Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DocFlipperino » lun 16 feb 2015, 16:41

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 16 feb 2015, 17:24

Ho letto. Riconfermato, ma con il fiato di Micheli sul collo. Ripeto: vedo decisivo il cartellone 2016-17

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda dollarius@libero.it » lun 16 feb 2015, 17:45

:mrgreen: Visto che sono stata definita "detective", e visto che oggi e' il mio giorno di riposo, mi sono lanciata in una certa attivita' investigativa...... : police :
Ho trovato un'intervista che JK ha rilasciato in novembre alla rivista Amadeus, nella persona di Valerio Cappelli, in occasione della registrazione, a Roma, di un CD di arie per tenore firmate Puccini (direttore, naturalmente, l'amico Pappano). Purtroppo non ho trovato l'originale, ho copiato la frase che ci interessa in questo argomento:



Capitolo Scala. In ottobre lei ha dovuto rinunciare per una laringite alla Messa da Requiem diretta da Riccardo Chailly...

«Mi è dispiaciuto moltissimo. Ma quello con la Scala è un percorso che stiamo costruendo, tornerò a Milano in giugno per Cavalleria rusticana e abbiamo altri progetti... Ma non posso rivelarli ora».



Lavori in corso quindi...... pero' non ha risposto "forse", ha detto proprio "tornero' a Milano in giugno per Cavalleria Rusticana"
Il mistero si infittisce,
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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DottorMalatesta » lun 16 feb 2015, 18:47

dollarius@libero.it ha scritto:pero' non ha risposto "forse", ha detto proprio "tornero' a Milano in giugno per Cavalleria Rusticana"


Irina adorata : Love : , te lo auguro di cuore, ed accenderò un cero a Sant'Ambrogio perché faccia la grazia.
Però temo che il tuo bel tenore sia affetto da sindrome di Penelope: fa e disfa con la medesima nonchalance...
In fondo, comunque, ha ragione il Divino (beh... si sapeva... : Chessygrin : ): Turiddu.... ma che ruolo è?! :twisted:

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P.S.: Al Vizza: Micheli? Di questo passo è meglio se a Milano organizzate un esorcismo... :twisted:
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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 18 feb 2015, 17:45

Ho letto Bagnoli sul problema-Scala.
Io penso che il Teatro alla Scala abbia vissuto, sotto Paolo Grassi e Claudio Abbado, una ventina scarsa di anni in cui era Teatro-guida, anche avanti sui tempi. Abbado trionfa con Verdi, porta Nono e conclude con Pelleas, e, quando c'è Otello a Sant'Ambrogio, lascia l'inaugurazione a Carlos Kleiber: il che significa vastità d'orizzonti, confermata dalle collaborazioni con i registi. Era tutto talmente avanti, che la Scala stessa ne ha avuto come paura e si è ritratta. Dapprima si è chiusa completamente in se stessa (il ventennio-Muti) in uno specchio di Narciso dentro il quale si autodiceva "sei la più bella e hai il miglior direttore" ma non era vero e smetteva di esserlo chiudendosi in una presunta "italianità" alquanto provinciale e rinnegando in buona parte quanto era stato proposto negli anni Abbado-Grassi. Con Lissner si è avuta una (parziale, ma importante) riapertura di orizzonti, su scala europea, pagata con un certo snobismo francese nei confronti dell'opera italiana: ma almeno si è visto del gran teatro in musica, si sono avute direzioni stimolanti. Con l'inizio di Pereira, siamo alla fifa ( i lombardi dicono "sgaggia") come metodo. Per carità, giochiamo solo sull'usato sicuro, sennò chissà cosa succede: e i programmi hanno fatto un tonfo pazzesco. A questo siamo. La fifa. La chiamata di Chailly e la programmazione 2015 ne sono lo specchio.


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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DottorMalatesta » mer 18 feb 2015, 17:52

Gran bell'editoriale, Pietro (e, nonostante i paragoni calcistici, comprensibilissimo persino per uno a digiuno di calcio come me :mrgreen: !).
L'attuale gestione scontenta un po' tutti, chi per un motivo, chi per l'altro. Vedremo con la prossima stagione da che parte soffia il vento...

