Bicentenario verdiano discografico

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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda teo.emme » ven 05 apr 2013, 12:50

Rispondo molto volentieri Enrico:
Nabucco: ho voluto verificare meglio (poteva anche darsi che il neurologo servisse a me :) ) e confermo alcuni tagli nel finale, sostanzialmente Gobbi omette tutta la parte di Nabucco a partire da "L'empio tiranno ei fe' demente". Probabilmente in ossequio alla tradizione (poco condivisibile) che tagliava persino la morte di Abigaille. Mi stupisce che Gardelli - in un'incisione ufficiale e in studio - permettesse questo inutile taglio.

I Lombardi: approfondirò nell'apposito spazio, ma voglio dire che ho scelto Gardelli perché nel complesso è molto convincente (trovo Gardelli molto a suo agio nel Verdi più grezzo, non eccede mai in "quarantottismi" però non indulge nell'effetto naftalina di chi vorrebbe "nobilitare" l'autore, come Marriner ad esempio); mentre ho scelto il Gavazzeni scaligero per questioni affettive (forse la prima opera che ho visto in VHS) e per la direzione d'orchestra, oltre che per la suggestiva messinscena.

Il Trovatore: eh sì, scelgo Muti. Il tanto criticato Muti scaligero, quello del "Trovatore senza il do della Pira" che tanto ha occupato le assurde cronache del tempo. Mi piace perché, innanzitutto, mi piace il Verdi di Muti, il suono che sapeva trarre dalla sua orchestra scaligera, i tempi, i colori... Questo Trovatore è, a mio giudizio, una delle sue migliori interpretazioni: il taglio notturno e romantico, l'atmosfera donizettiana (ma senza indulgere in un belcantismo "da primadonna", come la brutta incisione di Bonynge), le sonorità controllate e morbide, il ritmo che travolge ma non soffoca, l'assenza di retorica esteriore, la correttezza testuale ("sei tu dal ciel disceso" cantato dalla sola Eleonora invece dell'orribile tradizione che lo fa eseguire all'unisono con Manrico e la "Pira" SENZA il brutto Do che sta malissimo nell'architettura del brano, ma che sembra ormai l'unica ragion d'essere di un Trovatore) e, infine, il cast..privo di nomi altisonanti e di star (verissimo) e probabilmente con alcuni difetti, ma che freschezza, che idiomaticità (persino Nucci sembra ringiovanito, anche se avrei preferito Zancanaro). Ora crocifiggetemi :lol: :lol: :lol:

La Traviata: mi piace molto la direzione di Pretre, definita spesso "assurda"...mi piace proprio per questo, perché spiazzante. E poi c'è una Caballé ancora in splendida forma e freschezza. Trovo pessimo, invece, ogni esperimento della Sutherland che in Traviata coglie solo l'aspetto virtuosistico (spesso con orrende variazioni poi)...idem la Sills.

I vespri siciliani: è una bellissima edizione. Innanzitutto è perfettamente integrale (balletto compreso) e poi è in francese. La lingua originale dona una maggior coerenza e, soprattutto, esalta la componente del grand-opéra. La direzione è affidata a Rossi, che tanto ha amato quest'opera (e si sente) e il cast madrelingua pur senza particolari eccellenze è perfettamente affiatato ed estremamente musicale.

Falstaff: ne parlerò nell'aposita sezione...trovo che la cifra più affascinante per l'ultimo capolavoro verdiano sia la visione malinconica di Giulini (e Bruson), così umana, così ricca e così coinvolgente.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda DottorMalatesta » ven 05 apr 2013, 13:03

teo.emme ha scritto:Il Trovatore: eh sì, scelgo Muti.
Ora crocifiggetemi :lol: :lol: :lol:


Prima aspetto di ascoltarmelo :mrgreen:
Scherzi a parte, ho grandi aspettative e spero di non restare deluso!

teo.emme ha scritto:La Traviata: Trovo pessimo, invece, ogni esperimento della Sutherland che in Traviata coglie solo l'aspetto virtuosistico (spesso con orrende variazioni poi)...idem la Sills.


