Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 11:12

teo.emme ha scritto:A parte l'impossibilità - nel brano isolato - di cogliere l'interpretazione del personaggio


E´ proprio su questo punto che non sono d´accordo con te: a mio parere in questo CD Kaufmann si dimostra un maestro della miniatura, riuscendo a tratteggiare con una sintesi e al contempo un´analisi formidabili personaggi diversissimi. In questo ho trovato il CD tutto tranne che noioso e privo di personalitá (a differenza di quello della Netrebko).
Poi, ripeto, c´è la sala di incisione: quel si bemolle sfumato alla fine del Celeste Aida puzza un po´troppo di rimaneggiamento: ho dei dubbi che, avendo difficoltá sui sib a voce piena, riesca davvero a sfumare una nota cosÍ infida...

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda flipperinodoc » lun 14 ott 2013, 11:13

Maugham ha scritto: E certi suoni stirati, certe soluzioni cervellotiche inventate per risolvere alcuni passaggi pestiferi nelle arie del Ballo e del Trovatore(che Bergonzi e altri vocalisti ovviamente scavalcavano in scioltezza), certi pianissimi che adesso proprio non sai bene che razza di suoni siano sembrano fatti apposta per dare ragione (si fa per dire) a coloro che hanno sempre sostenuto che Kaufmann non sappia cantare. :D


il problema mi pare proprio questo!!!
Purtroppo ogni accostamento del grande (e di questo ne sono ancora sicuro) Jonas a Verdi mi sembra sempre più deludente. I due duetti del DC con Elisabetta sono uno strazio dell'anima..... purtroppo.....(certo la Harteros non aiuta....) :cry:
poi ascolti il suo Jack Rance e tutto torna all'antico amore per questo cantante.

by the way, provocatoriamente parlando, a testimonianza della pochezza delle proposte discografiche per la celebrazione verdiana, si potrebbe dire che il miglior disco di verdi sia il requiem di Bare.....
il che è tutto dire.....
(anche se ascoltandolo più e più volte sto iniziando ad apprezzare molti particolari che mi erano sfuggiti.....)
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 11:24

flipperinodoc ha scritto:
Maugham ha scritto: E certi suoni stirati, certe soluzioni cervellotiche inventate per risolvere alcuni passaggi pestiferi nelle arie del Ballo e del Trovatore(che Bergonzi e altri vocalisti ovviamente scavalcavano in scioltezza), certi pianissimi che adesso proprio non sai bene che razza di suoni siano sembrano fatti apposta per dare ragione (si fa per dire) a coloro che hanno sempre sostenuto che Kaufmann non sappia cantare. :D


il problema mi pare proprio questo!!!


A costo di sembrare ripetitivo: aveva lo stesso problema Vickers! Che pure, a dispetto di tutto, in Verdi è stato un artista rivelatore...

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda flipperinodoc » lun 14 ott 2013, 11:27

d'accordissimo con te francesco....
mi dici però in quale opera verdiana - al momento - kaufmann è stato un artista rivelatore?
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda mattioli » lun 14 ott 2013, 12:02

mi dici però in quale opera verdiana - al momento - kaufmann è stato un artista rivelatore?


Proprio in Don Carlo. Non mi riferisco al disco, che non ho ascoltato, ma al teatro. Quest'estate a Salisburgo fu, appunto, rivelatore (ma anche a Londra, mi dicono). Al livello del Villazon ancora abbastanza integro con Decker ad Amsterdam...
Poi naturalmente i pasdaran dell'ortodossia vocale ci troverebbero mille difetti (e anche giustamente, dal loro punto di vista)...
Quelli cui piace l'opera invece godono.
Miao

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PS: giusto per capire cosa pensava Verdi, di recente mi sono riletto le lettere in cui fa il cast della prima del Macbeth, in particolare (a Lanari, 19 agosto 1846) quando confronta Varesi e Ferri... Meditate, gente, meditate
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 12:08

mattioli ha scritto:
mi dici però in quale opera verdiana - al momento - kaufmann è stato un artista rivelatore?


Proprio in Don Carlo.


Alberto, mi hai anticipato: anch´io avrei detto Don Carlo.

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda mattioli » lun 14 ott 2013, 12:10

Se il Doc è d'accordo sono più sereno : Thumbup :
E non scherzo...

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda flipperinodoc » lun 14 ott 2013, 12:14

cari amici, illuminatemi e ditemi cosa vi ha rivelato..... :D
proprio quel dc per me è stata la delusione totale (il trovatore non entra nemmeno in classifica.....)

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda mattioli » lun 14 ott 2013, 12:18

Lo farà Mala, spero, perché ho un appuntamento e devo uscire...

Comunque sai, la verità, in teatro, è difficile da spiegare o da definire...
Quasi come la differenza fra un buon cantante e un grande artista
Ma anche vocalmente a me quest'estate è sembrato molto sicuro e in forma, baritonaleggiante al solito ma capace di sostenere le improvvise fiondate all'acuto della parte. E il duetto finale con lei, dove il massimo del forte era un piano, mi è sembrato meraviglioso...

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 12:24

mattioli ha scritto:Lo farà Mala, spero, perché ho un appuntamento e devo uscire...



Volentieri:



:mrgreen:

Kaufmann parla da solo!

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda Maugham » lun 14 ott 2013, 12:25

flipperinodoc ha scritto:d'accordissimo con te francesco....
mi dici però in quale opera verdiana - al momento - kaufmann è stato un artista rivelatore?


