Tristan und Isolde (R. Wagner)

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Tieck

Messaggioda melomane » mer 09 gen 2008, 21:20

Ciao,
non trovo un link alla novella in Italiano ma ecco il testo in inglese
http://www.sff.net/people/DoyleMacdonald/l_wakeno.htm
e in Spagnolo
http://www.geocities.com/bagothic/tieck

Per ora non trovo link in Italiano
Sorry :(
Perdòn :-)

Francesco
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Re: Le registrazioni di Tristan

Messaggioda gustav » sab 23 feb 2008, 21:30

Leggendo la recensione del Tristan diretto da Kleiber, apprezzo soprattutto l'appunto indicato fra i pregi in cui il recensore ha scritto che "si tratta della "terza via nella direzione di questo capolavoro"...
Non mi voglio dilungare con elogi od altre analisi; tuttavia, voglio dire che se dovessi consigliare come primo ascolto del Tristan una edizione qualsiasi non prenderei in considerazione questa di Kleiber...Perchè? Perché ho l'impressione che per poterla apprezzare veramente sia necessario procedere con un piccolo percorso fatto prima di altri ascolti...Così, consiglierei, semmai, di partire con Karajan, per poi passare a Bernstein, senza dimenticare la testimonianza storica di Furwangler, per poi approdare al nostro Kleiber...Senza questi passaggi, temo che il Tristan di Kleiber perderebbe molto del suo fascino... :wink:
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Re: Le registrazioni di Tristan

Messaggioda Tucidide » dom 24 feb 2008, 0:19

Ho comperato questo pomeriggio il TRIPLO :shock: DVD del Tristan di Glyndebourne con Nina Stemme e Robert Gambill. Il mio motivo di interesse principale era riascoltare l'Isolde della Stemme, che mi è piaciuta moltissimo nel CD con Domingo. Nei prossimi giorni ascolterò e vi dirò le mie impressioni.
Qualcuno conosce questa registrazione?
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Aspro » mer 24 ott 2012, 18:48

Mi è da poco capitato tra le mani una recente produzione del Tristan und Isolde, che secondo me vale davvero la pena consoscere, anche se il cast ed il direttore non sono sicuramente nomi (almeno per ora) di grido.
E' su DVD e : PirateCap :
E ci sono i sottotitoli in Italiano (con qualche errorino ma va bene lo stesso).

Tristan un Isolde
Filmato dal vivo dal Anhaltisches Theater Dessau, AD 2007.
Direttore Golo Berg
Orchestra: Dessau Anhalt Philharmonic Orchestra
Regia : Johannes Felsenstein
Costumi e scenografia: Stefan Rieckhoff

CAST
Isolde : Iordanka Derilova
Tristan : Richard Decker
Brangäne : Alexandra Petersamer
Re Marke : Marek Wojciechowski
Kurwenal : Ulf Paulsen
Melot : Kostadin Arguirov
Giovane marinaio a cui piace sfottere le giovani fanciulle irlandesi, che cambia mestiere perché soffre di mal di mare e diventa pastore : Jörg Brückner

Che dire… un Tristano e Isotta che gioca le sue carte migliori soprattutto su un’ottima recitazione / interpretazione dei personaggi principali. A me, nel complesso, è piaciuto molto.
La scena presenta una interessante particolarità: sullo sfondo sono proiettate immagini del mare nel primo atto, e paesaggi costieri tipici della terra d’Albione nel II e III atto; ma dopo lo sfondo non viene posto il palcoscenico, bensì l’orchestra ed Herr Gold che risultano ben visibili in video (forse meno per lo spettatore in teatro). Al davanti dell’orchestra troviamo finalmente il palcoscenico, dominato da una sorta di piattaforma mobile. Nel primo atto la piattaforma mobile riproduce il ponte della nave simulandone beccheggio e rollio. Nel secondo invece viene rappresenta una spoglia radura delimitata da un circolo di menhir con un masso basso e piatto stranamente somigliante ad un cuscino; all’inizio dell’atto la piattaforma compie simpatiche rotazioni durante lo spettacolo di lap dance : Love : (ne parlo dopo, giuro 8) ) della Derilova : Love : . Nel terzo atto rappresenta il buon ritiro di Tristano.
Veniamo alla rappresentazione drammatica. Innanzitutto è la visione più sensuale del Tristan che mi sia mai capitato di vedere. Il regista ha cominciato a riscaldare l’atmosfera dall’inizio; nel preludio sulla piattaforma ci sono i due amanti, soli. Si guardano fisso negli occhi e lentamente, spiraleggiando, si avvicinano l’un l’altra senza mai distogliere lo sguardo, ma senza mai arrivare a toccarsi; vicinissimi, lei (eccezionale l’espressività della Derilova) sembra voler tendere la bocca verso lui, ma nel contempo entrambi cominciano impercettibilmente ad allontanarsi. Terminato il preludio si separano mestamente.

