Il percorso inverso

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Il percorso inverso

Messaggioda VGobbi » sab 02 apr 2011, 16:37

Non sapevo, anzi tutto in quale sezione di Operadisc collocare.

Comunque, volevo proporvi un quesito, un argomento che credo non sia mai stato sviscerato. Spesse volte si parla dei nostri vecchi ricordi di ascolti discografici, in cui al momento ci fecero un'enorme impressione, ma con il passare del tempo determinate incisioni discografiche sono state ridimensionate.

Ma mai vi e' capitato invece di rivalutare un cd, che al primo ascolto e dopo diversi anni ... siete giunti a cambiare parere, erigendolo a paradigma?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
Avatar utente
VGobbi
 
Messaggi: 2455
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 20:49
Località: Verano Brianza

Re: Il percorso inverso

Messaggioda pbagnoli » sab 02 apr 2011, 17:18

E' una buona domanda, cui risponderei "Sì, mi è capitato" se non fosse che non saprei dirti - così sui due piedi - con quale disco mi sia capitato.
Pensandoci bene ti direi forse, ma molto forse, l'Otello di Barbirolli.
E' però più spesso vero il contrario, no? Diciamo che tutti noi pensiamo più spesso che i nostri entusiasmi giovanili siano stati...errori di gioventù!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Il percorso inverso

Messaggioda Enrico » sab 02 apr 2011, 17:50

Maria Stuarda: Sutherland/Pavarotti/Bonynge
Enrico B.
Enrico
 
Messaggi: 1019
Iscritto il: mar 17 nov 2009, 17:34

Re: Il percorso inverso

Messaggioda teo.emme » sab 09 apr 2011, 19:10

Io direi la Turandot di Karajan. E sto per arrivare persino ad una rivalutazione del suo Ballo in Maschera...

Invece un'incisione appena risentita e che devo dire mi ha fatto letteralmente orrore (mentre tempo fa la prendevo a paradigma), è la Bolena della Sills...
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"
Avatar utente
teo.emme
 
Messaggi: 883
Iscritto il: mar 06 apr 2010, 19:32
Località: Crema

Re: Il percorso inverso

Messaggioda wverdi1980 » sab 09 apr 2011, 19:49

Per me, "Un ballo in maschera" di Leinsdorf (Bergonzi-Price-Merrill) e diverse interpretazioni di Vickers, a cominciare dal suo Pollione dal teatro di Orange ( in DVD, però).
wverdi1980
 
Messaggi: 33
Iscritto il: gio 10 mar 2011, 15:53

Re: Il percorso inverso

Messaggioda pbagnoli » sab 09 apr 2011, 20:22

teo.emme ha scritto:Io direi la Turandot di Karajan. E sto per arrivare persino ad una rivalutazione del suo Ballo in Maschera...

Invece un'incisione appena risentita e che devo dire mi ha fatto letteralmente orrore (mentre tempo fa la prendevo a paradigma), è la Bolena della Sills...

La Turanda di HvK l'ho rivalutata anch'io da un bel po'.
Per impasti timbrici mi sembra superiore - e non di poco - anche a quella di Mehta; il problema è che mi è insopportabile il Calaf di Domingo, mentre riesco a trovare interessante la principessa di Katia (adesso Luca legge quello che ho scritto e mi scomunica).
Sul Ballo...boh.
Sulla Bolena, io sono rimasto deluso - dopo tanti anni - da quella Gencer 1965 (Glyndebourne)
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Il percorso inverso

Messaggioda pbagnoli » sab 09 apr 2011, 20:23

wverdi1980 ha scritto:Per me, "Un ballo in maschera" di Leinsdorf (Bergonzi-Price-Merrill) e diverse interpretazioni di Vickers, a cominciare dal suo Pollione dal teatro di Orange ( in DVD, però).

Non mi si applica: adoro da sempre Vickers in qualunque cosa
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Il percorso inverso

Messaggioda wverdi1980 » sab 09 apr 2011, 20:56

pbagnoli ha scritto:
wverdi1980 ha scritto:Per me, "Un ballo in maschera" di Leinsdorf (Bergonzi-Price-Merrill) e diverse interpretazioni di Vickers, a cominciare dal suo Pollione dal teatro di Orange ( in DVD, però).

