Otello (Verdi)

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Re: Otello (Verdi)

Messaggioda Luca » sab 05 giu 2010, 18:59

Molto buono lo Jago di Morris (tanto nel monologo quanto nel duetto; la frase "Lo vidi in man di Cassio" è sensazionalmente sussurrata), ma un simile Otello accanto è molto al di sotto: non fa scintille né folgori in alto, in sezione medio-alta è miagoloso, non è terribile scenicamente, mah... Comunque....

Grazie a Vittorio che ce l'ha proposto e saluti domenicali !
Luca.
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Re: Otello (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » dom 06 giu 2010, 10:27

A me piace di più Milnes! Anche lui sussurra il nome di Cassio
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Re: Otello (Verdi)

Messaggioda Luca » dom 06 giu 2010, 10:38

In effetti Milnes, nell'edizione RCA diretta da Levine con Domingo e Scotto, è un buon Jago.
Saluti, Luca.
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Re: Otello (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » dom 06 giu 2010, 12:39

Non amo Giacomini ma, vocalmente, almeno qui funziona molto meglio del Domingo proposto da Vittorio.
Ma lungi da me riaprire qui una diatriba infinita sull'Otello di Domingo e quello di chiunque altro...
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Re: Otello (Verdi)

Messaggioda dottorcajus » lun 07 giu 2010, 0:37

Enrico ha scritto:In effetti, guardando meglio, nell'elenco di registrazioni che citavo prima c'è un Otello diretto da Thielemann a Bologna nel 1996 con Kohanssonn-Esperian-Bruson.


Ho visto quest'Otello. Johanson era un cantante che finiva l'opera esattamente come l'aveva iniziata. Nessun affaticamento sembrava apparire nonostante avesse la tendenza a cantare sempre sul forte. Voce piuttosto chiare e squillante in occasione della mia recita, se non ricordo male, arrivò puntuale alla fine senza però dire niente di particolare. Non era certamente un fulmine di guerra in quanto ad interpretazione, anzi direi che era piuttosto noioso.
Roberto
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Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda pbagnoli » sab 13 nov 2010, 19:30

Incuriosito dalla recensione negativa che il nostro amico teo.emme fa sul CdG della recente incisione di Colin Davis, me la sto ascoltando.
Naturalmente, siccome abbiamo gusti molto diversi e non ci sarebbe gusto a dire tutti quanti le stesse cose, il mio parere superficiale al primo ascolto è assolutamente diverso.
La direzione di Colin Davis è eccellente in ogni aspetto; di più, è una delle migliori che io abbia ascoltato per ricerca di preziosismi timbrici, accompagnamento al canto e unitarietà del discorso. Concordo con lui invece sulla sgradevolezza degli effetti sonori che accompagnano la tempesta del primo atto.
Capitolo due: la pronuncia. A me non sembra pessima. Ne ho ascoltate di ogni, proprio in Otello. Vinay, per esempio, ma anche Vickers; e non solo. Non sarà ottimale, ma nemmeno disastrosa.
Capitolo terzo: gli interpreti. E qui allargo un po' il discorso.
Finley è un fuoriclasse, uno dei migliori Jago di sempre. Nessuna biecaggine gobbista, trama vocale chiara e luminosa: perfettamente convincente. Il migliore in campo.
Anne Schwanewilms non è un'aquila, ma è convincente. Continuo a pensare che il mio riferimento per questo ruolo sia Gwyneth Jones dell'incisione di Barbirolli o, al limite, Renata Scotto, ma mi accontento.
Infine Simon O'Neill.
Che non è un fenomeno, ma finirà per lasciare una traccia importante nella discografia per scegliere finalmente - ed era ora! - una via diversa d'interpretazione di questo personaggio. Che non è quella di Tamagno, anche perché i mezzi vocali di Tamagno non ce li ha nessuno, ma non è più nemmeno quella dei nipotini di Del Monaco. E' qualcosa di simile a quello che sarebbe stato l'Otello di Bjoerling se l'avesse inciso.
In conclusione, ad un primo ascolto, un'incisione ben più che interessante
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda Tucidide » dom 14 nov 2010, 1:59