Iordanka Derilova interpreta una Isolde infuocata, tagliente ed ironica come non mai nel primo atto, incredibilmente sensuale –forse troppo - nel secondo atto, dolente e trasfigurata nel terzo atto. Bella donna innanzitutto, cosa che non guasta affatto, snella, nervosa; attrice molto brava anche. Voce bella squillante che forse non possiede il velluto della Stemme o un volume particolarmente cospicuo; ma canta bene, non mi pare mai significativamente sforzarsi durante i tre atti, e soprattutto mi ha lasciato l’impressione di aver cantato proprio come si addice ad una Isolde giovane e ad alta temperatura come la sua. Troppo velluto nella voce può anche far virare il personaggio verso una minore carica di sensualità. Ma dicevo, a volte forse accentua troppo la sua sensualità (ma a me non ha dato per nulla fastidio); ad esempio ad inizio del secondo atto si esibisce in una sorta di lap dance con i menhir, strofinandovisi nell’attesa del suo bel Tristan, caricando quest’attesa con un bel po’ di erotismo; poi il modo febbrile, incalzante in cui cerca di dissipare i dubbi e smorzare gli avvertimenti di Brangäne rende benissimo l’idea che quell’attesa per lei è ormai insopportabile. E la notte d’amore è veramente tale: subito dopo che Tristan, sdraiato pancia all’aria sull’erba con il capo adagiato su uno di quei massi a guisa di cuscino, invoca la notte d’amore perché scenda sui due amanti… ecco che accade ciò che forse non era mai accaduto prima. Isolde si spoglia del vestito, resta con un’attillata sottoveste rossa, e si mette a cavalcioni su Tristano; il duetto che segue fino a tutta la splendida aria di Brangane si svolge mentre i due amanti consumano (era ora, hanno aspettato cent’anni buoni) la loro unione fisica. Ora non immaginate nulla di spinto :mrgreen: , le si limita a chinarsi sempre più su di lui abbandonandosi sul suo viso. Molto ben cantato anche il Liebestod.
Straordinaria, davvero una splendida Isolde.
Passiamo al nostro bravo Tristano. Richard Decker è un heldtenor americano che personalmente non conoscevo; controllando su Amazzonia ho visto che ha interpretato Parsifal alla Fenice (DVD Dinamix 2006). Sul suo sito viene mostrato il suo repertorio: ha praticamente affrontato tutti i ruoli Wagneriani, Siegmund e Siegfried compresi. Per cominciare, non ha la stessa caratura di attore della compagna; a parte l’aspetto un po’ ursino (non so come dire, sembra un misto fra il classico bostoniano quarantenne alto con un po’ di panza ed un attore porno americano anni 80), non ha la stessa esplosiva espressività della Derilova. Esprime tuttavia bene il contegno e la ritrosia di Tristano del I atto. Ma quando la situazione si scalda, devo dargliene atto, si riscalda anche lui. Attore comunque migliore dello zombie Gambill. Ed anche cantante migliore; non mi è mai infatti parso in difficoltà (come Gambill nel II e III atto nel DVD con la Stemme,produzione che a parte la protagonista ed i meriti direttoriali-orchestrali, mi è piaciuta poco), tranne forse quando si trova steso con la Derilova sopra. Nel terzo atto poi comunica benissimo sia col canto che con la recitazione la profonda devastante sofferenza di Tristano, e qui mi è piaciuto davvero tantissimo. Un timbro vocale discreto, ma niente squillo, niente eroismo; anzi il suo Tristano manca del tutto di eroismo, addirittura sembra l’elemento passivo della coppia (durante l’amplesso giace al suolo inerte, come diciamo a Napoli “ a quattro di bastoni”. Ma credo che questa sia una scelta interpretativa. E’ lui quello a sentirsi svuoto e distrutto dalla passione e lo dimostra subito dal II atto. Tutto sommato è il Tristan che più mi è piaciuto tra quelli che ho potuto vedere in DVD.
Molto brava anche la Brangäne di Alexandra Petersamer ; canta molto bene ed il suo timbro vocale ben si accorda a quello della Derilova. Interpreta benissimo a mio parere –anche come attrice - una Brangäne giovane ed appassionata, che cerca di difendere con le unghie e con i denti la sua signora. Ed “Einsam wachend in der Nacht” è da applausi.
Marek Wojciechowski interpreta Re Marke in modo molto generico e più noioso del solito. Paulsen interpreta un Kurwenal secondo me un po’ troppo brado e aggressivo.

