Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Ora che si sta avvicinando (10 ottobre) anche la scadenza del bicentenario verdiano forse è possibile cominciare a trarre un primo bilancio delle incisioni disco e videografiche verdiane e wagneriane più rilevanti e riuscite di quest'anno.
Per quanto riguarda Verdi moltissime riedizioni audio (tra cui molte opere incise per la RCA e ora ripubblicate per la Sony), ma novità davvero poche (e per lo più recitals: Aliberti, Kaufmann, Netrebko, Domingo baritono). Tra le incisioni davvero nuove si segnalano: il requiem di Barenboim, quello di Muti, il Simon Boccanegra con Hampson. Come video spiccano i DVD degli spettacoli videoregistrati al Regio di Parma (ne ho visti più di uno e mi sembrano mediamente di livello infimo).
Le cose sono un po' più vivaci per quanto riguarda Wagner, con molte riprese audio e video (il Lohengrin storico di Sawallisch, il Ring di Janowski, quello in video Barenboim-Kupfer, il cofanettone della Opus -peraltro uscito nel 2012- con le 10 opere "canoniche" riprese da molti registi recenti Kusej-Lehnhoff-Kupfer-Jones), qualche semi-novità (ovvero edizioni video di spettacoli ormai vecchiotti ma mai appparsi prima su supporto DVD: l'Olandese in video con la Behrens,il Tristan e i Meistersinger di Gotz Friedrich), e qualche novità (video con il Ring di Levine/Luisi e Lepage, il Ring di Colonia e quello di Francoforte, il video del Parsifal con Thielemann e Schulz). Su tutti e tutto spicca il cofanetto "The Cosima Era", che ripropone in 12 CD gli "incunaboli" con le incisioni superstiti dei primi grandi interpreti wagneriani che hanno calcato il palcoscenico di Bayreuth sotto l'era di Cosima (1876-1906): un eccezionale documento storico (se ho voglia ve ne parlerò in una prossima recensione).
Dal punto di vista bibliografico, anche qui non mi sembra di aver visto novità editoriali eccezionali né sul versante Verdi né sul versante Wagner. Per quanto riguarda Verdi, penso si possa fare a meno del libro-intervista curato dalla Bentivoglio (Il mio Verdi di Leonetta Bentivoglio), mentre si plaude alla riedizione dei tre volumi dello studioso Julian Budden dedicati al maestro italiano.
Interessante, ma assolutamente non sconvolgente il "Richard Wagner: The Sorcerer of Bayreuth" di Barry Millington, uno dei guru degli studiosi wagneriani; tra le decine di libri in tedesco pubblicate nel 2013 decisamente ben fatte le guide alla Tetralogia "Wagner - Der Ring des Nibelungen" di Volker Mertens e al Tristan "Wagner - Tristan und Isolde di Alexander Maschkara", così come la biografia del compositore tedesco raccontata da Egon Voss. Venendo ai titoli italiani, decisamente inferiore alle aspettative la guida al Ring "L'inizio e la fine del mondo. Nuova guida al «Ring» di Richard Wagner" di Gastón Fournier-Facio e Alessandro Gamba. Manca tuttora una versione italiana di "Mein Leben" (introvabile l'edizione EDT del 1996, che non sarebbe stato male ripubblicare): è da marzo (!) che la casa editrice Castelvecchi sembra sia sul punto di pubblicare una nuova traduzione italiana, e speriamo che non si debba attendere il tricentenario wagneriano per avere tra le mani "La mia Vita" di Richard Wagner, traduzione italiana.
In definitiva, ho come l'impressione che nessuna delle novità pubblicate quest'anno segnino un nuovo punto di riferimento nella storia dell'interpretazione verdiana e wagneriana. Che sta succedendo? La vena d'oro si sta esaurendo?
DM
Per quanto riguarda Verdi moltissime riedizioni audio (tra cui molte opere incise per la RCA e ora ripubblicate per la Sony), ma novità davvero poche (e per lo più recitals: Aliberti, Kaufmann, Netrebko, Domingo baritono). Tra le incisioni davvero nuove si segnalano: il requiem di Barenboim, quello di Muti, il Simon Boccanegra con Hampson. Come video spiccano i DVD degli spettacoli videoregistrati al Regio di Parma (ne ho visti più di uno e mi sembrano mediamente di livello infimo).
Le cose sono un po' più vivaci per quanto riguarda Wagner, con molte riprese audio e video (il Lohengrin storico di Sawallisch, il Ring di Janowski, quello in video Barenboim-Kupfer, il cofanettone della Opus -peraltro uscito nel 2012- con le 10 opere "canoniche" riprese da molti registi recenti Kusej-Lehnhoff-Kupfer-Jones), qualche semi-novità (ovvero edizioni video di spettacoli ormai vecchiotti ma mai appparsi prima su supporto DVD: l'Olandese in video con la Behrens,il Tristan e i Meistersinger di Gotz Friedrich), e qualche novità (video con il Ring di Levine/Luisi e Lepage, il Ring di Colonia e quello di Francoforte, il video del Parsifal con Thielemann e Schulz). Su tutti e tutto spicca il cofanetto "The Cosima Era", che ripropone in 12 CD gli "incunaboli" con le incisioni superstiti dei primi grandi interpreti wagneriani che hanno calcato il palcoscenico di Bayreuth sotto l'era di Cosima (1876-1906): un eccezionale documento storico (se ho voglia ve ne parlerò in una prossima recensione).
Dal punto di vista bibliografico, anche qui non mi sembra di aver visto novità editoriali eccezionali né sul versante Verdi né sul versante Wagner. Per quanto riguarda Verdi, penso si possa fare a meno del libro-intervista curato dalla Bentivoglio (Il mio Verdi di Leonetta Bentivoglio), mentre si plaude alla riedizione dei tre volumi dello studioso Julian Budden dedicati al maestro italiano.
Interessante, ma assolutamente non sconvolgente il "Richard Wagner: The Sorcerer of Bayreuth" di Barry Millington, uno dei guru degli studiosi wagneriani; tra le decine di libri in tedesco pubblicate nel 2013 decisamente ben fatte le guide alla Tetralogia "Wagner - Der Ring des Nibelungen" di Volker Mertens e al Tristan "Wagner - Tristan und Isolde di Alexander Maschkara", così come la biografia del compositore tedesco raccontata da Egon Voss. Venendo ai titoli italiani, decisamente inferiore alle aspettative la guida al Ring "L'inizio e la fine del mondo. Nuova guida al «Ring» di Richard Wagner" di Gastón Fournier-Facio e Alessandro Gamba. Manca tuttora una versione italiana di "Mein Leben" (introvabile l'edizione EDT del 1996, che non sarebbe stato male ripubblicare): è da marzo (!) che la casa editrice Castelvecchi sembra sia sul punto di pubblicare una nuova traduzione italiana, e speriamo che non si debba attendere il tricentenario wagneriano per avere tra le mani "La mia Vita" di Richard Wagner, traduzione italiana.
In definitiva, ho come l'impressione che nessuna delle novità pubblicate quest'anno segnino un nuovo punto di riferimento nella storia dell'interpretazione verdiana e wagneriana. Che sta succedendo? La vena d'oro si sta esaurendo?
DM