Voce verdiana?

problemi estetici, storici, tecnici sull'opera

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Pruun » ven 09 ott 2009, 21:14

La Dolukanova in Verdi mi manca!!!! :shock: :shock: Cos'ha inciso?
Orrenda orrenda pace
la pace dei sepolcri
Avatar utente
Pruun
 
Messaggi: 392
Iscritto il: mar 11 set 2007, 2:10

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Tucidide » sab 10 ott 2009, 9:08

pbagnoli ha scritto:Mi stupisco che tu non mi sia saltato in testa col Lambrusco, anteponendomi - che so? - un albana...

Piano piano!
Che è 'sta storia? Mi confondi l'Emilia con la Romagna??? Capisco confondere Modena con Parma, o con Piacenza o Reggio... :mrgreen: ma Emilia e Romagna NO! :evil:
L'Albana (l'Aibâna) è ROMAGNOLA. : Fuck You :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: Voce verdiana?

Messaggioda VGobbi » sab 10 ott 2009, 10:10

Oppure confondere Verano Brianza con Carate. : Fuck You :
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
Avatar utente
VGobbi
 
Messaggi: 2455
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 20:49
Località: Verano Brianza

Re: Voce verdiana?

Messaggioda pbagnoli » sab 10 ott 2009, 14:48

Ribadisco: gli emiliani sono rompiballe.
Sarebbe il caso, magari non su questo thread che mi sembra si stia sputtanando abbondantemente, fare un piccolo vocabolario ad uso dei non emiliani, per non creare problemi fra il Granducato e il resto del mondo.
Io comunque quando vado da quelle parti so sempre cosa mangiare : Fuck You :

Adesso per favore : On Topic Please :
Torniamo alle nostre voci verdiane, cosa ne dite?
Secondo voi la Cossotto è stata una voce verdiana? Indipendentemente dal numero di Amneris fatte, cosa vi colpisce del suo accento tale da identificarlo come "verdiano"?
E chi è più verdiano per voi, Callas o Tebaldi?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Maugham » sab 10 ott 2009, 19:16

pbagnoli ha scritto:Ribadisco: gli emiliani sono rompiballe.


Tucidide però è un romagnolo.
C'è la sua differenza..... : Thumbup :
Immagine

WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
Avatar utente
Maugham
Site Admin
 
Messaggi: 1331
Iscritto il: gio 31 gen 2008, 19:04

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Maugham » gio 15 ott 2009, 11:13

Rodrigo ha scritto: Cos'è la voce verdiana?


Secondo me, come concetto generico, ha la sua logica.
Nel tempo, per consuetudine, si sono attribuiti al canto verdiano parametri esecutivi e timbrici che sono stati accettati (a torto o a ragione) dalla maggioranza degli appassionati.
Stessa cosa per Wagner o per Puccini o per altri.
Così come dici, descrivendo per sommi capi un attore, "ha la faccia da cow-boy" oppure "è il classico attore shakespeariano".
Sono senza dubbio sintesi rozze che -in prima approssimazione- permettono però di circoscrivere un ambito in maniera efficace.
Se un appassionato generico mi chiede com'è Florez in Rigoletto posso anche, per brevità, dirgli che "non è il classico tenore verdiano", ovvero non è il tenore che comunemente si è soliti associare alla vocalità del Duca.
Non ha più logica, come giustamente dici, quando il concetto di "voce verdiana" viene usato come strumento critico.
Ovvero demolisco Florez perchè... non ha la voce verdiana.

WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
Avatar utente
Maugham
Site Admin
 
Messaggi: 1331
Iscritto il: gio 31 gen 2008, 19:04

Re: Voce verdiana?

Messaggioda pbagnoli » sab 17 ott 2009, 16:56

A proposito di voce verdiana, Luca Di Girolamo - come sempre preziosissimo - ci invia questa recensione del Don Carlo in 5 atti in italiano.
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Pruun » sab 17 ott 2009, 20:25

Comunque, da grande fan della Dolukanova, ribadisco la richiesta sopra fatta a vocegiusta:

Pruun ha scritto:La Dolukanova in Verdi mi manca!!!! :shock: :shock: Cos'ha inciso?