Non conosco la Sills in Traviata. Mentre la Sutherland non la trovo cosí pessima. Voglio dire, trovo che renda abbastanza bene la melanconia di Violetta. Che poi Violetta sia un´altra cosa, non ci piove... ma comunque si puó ascoltare.
By the way, scusami, ma perchè non hai suggerito nulla con la Callas? :shock: Nemmeno Traviata? :shock: :shock:
Voglio dire, davvero non ritieni Traviata o Trovatore con la Maria delle edizioni di riferimento?
E poi, scusami se rompo, perché l´Otello di karajan I???

Enrico ha scritto:
flipperinodoc ha scritto:nel Simone di Abbado non c'è Carreras?

È vero, sì, c'è Carreras: cantante che di solito il nostro neurologo apprezza. Forse in quella registrazione non gli piace, e allora il suo inconscio l'ha sostituito con Domingo. Uno psicanalista freudiano, con noi, diventerebbe pazzo!


No, no, la psicanalisi non c´entra (e Carreras nel Simone é bravissimo :mrgreen: !) sono io che sto sviluppando un decadimento cognitivo galoppante!!! : Hurted :

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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda flipperinodoc » ven 05 apr 2013, 13:20

teo.emme ha scritto:La Traviata: Trovo pessimo, invece, ogni esperimento della Sutherland che in Traviata coglie solo l'aspetto virtuosistico (spesso con orrende variazioni poi)...idem la Sills.
io ho uno strano modo di valutare se una Violetta mi piace (lo so, non sono normale): per me tutto dipende dalla frase "morrò! la mia memoria". devo onestamente dire che la sutherland è deficitaria proprio in quella frase.....

DottorMalatesta ha scritto: sono io che sto sviluppando un decadimento cognitivo galoppante!!! : Hurted :

serve un dottore? guardi questo forum mi dicono ne sia pieno :mrgreen:
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda teo.emme » ven 05 apr 2013, 13:32

DottorMalatesta ha scritto:Il Trovatore [...] Prima aspetto di ascoltarmelo. Scherzi a parte, ho grandi aspettative e spero di non restare deluso!


Secondo me è una delle direzioni più convincenti di Muti. Attendo pareri :)

DottorMalatesta ha scritto:La Traviata: [...] Non conosco la Sills in Traviata. Mentre la Sutherland non la trovo cosí pessima. Voglio dire, trovo che renda abbastanza bene la melanconia di Violetta. Che poi Violetta sia un´altra cosa, non ci piove... ma comunque si puó ascoltare.


Trovo che la Sutherland - esattamente come la Sills - colga solo l'aspetto virtuosistico della parte. E può funzionare nel primo atto (a patto di ridurlo alla sola cabaletta e alle aggiunte spurie), ma non nel resto. Confesso che gli esperimenti verdiani della Sutherland mi deludono parecchio (parlo di opere complete) a parte il primo splendido Rigoletto. In particolare trovo una grave mancanza i problemi di dizione che compromettono il canto quando non impegnato in acrobazie varie. E poi sono diventato allergico ad eccessi di variazioni e cadenze, trattando Verdi come Rossini.

DottorMalatesta ha scritto:By the way, scusami, ma perchè non hai suggerito nulla con la Callas? Nemmeno Traviata? Voglio dire, davvero non ritieni Traviata o Trovatore con la Maria delle edizioni di riferimento?


Tutt'altro, la Callas è stata una Violetta e una Leonora storiche, eccezionali (più la prima, perché nel secondo ruolo adoro la Price), ma ho preferito riferirmi ad incisioni valutate nella loro riuscita complessiva e non al singolo apporto.

DottorMalatesta ha scritto:E poi, scusami se rompo, perché l´Otello di karajan I???


Lo preferisco di gran lunga al secondo che oltre ad avere un cast che proprio non mi piace (detesto Vickers) presenta scelte editoriali assurde (purtroppo Karajan ogni tanto perdeva il lume della ragione e combinava pasticci ingiustificabili). E confesso che l'Otello di Del Monaco (pure lontanissimo da Tamagno) mi entusiasma.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Luca » ven 05 apr 2013, 15:24

Ed io invece Del Monaco come Otello non lo reggo (ma nemmeno Domingo) !!! Nemmeno nella tanto osannata (da alcuni) edizione live del MET con la De los Angeles e Warren. Mi dà l'idea, anche nella gestualità fisica (che poi si rifletteva su certi moduli vocali) che si vede nei diversi video che abbiamo a disposizione (valga per tutti quello della Norma con la Ross), di avere dinanzi la reclame di Mastro Lindo....
Per Otello oggi: attendiamo la prova di Kaufmann (se ci sarà in futuro).

