L'opera più brutta

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Tucidide » lun 06 giu 2011, 23:03

L'Alzira secondo me è una figata (perdonate l'espressione oxoniense), mentre in effetti I Masnadieri e la Giovanna d'Arco sono orride.
A me Massenet piace un sacco, specialmente quello esoticone stile Thais che mi fa letteralmente impazzire (forse è una delle opere che preferisco). :mrgreen:
Sui libretti boitiani però concordo con teo.emme. Quella lingua letteraria stantia, nata vecchia di quattro secoli, non si può leggere! : Fuck You :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda teo.emme » lun 06 giu 2011, 23:19

A me invece I Masnadieri piacciono moltissimo :D
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Maugham » mar 07 giu 2011, 8:30

Tucidide ha scritto:Sui libretti boitiani però concordo con teo.emme. Quella lingua letteraria stantia, nata vecchia di quattro secoli, non si può leggere! : Fuck You :


Sono del parere che non si possa valutare un libretto con il metro riservato alla linguistica "alta".
Sarebbe come misurare il linguaggio armonico del Macbeth usando come metro le Goldberg o l'arte della fuga.
"Che brutto il Macbeth con tutte quelle settime diminuite e quei coracci all'unisono! : Chessygrin : : Chessygrin :"
Il libretto serve a uno scopo. O funziona o non funziona. Al di là del bello e...del brutto.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda teo.emme » mar 07 giu 2011, 12:26

Maugham ha scritto:Il libretto serve a uno scopo. O funziona o non funziona. Al di là del bello e...del brutto.


Nel caso di Boito, però, il giudizio non può prescindere da metri di valutazione "alti", poiché è lo stesso autore che pretende un valore letterario "assoluto" ai suoi scritti. Le ricerche linguistiche, le scelte metriche, i rimandi (estremamente pedanti) alle citazioni classiche...addirittura, per il Nerone, fu indeciso se destinarlo alla musica o alla recitazione (il primo Mefistofele, poi, aveva un intero apparato destinato alla lettura: con tanto di prologo in teatro, didascalie "immaginifiche" e commento critico...un saggio, non un libretto). Boito aveva la presunzione di fare alta letteratura coi suoi versi, per "salvare" la musica e l'arte ridotte dai sui contemporanei (Verdi in primis) ad "un'altar bruttato come un muro di lupanare"! Il giudizio non può prescindere dalla funzione svolta, certo, ma neppure dalle intenzioni dell'autore. Peraltro - restando all'efficacia - i libretti di Boito (salvo i due verdiani: per i quali, però, sono da considerare gli interventi e i limiti imposti dal compositore) funzionano poco o nulla: sono prolissi, mal organizzati, macchinosi, ampollosi e poco "musicali" (in particolare Nerone ed Ero e Leandro)
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda VGobbi » mar 07 giu 2011, 16:31

Ma brutta sta per noiosa nel campo della lirica?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Luca » mar 07 giu 2011, 18:14

Mi sento un'iconoclasta, ma Cavalleria Rusticana (e, in genere, tutto Mascagni) è da depennare!

Saluti, Luca.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Maugham » mar 07 giu 2011, 18:37

teo.emme ha scritto:
Maugham ha scritto:I i libretti di Boito (salvo i due verdiani: per i quali, però, sono da considerare gli interventi e i limiti imposti dal compositore) funzionano poco o nulla: sono prolissi, mal organizzati, macchinosi, ampollosi e poco "musicali" (in particolare Nerone ed Ero e Leandro)


A me la Gioconda sembra tutto fuorchè un libretto mal organizzato dal punto di vista teatrale. Hai letto l'originale e fatto un confronto? Qual'è, dei due, il dramma meno organizzato?
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda teo.emme » mar 07 giu 2011, 20:45

Beh, non ci vuole molto ad essere più efficace teatralmente dei drammi di Hugo (peraltro è incredibile come uno scrittore così grande sia tanto impacciato a scrivere per il teatro). Resta però un lavoro che riprende (peggiorandoli) i più abusati topoi melodrammatici, uniti a personaggi sgrezzati in modo maldestro ed eccessivo (bontà che supera l'idiozia, cattiveria che travalica il grottesco), ad effettacci, in profluvio di versi imbarazzanti e ridicoli... Ma Gioconda a parte, che efficacia drammatica e musicale hanno lavori come Nerone o Ero e Leandro?
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Alberich » mar 07 giu 2011, 21:02