Grazie! :wink:
Orrenda orrenda pace
la pace dei sepolcri
Avatar utente
Pruun
 
Messaggi: 392
Iscritto il: mar 11 set 2007, 2:10

Re: Voce verdiana?

Messaggioda MatMarazzi » mar 03 nov 2009, 11:51

Caro Rodrigo,
sia pure in ritardo voglio dire la mia su questo bellissimo thread (evitando accuratamente devianze culinarie e volgari approssimazioni da milanesi gnuranti).

Concordo anzitutto sulla tua ironia nei confronti dei "loggionisti esperti" (e sempre più sdentati a causa dell'età), per cui l'accento verdiano è anzitutto l'esigenza di sentire suoni confortevoli e già sentiti.
Concordo anche sulla tua (e non solo tua) perplessità nei confronti di qualsiasi crisma di oggettività che si possa apporre al canto verdiano e alla sua storia complessa e contraddittoria.
Esistono però alcuni elementi oggettivi, dati dalla scrittura e dai problemi che pone e su questo sono d'accordo tanto con te, quanto con Maugham.
Si può fare un Verdi meraviglioso anche forzandone la scrittura (penso al Radames di Vickers) o pessimo pur con tutte le caratteristiche giuste (qualsiasi cosa della Cossotto :) ).
E nondimeno alcuni elementi "a priori" nella scrittura ci sono.

Tanto per dire, che la scrittura di Verdi sia vocalistica è vero e troppo vero per essere messo in discussione.
Con tutto l'affetto per la Stemme (citata da Pietro) e la convinzione che in certi ruoli verdiani avrebbe moltissimo da dire (Desdemona, Elisabetta di Valois...), non potrei riconoscere nel suo un canto autenticamente verdiano.
La sua Forza del Destino, a mio gusto, resta inifnitamente migliore di quella della Tebaldi, e non di meno la Tebaldi era più appropriata (molto di più) della Stemme.

Il vocalismo è la prima tappa verso i ruoli di Verdi. Ma non si tratta di un vocalismo generico.
Ci sono problemi in Verdi che non tutti i cantanti vocalistici potrebbero affrontare.
Ad esempio il martellamento della parola, anzi della sillaba, furioso e (secondo i contemporanei) distruttivo e volgare.
Questo aspetto rientra fra i tanti aspetti rivoluzionari del rapporto Verdi-Piave e soprattutto spiega perché alcuni declamatori o simil-declamatori (Vinay, Del Monaco, Vickers, Bastianini, ecc..) si sono talvolta ricavati un grande spazio - sia pure discusso e discutibile - nei personaggi di Verdi.
Diciamo allora che se si possiede un vocalismo dinamico sì, ma più percussivo che virtuoso, si è favoriti nel cantare Verdi (la Tebaldi è un buon esempio, ma per certi versi anche la Price, Bergonzi, ecc...)

Infine c'è il discorso del "colorismo" (sia pure embrionale) che Verdi ricavò dal Donizetti maturo e che Celletti e i cellettiani non considerano punto.
Un belliniano (pur essendo vocalista) fatica a star dietro a Verdi in genere perché l'omogeneità del flusso sonoro viene rimpiazzato da un linea spezzata e franta nei colori: sono i colori che devono alimentare tanto le parole quanto le melodie (che altrimenti suonano sciocche e da "organetto") e dar loro senso anche in rapporto all'organico orchestrale.
questo spiega perché una Sutherland risultava grandiosa in "Qual cor tradisti" e noiosissima in "Addio del passato".

Infine io non considero tanto la questione del "peso" vocale. Però per molti ascoltatori è un problema anche quello.

In teoria una Tebaldi, un Corelli, un Milnes e una Simionato possedevano tutte queste caratteristiche: vocalismo, percussività sillabica, colorismo, peso sonoro. Però alla fine non mi persuadono.
Me ne faccio poco del "canto verdiano" se i risultati non sono comunque grandi prove espressive.
Vicinissimi all'ideale sono poi quegli strani vocalisti-declamatori fioriti in Germania fra gli anni 10 e 40, a cui si devono - ancora oggi - alcune delle più complete definizioni verdiane che sia possibile sentire, anche perchè erano musicisti e interpreti ben superiori ai nostri.

