OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

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OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » mar 10 mar 2015, 1:14

Era da un po' di tempo che avevamo tralasciato questa simpatica iniziativa. Perche' non ripristinarla?

E cosi', senza perdere tempo nel scegliere quale opera ed edizione discografica proporre, tagliando la testa al toro, ho scelto io ( :mrgreen: ), ovverossia "Die Walkure" diretta da Gergiev, incuriosito dalle poche ma ben spese parole espresse da Flipperin in altro frangente.

Ho iniziato con il primo atto. Direzione solita di Gergiev, in bianco e nero, sua caratteristica principale, in cui preferisce i chiaroscuri alle tinte pastello, i netti contrasti alle dolci sfumature, la freddezza chirurgica dei sentimenti piuttosto che la travolgente passione.

E questa incisone sembra volerla apparentare alla società dei lumi, a quell'illuminismo in cui prevale la ragione al sentimento. Ed è un bel sentire, perché Gergiev e' un signor direttore che sa guidare l'orchestra e chiedere quello che vuole. Certo, in non pochi frangenti avremmo desiderato un maggior coinvolgimento emotivo (ad esempio in "Wintersturme wichen wichen dem Wonnemond" oppure in "Du bist der lenz"), ma sarebbe stato stridente con la lettura intrapresa dal direttore russo.

Quanto al cast racimolato, e' uno dei migliori possibili. Solido e dalla voce imponente l'Hunding di Petrenko. Splendida la Siegliende della Kampe, voce radiosa che fa da ottimo contraltare al suono orchestrale frastagliato di Gergiev. Resta il Siegmund di Kaufmann, in cui sembra quello più penalizzato dall'incisione. È la voce che sento di meno, direi la meno fotogenica, in una lettura routiniaria e senza quella verve d'interprete che sempre hanno contraddistinto le sue incisioni discografiche. Vedremo nel secondo atto, in attesa di sentire anche il Wotan di Pape (di cui nutro fortissimi dubbi) e la Fricka della Gubanova.
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DocFlipperino » mar 10 mar 2015, 12:11

bravo Vitt! ottima scelta!
aspettiamo le tue opinioni sui successivi due atti : Chessygrin :
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DottorMalatesta » mar 10 mar 2015, 16:42

Ammetto che all´ascolto JK mi è sembrato inferiore alle aspettative (ma avrei davvero bisogno e voglia!) di risentirmelo. Concordo con te sulla splendida Sieglinde della Kampe. Sono curioso di sapere cosa pensi di Pape (che ultimamente è molto richiesto come cantante wagneriano)…

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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » mar 10 mar 2015, 20:29

Ultimata la Die Walkure gergievana. Kaufmann fa meglio nel secondo atto, ma ripeto si "butta" via, non è convino di quel che fa o la fa con trascuratezza. Sicuramente un Siegmund non memorabile. Pure la Stemme mi aveva colpito molto di più dal vivo, seppur in una Walkiria scaligera moscia come poche, ma lei si era mostrata la classica mosca bianca, colpendo in maniera straordinaria l'uditorio. In questa incisione, conscia dei suoi mezzi, si adagia facendo il minimo sindacale. Resta una grande voce, una personalità di tutto rispetto, ma appunto per questo ci si aspettava molto di più dalla fuoriclasse. I migliori alla fine, sono Gubanova e Pape, oltre la splendida direzione di Gergiev. La Gubanova tratteggia una Fricka rigogliosa come non la si sentiva da tanto tempo, una moglie che sa il fatto suo e dove Wotan non può che sottostare. Su Pape, che non è di certo un basso, quanto un bass-baritono, ha sempre dimostrato di saper cantare, a fronte di una personalità piccina piccio'. Così in certe situazioni dell'opera, manca di quel mordente in cui appunto mostra di essere il dio degli dei (sentire certe frasi come le declamava Schorr, confrontate con Pape mostrano un divario imbarazzante per autorità, fraseggio e scolpitezza della dizione), eppero' il suo Wotan ha un suo perché. Prima di tutto è ottimamente cantato, senza sforzo, cosa da non sottovalutare. Inoltre ci regala momenti di soffusa pensosita' che non passano inosservati, come ad esempio il bellissimo monologo del secondo atto, che Pape lo rende quasi come un soliloquio interiore sussurrandolo oppure il bellissimo "Leb Wohl", uno degli addii meglio cantati dell'intero corpus discografico e non. Insomma, questa Walkiria è mancata per colpa del duo protagonista. Peccato, perché poteva essere una registrazione storica.
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DottorMalatesta » mar 10 mar 2015, 21:14