Maugham ha scritto:
teo.emme ha scritto:
Maugham ha scritto:I i libretti di Boito (salvo i due verdiani: per i quali, però, sono da considerare gli interventi e i limiti imposti dal compositore) funzionano poco o nulla: sono prolissi, mal organizzati, macchinosi, ampollosi e poco "musicali" (in particolare Nerone ed Ero e Leandro)


A me la Gioconda sembra tutto fuorchè un libretto mal organizzato dal punto di vista teatrale. Hai letto l'originale e fatto un confronto? Qual'è, dei due, il dramma meno organizzato?
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Trovo il libretto di Mefistofele una delle peggiori accozzaglie linguistiche mai prodotte, mentre la Gioconda ha una sua efficacia trash (ammetto che sono un fan del genere).
Però...a livello metodologico non mi pare corretto valutare qualcosa dicendo "eh, ma tiio ha fatto peggio". L'originale può essere brutto o bello quanto vuole, ma il derivato, se fa schifo, fa schifo...(peraltro questo anche in finanza si è rivelato un concetto giusto : Blink : )
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Maugham » mar 07 giu 2011, 21:18

teo.emme ha scritto:Beh, non ci vuole molto ad essere più efficace teatralmente dei drammi di Hugo (peraltro è incredibile come uno scrittore così grande sia tanto impacciato a scrivere per il teatro).


Sei sicuro di quello che scrivi? O la butti lì tanto per dire... :wink:
Hai letto Le Roi e Marion Delorme? Ti sembrano così impacciati? Hai presente le tirate di Triboulet? Alla comédie le usano come prova d'ammissione assieme a Shakespeare....
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Maugham » mar 07 giu 2011, 21:28

Alberich ha scritto:L'originale può essere brutto o bello quanto vuole, ma il derivato, se fa schifo, fa schifo...(peraltro questo anche in finanza si è rivelato un concetto giusto : Blink : )


Il punto dove volevo arrivare era un altro. Forse non ci sono riuscito.
Non puoi giudicare un libretto solo sotto il profilo letterario.
Sono anni che sento questa solita menata dei libretti d'opera "brutti".
Il libretti sono copioni che devono funzionare sul palcoscenico. E solo un ingenuo o un prevenuto può dire che la Gioconda, a teatro, non funzioni.
la poesia di Boito -penso all'Otello e al Falstaff- è esattamente quello che serviva a Verdi per cambiare registro. Non aveva mai lavorato con quelle metriche strambe (per lui), non aveva mai lavorato sulle allitterazioni che, prima di Boito, all'opera le aveva usate solo Wagner con lo Strabreim dell'Alto tedesco. E Boito le ricrea, hai presente? "spizzica, spizzica, spizzica, stuzzica, spingi e spilluzzica". Okay, viene da ridere, ma mettici sotto le note di Verdi e diventa poesia viperina e crudele.
Insomma, quello che voglio dire è che, nel giudicare i libretti, occorre considerare a "cosa" quella poesia serve.
Gli script di Sex and the City sono semplicemente perfetti. E' facile dire che sono sciocchini, usano una terminologia elementare, la costruzione delle frasi non sorpassa la struttura suggetto-verbo-predicato... insomma è facile dire che Oscar Wilde è un'altra cosa. Lo sappiamo.
però, in quel contesto, sono perfetti.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Alberich » mar 07 giu 2011, 22:10

Su questo ti eri spiegato bene, e condivido. E mi permetto di aggiungere che il Mefistofele è un'opera che non mi piace, perchè le involuzioni del linguaggio saranno pure funzionali alla musica, ma il risultato finale mi pare un polpettone indigestissimo. La Gioconda e il Falstaff invece mi paiono molto più riusciti. Arrivando a sex and the city...premesso che lo conosco molto poco, però dissento: sicuramente la sceneggiatura e gli script sono perfettamente funzionali al risultato che si vuole raggiungere. Però a me non basta: se un telefilm non mi piace non mi interessa poi così tanto riconoscere che tecnicamente è perfetto e che le scelte fatte sono coerenti, continuo a trovarlo brutto. Io non riesco a scindere più di tanto la fruizione (bello/brutto) da tutti i raffinati e interessanti discorsi sulla tecnica. Trovo che le forme di intrattenimento vadano valutate IN PRIMO LUOGO col criterio brutale, banale, volgare del mi piace/non mi piace. : Love :

