mattioli ha scritto:Ma prima e dopo rispetto a cosa?
A noi, adesso (perché anche Visconti o Strehler o Ronconi hanno segnato un dopo)?
Beh, allora sono d'accordo con il Maladoc.
In realtà, mi domando davvero se sia possibile, in Verdi, individuare alcuni spettacoli dopo i qualli "nulla è stato più come prima", spettacoli che ne hanno ingenerato altri, che hanno dato il via ad un nuovo modo di mettere in scena Verdi.
L'impressione è che, gli spettacoli che hai/abbiamo ricordato, siano state altrettante meteore, esperimenti isolati, isolette perdute nell'oceano....
Mentre per Wagner, almeno nell'immaginario collettivo, alcuni spettacoli hanno segnato davvero nuove strade (Parsifal di Wieland, Ring di Chéreau), per Verdi non so.
L'Italia non fa testo, d'accordo. Però mi sembra che un po' ovunque di fatichi ad abbandonare la strada maestra del Verdi "cartolina Liebig" in favore di nuovi approcci. Pensa alla realtà della ROH, dove nel 2001 mettono in scena un Rigoletto come quello di McVicar. Bene, la ROH è lo stesso teatro che ancora OGGI ripropone la Traviata di Eyre (peraltro videoregistrandola DUE volte!).
Mi domando se non sia poi un caso se i casi di spettacoli che hanno provato a dire qualcosa di nuovo, riguardano pressocché esclusivamente il Verdi da Rigoletto in poi (con la forse-eccezione del Nabucco di Kraemer. Anche il recente Attila di Konwitschny a Berlino è stato IMHO un fallimento).
Oggi nessuno si sognerebbe di dire che Shakespeare è un autore con poche idee, scarso senso del teatro o un autore le cui opere sono rappresentate sempre allo stesso modo. Bene... se davvero (e penso sia indubbio) Verdi, in quanto a senso teatrale ne aveva quanto Shak, donde tanti spettacoli verdiani in cui la noia si taglia a fette? E' così difficile mettere in scena un autore che ha sempre scritto appositamente per il teatro?
DM
PS: del Don Carlo di Konwitschny non mi convince tutto (però dovrei rivederlo). Ma il balletto è puro genio e quando arriva Hampson-Posa's pizza ci si fanno pure quattro sane risate...[/quote]
E l'autodafè, o il monologo di Filippo, o la scena con l'Inquisitore? Secondo me l'unico guaio di quello spettacolo era quello di mettere un po' troppa carne al fuoco, ma lo trovo tuttora godibilissimo!