Ho letto la rece di Teo.emme, come sempre molto chiara e articolata, e leggo anche le tue considerazioni, Pietro, del pari interessanti. Io non ho ascoltato questo Otello, ma conosco Finley e la Schwanewilms, mentre di O'Neill ho sentito solo quello che hai postato nel suo capitolo dedicato.
Finley è un signor cantante, e non mi stupisce che possa essere un eccellente Iago. Della Schwanewilms conosco una ottima Marescialla in un Rosenkavalier diretto da Luisi: lungi da me affermare che Marie Therese e Desdemona siano la stessa cosa - anche se è un'accoppiata tenuta in repertorio da più di una cantante - ma dico solo che mi sembra un soprano interessante.
O'Neill, però, dagli ascolti youtubici mi piace poco poco. Voce chiara ed accento antieroico, come dice Ric, che per qualche personaggio possono anche costituire una novità. Per Otello la voce chiara dovrebbe essere la regola, invece purtroppo non è così, e lo sappiamo. Ma per conto mio, i pregi di Simon O'Neill si fermano qui. La voce è costipata, stretta, in certi punti sembra Topo Gigio... : Blink : Per me ha tanti, tanti problemi, e la non imitazione di MDM non può essere il solo pregio di un'interpretazione. Per citare anch'io il GM, : Chessygrin : non basta "non fare": bisogna anche "fare". : Thumbup :

Con tutto ciò, 'sto Otello io non l'ho ascoltato, e quindi ho anche parlato troppo. :oops:
Vado a ronfare.
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda teo.emme » dom 14 nov 2010, 4:25

Ecco, io differenzierei le intenzioni dall'esito. O'Neill finalmente abbandona il vezzo di clonare Del Monaco, ma resta estraneo al repertorio italiano, non ne possiede il fraseggio e SOPRATTUTTO mi appare piatto e svogliato. Desdemona - sarà pure ottima Marescialla - ma stona come poche il ruolo, e sfido chiunque a dire il contrario. Jago è il migliore, senza dubbio: interpretazione misurata e spietata, finalmente epurata da certi vezzi della peggior tradizione...peccato per certe brutte cadute di gusto. Davis e l'orchestra sono, al solito, perfetti...ma paiono freddi e artificiosi questa volta (rispetto al Falstaff e pure, in parte, al Requiem).
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda VGobbi » dom 14 nov 2010, 10:26

teo.emme ha scritto:Jago è il migliore, senza dubbio: interpretazione misurata e spietata, finalmente epurata da certi vezzi della peggior tradizione...peccato per certe brutte cadute di gusto. Davis e l'orchestra sono, al solito, perfetti...ma paiono freddi e artificiosi questa volta (rispetto al Falstaff e pure, in parte, al Requiem).

Chiarito il concetto che Finley sia nettamente il migliore del cast, non sei in contraddizione per quello che scrivi? Ovverossia dici Interpretazione misurata e spietata, finalmente epurata da certi vezzi della peggior tradizione ... peccato per certe brutte cadute di gusto.

E' dato sapere in quali frangenti convince e quali no?

Grazie!
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 12:26

teo.emme ha scritto: O'Neill finalmente abbandona il vezzo di clonare Del Monaco, ma resta estraneo al repertorio italiano, non ne possiede il fraseggio e SOPRATTUTTO mi appare piatto e svogliato.