Saluti, Luca.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Enrico » ven 05 apr 2013, 16:48

Luca ha scritto: Per Otello oggi: attendiamo la prova di Kaufmann (se ci sarà in futuro).

Se lo farà potrà essere un capolavoro di interpretazione e di recitazione ma sarà vocalmente ancora più "sbagliato" di Del Monaco (che certi suoni aperti e squillanti "alla Tamagno", a giudicare dalle registrazioni live, poteva anche averli). Ma la discussione su tutti gli Otelli possibili è talmente ricorrente in questo sito che non mi sembra necessario riprenderla oggi: credo che si sia già detto tutto, e più volte, nella Home e nel forum (fino al recente Otello di Kunde). Possiamo anzi ricordare che proprio la discussione sulla "riforma di Otello" ha segnato la nascita del forum, di cui oggi ricorre il sesto anniversario: parlando di Bicentenerario Verdiano un bel ripasso potrà essere utile ai veterani e agli ospiti più giovani:

:arrow: Editoriale del 5 aprile 2007: Il Forum e la riforma di Otello: http://www.operadisc.com/vis_tutto.php?id3=58
Thread su La riforma di Otello: http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=3&t=5
:arrow: Qualche cenno a partire da un quiz su "Niun mi tema" proposto da Tucidide: http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=1&t=492&start=390
:arrow: Un altro ricchissimo thread su Otello ,nella sezione registrazioni, presenta un'altra lunga serie di interventi (notizie sull'Otello di Bergonzi; storia discografica di Otello in un bel post di Triboulet; registrazioni antiche (Tamagno, Paoli, Caruso, Lauri-Volpi, Escalais etc.) con interessanti e dotti approfondimenti da parte dei nostri massimi esperti; ricordi di Milady su Del Monaco. ed altro ancora per sei pagine intere: http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=574&start=30
:arrow: E qui c'è l'articolo di Matteo su Tamagno: http://www.operadisc.com/rec_cantanti.php?id2=3
Enrico B.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda DottorMalatesta » ven 05 apr 2013, 16:50

Luca ha scritto: Mi dà l'idea, anche nella gestualità fisica (che poi si rifletteva su certi moduli vocali) che si vede nei diversi video che abbiamo a disposizione (valga per tutti quello della Norma con la Ross), di avere dinanzi la reclame di Mastro Lindo....


Luca, sei un genio!!!!
8)

Kaufmann sarebbe probabilmente straordinario, ma purtroppo sempre lontano dal modello Tamagno...
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda DottorMalatesta » ven 05 apr 2013, 17:03

P.S.: noto con un certo dispetto che il thread "bicentenario verdiano discografico" sta riscuotendo molto più successo del gemello wagneriano. : PirateCap :
Scherzo! : Nar :
VIVA VERDI! SEMPRE E DOVUNQUE!!!!

Enrico, tu che tieni le fila del discorso, finora è emersa qualche incisione verdiana sulla quale TUTTI quelli che sono intervenuti finora concordano nell'indicare come di assoluto riferimento?

Ciao!
DM

P.S.: invito di cuore teo.emme (se ha tempo e voglia) a spiegarci le ragioni della sua avversione per Vickers (che personalmente considero uno dei quattro o cinque cantanti più straordinari della storia del disco): è rivolta solo al Vickers verdiano o a Vickers tout court? Sarebbe davvero interessante (ri)aprire la discussione. Nel thread a lui dedicato, mi raccomando, sennò il nostro moderatore in verde :mrgreen: diventa moderatore in rosso : Andry : ...
;-)
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda VGobbi » ven 05 apr 2013, 20:10

Con calma diro' la mia, anche se posso già anticipare con orrore che molte opere di Verdi non le ho mai ascoltate. :oops:

Comunque, per ora, velocemente mi sbilancio su tre opere, in cui non ho il minimo dubbio nel scegliere la mia edizione di riferimento :

- Il Trovatore : Tucker, Price, Warren, Elias. Direttore Basile. Infiniti tagli e' vero, ma e' un'edizione al calor bianco, travolgente e passionale e tutti nel pieno dei loro mezzi vocali.

