Trittico (Puccini)

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Trittico (Puccini)

Messaggioda ulisse » mar 13 nov 2007, 1:23

segnalo che dovrebbe essere uscito in italia il dvd del trittico di puccini realizzato a modena lo scorso gennaio e il cui allestimento è stato ripreso nel circuito toscano.

io l'ho acquistato a vienna un mesetto fa e lo trovo fantastico una cosa che veramente mi ha entusiasmato.

ma non voglio dare giudizi perchè non voglio condizionare che lo vedrà. poi chiacchiereremo dei particolari.

dico solo che dopo 25 anni si sentiva la mancanza di un prodotto così ben fatto...

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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Raffaele » dom 22 nov 2009, 20:23

Riprendo qui la discussione sul Tabarro e ,in generale,sul Trittico (cominciata casualmente nella sezione dedicata a Tosca parlando del Michele di Tito Gobbi)per dire che ,dopo aver finalmente avuto modo di leggere con calma e apprezzare le interessantissime osservazioni di MatMarazzi (e Tucidide) concordo pienamente sul fatto che non si possono riscontrare analogie fra le coppie Michele/ Giorgetta del Tabarro e Canio/Nedda di Pagliacci...Perchè sostanzialmente è vero che nell'opera pucciniana affiorano elementi (spesso in alcuni di quei momenti ,per cosi' dire, "secondari" -alcune battute o qualche nota-che sembrano ,nelle opere di Puccini ,messi qua e là a riempire gli spazi vuoti fra le pagine e le melodie celebri ,(quelle che risaltano a un ascolto superficiale) e che invece fra le righe ci dicono la sostanza stessa dell'opera) che ci portano a credere che Giorgetta non ha "subito" Michele e che quei due un tempo si sono amati per davvero...Ad esempio quando Giorgetta ,sempre nel duetto finale ("Perchè non m'ami più...") dice al marito : "No, calmati michele..."Quello è un momento secondo me di estrema dolcezza(ovviamente se bene interpretato,col giusto accento) che rivela un attimo,sia pur breve ,di smarrimento di una donna(Giorgetta)interiormente divisa che ha amato per davvero(se ancora non ama) l'uomo che ha sposato...In sostanza qualcosa di profondamente diverso dal"Suvvia cosi' terribile..." di Nedda/Colombina a Canio/Pagliaccio che mi pare invece un misto di terrore per quello che sta per accadere e un ultimo estremo tentativo di rabbonire con paroline finto-dolci il marito infuriato,tentando di "prendendolo ancora una volta per scemo"( realtà o finzione? Chi parla, Nedda o Colombina?)...
Un altro di questi magici e quasi nascosti momenti pucciniani è secondo me (ma di questo si potrà poi parlare nella apposita sezione) quando Cio Cio San(Butterfly)alla fine del secondo atto si guarda per un istante allo specchio( forse unico effimero contatto con la realtà in questo delirio) e dice:"Non son più quella..." Io ogni volta che arrivo a quel punto ,fra parole e musica, mi sciolgo completamente, più che per qualsiasi altra pagina commovente...
Per quanto riguarda le registrazioni del Trittico concordo con Luca che ancora probabilmente non ce n'è una con tutti i cantanti a posto...Però devo dire che, per quanto riguarda il Tabarro apprezzo molto quello citato da MatMarazzi(credo si riferisca al live in tedesco del '73 con Julia Varady e Fischer Dieskau diretto da Sawallisch)che ho comprato non appena per caso su Youtube mi sono imbattuto in un brano("E' ben altro il mio sogno...") meravigliosamente interpretato dalla Varady che adoro...
E poi c'è quell'altra edizione del Tabarro del '38, sempre in tedesco, diretta da Clemens Krauss , forse la migliore per me,di cui credo di aver letto qualcosa tempo fa non so più dove proprio su questo sito...
Approfitto infine di questa discussione per citare un Trittico che ho acquistato tempo fa , un live del '79(etichetta Orfeo d'or,ma c'è anche un precedente riversamento Bella Voce) diretto da Gerd Albrecht) : a dire il vero non l'ho ascoltato tutto e per bene, però ho trovato interessanti Il tabarro e Gianni Schicchi mentre sono rimasto molto male quando mi sono accorto dei per me pesanti tagli operati in Suor Angelica(Pilar Lorengar) ,tagli(alcune battute fra le suore) che secondo me alterano negativamente l'intera opera;a tal proposito mi farebbe molto piacere sentire il parere di chi conosce questa edizione...Salutissimi a tutti!
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Luca » dom 22 nov 2009, 20:54

Se dovessi citare un'edizione per ognuna delle tre opere:

- per Il Tabarro resta un'edizione fondamentale quella cantata in tedesco con M. Ahlersmeyer, P. Anders ed E. Ranczak del 1938 ('live' di Stoccarda) della MYTO. E' inquietante per l'atmosfera da vero noir che vi si respira ed è cantata con un'espressività davvero magistrale ! Poco importa che sia tradotta.

