pistolotti

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

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Re: pistolotti

Messaggioda teo.emme » lun 31 gen 2011, 22:00

Enrico ha scritto: Anche io sono rimasto seduto nel piccolo teatro di Nichelino, che non è troppo lontano dal Regio. E il Regio non è lontano dalla casa dove è stata composta, si dice, l'orrida musica, nei pressi di Piazza Castello. Temo che a Torino l'inno ridicolo dovremo sopportarlo sempre più spesso ora che si avvicinano le celebrazioni per l'unità nazionale.


Però è davvero assurdo: gli italiani se ne sono sempre fregati di una qualsiasi idea di patria (salvo in occasione dei mondiali di calcio)..e ora IMPROVVISAMENTE si sentono "una d'arme, di lingua, d'altare/di memorie, di sangue e di cor". E poi, perché mai a teatro? Fosse una parata militare...ma prima di ascoltare Wagner?!?!?!

Ps: nessuno si è sentito autorizzato di "sgridarti"? :D
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Re: pistolotti

Messaggioda pbagnoli » lun 31 gen 2011, 22:04

teo.emme ha scritto:Dopo alcuni secondi una signora (con l'aria di chi dei problemi dei lavoratori o delle lotte sindacali, non gliene fregherebbe una beneamata fava), mi dice con aria saccente in tono di rimprovero "lei non si alza?" ...

Sai che cosa mi ha ricordato, questo racconto?
I battimani degli austriaci beoti alle note della Radetzky March...
Mia moglie e mio figlio hanno eseguito la Radetzky al concerto del Corpo Bandistico San Giuseppe di Melegnano e - ci credereste?? - i meregnanesi (si dice così, non è un refuso) - hanno applaudito mentre il maestro della banda li dirigeva!!!
A parte gli scherzi, viva l'italica patria e viva l'inno nazionale, per carità, bello o brutto che sia ce lo teniamo dopo tutti questi anni, ma che palle! C'è un modo e un tempo per ogni cosa! Sorbirsi Mameli prima del preludio del Parsifal è come mangiare una fetta di mortadella prima di entrare da Nobu
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Re: pistolotti

Messaggioda Enrico » lun 31 gen 2011, 23:02

teo.emme ha scritto:
Enrico ha scritto: Anche io sono rimasto seduto nel piccolo teatro di Nichelino

...
Ps: nessuno si è sentito autorizzato di "sgridarti"? :D


No. Accanto a me, che occupavo il primo posto della fila, c'era una mia cugina che è rimasta anche lei ferma sulla sua poltrona; a seguire due signore che si sono alzate ma non ci hanno detto niente, anche perché siamo abbonati da alcuni anni e i rapporti sono di reciproca cortesia. Non ho guardato quanti si sono alzati dietro di noi (tanti, troppi...) ma c'era anche qualcun altro seduto. I percussionisti si divertivano a far rumore con i piatti e con una tastiera che imitava il tamburo: un vero tamburo non c'era, anche perché non serviva per l'opera di Verdi. Purtroppo sotto l'influenza dell'Inno hanno continuato nello stesso stile in troppi momenti dell'opera, a differenza di altre occasioni in cui mi erano sembrati più tranquilli e disciplinati. È proprio vero, come è stato detto più volte, che Mameli può creare prima di un'opera o di un concerto l'atmosfera sbagliata.

Un'altra esecuzione dell'Inno nazionale l'ho sentita in estate alla fine di un concerto all'aperto a Noto, con orchestra russa e cantanti italiani: dei solisti previsti due avevano perso l'aereo o si erano perduti per strada, forse non erano arrivate nemmeno tutte le parti dei pezzi previsti, e allora il tenore Antonio De Palma e il direttore, per riempire la seconda parte del concerto altrimenti troppo breve, hanno cominciato a proporre in maniera quasi improvvisata tutto ciò che era possibile far suonare all'orchestra in quel momento, accostando Libiamo e Core'ngrato, Mameli e Radetzsky, ma senza discorsi commoventi e con l'unico scopo di intrattenere e divertire il vario pubblico di una sera d'agosto.
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Re: pistolotti

Messaggioda Enrico » lun 31 gen 2011, 23:06

pbagnoli ha scritto:
Sai che cosa mi ha ricordato, questo racconto?
I battimani degli austriaci beoti alle note della Radetzky March...