Non mi si applica: adoro da sempre Vickers in qualunque cosa


Sulla statura dell'Artista, assolutamente nulla da dire, tuttavia ho impiegato un po' di tempo ad abituarmi al timbro della sua voce...adesso però, tanto per dirne una, non riesco ad ascoltare altro Giasone all'infuori di lui.
wverdi1980
 
Messaggi: 33
Iscritto il: gio 10 mar 2011, 15:53

Re: Il percorso inverso

Messaggioda Maugham » dom 10 apr 2011, 9:02

VGobbi ha scritto:Non sapevo, anzi tutto in quale sezione di Operadisc collocare.

Comunque, volevo proporvi un quesito, un argomento che credo non sia mai stato sviscerato. Spesse volte si parla dei nostri vecchi ricordi di ascolti discografici, in cui al momento ci fecero un'enorme impressione, ma con il passare del tempo determinate incisioni discografiche sono state ridimensionate.

Ma mai vi e' capitato invece di rivalutare un cd, che al primo ascolto e dopo diversi anni ... siete giunti a cambiare parere, erigendolo a paradigma?


Bell'argomento. A me capita sempre ed è sempre capitato. Penso sia giusto così.
Non solo riguardo al singolo disco, quanto ad intere fette di repertorio.
A vent'anni o giù di lì praticamente ascoltavo solo il belcanto, il primo Verdi e conoscevo a menadito titoli di cui, adesso, a malepena ricordo l'argomento.
Adesso fatico non poco con Handel, mi stuficchio con il Verdi delle barricate e stravedo per Richard Strauss.
Registrazioni?
Ho ridimensionato mostruosamente (per dire le prime che mi vengono in mente) gli entusiasmi per il Parsifal di Kna, la Lucia con Pav. e Suth, il Rossini Abbado primi Settanta (quello poi non riesco ad andare oltre le Sinfonie)...
Tra li tanti ho rivalutato il Verdi in tedesco e soprattutto le registrazioni operistiche di Toscanini che, fino a un decennio fa, consideravo con la degnazione con cui si valutano i reperti archeologici.
Ciao
WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
Avatar utente
Maugham
Site Admin
 
Messaggi: 1331
Iscritto il: gio 31 gen 2008, 19:04

Re: Il percorso inverso

Messaggioda Tucidide » dom 10 apr 2011, 12:11

Io sto rivalutando la Olivero, che fino a poco fa non potevo ascoltare senza un misto di orrore e ilarità. Adesso, certe sue interpretazioni mi convincono, addirittura al punto da considerarle straordinarie: la sua Adriana, tanto per essere originali, e il famosissimo finale I di Traviata.

Devo dire che anche la Traviata Muti-Scotto, che fino a poco tempo fa consideravo grigia, spenta e funerea, sta cominciando a piacermi. Boh... si vede che sto invecchiando. :oops: :mrgreen:
teo.emme ha scritto:Invece un'incisione appena risentita e che devo dire mi ha fatto letteralmente orrore (mentre tempo fa la prendevo a paradigma), è la Bolena della Sills...

Teo, parli della registrazione nel suo complesso o della Sills in particolare?
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: Il percorso inverso

Messaggioda teo.emme » mar 12 apr 2011, 17:17

Tucidide ha scritto:
teo.emme ha scritto:Invece un'incisione appena risentita e che devo dire mi ha fatto letteralmente orrore (mentre tempo fa la prendevo a paradigma), è la Bolena della Sills...
Teo, parli della registrazione nel suo complesso o della Sills in particolare?

In realtà parlo di tutto: Sills compresa (salvo alcune pagine isolate). Trovo inaccettabile la direzione di Rudel (si critica tanto Bonynge - a volte giustamente - ma al confronto pare Bruno Walter), chiassosa e pesante; pessimi gli uomini (con il Percy peggiore mai ascoltato); e pure le donne - in quella concertazione trascinata - non colpiscono. La Sills è vocalmente inadeguata (soprattutto nel registro grave), e fa di Bolena una piagnucolosa donnetta; la Verrett è la migliore, ma penalizzata da una visione sillscentrica; Smeton anonimo. Pronuncia pessima per tutti e qualità audio discutibile.

Di contro ho rivalutato (e moltissimo) la Bolena Sutherland/Bonynge.
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"
Avatar utente
teo.emme
 
Messaggi: 883
Iscritto il: mar 06 apr 2010, 19:32
Località: Crema


Torna a questioni generali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

cron