Mi sono riascoltato il primo atto. Vittorio, devo dire che sei un po´ troppo esigente! :mrgreen: Fare le pulci a JK solo perchè il suo Wälse dura solo una manciata di secondi :twisted: !
Dai, discografia alla mano, quanti sono i tenori che cantano Siegmund meglio di così? :wink: Però però... Avverto anch´io una certa quale inerzia interpretativa, come se Kaufmann forse non sentisse fino in fondo il personaggio, come se lo costruisse dal di fuori.

Comunque ci si potrebbe confrontare sul monologo della spada. JK fa il “solito” Siegmund eroe-maledetto (si ascolti il finale da "nächtiges Dunkel" in poi). Il modello mi sembra sia quello di Vickers. OK, canta bene, a tratti benissimo. A volte però trovo il Siegmund di JK quasi irritante: a mio parere alcune frasi del monologo sono quasi buttate via nella loro genericità (penso soprattutto alla seconda parte: “den dort haftend sie hinter sich liess”, “Wärme gewann Ich und Tag“,“bis hinter Bergen sie sank“).



Interessante il confronto col "rivale" Vogt:



Che ve ne pare? Nonostante la voce sia più bianchiccia, filiforme, a tratti persino afonoide (si dirà?), mi sembra che in questa pagina l´interpretazione di Vogt sia più sfumata e ricca di colori (oddio, ora Irina mi toglie il saluto : Hurted : !).

Inoltre, in alcuni punti JK sembra persino in difficoltà (si ascolti la Winterstürme): la voce è a tratti fibrosa, quasi indurita, povera in squillo.

Non sono invece d´accordo su Gergiev: questa direzione tutto mi sembra tranne che in bianco-e-nero, anzi la trovo quasi sovrabbondi di colori. Certo, Petrenko è meglio! : Chessygrin :

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P.S.: a fine Maggio mi aspetta la Lulu a Monaco: Cerniakov-Petersen-Petrenko!!!

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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » mar 10 mar 2015, 21:26

Mi hai sgamato Francesco. Vuoi mettere il Walse di Melchior? :twisted:

Comunque in questa Walkiria, contro il pronostico, il migliore sembra proprio Pape. Poi mi fai sapere, in attesa che anche altri forumisti dicano la loro.
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DocFlipperino » mer 11 mar 2015, 16:19

DottorMalatesta ha scritto:Non sono invece d´accordo su Gergiev: questa direzione tutto mi sembra tranne che in bianco-e-nero, anzi la trovo quasi sovrabbondi di colori. Certo, Petrenko è meglio! : Chessygrin :
DM


anche io non sono d'accordo sul fatto che sia in bianco e nero. o meglio, il bianco e il nero sono due dei tantissimi colori della sterminata tavolozza di gergiev che - non me ne voglia l'amico e collega francesco - sopravanza di intere spanne il pur eccellente Petrenko :shock:

Gergiev è l'unico direttore che in questi ultimi vent'anni mi pare sia riuscito a dirci qualcosa di nuovo nella tetralogia, mentre gli altri si sono limitati a "scopiazzare" in modo anche meraviglioso le versioni dei loro direttori di riferimento, fossero essi Solti, Böhm, Karajan o Furtwangler.