Infine voglio ricordare una delle mie "protette" :)
La Gencer (specie della prima maniera) incarnava per me una realizzazione quasi perfetta di ciò che mi pare reclami Verdi: dinamica, esaltazione della parola, senso del chiaroscuro... tutto rientrava nel suo bagaglio, per non parlare di intuizioni espressive da grandissima artista.
Solo i sostenitori del volume la guardavano con sufficienza.
Con lei un recitativo (ad esempio "Lida, Lida, ove fuggi" della Battaglia di Legnano) valeva più di dieci arie perfettamente distillate da Bergonzi o dalla Tebaldi.

OVVIAMENTE a mio gusto!

Saltuoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: Voce verdiana?

Messaggioda don quichotte » mar 09 nov 2010, 13:21

Buongiorno a tutti..

son nuovo e l'argomento mi appassiona. Ho letto che per identificare la voce verdiana si citano esempi.. E' giusto e naturale metterei i miei: Antonietta Stella, Leontine Price, Martina Arroyo, Fiorenza cossotto, Giulietta Simionato, Grace Bumbrry e la buona Cloe Elmo, Carlo Bergonzi, Tagliabue, Bastianini, Cappuccilli su tutti i baritoni, Ghiaurov, Christoff e Pasero (più che Pinza che è nonostante ciò il basso che preferisco per molte ragioni)..

Ma a voler trovare delle caratteristiche definibili ed esprimibili? Credo che la prima qualità debba essere la sobrietà, l'eleganza e un grande carisma personale dell'artista. Una voce certo corposa ma senza trascendere perchè talvolta un volume enorme corrisponde anche a una difficoltà nella purezza della linea che è indispensabile nel cantante verdiano vero! Verdi è uno dei compositori, se non il compositore, che ha meglio scritto per la voce e la cui conoscenza del canto era tra le più raffinate. Ma scriveva per artisti e non per voci solamente.. La sguaiatezza di certe espressioni che possono, dico possono, essere meno fastidiose negli autori della giovane scuola non son tollerabili in Peppino. La bellezza del timbro non mi sembra caratteristica essenziale, anzi paradossalmente un'eccessiva bellezza mi sembra sdridere con la profonda umanità di certi personaggi. Con questo non dico voci brutte ma solo voci non necessariamente privilegiate del punto di vista timbrico. Credo che la bellezza del timbro sia essenziale in Puccini ed accessorio in Verdi. Rigoletto con una voce anche brutta può corrispondere più al personaggio di un cantante dal colore sublime me privo della giusta intensità. Poi all'interno della parabola verdiana ci sono enormi evoluzioni ed una voce verdiana è voce non necessariamente capace di cantare Otello come pure Fenton.. Quel che conta è la misura e l'adesione all'anima di ogni personaggio che si affronta colla propria voce. Ma guai a voler essere il grande tenore o soprano o baritono che canta un ruolo verdiano. Si deve essere Manrico, Leonora o Il Conte.. Un artista che sente il personaggio e non che sfrutta il personaggio per mettere in luce la propria vocalità..
Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio. Ma l'amore è amore e si ha voglia di esprmerlo...
don quichotte
 
Messaggi: 1
Iscritto il: mar 09 nov 2010, 12:51

Re: Voce verdiana?