- per la Suor Angelica rimane un'edizione del tutto italiana e tradizionalissima (e senza tagli che purtroppo ci sono come nella CETRA con la Carteri), ma cantata ottimamente quella diretta da Bartoletti con Ricciarelli e Cossotto per la RCA del '71.

- per Gianni Schicchi: premetto che Taddei resta il mio preferito, ma come edizione globale Tajo, Di Stefano, Albanese, Elmo diretti da Antonicelli al MET del '49 edita dalla GOP.

Saluti, Luca.
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Nicola Biondo » lun 23 nov 2009, 21:04

In procinto di ascoltare e quindi acquistare il "trittico Pucciniano" sarei tentato dall'edizione Decca diretta da Bartoletti se non erro o da quella di Pappano registrata dall' Emi; quest'ultima si trova pure a prezzo medio. Sono convinto delle bontà esecutive e vocali sopracitate ma resto dell'idea che per apprezzare l'opera in toto e in particolar modo orecchiarla al primo ascolto bisogna percepire tutte le sfumature voci/orchestra che non vengono fuori sicuramente da vecchie edizioni.
Saluti a tutti e grazie per gli utili consigli.
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Tucidide » lun 23 nov 2009, 23:04

Nicola Biondo ha scritto:Sono convinto delle bontà esecutive e vocali sopracitate ma resto dell'idea che per apprezzare l'opera in toto e in particolar modo orecchiarla al primo ascolto bisogna percepire tutte le sfumature voci/orchestra che non vengono fuori sicuramente da vecchie edizioni.

Ti dirò, Nicola: è senza dubbio vero che un'incisione moderna renda meglio le sfumature e sia più piacevole all'ascolto, e parlo in generale delle incisioni stereofoniche, dunque dalla seconda metà degli anni '50. Però, credo che un'incisione in studio, seppure vetusta, monoaurale e magari persino riversata da 78 gg, possa risultare godibile anche a chi cerca un suono fedele e pulito. Se non ci sono ronzii, fruscii o scrosci, anche il suono monoaurale rende molto bene all'ascolto, e certe registrazioni della EMI di Legge sono spettacolari.

Parlando del Trittico, conosco bene quello EMI, mentre di quello DECCA ho solo il Gianni Schicchi.
A me piace molto, dell'edizione EMI, la direzione di Pappano (grande pucciniano, secondo me, magari facilone, ma coinvolgentissimo), il Michele di Guelfi, il Luigi di Shicoff, la coppia degli innamorati dello Schicchi (anche la solitamente per me indigesta Gheorghiu), la zia Principessa della Manca di Nissa. Non impazzisco per il Gianni Schicchi di van Dam, artista che adoro ma che qui è vocalmente appesantito e con una pronuncia non proprio perfetta, né per la Giorgetta della Guleghina (vocione, OK, ma monolitica), mentre il buco nero (nerissimo!) è la Gallardo-Domâs come Angelica. Ho anche un video di lei che fa Angelica in forma di concerto con Chailly che dirige: ci mette l'anima, ma vocalmente ne combina di cotte e di crude... non ho mai capito il seppur breve successo che le ha arriso una decina d'anni fa. : Blink :
Sul Gianni Schicchi DECCA, trovo la direzione di Bartoletti notevole ma meno coinvolgente di quella di Pappano, eccellenti la Freni e Alagna e bravo anche Nucci.
In complesso, credo che comunque tu scelga ti divertirai. :D
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » mar 24 nov 2009, 18:46

