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Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: dom 09 mag 2010, 18:22
da Maugham
Calaf ha scritto:
Maugham ha scritto:
Rodrigo ha scritto:Mario Monicelli: Gianni Schicchi (stile Amici Miei)


Mi sembra l'abbia fatto a Bologna qualche anno fa.
WSM


Monicelli lo fece a Firenze. Fu un Gianni Schicchi gradevole ma tradizionalissimo.


Non era la ripresa dell'allestimento bolognese con Chailly? O mi sbaglio...
WSM

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: dom 09 mag 2010, 18:34
da MatMarazzi
Maugham ha scritto:
Calaf ha scritto:Monicelli lo fece a Firenze. Fu un Gianni Schicchi gradevole ma tradizionalissimo.


Non era la ripresa dell'allestimento bolognese con Chailly? O mi sbaglio...
WSM


No, ricordo anche io che si trattava di una nuova produzione (le tre donne erano la Malfitano, la Gasdia e la Slatinaru).
L'idea era quella di affidare le tre opere a tre registi cinematografici, Monicelli nello Schicchi, Montaldo nell'Angelica e non ricordo chi nel Tabarro.
Ma fu un risultato modestissimo, perché (non ci vuole un genio a capirlo) i registi cinematografici conoscono la tecnica della regia cinematografica, non quella teatrale (e segnatamente musicale).
E' al cinema che vanno coinvolti.... proprio come stiamo progettando noi.

A proposito Willy... appena ho tempo provo a rispondere alle tue proposte...
strabilianti! :)

Salutoni,
Mat

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: dom 09 mag 2010, 18:34
da Calaf
Quello di Firenze era una produzione fiorentina in origine diretta da Bartoletti e con le regie di Olmi (Tabarro), Piavoli (Suor Angelica) e appunto Monicelli (Schicchi).
Nel Trittico di Bologna diretto da Chailly la parte visiva era curata da Lluis Pasqual.

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: dom 09 mag 2010, 18:36
da MatMarazzi
Calaf ha scritto:Quello di Firenze era una produzione fiorentina in origine diretta da Bartoletti e con le regie di Olmi (Tabarro), Piavoli (Suor Angelica) e appunto Monicelli (Schicchi).
Nel Trittico di Bologna diretto da Chailly la parte visiva era curata da Lluis Pasqual.


Giusto, era Piavoli... non Montaldo.
E poi c'era Olmi nel Tabarro.
Sei un database vivente! :)

Ciao
Mat

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 11:36
da teo.emme
Maugham ha scritto:
teo.emme ha scritto:
A Peter Jackson il Ring...in stile Signore degli Anelli...senza letture paranoiche! (a ben pensare ci starebbe bene anche il Lucas di Guerre Stellari)



Lucas lo doveva fare a L.A.
Fortunatamente la crisi l'ha fatto cancellare.
Cosa sono le letture paranoiche? : WohoW :
WSM

Beh, intendo una lettura "stile fantasy/kolossal", senza troppi scavi psico-filosofici: uno spettacolo che mettese in scena la vicenda e si concentrasse sull'epos, più che su reconditi significati. Tipo Signore del anelli...

Ps: davvero Lucas doveva fare il Ring? ...ma senza computer grafica come avrebbe potuto? Però notung trasformata in spada laser sarebbe stata interessante....

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 13:42
da MatMarazzi
teo.emme ha scritto:Beh, intendo una lettura "stile fantasy/kolossal", senza troppi scavi psico-filosofici: uno spettacolo che mettese in scena la vicenda e si concentrasse sull'epos, più che su reconditi significati. Tipo Signore del anelli...


Già, ma allora come faremmo coi temi?
Una lettura del genere potrebbe funzionare a livello di libretto, ma l'opera è anche musica e Wagner dice tante più cose coi temi che con le parole.
Come farebbe Lucas, con la sua visione de Guerre Stellari, a giustificare il tema della rinuncia all'amore in bocca a Siegmund mentre dichiara il suo amore a Sieglinde, il tema della redenzione in bocca alla stessa Siegliende alla fine del secondo atto, il tema della meldizione dell'anello nel bel mezzo dell'impeto di gioia di Siegfried; il tema della lancia di Wotan nel crepuscolo? Senza le "paraonie" filosofiche, senza Schopenauer e Nietzsche, temo che la lettura di Lucas sarebbe una semplice illustrazione del libretto, ossia il tipo di regia più da temere nel caso dell'opera, sia pure cinematografia.
Tanto vale farla senza musica, allora.

