere, no?
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda MatMarazzi » ven 09 gen 2009, 21:46

VGobbi ha scritto:
pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto:

Nessuno mi risponde, scusatemi pero' il clamoroso OT, sul monologo cantato da Pape nel Boris. Che ve ne sembra?

Mi lascia un po' indifferente

Penso che sia il peggior commento che un cantante possa ricevere, no?


A me invece pare "potenzialmente" bravissimo.
E' vero che manca un po' di personalità tragica per questo ruolo.
E' anche vero che probabilmente l'acuta soluzione registica (parte declamando meccanicamente un discorso "pubblico" davanti a un microfono e poi, progressivamente, la piena dei suoi pensieri lo porta a una disperazione vera) lo mette un po' in difficoltà. Pape è un buon attore; non un ottimo attore.

Però io avverto anche lo splendore vocale e il carisma che - in altri personaggi - fanno di lui un fuoriclasse.
Almeno a me sembra così.

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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda VGobbi » ven 09 gen 2009, 21:55

Come vorrei tanto postare lo stesso monologo con Tomlinson. Qualcuno e' capace? Io credo che si potrebbero notare differenze abissali.

Quanto al tuo commento Mat, lasciamelo mi dire, in questo frangente mi sembri che forzi un po' la mano controcorrente. Tu stesso lo ammetti, esordendo con un Pape che "potenzialmente" potrebbe essere un grande Boris, ma non lo e'. Non lo e', non solo per doti attoriali lacunose, quanto per evidenti difficolta' nel dominare la tessitura del ruolo. Chi vede Tomlinson, in cui sottolineo la sua organizzazione vocale mai stata impeccabile, come abbia meno problemi rispetto a Pape. Pape delude sul piano vocale, perche' lo ritengo un vocalista a tutto campo, e quindi in grado in un certo senso, di ricalcare le orme di un Reizen o di un Petrov. Invece si nota una mancanza di fluidita' del suono, di un continuo spezzarsi la linea vocale (quante inutili ed incongruenti prese di fiato), frantumandola e rendendo l'interpretazione forzata, innaturale.
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Re: Fantasie da 7 dicembre

Messaggioda MatMarazzi » sab 10 gen 2009, 0:28

VGobbi ha scritto:Come vorrei tanto postare lo stesso monologo con Tomlinson. Qualcuno e' capace? Io credo che si potrebbero notare differenze abissali.


Scusa Vit: il fatto è che dopo l'impasse seguito alla clip dell'Hansel non sono più in grado di postare file video.
Chi potrà scaricherà il video da operashare.

Tu stesso lo ammetti, esordendo con un Pape che "potenzialmente" potrebbe essere un grande Boris

Qui c'è un malinteso.
Ho detto che potenzialmente Pape mi pare grandissimo, non che potrebbe essere grandissimo com Boris.
Avevo proprio specificato che "manca di personalità tragica in questo ruolo" e avevo concluso dicendo che avvertivo "lo splendore vocale e il carisma che - in altri personaggi - fanno di lui un fuoriclasse".

NOn devi spiegarlo a me che esistono ruoli in cui un canto declamatorio funziona meglio di quello vocalistico! :)
Forse ti sono sfuggite le mie lunghe battaglie - anche in questo forum - contro i catecumeni del "canto di scuola"... :)

Salutoni e W il grandissimo Tomlinson,
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