Credo anch'io che sia piuttosto difficile trovare una registrazione di Trittico con tutte le cose al loro posto, anche in quelle recenti. E, ovviamente, condivido tutte le perplessità espresse da chi mi ha preceduto. Bartoletti è pressoché perfetto, ma Freni, per esempio, è simpatica e invariabilmente bravissima ma, secondo me, le manca il passo in tutti e tre i personaggi: come Angelica ha il fiatone ed è troppo stereotipata (rose e fiori comunque rispetto alla tremenda Gallardo Domas dell'incisione Emi); come Lauretta è troppo vecchia; come Giorgetta andrebbe anche bene, ma non è credibile. Poi c'è la Suliotis che è inspiegabile, Nucci che...mah.
L'incisione Emi funziona bene da tanti punti di vista, ma la coppia di Suor Angelica è tremenda, fra la già citata Gallardo Domas e la Manca di Nissa che fa imballare i woofer (Matteo ha più volte ricordato che la zia Principessa dovrebbe sussurrare in modo gelido il suo "Nel silenzio di quei raccoglimenti", non urlarlo come un proclama; dovrebbe essere condiscendente, carezzevole, melliflua, non dovrebbe fare la Baba Yaga). E così via.
La vecchia incisione Emi era molto meglio, con un buon Gobbi - meglio come Schicchi che come Michele - e con la De Los Angeles.
Anch'io credo che le incisioni delle singole opere siano riuscite a trovare spunti più interessanti che non le incisioni organiche del ciclo: non so perché, forse perché i lavori sono troppo distanti l'uno dall'altro quanto a psicologia messa in campo e richiedono impegno troppo diversificato agli artisti...
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda marco » mar 24 nov 2009, 19:00

Tucidide ha scritto: mentre il buco nero (nerissimo!) è la Gallardo-Domâs come Angelica. Ho anche un video di lei che fa Angelica in forma di concerto con Chailly che dirige: ci mette l'anima, ma vocalmente ne combina di cotte e di crude... non ho mai capito il seppur breve successo che le ha arriso una decina d'anni fa. : Blink :


posso assicurare che la G.D. quando apparve all'inizio degli anni '90 diede ottime prove, ricordo che debuttò come Suor Angelica al festival di Spoleto e per radio la sua prova mi parve notevolissima, impressione confermata dagli ascolti live come Liù e Antonia e in parte come Manon; è durata poco perchè già agli inizi del 2000 pareva deteriorata (Liù alla Scala) e oggi non so come canti, tra l'altro la sua carriera mi sembra molto rallentata, ma la voce era veramente bella e anche ragguardevole come volume (comunque da lirico puro)
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Alberich » mar 24 nov 2009, 19:05

marco ha scritto:
Tucidide ha scritto: mentre il buco nero (nerissimo!) è la Gallardo-Domâs come Angelica. Ho anche un video di lei che fa Angelica in forma di concerto con Chailly che dirige: ci mette l'anima, ma vocalmente ne combina di cotte e di crude... non ho mai capito il seppur breve successo che le ha arriso una decina d'anni fa. : Blink :


posso assicurare che la G.D. quando apparve all'inizio degli anni '90 diede ottime prove, ricordo che debuttò come Suor Angelica al festival di Spoleto e per radio la sua prova mi parve notevolissima, impressione confermata dagli ascolti live come Liù e Antonia e in parte come Manon; è durata poco perchè già agli inizi del 2000 pareva deteriorata (Liù alla Scala) e oggi non so come canti, tra l'altro la sua carriera mi sembra molto rallentata, ma la voce era veramente bella e anche ragguardevole come volume (comunque da lirico puro)

Sentita recentemente nella Turandot (III atto, in forma di concerto) e mi chiedevo come fai fosse sparita: voce ancora bellissima, piena se non grande, interprete magari scontata, ma non inerte. A parte le movenze da diva del muto fu la migliore del gruppo (Storey, Herlitzius, Scandiuzzi) e fu davvero brava. Ma si trattava comunque di un frammento d'opera e non in forma scenica.
Un saluto
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda MatMarazzi » mar 24 nov 2009, 19:51

Alberich ha scritto:fu la migliore del gruppo (Storey, Herlitzius, Scandiuzzi)


La Liù della Gallardo Domas migliore della Turandot della Herlitzius????
:shock:

So che l'Opera può riservare le più incredibili sorprese, ma questa davvero non me l'aspettavo.
E io che ho sempre considerato un nulla la prima e una gigantessa la seconda!

raccontaci di più.
Salutoni,
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda marco » mar 24 nov 2009, 20:09

MatMarazzi ha scritto:la Turandot della Herlitzius
una gigantessa
mat


spero sia vero perchè a Giugno mi aspetta la sua Brunilde nel mio primo Ring completo :)
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Luca » mar 24 nov 2009, 22:15

Circa la Gallardo Domas dò senz'altro ragione a Marco: anche a me è capitato di ascoltarla 2 volte in Liù: prima a Firenze (con S. Sweet e Lando Bartolini diretta molto bene da Mehta, scene coloratissime di Zang Yimou) e a distanza di qualche anno a Milano (con A. Marc e N. Martinucci, diretta molto male da Pretre e con una regia orrenda da cartolina missionaria anni '30). Ebbbene: due cantanti differenti, la prima educata, gentile, commovente, la seconda fiati corti, allargamenti vistosi in basso e nemmeno un fenomeno di recitazione. Poi ho avuto la sventura (ma rimediata) di acquistare un disco in cui canta il Finale I di Traviata, molto vecchio stile. Un disco brutto che sono riuscito a farmi cambiare. Nell'edizione di Pappano non mi piace, mentre è davvero molto brava la Manca di Nissa che proprio nei panni della bieca principessa l'ho udita qui a Roma due volte: eccezionale nel piglio, nel volume e nella recitazione !