tutto questo, naturalmente, imho..... anche perchè è difficile dire una cosa in opinion di un altro : Chessygrin :
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » mer 11 mar 2015, 19:04

Ma io tutti sti colori in Gergiev mica li sento. :cry:

E comunque cosa mi dite del Wotan di Pape? Può essere accostato ai grandi Wotan del passato?
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DottorMalatesta » mer 11 mar 2015, 21:50

Vittorio, sono un po' sorpreso del tuo giudizio entusiasta su Pape :shock:

VGobbi ha scritto:E comunque cosa mi dite del Wotan di Pape? Può essere accostato ai grandi Wotan del passato?


Telegraficamente? Neanche in fotografia. :mrgreen:
Scherzi a parte, la parte di Wotan gli sta decisamente troppo larga, sembra un bimbetto che indossa i pantaloni taglia XXL del papà. Pape canta benino, ha un gran bel timbro, un'eccellente dizione, qualche buona intuizione qua e là e nient'altro. Nel monologo al secondo atto Pape è a mio parere l'antitesi di quello che dovrebbe essere Wotan: va bene il tono intimista, il colloquio con se stesso, ma dov'è il senso di angoscia che cresce progressivamente fino quasi a soffocare? Qui c'è un topolino che si crede leone (e la voce fatica parecchio a tener testa all' orchestra di Gergiev). Qualunque paragone (tanto per restare agli antipodi dei Wotan granitici) con il Wotan di Stewart o di McIntyre o di Morris mi sembra davvero assolutamente improponibile.

Il "Der Augen leuchtendes Paar" di Pape mi sembra una lagna di una noia mortale (e sentite quanto pena in alto!)



A mio parere un paragone con, tanto per dire, Stewart



o Morris (dal minuto 3'00 circa)



mi sembra davvero fuori discussione.

Vittorio, che dici?

DocFlipperino ha scritto:Gergiev è l'unico direttore che in questi ultimi vent'anni mi pare sia riuscito a dirci qualcosa di nuovo nella tetralogia, mentre gli altri si sono limitati a "scopiazzare" in modo anche meraviglioso le versioni dei loro direttori di riferimento, fossero essi Solti, Böhm, Karajan o Furtwangler.


Ti va di dirci perché trovi innovativa la direzione di questa Walkure? Io l'ho trovata diretta benissimo, ma non riesco davvero a capire in cosa Gergiev sia riuscito a dirci qualcosa di nuovo. Esagero, ma mi sembra che la direzione di Gergiev qui si riduca un po' alla formula: Gergiev = (Karajan + Barenboim)/2

DocFlipperino ha scritto: il bianco e il nero sono due dei tantissimi colori della sterminata tavolozza di gergiev che - non me ne voglia l'amico e collega francesco - sopravanza di intere spanne il pur eccellente Petrenko :shock:


Lo dicevo apposta per pizzicarti :P . E' chiaro che si tratta di concezioni diverse come il giorno e la notte... :wink:

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P.S.: della serie "domande senza risposta": quale Walkure vi portereste sull'isola deserta? (una sola, please! :mrgreen: )
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » gio 12 mar 2015, 0:55

Non sono un fan sfegatato di Pape, ma questo suo Wotan mi è garbato molto, donandoci forse la sua migliore interpretazione di Wotan. Certo, se poi mi tiri fuori i mostri della parola, come lo sono Stewart o Mc Intyre, logicamente non c'è paragone e la distanza resta siderale. Per esempio, un altro Wotan che reputo davvero meritevole di considerazione e' quello di Robert Hale. Qualcuno lo conosce?