Eh, l'unico che sia riuscito a dare un senso musicale perfino ai battimani è stato Karajan nel lontano 1987 ...
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Re: pistolotti

Messaggioda Enrico » lun 31 gen 2011, 23:19

Riccardo ha scritto::shock: :shock: :shock:
Oddio, grazie Teo per l'avvertimento.

Spero vivamente che non succeda la stessa cosa alla recita che vedrò io, perché mi vengono i brividi al solo pensiero di sentire l'inno prima del Parsifal. Per giunta con l'articolo recitato sopra...
Non sto scherzando, mi auguro davvero che non succeda così per tutte le recite perché mi sembra imbarazzante anche solo a raccontarsi una roba del genere.


I tuoi timori sono molto fondati, perché quella che ha visto Teo non era, credo, la "prima": e se l'Inno c'è stato nella recita pomeridiana con le signore che tossivano, mi sembra probabile che ci sia prima di ogni recita.
Puoi solo sperare che non vengano cantate tutte le strofe... ma quelle potrebbero eseguirle a marzo con I Vespri Siciliani: due strofe prima, due strofe in mezzo al balletto (se ci sarà), e due strofe alla fine, attaccandole senza pause direttamente sull'ultimo accordo dei Vespri:
"i bimbi d'Italia / si chiaman Balilla;
il suon d'ogni squilla / i Vespri suonò."
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Re: pistolotti

Messaggioda teo.emme » lun 31 gen 2011, 23:21

pbagnoli ha scritto:
teo.emme ha scritto:Dopo alcuni secondi una signora (con l'aria di chi dei problemi dei lavoratori o delle lotte sindacali, non gliene fregherebbe una beneamata fava), mi dice con aria saccente in tono di rimprovero "lei non si alza?" ...
Sorbirsi Mameli prima del preludio del Parsifal è come mangiare una fetta di mortadella prima di entrare da Nobu

Infatti..cioè non si poteva sentire - bello o brutto che sia, resta inopportuno! Per fortuna sono bastate poche battute per dimenticare "l'elmo di Scipio" e immergermi nei misteri del Graal...
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Re: pistolotti

Messaggioda teo.emme » lun 31 gen 2011, 23:24

Enrico ha scritto:
Riccardo ha scritto:Non sto scherzando, mi auguro davvero che non succeda così per tutte le recite perché mi sembra imbarazzante anche solo a raccontarsi una roba del genere.
I tuoi timori sono molto fondati, perché quella che ha visto Teo non era, credo, la "prima": e se l'Inno c'è stato nella recita pomeridiana con le signore che tossivano, mi sembra probabile che ci sia prima di ogni recita


Infatti...era una replica (seppure "in abbonamento" e con il primo cast). E se l'hanno fatto domenica lo fanno sempre...

Comunque non temere: dopo lo scotto dell'inno ti aspetta - a mio giudizio - un Parsifal straordinario (anche rispetto all'intera discografia). Youn è incredibile.

Ps: davvero sembrava di stare in un sanatorio, con tutti i colpi di tosse...purtroppo la domenica è stata scelta obbligata (volevo sentire il primo cast quella era l'unica data possibile per me)
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Re: pistolotti

Messaggioda Riccardo » mar 01 feb 2011, 0:41

Enrico ha scritto:
pbagnoli ha scritto:
Sai che cosa mi ha ricordato, questo racconto?
I battimani degli austriaci beoti alle note della Radetzky March...

Eh, l'unico che sia riuscito a dare un senso musicale perfino ai battimani è stato Karajan nel lontano 1987 ...

Ma comunque il punto non era tanto lo scatto di orgoglio patriottico, né la (pressoché indifendibile) qualità musicale del nostro inno...quanto il fatto di collegare l'inno alla protesta "per la cultura" e di suonarlo prima del Parsifal.

Il battimani degli austriaci è consono al contesto popolare della musica viennese che si suona a Capodanno.

