Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)
Inviato: ven 19 ott 2012, 11:58
Intervento timido e off-topic il mio, ma forse neanche tanto...
Qualcuno proverebbe a spiegarmi in due parole come mai, dopo vari tentativi, continuo a trovare Wagner terribilmente distante da me? ne riconosco la genialità, la grandezza, la forza suggestiva e la profondità, ma rimane un universo ostico. La cosa strana è che se ascolto Berg o Hindemith (che sulla carta dovrebbero essere "peggio" in termini di fruibilità) non trovo lo stesso scoglio. Quindi ho escluso anche l'ipotesi "eccessiva complessità del linguaggio musicale". Pure il tardo Verdi del resto ha perso fascino alle mie orecchie.. c'è qualcosa nel tardo-ottocento in termini di visione della contemporaneità che inconsciamente rifuggo? può essere davvero che il "sogno di trascendenza universale" wagneriano mi paia ridicolo?
Qualcuno proverebbe a spiegarmi in due parole come mai, dopo vari tentativi, continuo a trovare Wagner terribilmente distante da me? ne riconosco la genialità, la grandezza, la forza suggestiva e la profondità, ma rimane un universo ostico. La cosa strana è che se ascolto Berg o Hindemith (che sulla carta dovrebbero essere "peggio" in termini di fruibilità) non trovo lo stesso scoglio. Quindi ho escluso anche l'ipotesi "eccessiva complessità del linguaggio musicale". Pure il tardo Verdi del resto ha perso fascino alle mie orecchie.. c'è qualcosa nel tardo-ottocento in termini di visione della contemporaneità che inconsciamente rifuggo? può essere davvero che il "sogno di trascendenza universale" wagneriano mi paia ridicolo?