Quanto alla Walkiria da portare sull'isola deserta, non è una scelta per nulla facile. Seppur tra mille difficoltà vocali e ruoli non proprio congeniali, il live da Roma diretto da Furt resta per me la mia favorita. Bellissima la direzione di Furt, travolgente, epica nonostante un'orchestra ordinaria ma che in mano sua, sembra quasi trasformarsi, rigenerarsi. Poi c'è il candore giovanile di un Windgassen, non ancora appesantito dai tanti Tristan o Siegfried. E poi, come dimenticare il Wotan di Frantz, dove viene colto in effetti in non perfetta forma musicale (bisogna sentire cos'è il suo Wotan di qualche anno indietro, sotto la guida di Moralt), però la personalità non la si cancella neanche con la pessima serata vocale. Infine come si può scordare la Brunhilde della Modl, che avrà tutti i problemi del mondo, ma resta la mia Brunhilde per antonomasia. Il roccioso Frick nei panni di Hunding, grandissima la Fricka della Cavelti, mentre non mi desto' impressione la Siegliende della Konetzni. La devo riascoltarla assolutamente, però ora come ora ... sull'isola deserta porterei questa "malandata" Walkiria.
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » gio 12 mar 2015, 11:03

Comunque, visto che la scelta di portare solo un'edizione discografica della Walkure, mi pare assai deleteria ( : Andry : ), ho deciso di integrarla con l'edizione "Frankestein" della Walkure, in cui unica regola e' che si prendano cantanti che abbiano comunque lasciato una loro testimonianza. Ecco il mio collage :

- Direttore / Furtwangler (indifferente, sia live Milano che Roma o l'incisione in studio).
- Siegmund / Suthaus (live da Berlino sotto la guida di Fricsay).
- Siegliende / Janowitz (incisione DG sotto la guida di Karajan).
- Wotan / Schorr (live dal Met sotto la guida di Leinsdorf con la Traubel e la Varnay).
- Brunhilde / Modl (live da Roma sotto la guida di Furtwangler).
- Hunding / Ridderbusch (live dal Met sotto la guida di Klobucar).
- Fricka / Klose (incisione in studio sotto la guida di Furtwangler).

Che ve ne pare? :mrgreen:
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda pbagnoli » gio 12 mar 2015, 11:44

Carina.
Io ovviamente non sono d'accordo quasi con niente di quello che hai proposto... :mrgreen:

Amo follemente la Klose, ma non come Fricka.
Amo Schorr, ma non al punto di preferirlo a Hotter o Stewart
Amo Furtwaengler, ma sono troppo convinto di quello che ho sentito uscire da Bayreuth dal 1952 (e non solo: consideriamo Karajan e Boulez!) in avanti per privilegiarlo come mia preferenza da isola deserta.
Adoro la Modl, ma preferisco le sue performances a Bayreuth del 1953
La Janowitz, invece, mi è semplicemente insopportabile.
Di Suthaus non parlo nemmeno...

Siegmund: Vinay 53 Krauss o Keilberth
Sieglinde: Resnik 53 Krauss o Keilberth
Brunnhilde: Jones 76 Boulez (nel primo ciclo fu straordinaria)
Fricka: Veasey Karajan (grandissima)
Wotan: Hotter 53 Krauss o Keilberth (barbarico, omerico, perfetto)
Hunding: Talvela Karajan (da fantasy in stile George RR Martin)
Direttore: Keilberth 53 (secondo me anche più discorsivo di Krauss)
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda VGobbi » gio 12 mar 2015, 11:56

Ti pareva ... :cry:

Comunque, sia chiaro neh ... non ripudio mica la Neu Bayreuth ... ed in effetti su certe tue scelte non posso che essere d'accordo (in particolare il trio Vickers, Resnik e Jones), mentre per Hotter, ragazzi per me e' pollice verso. Non riesco proprio a farmelo amare.

Invece quale Walkiria, rispondendo al Dottor Malatesta, porteresti sull'isola deserta?
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DocFlipperino » gio 12 mar 2015, 12:14

questo giochino mi piace.....