Salutoni, Luca.

P.S.: Per Suor Angelica resto fermo alla Ricciarelli giovane del '71 e davvero non ho sentito un passo oltre.
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Raffaele » mar 24 nov 2009, 22:37

Luca ha scritto:P.S.: Per Suor Angelica resto fermo alla Ricciarelli giovane del '71 e davvero non ho sentito un passo oltre.

Si anche io sono convinto che quella sia tuttora la miglior Suor Angelica.
Saluti Raffaele
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Alberich » mer 25 nov 2009, 0:22

Per rispondere a Mat, trovo anche io grandissima la Herlitzius. Solo che quella sera, da come mi ricordo, non c'era. Piuttosto afona in basso, un po' in affanno (sembrava prender fiato troppo spesso...), e, in definitiva, non convincente da nessun punto di vista. Non so come spiegarmi, ma sembrava che prendesse fiato ad ogni nota: un susseguirsi di note sconnesse. Niente di tragico, oltretutto è sempre una personalità importante, vocalmente e interpretativamente. Ma non mi era piaciuta molto. La Domas, invece, in una parte breve come il III atto e in una serata di gala, aveva fatto il suo: voce molto molto bella, e potente quanto basta per deliziare uno spettatore delle prime file, interpretazione strappalacrime. Non posso dir molto da una serata così, ma la sua porca figura la faceva. Ripeto: serata di gala, un solo atto, forma di concerto. Non cercavo di certo lo scavo del personaggio o chissà quali finezze, essendo un moncherino di opera, si ascoltavano le voci e la curiosità del finale Berio.
Saluti
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda stecca » gio 26 nov 2009, 1:11

Provo una irrazionale passione per il timbro della Ricciarelli in Suor Angelica ben accompagnata da una notevole Cossotto RCS e per la incredibile cavata della Price nel Tabarro sempre RCA (il suo attacco di "è ben altro il mio sogno" è spettacolare) dove è coadiuvata da un superlativo Domingo e da un intenso ed insinuante Milnes. Aggiungo come Giorgetta anche una eloquente Scotto CBS ma il resto è meno valido, mentre infine lo Schicchi proprio lo reggo poco in generale e nessuna incisione da me ascoltata mi ha fatto cambiare idea.
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Re: Il Trittico (Puccini)

Messaggioda Luca » gio 26 nov 2009, 9:13

Rispetto a Tabarro e ad Angelica - piuttosto tradizionali - lo Schicchi appare più spostato in avanti sul piano della fattura musicale in un'ottica, a tratti, di dissonanza (echi stravinskiani che si troveranno in Turandot, ma anche di K. Weil: pensate alla scena della vestizione di Schicchi - ma non solo quella - dove abbiamo degli accordi che si ritrovano ne I 7 peccati capitali e ne L'Opera da tre soldi). Questo può decretarne il successo mutuato anche dalla trama, proprio per il suo ritmo a volte saltellante, ma quest'ultimo può disorientare (capisco le riserve di Stecca). In ogni caso, ma questo è mio parere personale, mi diverto più con quest'opera (e con Don Pasquale) piuttosto che che il bolso Falstaff.

Circa le altre 2 opere: è quanto avevo detto sin dall'inizio per l'Angelica della giovanissima Ricciarelli (che è una meraviglia di innocenza e palpito), mentre il trio Milnes-Price-Domingo è buono, ma - tolta la maestria e la vocalità di una Price ancora in buono stato e lo stesso dicasi per quanto riguarda la Scotto della successiva edizione CBS, però deteriorata in alto - non superlativo, poi anche la stessa direzione di Leinsdorf non è un portento.

A conclusione: ci vorrebbe un'altra edizione, ma oculata nella scelta del direttore e dei cantanti (mi vengono in mente due nomi: Mehta, Barenboim), per i cantanti - parafrasando la Norina donizettiana, "lascio la scelta a voi".

Saluti, Luca.

P.S.: La grande assente della discografia di Angelica è proprio la Caballé degli anni d'oro che, incidendola, si sarebbe posta al vertice della discografia. Proprio a lei pensavo con accanto una Bumbry come Principessa ed un Levine sul podio.
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