Ciao Teo, e buona domenica!
Scusa se ti rispondo qui, da me, e non sul CdG dove pure mi aveva fatto piacere scrivere due righe di gradimento della tua recensione (sei proprio bravo, Teo: avevo gradito molto anche quella del Flauto Magico di Jacobs), ma stante la risposta del solito ragazzino cui viene permesso di imperversare con le sue rispostine maleducate e vuote di contenuti, proprio non me la sento di insistere: verrebbe fuori il solito flame che piace a tanti (ma non a me) e io, per parte mia, pur amando il trash non riesco proprio a scendere al di sotto di un livello minimo di conversazione...
Esaurita la premessa, veniamo al dunque: a me non sembra né piatto né svogliato.
Gli manca lo squillo, purtroppo: questo sì che avrebbe fatto di lui un interessante erede della tradizione di Tamagno che, a regola, sarebbe il cotè interpretativo più adeguato per questo ruolo. Ma detto questo, a me non sembra piatto o svogliato. Anzi, si impegna e cerca veramente di dire cose interessanti. Mi da quasi l'idea che, con un po' di approfondimento, potrebbe forse venir fuori la "terza via", quella che forse avrebbe potuto inaugurare a suo tempo il già citato Bjoerling.
D'altra parte, un cantante come Tamagno probabilmente non verrà più fuori perché il gusto che a suo tempo selezionò un cantante con quelle caratteristiche oggi non c'è più. So che è un discorso un po' "darwiniano" :D , e lo faccio volutamente scherzandoci un po' su, ma da quanto tempo è che non sentiamo un cantante con quelle caratteristiche? L'unico che probabilmente ci si è avvicinato e solo per certi versi è stato Nicolai Gedda, che aveva in repertorio Le Prophète, Raoul degli Huguenots, Arnold del Guillaume Tell, che cantava La Dame Blanche, Lohengrin e il Ballo in maschera. Ma non aveva le caratteristiche che hanno reso Tamagno talmente famoso da farne un mito e da renderlo l'unico protagonista possibile per un'opera come Otello. Poi, certo, ci sono state le corruzioni: i tenori tedeschi o wagneriani in senso lato iperdrammatici e baritonaleggianti da cui, poi, è derivato quell'apax che è stato Del Monaco. Il problema - hony soit qui mal y pense, ovviamente - è che l'interpretazione del tenore fiorentino è stata talmente famosa, convincente e spettacolare da porsi come paradigma per tutti quelli che sono venuti dopo e che hanno pensato che Otello potesse essere cantato solo così. Il che, oltre che un errore, è stato esiziale per molti cantanti che non sapevano come venir fuori dai problemi della parte, problemi che possono essere superati con un'impostazione vocale differente!
Scorrendo la non banale discografia di questo grandissimo capolavoro, vedremo che il buon Simon O'Neill è praticamente il primo a praticare una scelta del genere, se vogliamo eccettuare i brani isolati registrati da Bjoerling: già solo per quello gli dovremmo essere grati. Poi, se ci sono limiti musicali, magari potranno essere superabili con un po' di esperienze ulteriori; del resto, anche i primi Otelli di Domingo non erano così rifiniti come quelli posteriori.
Che dirti, Teo?
Se sono rose... altrimenti, amen: sopravvivremo anche senza O'Neill!
teo.emme ha scritto: Desdemona - sarà pure ottima Marescialla - ma stona come poche il ruolo, e sfido chiunque a dire il contrario. Jago è il migliore, senza dubbio: interpretazione misurata e spietata, finalmente epurata da certi vezzi della peggior tradizione...peccato per certe brutte cadute di gusto. Davis e l'orchestra sono, al solito, perfetti...ma paiono freddi e artificiosi questa volta (rispetto al Falstaff e pure, in parte, al Requiem)