Siegmund: Vickers (con Leinsdorf)
Sieglinde: Jessye Norman con Levine (ma anche Dernesch con Schippers)
Brunnhilde: Jones (Boulez)
Fricka: Rita Gorr
Wotan: Thomas Stewart
Hunding: Talvela Karajan (da fantasy in stile George RR Martin) - Pietro sei un genio
Direttore: Karajan o Böhm

ma sarebbe carino anche fare il contrario no? il cast dei "peggiori"
io ci provo:

Siegmund: Reiner Goldberg (Haitink)
Sieglinde: Gabriele Maria Ronge
Brunnhilde: Jeannine Altmeyer,
Fricka: Stephanie Blythe
Wotan: Greer Grimsley
Hunding: Alfred Muff
Direttore: Haitink e, mi spiace dirlo perchè so che potrei scatenare un putiferio..... Boulez,il cui ascolto solo discografico è a mio avviso deficitario...... per me è la tetralogfia boulez/chereau (senza dell'uno, l'altro crolla)
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Re: OPERA DEL MESE 03.2015 : DIE WALKURE

Messaggioda DottorMalatesta » gio 12 mar 2015, 12:48

VGobbi ha scritto:Non sono un fan sfegatato di Pape, ma questo suo Wotan mi è garbato molto, donandoci forse la sua migliore interpretazione di Wotan. Certo, se poi mi tiri fuori i mostri della parola, come lo sono Stewart o Mc Intyre, logicamente non c'è paragone e la distanza resta siderale.


Sei stato tu a tirare in ballo i mostri sacri del passato! :twisted:

Per esempio, un altro Wotan che reputo davvero meritevole di considerazione e' quello di Robert Hale. Qualcuno lo conosce?


Anche a me piace moltissimo. Lo conosco però solo come Wotan del Rheingold (a mio parere una delle più belle incisioni di quest´opera), non ho invece la Walküre diretta da Dohnányi (peccato che non abbia inciso tutta la tetralogia!).

VGobbi ha scritto:Invece quale Walkiria, rispondendo al Dottor Malatesta, porteresti sull'isola deserta?


Una sola? :cry:

In video no doubt: Boulez/Chéreau
Come incisioni audio è più difficile. Ci sono moltissime registrazioni live fenomenali (Boulez, Krauss, tanto per dire), ma in Wagner non riuscirei a rinunciare ad un´incisione in studio. Quindi scelgo Karajan (anche se a me piace moltissimo l´incisione in studio di Janowski).

DocFlipperino ha scritto:Direttore: Haitink e, mi spiace dirlo perchè so che potrei scatenare un putiferio..... Boulez,il cui ascolto solo discografico è a mio avviso deficitario...... per me è la tetralogfia boulez/chereau (senza dell'uno, l'altro crolla)


D´accordo ma fino a un certo punto. Mi sembra una direzione strepitosa anche se priva della controparte visiva. Peccato che il suono, per quanto buono, sia pur sempre quello di una registrazione live. Ma metterlo tra i peggiori... : Andry : : Sailor :

DocFlipperino ha scritto:ma sarebbe carino anche fare il contrario no? il cast dei "peggiori"
Brunnhilde: Jeannine Altmeyer,


La Altmeyer con Janowski pena e pena parecchio. Però è una vera adolescente e non una vichingona assetata da sangue...

DocFlipperino ha scritto:questo giochino mi piace.....

Siegmund: Vickers (con Leinsdorf)


Vero, lo preferisco addirittura a quello con Karajan. Però anche il Siegmund giovanile di Jerusalem con Janowski è notevole.

VGobbi ha scritto:Comunque, sia chiaro neh ... non ripudio mica la Neu Bayreuth ... ed in effetti su certe tue scelte non posso che essere d'accordo (in particolare il trio Vickers, Resnik e Jones), mentre per Hotter, ragazzi per me e' pollice verso. Non riesco proprio a farmelo amare.


Se posso azzardare, mi sembra che, complessivamente, Vittorio sia per la pre-neue-Bayreuth, Pietro per la Neue-Bayreuth di Wieland, mentre Marco ed io optiamo più per la concezione post-karajaniana…

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