- Simone Boccanegra : Gobbi, De Los Angeles, Christoff, Campora. Direttore Santini. Il protagonista da solo vale il prezzo del biglietto. Quasi di pari livello Christoff, un gradino sotto la De Los Angeles.

- Otello : Vickers, Rysanek, Gobbi. Direttore Serafin. Il top dei top con un Vickers giovane ma che sbalza da par suo il personaggio e con assai meno problemi vocali, una Rysanek versione Desdemona volitiva e non bamboccia esangue e lo Jago per antonomasia di Gobbi colto nella sua migliore interpretazione discografica.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Luca » ven 05 apr 2013, 20:57

Ero in attesa, ma certo che Vittorio ci rifilasse Gobbi in tutte le salse. Peccato che non ha inciso Il Trovatore altrimenti ci metteva pure quello.
No comment! :roll:

A DM: non sono un genio, ma è la realtà: se tu guardi i vari video di Del Monaco sono tutti sovrapponibili: I Pagliacci di Tokyo, la Carmen di Mosca, ma anche lo stesso Otello RAI in b/n (Capecchi Carteri) non vedi un personaggio ma l'unico Del Monaco gigione ed enfatico: occhi di fuori, braccia a mulino a vento, ecc. A me fa ridere :lol: e lo trovo molto superato con il passaggio costante du sublime au ridicule! :shock:

Saluti, Luca.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Rodrigo » sab 06 apr 2013, 0:18

Ciao,
mi rifaccio vivo con la mia parzialissima discografia verdiana.

Nabucco: scelgo l’edizione EMI con Muti e la Scotto. Finalmente un Verdi quarantottesco ben suonato e in cui i tempi serratissimi sono sostenuti da un controllo ferreo. La Scotto è una delle poche cantanti che cerca di dire qualcosa nel ruolo di Abigaille e non si accontenta di trasformarlo in un’esibizione di onnipotenza vocale. Il resto del cast non è altrettanto interessante.

Attila: molto bella l’edizione incisa da Gardelli. Direzione attenta che valorizza anche alcune particolari atmosfere timbriche della partitura. Bravissimi la Deutekom e Milnes nei rispettivi personaggi. Buona anche la prova di Bergonzi che, se pure un po’ in difficoltà in acuto, valorizza il personaggio non centralissimo di Foresto. Riuscito anche l’Attila di Raimondi.

Ernani: mi piace molto l’incisione ufficiale Schippers, Bergonzi, Price. Bergonzi con il suo fraseggio aulico e un po’ d’antan rende il lato cavalleresco del personaggio mentre la Price sprizza sensualità da tutti i pori e complessivamente è a suo agio anche dei passi vocalizzati. Interessante anche il live fiorentino Mitropoulos, Del Monaco, Cerquetti. Il direttore greco dirige un capolavoro di impeto e tensione, il tenore è fiero e spavaldo con un’entusiasmante scansione ma non gigioneggia. La Cerquetti, che pure è più idiomatica della Price, è forse meno originale. Decisamente meno interessanti Bastianini e soprattutto Christoff.

Rigoletto: scelgo il film opera con Wixell e Pavarotti. Il primo è un buffone velenoso e maligno come mai, Pavarotti per splendore vocale e coté godereccia è, a mio avviso, il duca ideale. Sono molto legato anche il Rigoletto scaligero Muti, Bruson. Una direzione urgente e trascinante che fa piazza pulita di tutta una cattiva tradizione e un protagonista commovente nel ritrarre la paternità offesa e pazienza se la voce ha qualche crepa.
Il resto… se avrete pazienza, al prossimo intervento!
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Enrico » sab 06 apr 2013, 0:39

Rodrigo ha scritto:Ciao,
mi rifaccio vivo con la mia parzialissima discografia verdiana.
... Rigoletto: scelgo il film opera con Wixell e Pavarotti. ...
... Sono molto legato anche il Rigoletto scaligero Muti, Bruson...