Salutoni,
Matteo

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 14:11
da Maugham
teo.emme ha scritto:Beh, intendo una lettura "stile fantasy/kolossal", senza troppi scavi psico-filosofici: uno spettacolo che mettese in scena la vicenda e si concentrasse sull'epos, più che su reconditi significati. Tipo Signore del anelli...


Penso che sia impossibile lavorare sull'epica wagneriana senza lavorare sui sottotesti. Farebbe solo morir dal ridere. Lui stesso, all'indomani del primo festival, dichiarò che tutta l'operazione era stata un mezzo fallimento proprio perchè scenicamente ci si era concentrati troppo - uso un termine moderno- sugli effetti speciali a discapito del resto.

Ps: davvero Lucas doveva fare il Ring? ...ma senza computer grafica come avrebbe potuto? Però notung trasformata in spada laser sarebbe stata interessante....


Presumo che il contributo lucasiano al mondo del Ring si sarebbe fermato a quello.

WSM

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 14:38
da teo.emme
Ovvio che il Ring (e non solo) è estremamente ricco di sottotesti e dimensioni di lettura. Mi fermavo al solo dato estetico, cinematografico. Al mero intrattenimento. Anche perchè di interpretazioni dell'opera di Wagner ve ne sono state molte e tutte hanno cercato di sottolineare certi aspetti, dato risalto a certe letture...insomma per reazione un Ring/Kolossal non mi spiacerebbe. Forse...

Risulterebbe ridicolo? Beh se mi prendi ad esempio il Ring/Flinstone del Met ti do ragione...ma credo che si possa far di meglio (hai visto i 3 film di Peter Jackson?)

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 14:44
da teo.emme
MatMarazzi ha scritto:
teo.emme ha scritto:Beh, intendo una lettura "stile fantasy/kolossal", senza troppi scavi psico-filosofici: uno spettacolo che mettese in scena la vicenda e si concentrasse sull'epos, più che su reconditi significati. Tipo Signore del anelli...


Già, ma allora come faremmo coi temi?
Una lettura del genere potrebbe funzionare a livello di libretto, ma l'opera è anche musica e Wagner dice tante più cose coi temi che con le parole.
Come farebbe Lucas, con la sua visione de Guerre Stellari, a giustificare il tema della rinuncia all'amore in bocca a Siegmund mentre dichiara il suo amore a Sieglinde, il tema della redenzione in bocca alla stessa Siegliende alla fine del secondo atto, il tema della meldizione dell'anello nel bel mezzo dell'impeto di gioia di Siegfried; il tema della lancia di Wotan nel crepuscolo? Senza le "paraonie" filosofiche, senza Schopenauer e Nietzsche, temo che la lettura di Lucas sarebbe una semplice illustrazione del libretto, ossia il tipo di regia più da temere nel caso dell'opera, sia pure cinematografia.
Tanto vale farla senza musica, allora.

Salutoni,
Matteo


Beh, naturalmente si tratta di discorsi ipotetici: credo che in realtà nessuno dei registi citati riuscirebbe ad allestire un'opera in modo soddisfacente. Un'occasione l'abbiamo avuta, ma è miseramente saltata: lo Chenier scaligero con la regia di Gilliam....poi cancellato "misteriosamente"

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 14:51
da MatMarazzi
teo.emme ha scritto:Beh, naturalmente si tratta di discorsi ipotetici: credo che in realtà nessuno dei registi citati riuscirebbe ad allestire un'opera in modo soddisfacente. Un'occasione l'abbiamo avuta, ma è miseramente saltata: lo Chenier scaligero con la regia di Gilliam....poi cancellato "misteriosamente"


Ma è proprio questo il punto, Teo.Emme.
Non ha senso chiamare un regista cinematografico e fargli fare un'opera a teatro.
Bisogna fargliela fare al cinema.
Losey ha lasciato uno splendido Don Giovanni e così pure Bergman e Branagh nel Flauto Magico e persino... (anche se con più limiti, ne convengo) Rosi è stato efficace nella Carmen. Ma tutti e tre a teatro sarebbero risultati poco interessanti (tranne Bergman), perché tecnicamente impreparati.
Io credo che invece al cinema sia possibile "trasferire" l'Opera, ma il linguaggio non deve essere quello teatrale, bensì quello cinematografico che solo un regista cinematografico può dominare.