Infatti. Anch'io sto aspettando.
Comunque il problema non è Vickers nè la sua imitazione e nemmeno che "dovrebbe cantare solo Wagner"... :D
Il punto è un altro. Secondo me.
Kaufmann è un tenore molto particolare.
Ha una fonazione e un sistema di emissione del suono tra i più artificiali, complicati e cervellotici che esistano. Nessun suono che esce dalla sua bocca è privo di controllo. Tutto è studiatissimo. Si sente che anche gli acuti sono stati conquistati, quarto di tono dopo quarto di tono, a duro prezzo. Siamo all'opposto del tenore, come dire, alla Pavarotti, il tenore che canta come se stesse parlando.
E' vero che questo ha permesso a Kaufmann di fare cose incredibili a livello di sfumature, chiaroscuri, legato.
E' anche vero che questo ha fatto di lui (e l'abbiamo sempre detto) un tenore molto particolare, adatto a repertori raffinati, a scelte mirate e attente. Proprio l'opposto di quello che invece sta diventando: un tenore da loggione.
Ovviamente ha ragione lui. E' appaluditissimo, veneratissimo e corteggiatissimo.
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 13:05

Divino, tu non salveresti nessuno! : Sailor :
Scherzi a parte, non penso che Kaufmann scimmiotti Vickers, anche se tecnicamente li sento piuttosto affini (certo piú vicino alla vocalitá di un Vickers che a quella di un Corelli o di un Bergonzi).
Perché poi starebbe diventanto un tenore da loggione? Solo perché ha fatto Tosca ed ora Manrico e tra poco Alvaro e Des Grieux? By the way, Alvaro non mi sembra una scelta "facile". Mi sembra inoltre che i debutti degli ultimi anni siano stati importanti, di quelli che lasciano il segno: Adriana, Parsifal, Lohengrin, Don CArlos, Werther.
Certo, anch´io lo vorrei sentire in cose un po´meno di grande repertorio, però, dai: non ti sembra di essere un po´ troppo severo?

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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda Maugham » lun 14 ott 2013, 13:46

DottorMalatesta ha scritto:Perché poi starebbe diventanto un tenore da loggione? Solo perché ha fatto Tosca ed ora Manrico e tra poco Alvaro e Des Grieux? By the way, Alvaro non mi sembra una scelta "facile". Mi sembra inoltre che i debutti degli ultimi anni siano stati importanti, di quelli che lasciano il segno: Adriana, Parsifal, Lohengrin, Don CArlos, Werther.


Proprio no.
Uno può cantare anche solo Aida e Trovatore e Tosca per tutta la vita senza essere un tenore da loggione.
Lo diventi quando scegli di cantare ruoli di grande possanza tenorile anche se non disponi più dei mezzi per dominarli. O non li hai mai avuti.
Non diventi un tenore da loggione perchè canti Des Grieux.
Lo diventi se, come Kaufmann, lo canti lo stesso anche se è troppo acuto.
Non diventi tenore da loggione se canti Andrea Chénier ,cosa che K farà nella 2014/15: lo diventi se ti ostini a cantarlo anche se è troppo acuto.
Diventi tenore da loggione se canti Cavalleria & Pagliacci "assieme" senza capire che se sei in grado di dominare l'uno senza dubbio avrai difficoltà nell'altro. L'hanno fatto tutti? Vero. Ma da Kaufmann non me l'aspettavo.
Così diventi tenore da loggione se registri un disco verdiano facendo a pugni con la linea vocale e scendendo a patti con i mille requisiti tecnici che i brani richiedono. Ma lo devi fare perchè il TENORE lo DEVE fare.
Inoltre ti accorgi della deriva "loggionistica" anche da come si evolvono (o involvono) i tuoi ruoli feticcio.
C'è una profonda differenza tra la sua Tosca del debutto (Zurigo 2009), quella del luglio successivo a Monaco e quella -davvero esteriore- di Londra.
Così come il suo Don José zurighese del 2008 è stato diverso da quello scaligero.
Poi, se vogliamo a tutti i costi fare i buonisti, te lo concedo, Kaufmann è un fuoriclasse.
Questo lo davo per assodato.
Sai, noi lo dicevamo quando ancora, se lo nominavi, ti dicevano: chi???? :D
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda flipperinodoc » lun 14 ott 2013, 13:50

ot per ot...... (ma sempre di verdi si parla...)

qualcuno si legga la recensione (!) o meglio, i deliri di qualcuno spacciati per articolo sul don carlo alla scala apparso su ciò che resta di un quotidiano milanese di via solferino.....
non sapendo chi ha diretto l'opera voi lo capireste dall'articolo?
vi invito a leggere la chiosa finale.....

sono esterrefatto...... :evil:
Ultima modifica di flipperinodoc il lun 14 ott 2013, 15:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bicentenario Verdi-Wagner: tempo di bilanci

Messaggioda DottorMalatesta » lun 14 ott 2013, 14:08

Maugham ha scritto:Proprio no.
Uno può cantare anche solo Aida e Trovatore e Tosca per tutta la vita senza essere un tenore da loggione.
Lo diventi quando scegli di cantare ruoli di grande possanza tenorile anche se non disponi più dei mezzi per dominarli. O non li hai mai avuti.
Non diventi un tenore da loggione perchè canti Des Grieux.
Lo diventi se, come Kaufmann, lo canti lo stesso anche se è troppo acuto.


Ora ho capito, scusa ma ti avevo frainteso.
Qui sí, ti do ragione. K è ormai una star che può permettersi di fare davvero quello che vuole, imponendo titoli anche desueti. Anche percorrendo strade nuove. E sarebbe ora lo facesse. Anche per questo scrivevo in modo un po´provocatorio di un Kaufmann come Conte di Luna...

Ciao!
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