Mentre non credo succeda abitualmente alla Staatsoper di Vienna che prima della Bohème venga strombazzata con supporto di battimani la marcia di Radetzky...
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Re: pistolotti

Messaggioda Tucidide » mar 01 feb 2011, 13:38

I miei sentimenti sono contrastanti.
Da un lato concordo con Teo.emme quando nota la fondamentale ipocrisia di questo patriottismo dissotterrato alla bell'e meglio in questo contesto socio-culturale. Come notava anche Maugham nel pezzo più salace del suo scritto d'apertura, spesso chi aderisce a queste proteste con atti e gesti precostituiti, in realtà è ben lontano dall'essere davvero convinto profondamente. E' una posa, un atto di degnazione che può giustamente infastidire. Indifendibile, veramente inqualificabile il becero moralismo di chi rimprovera chi non si alza e non canta. Verrebbe proprio da rispondere: "Ma te, una bella sporta di cazzi tuoi, mai???" (perdonate la finezza :mrgreen: )
D'altro canto, però, devo dire che non trovo particolarmente blasfema l'esecuzione dell'inno di Mameli prima di Wagner, di Verdi o di Bellini. Non credo che c'entri molto l'iato qualitativo fra "Fratelli d'Italia" e il Vorspiel del Parsifal: in un recital, in un concerto capita spesso di accostare pezzi sublimi ad altri nazional-popolari. Che male c'è? E d'altronde, se nel manifesto si fosse annunciato il Parsifal di Richard Wagner preceduto dall'esecuzione dell'Inno, dubito che qualcuno avrebbe rinunciato allo spettacolo, inorridito dall'accostamento blasfemo... :roll:

Ah, Pietrone, ma tu non eri sostenitore accanito del Concerto di Capodanno di Vienna? Se ti piace, devi accettare anche i battimani degli austriaci beoti. :D Fanno parte dello spettacolo anche quelli! : Sailor :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: pistolotti

Messaggioda teo.emme » mar 01 feb 2011, 15:12

Tucidide ha scritto:D'altro canto, però, devo dire che non trovo particolarmente blasfema l'esecuzione dell'inno di Mameli prima di Wagner, di Verdi o di Bellini. Non credo che c'entri molto l'iato qualitativo fra "Fratelli d'Italia" e il Vorspiel del Parsifal: in un recital, in un concerto capita spesso di accostare pezzi sublimi ad altri nazional-popolari. Che male c'è? E d'altronde, se nel manifesto si fosse annunciato il Parsifal di Richard Wagner preceduto dall'esecuzione dell'Inno, dubito che qualcuno avrebbe rinunciato allo spettacolo, inorridito dall'accostamento blasfemo...

Non è questione di "blasfemia", né di iato qualitativo...ma di opportunità. Io credo che ogni luogo e ogni occasione abbia un suo modo comportamentale, una sua aspettativa e pure una sua ritualità. Ora, andare a teatro per assistere ad uno spettacolo musicale (pagando il proprio biglietto) non è lo stesso che assistere ad una parata degli alpini, o partecipare al conferimento di un'onorificenza al valore civile o ad una premiazione olimpica. Neppure è un'occasione ufficiale, nell'ambito della quale un certo protocollo istituzionale prevede gli onori di bandiera e inno (non era presente il Presidente della Repubblica, né quello del Senato, né quello della Camera: unici tre ruoli che dovrebbero giustificarlo). Dirò di più, anche se vi fosse stato Giorgio Napolitano in persona, non vedo perché si sarebbe dovuto tributargli tali onori - da parte della società civile, non istituzionale, quindi, fatta di cittadini (liberi nei diritti e tutelati dalla legge avanti la quale tutti noi siamo uguali) e non di sudditi: non mi consta che quando la Merkel si reca a Bayreuth venga suonato l'inno, neppure accade all'Opéra con Sarkozy...forse capitava nell'URSS, ma il precedente non mi sembra lusinghiero! Quindi in assoluto trovo inopportuna l'esecuzione dell'inno: sempre. Siamo a teatro, non in parlamento! Nello specifico, poi, la cosa - applicata agli italiani, novelli patrioti - assume i contorni della pagliacciata: l'Italia ci ha messo 65 anni a pronunciare senza vergogna la parola Patria, e ora - da ottusi neofiti - lo fa a sproposito. Del resto le greggi italiche sono avvezze a conversioni di massa: oggi canta l'inno chi, fino a poco tempo fa strepitava contro Roma "ladrona" e i terùn...oggi canta l'inno, scatta in piedi come sull'attenti con mano sul cuore, chi, fino a poco tempo fa riteneva che "patriottismo" facesse rima con "fascismo" e del tricolore amava solo il colore rosso... E anche nel passato gli esempi si sprecano: prima tutti fascisti, poi - a fascismo caduto - tutti partigiani, poi tutti democristiani (ma a parole nessuno votava per la DC), poi socialisti, ora berlusconiani... E naturalmente ad ogni metamorfosi assume l'intransigenza del puro: si permette di giudicare e di rimproverare, in nome di una coerenza pidocchiosa che è mero opportunismo. Intransigente con gli altri, naturalmente, ma accomodante coi propri difetti (l'italiano tipico è calvinista con il prossimo, ma cattolico con sé stesso). Ecco, per tutto questo non mi sono alzato e non mi alzerò mai a teatro per una pagliacciata del genere. E' una violenza, un'imposizione degna di un paese sudamericano: sono a teatro e voglio sentire l'opera, non sorbirmi un conato di patriottismo spicciolo. Ripeto: è roba da terzo mondo...
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Re: pistolotti