Ciao e bentornato fra noi! Avevamo escluso da questo thread "discografico" i video, ma non siamo così fiscali: anche io ritengo interessanti e significativi i due filmati che hai citato (e inoltre la colonna sonora del film di Ponnelle, appositamente realizzata, può essere considerata una vera e propria registrazione operistica). Aspettiamo il resto!
Enrico B.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda Rodrigo » sab 06 apr 2013, 16:54

Come promesso proseguo.

Trovatore: in un'opera così esigente dal punto di vista vocale nessuna edizione che ho ascoltato mi soddisfa del tutto. Alla fine scelgo l'incisione di Bonynge e signora con Pavarotti e la Horne, ma alcune atmosfere del Trovatore scaligero di Muti sono oggettivamente affascinanti. Infine confesso che il mio Manrico ideale resta Bjorling

Traviata: senza dubbio il live di Lisbona Callas-Kraus. Certo Ghione poteva essere un po' meno pesante...

Vespri siciliani: in questa stranissima partitura l'edizione che mi soddisfi non c'è. Una provocazione: rivalutiamo il live RAI con Cerquetti-Tagliabue-Christoff? Certo il tenore è quello che è... :lol:

Don Carlo: in vetta resta a mio avviso l'edizione Decca diretta da Solti con Ghiaurov, Bergonzi, F.Dieskau, Tebaldi e Bubry. Partitura della versione 5 atti senza ballabili seguita con apprezzabile coerenza e senza inserti cervellotici. Direzione ispiratissima e molto grand-opera e un cast che non indulge nel "cantarsi addosso". Gli uomini sono tutti in spendida forma, la Tebaldi anche se non al meglio funziona bene.Viene da dire, peccato che Solti non abbia fatto un pensierino ai Vespri...

Aida: non amo molto quest'opera, sceglierei l'incisione ufficiale di Metha con Nilsson-Corelli.

Otello: limitandomi alle incisioni scelgo Toscanini con Vinay ottimo e un Valdengo che potrebbe dare lezioni a tutti o quasi gli Iago a venire. Inoltre il "primo amore": l'incisione di Karajan con Del Monaco, la Tebaldi e un Protti bravo ma decisamente convenzionale. Se dovessi citare un video recente, a costo di beccarmi delle reprimende, direi quello con Cura (che canta alla sua maniera ma ha saputo creare un Otello davvero personale), la Stoyanova (favolosa) e Atanaeli (che non mi dispiace nel suo Iago tutto sommato giovanile).
Buon anno verdiano a tutti.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda VGobbi » sab 06 apr 2013, 17:24

Luca ha scritto:Ero in attesa, ma certo che Vittorio ci rifilasse Gobbi in tutte le salse. Peccato che non ha inciso Il Trovatore altrimenti ci metteva pure quello.
No comment! :roll:

Si purtroppo non ha inciso il Trovatore, ma il suo splendido Germont. Classica voce fuori dal coro, chi abituato a sentire vocalismi di rango (e che rango) quali Galeffi o Tagliabue. Gobbi che canta in un'edizione di pregio con la spumeggiante Stella (si Pietro, a lei al giorno d'oggi gli farei fare tutto, ma proprio tutto, talmente e' brava) ed il solare Alfredo di Di Stefano. Gobbi, ripeto, ci tratteggia un padre meno burbero, meno monolitico, meno "fondamentalista" , quanto comunque autoritario. E certi attacchi nel duettone con Violetta, lasciatemelo dire, e' musica per le orecchie.

Altra opera e' Luisa Miller affidata senza il minimo dubbio a Katia Ricciarelli, nonostante il contesto non proprio esaltante (e' quella diretta da Maazel). Da sola regge l'opera!

Ne "I due Foscari" il trio Cappuccili/Carreras/Ricciarelli diretti dal solido mestiere di Gardelli. Tutti, ma proprio tutti bravi e senza pecche, sopra tutto il protagonista.
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Re: Bicentenario verdiano discografico

Messaggioda DottorMalatesta » sab 06 apr 2013, 17:52

Un caloroso bentornato a Rodrigo!

Per Attila io sceglierei la versione Muti, una direzione al calor bianco (adattissima al clima di quest'opera), con un Ramey in gran forma, e una Studer niente male!

Ciao!
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