Messaggioda pbagnoli » mar 09 nov 2010, 20:00

Caro Don Quixote, innanzitutto benvenuto anche a nome dei moderatori che, una volta, moderavano questo sito, ma adesso latitano :(
Questo è un argomento che abbiamo affrontato in numerosi threads, l'ultimo dei quali è quello che ho aperto su Sondra Radvanovsky, cantante molto interessante che mi ha dato notevoli emozioni sin da quando ho ascoltato un Trovatore di un po' di anni fa con Alagna.
Adesso ha inciso un disco di arie verdiane davvero bello, in cui mette parecchio di quello che - per me - è una voce verdiana.
Cos'è una voce verdiana?
Cosa ci deve essere?
Il fatto che questo thread sia stato abbandonato da un anno a questa parte la dice lunga sulla difficoltà di trovare una chiave di lettura.
Tu hai citato un bel po' di nomi storici rilevanti, ma che rimandano ad un'età che non è più quella in cui viviamo e che ha trovato, fatalmente, altre chiavi di lettura.
E qui torniamo a un altro discorso: si stava meglio sino a...quando? Prima della guerra? Dopo la guerra? E soprattutto: quale guerra?!... :D
Un must di questo sito, che pure ama immensamente i Giganti del passato, è l'idea che dobbiamo pur sempre continuare a vederci le nostre benedette opere (dico: vederci, perché lo spettacolo d'opera è un genere teatrale, e fortunatamente l'aspetto visivo dell'opera negli ultimi anni ha avuto un impulso talmente importante da selezionare nuovi criteri esecutivi, non migliori né aprioristicamente peggiori, ma semplicemente diversi), per cui abbiamo bisogno di altri cantanti che rimpiazzino la Elmo, Mancini, Frazzoni, Gobbi, Del Monaco e compagnia cantante.
Quindi... a noi interessa trovare i grandi interpreti di adesso, se ce ne sono.
E se ce ne sono, ci fa piacere capire le chiavi di lettura attuali.
In altre parole: avrebbe senso, oggi come oggi, un cantante come Bergonzi? Il suo modo di porgere la frase?
Se sì, forse dovremmo cercare un cantante con le stesse caratteristiche.
Se no, dovremmo cercare chi rappresenta un nuovo modo di dare senso alla parola verdiana, quello che ci piace di più, quello che ci emoziona maggiormente.
Senza che, come dici tu, abbia necessariamente una voce bella.

Scusa se ho fatto un po' di casino.
Comunque, benvenuto!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Manrico » mer 10 nov 2010, 20:29

In questi giorni sto restaurando due opere verdiane: Aida, edizioni live Metropolitan 8 marzo 1952 e 24 gennaio '53 .

Sentite cosa diceva un autorevole critico: Stephen Hastings a proposito di queste due edizioni.

"L'Aida di Zinka Milanov e il Radamès di Mario Del Monaco sono stati spesso bersagliati dalla critica negli ultimi decenni, ma questa radiotrasmissione dal Met [...] ci costringe a correggere alcuni luoghi comuni.

Il tenore, innanzitutto, non solo ci colpisce con la potenza bronzea della sua declamazione - straordinariamente incisiva - ma anche per il controllo della linea vocale.
In "Celeste Aida" il legato è molto convincente e il tenore evita qui alcune brutte aspirate che compromettono altre sue registrazioni dell'aria.

Colpisce poi la bellezza di alcune mezze voci negli ultimi due atti e lo sforzo evidente di rispettare il dettato verdiano.

Nella Scena Finale Del Monaco trova un colore di grande suggestione per la "Fatal Pietra" e in "O Terra Addio" coglie bene il clima espressivo della pagina, riuscendo perfino a smorzare un sibem.acuto. Una prova maiuscola insomma resa ancora più irresistibile dall'elettricità di una recita dal vivo in cui tutta la compagnia è di alto livello [...]".

Questa critica - di cui un amico mi ha estratto solo la parte riguardante Radames - non solo è pienamente condivisibile, ma rispecchia giustamente come deve essere una voce verdiana.
Infatti la voce del nostro MDM è stata una "voce verdiana per eccellenza" come documentato, oltre a Radames nei ruoli: Ernani, Riccardo, Manrico, Alvaro ed infine Otello, nelle varie edizioni "live" esistenti di queste Opere.
Roberto
Avatar utente
Manrico
 
Messaggi: 101
Iscritto il: mar 10 apr 2007, 18:44
Località: Roma

Re: Voce verdiana?

Messaggioda Leonora » ven 05 ago 2011, 17:11

Parlo riguardo ai soprani, dato che sono io stessa un soprano verdiano..
Allora i ruoli verdiani necessitano di voci scure e pesanti e di interpreti che oltre a cantare bene sanno recitare e dare una sfumatura psicologica al personaggio.. inoltre come tessitura tutti i ruoli verdiani sono per soprani drammatici o al massimo lirici tranne Gildina nel Rigoletto e Nannetta nel Falstaff che vedo più adatte per un lirico leggero.. Violetta, benchè la cantino tante soprano leggere, è più adatta per un drammatico, che saprebbe rendere meglio la psicologia e la complessità del ruolo..
Leonora
 
Messaggi: 8
Iscritto il: ven 05 ago 2011, 15:47

Precedente

Torna a questioni generali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti

cron