Allora, nell'ordine:
:arrow: per quanto riguarda la Schwanewilms siamo lontani dai riferimenti del ruolo (per me, come dicevo, Gwyneth Jones e, a seguire, Renata Scotto), ma mi aspettavo decisamente peggio da quello che avevi scritto. Con ciò ovviamente non voglio contraddire quello che hai scritto
:arrow: Finley è un baritono colorista della più bell'acqua. Questa è proprio una definizione di "area Operadisc" :D - anzi, proprio "marazziana", quindi non pretendo che tu ti ci riconosca, ma è una categoria per me adattissima a questo tipo di ruoli. Lo fa secondo me benissimo e non ci sento sguaiataggini particolari: quanto a questo ne ho sentite di molto peggio in passato da baritoni considerati molto più ortodossi per questo ruolo. Penso ovviamente a Gobbi e a tutti i gobbetti venuti dopo, quelli cioè che - indipendentemente dalla voce - calcano tantissimo l'espressione sul versante "biecaggine"
:arrow: non ho ascoltato né il Falstaff né il Requiem (una volta di più, mi incuriosisci: cercherò di ascoltarli), ma l'orchestrazione - a parte tutti i clangori artificiali della tempesta che hanno dato fastidio anche a me - mi è sembrata veramente importante. Non fastidiosamente superficiale, ma giusta in tutte le sue parti: aggressiva quando occorre, ma ricca di ripiegamenti ed introflessioni. E non mi sembra nemmeno disunita, ma qui ci metto un In My Humble Opinion grande come una casa perché non voglio sembrare il solito rompicoglioni bastian contrario. Per il mio personalissimo gusto è una delle migliori che io abbia mai sentito
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda Tucidide » dom 14 nov 2010, 13:18

pbagnoli ha scritto:Mi da quasi l'idea che, con un po' di approfondimento, potrebbe forse venir fuori la "terza via", quella che forse avrebbe potuto inaugurare a suo tempo il già citato Bjoerling.
[...]
Scorrendo la non banale discografia di questo grandissimo capolavoro, vedremo che il buon Simon O'Neill è praticamente il primo a praticare una scelta del genere, se vogliamo eccettuare i brani isolati registrati da Bjoerling: già solo per quello gli dovremmo essere grati.

Beh, di tenori chiari che abbiano affrontato Otello ce ne sono stati altri. Tanto per restare al recentissimo passato, direi Heppner, che come O'Neill canta anche Wagner. Un altro, meno dotato senz'altro, è Johan Botha, che al Met due anni fa non è stato malvagio vocalmente, ma orrido musicalmente. Prima c'era stato Kristjan Johansson, che non aveva certamente una voce scura, e in alto era un tornado. E tutti questi, fra parentesi, avevano e hanno voci ben più squillanti e sicure di O'Neill.
Certo, questi tenori non hanno inciso Otello, a parte Johansson, quindi a livello di discografia eravamo quasi fermi a Domingo. E purtroppo gli ultimi Otello di successo sono stati tenoroni scuri, come Galusin, Cura e il recente Antonenko... epigoni di Vinay e Del Monaco, tanto per cambiare.
Quel che voglio dire è che non mi sembra che O'Neill rappresenti davvero una novità interpretativa.
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 13:33

Tucidide ha scritto:
Beh, di tenori chiari che abbiano affrontato Otello ce ne sono stati altri. Tanto per restare al recentissimo passato, direi Heppner, che come O'Neill canta anche Wagner.

Be', Alberto...
Heppner è proprio invece un gran bel tenorone wagneriano, anche se dotato di eccellente squillo (almeno ai tempi), il che lo distingue(va) da tanti altri della sua categoria: Otello sembrava sin dall'inizio una destinazione pressoché obbligata. Peraltro, dopo una prima prova più che dignitosa alla seconda si è incatramato, a dimostrazione delle difficoltà per un wagneriano di affrontare questo ruolo.
Matteo Marazzi - quello che una volta scriveva su questo forum - lo aveva pure visto, non mi ricordo dove, e disse che la cosa migliore che aveva fatto era stato il "Niun mi tema", il che dimostra che si trattò di prova fallimentare, perché se Otello azzecca solo il finale vuol dire che ha ciccato clamorosamente il resto dell'opera. E' una battuta, ovviamente, ma in un'affermazione del genere c'è un fondo di verità...
Botha mi sembra cantante poco interessanta, ma è mio gusto.
Johansson francamente non me lo ricordo
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda Tucidide » dom 14 nov 2010, 13:42

pbagnoli ha scritto:
Tucidide ha scritto:
Beh, di tenori chiari che abbiano affrontato Otello ce ne sono stati altri. Tanto per restare al recentissimo passato, direi Heppner, che come O'Neill canta anche Wagner.