Io mi riferivo al paragone con l'originale, che non mi convince, ma mi rendo pure conto che era marginale rispetto al tuo discorso.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda wverdi1980 » mar 07 giu 2011, 22:37

Mi permetto di intervenire, avendo a mia volta espresso parere negativo sui libretti di Boito. Personalmente, non ho alcuna difficoltà ad ammettere che non gradisco nulla della produzione letteraria di Boito (libretti d'opera e non solo), e lo stesso discorso vale per altri Scapigliati e per quasi tutta la letteratura italiana di fine Ottocento. Questo non significa automaticamente che non ami "Otello" o "Gioconda" da un punto di vista musicale e anche drammaturgico. Ma la versificazione artefatta e involuta di Boito non la digerisco in nessun caso. Con questo non intendo negare a priori il valore di Boito in quanto librettista: credo si stia esprimendo un parere assolutamente soggettivo e come tale opinabile non sull'importanza o sulla grandezza di determinati autori, ma sul proprio approccio con la loro arte, e son cose nettamente distinte. Se scrivo che per me Marino ha composto non l'elogio ma il vituperio della rosa non significa, credo, che io stia negano a priori l'importanza dell'"Adone", ma solo che il mio personalissimo gusto trova difficili da sopportare amplificazioni retoriche portate avanti all'infinito. Naturalmente posso accettare di buon grado l'opinione di chi ritiene Marino o Boito poeti di altissima perizia e grandi artefici della parola poetica.
Credo che un discorso analogo valga per valutazioni di tipo musicale: io adoro tutta la produzione di Massenet, ma posso ben capire che un orecchio altrui non la gradisca.
Spero che il mio intervento non sia inopportuno, ho solo inteso esprimere meglio il mio punto di vista. Grazie per l'attenzione.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda teo.emme » mer 08 giu 2011, 0:07

Maugham ha scritto:
teo.emme ha scritto:Beh, non ci vuole molto ad essere più efficace teatralmente dei drammi di Hugo (peraltro è incredibile come uno scrittore così grande sia tanto impacciato a scrivere per il teatro).


Sei sicuro di quello che scrivi? O la butti lì tanto per dire... :wink:
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Ho letto "Le roi s'amuse", "Ruy Blas", "Hernani"...diciamo che mi son bastati :lol:

Ps: un conto sono "le tirate" o i monologhi...altro l'opera nel suo complesso...non credo sia un caso che Shakespeare sia rappresentato in tutto il mondo e Hugo...bah, forse alla comédie! Secondo me a livello teatrale (non parlo del singolo monologo...) sono una mazzata improponibile.
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Re: L'opera più brutta

Messaggioda Maugham » mer 08 giu 2011, 8:22

Alberich ha scritto: Arrivando a sex and the city...premesso che lo conosco molto poco, però dissento: sicuramente la sceneggiatura e gli script sono perfettamente funzionali al risultato che si vuole raggiungere. Però a me non basta: se un telefilm non mi piace non mi interessa poi così tanto riconoscere che tecnicamente è perfetto e che le scelte fatte sono coerenti, continuo a trovarlo brutto.


Nessuno ti vuole convincere del contrario.
Quello che ti piace e quello che non ti piace appartiene alla tua sfera privata che hai il sacrosanto diritto di difendere.
Il fatto però che tu continui a considerare "brutto" qualcosa che io invece considero "bello" o viceversa è, ai fini di una discussione, piacevole ma del tutto sterile.
Voglio dire, al massimo so che per il tuo compleanno non ti devo ragalare nè l'opera omnia di Boito nè la cofana di Sex and the city e a TeoEmme nemmeno una nota registrata di Massenet.
Invece sai che a me e a wverdi1980 Massenet farebbe molto piacere.
Si, e poi? :D

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