Messaggioda pbagnoli » mar 01 feb 2011, 18:05

Tucidide ha scritto:
Ah, Pietrone, ma tu non eri sostenitore accanito del Concerto di Capodanno di Vienna? Se ti piace, devi accettare anche i battimani degli austriaci beoti. :D Fanno parte dello spettacolo anche quelli! : Sailor :

Infatti.
E lo sono tutt'ora.
L'ho citato apposta per stigmatizzare quelli che ne scimmiottano gli applausi quando la Radetzky viene suonata in altro contesto, per esempio l'Auditorium di Melegnano.
Il racconto di teo mi ha fatto proprio quest'effetto: non un patriottismo vero, ma la parodia di un sentimento patriottardo che è l'intonacatura di una menata politica
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Re: pistolotti

Messaggioda pbagnoli » dom 13 mar 2011, 18:58

Ecco.
Adesso ci si è messo pure 'o Maeschtr', la cui paraculaggine - absit iniuria verbis - mi sembra veramente di caratura superiore.
Qui potete trovare il resoconto del trionfale spettacolo; come vedete, di tutto si parla fuorché di musica.
Personalmente sono un po' stufo di tutti questi moralizzatori che si ergono a paladini della salvaguardia del nostro patrimonio culturale; pensassero magari a eseguirlo in modo atto a farlo uscire dallo squallido provincialismo in cui molti di essi l'hanno cacciato!...
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Re: pistolotti

Messaggioda Enrico » dom 13 mar 2011, 19:13

pbagnoli ha scritto:Ecco.
Adesso ci si è messo pure 'o Maeschtr', la cui paraculaggine - absit iniuria verbis - mi sembra veramente di caratura superiore.
Qui potete trovare il resoconto del trionfale spettacolo; come vedete, di tutto si parla fuorché di musica.
Personalmente sono un po' stufo di tutti questi moralizzatori che si ergono a paladini della salvaguardia del nostro patrimonio culturale; pensassero magari a eseguirlo in modo atto a farlo uscire dallo squallido provincialismo in cui molti di essi l'hanno cacciato!...


Ohhh, il nuovissimo Nabucco con Muti e Leo Nucci!!! vedremo in televisione che cosa faranno nella diretta-differita celebrativa del 17 marzo...
Enrico B.
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Re: pistolotti

Messaggioda pbagnoli » dom 13 mar 2011, 19:19

Enrico ha scritto:
Ohhh, il nuovissimo Nabucco con Muti e Leo Nucci!!! vedremo in televisione che cosa faranno nella diretta-differita celebrativa del 17 marzo...

Ecco, appunto.
Riccardo Muti, Leo Nucci e un bel "Va' pensiero" ritmato da tutto il pubblico.
Splendido davvero : WallBash :
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