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 25 feb 2015, 14:16

Saltati i concerti di Chung alla Scala. Saltata la sua tournèe con la Filarmonica. Ufficialmente "ammalato".
Se è vero, ormai c'è da toccarsi...
E, in ogni caso, ormai mancano le parole. Che dire?

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P.s. Sparito Antonenko da due repliche di Turandot (nelle altre al momento figura). Lo sostituirà il tenore.... La Colla.
Ultima modifica di vivelaboheme1 il mer 25 feb 2015, 17:36, modificato 2 volte in totale.
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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DottorMalatesta » mer 25 feb 2015, 17:03

vivelaboheme1 ha scritto:Se è vero, ormai c'è da toccarsi...
E, in ogni caso, ormai mancano le parole. Che dire?

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P.s. Sparito Antonenko da due repliche di Turandot (nelle altre al momento figura). Lo sostituirà il tenore... La Colla.


Resta solo l´afasia e l´acquasanta

:cry:

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 25 feb 2015, 17:37

Pare, almeno, che questo Stefano La Colla sia tenore da ascoltare.

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DocFlipperino » mer 25 feb 2015, 18:17

vivelaboheme1 ha scritto:Saltati i concerti di Chung alla Scala. Saltata la sua tournèe con la Filarmonica. Ufficialmente "ammalato".
Se è vero, ormai c'è da toccarsi...


quindi marco metti in dubbio il fatto che chung sia ammalato?
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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 25 feb 2015, 19:18

Non so. Realmente non so. Lo dica con certezza e verità chi può (e deve) dirlo. Le mie fonti, al riguardo, mettevano punto di domanda.


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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DocFlipperino » mer 25 feb 2015, 19:50

C'è una comunicazione ufficiale del teatro? Ci atteniamo a quella.
Se sai qualcosa dillo. Altrimenti questo post non ha ragione di essere.
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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda DottorMalatesta » mer 25 feb 2015, 21:14

Personalmente trovo questa paranoia scaligera con annesso tiro al piccione piuttosto stucchevole. :| Opinione personale che non pretendo venga condivisa. Però, accidenti!, il mondo (e l'Italia) è pieno di teatri, e in tutta onestà non capisco questa miopia milanocentrica. In questo forum si può scegliere di rifiutare l’ "angolo del te in compagnia di McVicar". Perfetto. Però eviterei di fare di Operadisc una tribuna da cui lanciare proclami o un’arena sulla quale combattere le proprie battaglie. Ci sono altri spazi, nel Web, in cui si può parlare e gridare liberamente.
Personalmente, l’ho detto più volte e torno a ridirlo, penso che sulla gestione scala si debba pazientare prima di esprimere un giudizio. Chiunque in Italia sa che la direzione di un teatro deve fare i conti con ostacoli e difficoltà di ogni tipo. Vediamo alcune cose dal di fuori, ma non sappiamo che accada dentro. Non deve essere facile lottare contro gli italici mulini a vento della burocrazia e delle lobby. Né alla Scala né altrove. Pazienza. Pazienza e prudenza. Aspettiamo di vedere la prossima stagione prima di innalzare il requiem al (non nel) Teatro alla Scala. : Chessygrin : E cerchiamo, nei limiti dellla ragionevolezza, di concedere a chiunque il beneficio del dubbio.

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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » gio 26 feb 2015, 2:55

Non ci resta che attendere....


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Re: Teatro alla Scala tra passato, presente e futuro

Messaggioda vivelaboheme1 » gio 05 mar 2015, 15:47

(ANSA) - MILANO, 5 MAR - Il tenore Jonas Kaufmann non canterà la parte di Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni che è in programma alla Scala dal 12 al 23 giugno. Si esibirà però in un recital di arie con la Filarmonica della Scala diretta da Jochen Rieder il 14 giugno. Kaufmann aveva chiesto di poter rinunciare a Cavalleria per la necessità di restare, in quel periodo, vicino alla sua famiglia. E' ancora da definire ufficialmente il nome del sostituto di Kaufmann.




Avanti il prossimo. Viva Pereira.

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