Abbiamo alcuni ottimi esempi di Opera al Cinema... Si potrebbe continuare per quella strada.
Ad esempio, l'idea di quel pazzo di Lynch per Macbeth (e anche per Freischuetz) è bellissima e sono sicuro produrrebbe un vero "boom" al cinema.
Chissà se qualche produttore illuminato ci leggerà mai! :)

Salutoni,
Mat

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: lun 10 mag 2010, 15:44
da beckmesser
Un sogno ormai possibile sarebbe stato una Lulu di Kubrick. Secondo me è impressionante come le formae mentis artistiche di Berg e Kubrick fossero simili: la stessa necessità di raccogliere le fila di tutto il passato per convogliarlo in summae che codificano, esauriscono e allo stesso tempo reinventano un linguaggio; la capacità di comprimere contenuti emotivi laceranti dietro forme di un rigore al di là del virtuosistico; la necessità di dotare ogni opera di piani lettura diversissimi.

E il bello è che tutto sommato avrebbe davvero potuto provarci: in fondo il film-opera era ormai forse l'unico genere che gli mancava...

Beck

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: mar 11 mag 2010, 11:11
da MatMarazzi
beckmesser ha scritto:Secondo me è impressionante come le formae mentis artistiche di Berg e Kubrick fossero simili: la stessa necessità di raccogliere le fila di tutto il passato per convogliarlo in summae che codificano, esauriscono e allo stesso tempo reinventano un linguaggio; la capacità di comprimere contenuti emotivi laceranti dietro forme di un rigore al di là del virtuosistico; la necessità di dotare ogni opera di piani lettura diversissimi.


Oltretutto Kubrik ha dimostrato (in quasi tutti i suoi film) di saper usare le forme e gli stili musicali con una fantasia espressionistica impressionante (da Mozart a Bartok ai valzer di Strauss).
Proprio come Berg utilizzava le forme classiche per ottenere quanto di meno classico si possa immaginare.
L'incontro sarebbe stato veramente da scintille, anche se ...temo un po' troppo riservato a un pubblico d'élite.
Resta poi che Lulu è un'opera di straordinaria modernità linguistica e in questo senso (forse ti scandalizzerò) molto vicina al linguaggio cinematografico contemporaneo (che Berg già conosceva e di fatto utilizzò nell'opera).
Metterla sotto forma cinematografica è paradossalmente "troppo facile"...
L'eccitante, secondo me, era quello di prendere opere "antiche", lontanissime dai ritmi e dagli strumenti del cinema, e farle "rivivere" a contatto con le facoltà immaginifiche e lingustiche del cinema.
Mi piacerebbe di più pensare alla rivisitazione cinematografica di un Verdi, un Rossini, un Weber, un Meyerbeer...

Però niente da dire: il tuo sogno oggi purtroppo irrealizzabile avrebbe segnato una tappa della storia del cinema.

Salutoni,
Mat

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: mar 11 mag 2010, 18:54
da pbagnoli
E a Baz Luhrmann cosa affidereste, per esempio? Io trovo che sia un regista di notevolissimo talento visionario!
Torno alla mia Traviata, ma mi sembra quasi una scelta scontata se penso a Moulin Rouge con la bellissima Satine/Nicole Kidman che mi sembra il paradigma di tutte le Violette dei miei sogni.
Io gli darei anche da fare una Bohème un po' meno sdolcinata del prevedibile anche se, mi rendo conto, sono tutte opere "parigine" e forse un po' troppo influenzate da quel film.

Oppure Lars von Trier. Gli farei fare un Wozzeck

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: mar 11 mag 2010, 19:03
da Pruun
Pietro ma la conosci la Bohème allestita da Baz Luhrmann a Sydney? è molto molto bella e, tra l'altro, cantata anche in maniera più che apprezzabili da artisti che credo siano locali (erano i primi anni '90).
Esiste un dvd ma non so più quale etichetta lo produca

Re: L'Opera e il Cinema

MessaggioInviato: mar 11 mag 2010, 19:24
da pbagnoli
Non l'ho vista ma, ora che ci penso, avevo sentito parlare di questa produzione. Se non ricordo male anch'io avevo avuto curiosità di vederla ma non l'ho mai trovata.
Non ricordavo che il regista fosse lui!