Be', Alberto...
Heppner è proprio invece un gran bel tenorone wagneriano, anche se dotato di eccellente squillo (almeno ai tempi), il che lo distingue(va) da tanti altri della sua categoria: Otello sembrava sin dall'inizio una destinazione pressoché obbligata.

Wagneriano sì, ma non certo sulla linea dei tenori scuri e bituminosi alla Vinay, Suthaus, King, se vogliamo anche Vickers, quella "spazzatura" :lol: :lol: :lol: . La voce è chiara di timbro, anche se il peso (vocale, intendo :wink: ) gli consente di cantare Wagner. Alla fine della fiera, a me pare che O'Neill sia una sorta di Heppner, ossia un tenore di timbro chiaro che canta anche Wagner.
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 13:50

Tucidide ha scritto:
Wagneriano sì, ma non certo sulla linea dei tenori scuri e bituminosi alla Vinay, Suthaus, King, se vogliamo anche Vickers, quella "spazzatura" :lol: :lol: :lol:

Ah già, certo: quella vecchia spazzatura di Vickers!
Certo che Karajan e Serafin non sapevano veramente mettere insieme i cast...
Devo dire che alle volte girando su Internet mi sembra di trovarmi di fronte a prestazioni intellettuali che, per spessore e profondità di contenuti, mi ricorda il "Grande fratello": Tv Happy :
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Re: Otello - nuova registrazione di Colin Davis

Messaggioda MatMarazzi » mar 16 nov 2010, 14:00

pbagnoli ha scritto:Matteo Marazzi -lo aveva pure visto, non mi ricordo dove, e disse che la cosa migliore che aveva fatto era stato il "Niun mi tema", il che dimostra che si trattò di prova fallimentare, perché se Otello azzecca solo il finale vuol dire che ha ciccato clamorosamente il resto dell'opera. E' una battuta, ovviamente, ma in un'affermazione del genere c'è un fondo di verità...


Sentii il debutto in Otello di Heppner.
Era in forma di concerto a Monaco, nel 2001, con Levine sul podio, l'allora ottima (vocalmente) Frittoli e i Munchner Philharmoniker in stato di grazia.
Non è possibile esprimere un giudizio su quella prestazione, perché Heppner fece dichiarare di essere malato e, dopo un primo atto tutto sommato accettabile, a partire dal secondo cominciarono i disastri. Le stecche gli fecero perdere anche l'ultimo barlume di controllo: andò nel pallone e l'intera rappresentazione finì nel putiferio, salvata soltanto da un quarto atto in cui finalmente si riconobbe l'artista.

Il fatto è che ci si aspettava moltissimo da Heppner: in quegli anni lo si considerava una specie di rivoluzione copernicana nel canto declamatorio.
I suoi Wagner erano giudicati negli anni '90 "rivoluzionari" (prima di accorgersi, negli anni 2000, che erano solo buona e decorosa routine).
Per tutte queste ragioni sul suo primo Otello erano puntati i riflettori del mondo. Ci si aspettava sarebbe stato il primo vero Otello del dopo-Domingo.
In effetti, negli anni che seguirono, cantò spesso la parte e in teatri importanti (io stesso lo sentii in condizioni vocali perfette a Londra, insieme a un'insoffribile Fleming - almeno come Desdemona), ma a quel punto era chiaro che Heppner poteva essere solo un Otello importante, ma non storico.
Anche con tutte le note a posto, la prestazione risultava generica... Ammirevole vocalmente ma generica.

A costo di scandalizzarvi, per me gli ultimi veri Otelli (entrambi ahimé di ambito declamatorio) sono stati il giovane Galouzine - non quello scassato e bovaro degli ultimi anni - e il José Cura di cinque-sei anni fa.
Quest'ultimo a Firenze consegnò un'interpretazione talmente elettrizzante (sia pure, ovviamente, in ottica anti-vocalistica) da cancellare in un solo colpo tutti gli Otelli del dopo-Vickers, compreso (scusami Pietro) Domingo.

Tutto questo ovviamente a mio gusto.
Mat
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