Ho lasciato alla fine la direzione. Per quanto riguarda l’orchestra, non sono i Berliner, ma suonano piuttosto bene. Una direzione dinamica, scattante e molto tesa quella di Berg, addirittura febbrile nel II atto e che ben si sposa con l’alto tasso di sensualità dell'interpretazione. Un dato, che forse non vuol dire nulla ma che mi ha fatto riflettere: questo Tristano dura 224 minuti. Che è esattamente lo stesso tempo (minuto più, minuto meno) del Tristano di Janowski con Gould e la Stemme e lo stesso tempo di Pappano con Domingo e Stemme. Pura coincidenza o sarà che la nuova tendenza del Tristano fuori da Bayreuth sia orientata verso tempi rapidi e forte carica drammatica, piuttosto che la visione languorosa Karajan like?

Saluti

Aspro.
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda MatMarazzi » mer 24 ott 2012, 23:57

Aspro ha scritto:Mi è da poco capitato tra le mani una recente produzione del Tristan und Isolde, che secondo me vale davvero la pena consoscere, anche se il cast ed il direttore non sono sicuramente nomi (almeno per ora) di grido.
.


Grazie mille Aspro.
Fra l'altro non conoscevo né questo Tristan, nè - nemmeno di nome - la sua protagonista che tanta buona impressione ti ha fatto.
Su Youtube si trova un frammento della sua Kundry che davvero non è niente male: giusto qualche piccola tensione sul si naturale, e un'espressività che (per Kundry) è forse un po' troppo istintiva ma pur sempre coinvolgente.


Meno persuasiva la sua Aida (a parte che è affiancata da un tenore da film dell'orrore e accompagnata da un'orchestra che sembra la Banda della Pungazza).
Vi posto anche questo brano, perché in fondo è divertente! :)


Scrivine di più di recensioni! :)
Un salutone,
Mat
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda mattioli » gio 25 ott 2012, 9:58

la Banda della Pungazza


Maiàl, questa mi giunge nuova : Nar :
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Aspro » gio 25 ott 2012, 10:07

MatMarazzi ha scritto:Meno persuasiva la sua Aida (a parte che è affiancata da un tenore da film dell'orrore e accompagnata da un'orchestra che sembra la Banda della Pungazza).Vi posto anche questo brano, perché in fondo è divertente!


Ommamma, :shock: :shock: :shock:
Povera Derilova :( .
Però è divertente. La Banda della Pungazza.... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

P.S.
La prossima volta cerco di essere meno prolisso, prometto.

Ciao

Aspro
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Valentina » gio 27 mar 2014, 19:58

Il moroso mi regala la registrazione del Tristan di Kleiber… inserisco il cd nel lettore, indosso le cuffie e… e amore!
Mi sono concentrata sul secondo atto … essendo i miei primi approcci sono ancora un po’ alla ricerca di un “modo” per avvicinarmi all’Opera… solitamente seguo l’istinto… così libretto alla mano con traduzione di Manacorda mi lascio avvolgere dalla musica e dalle parole…
Come si fa a non essere travolti dallo struggente amore di Tristano e Isotta... Che si cantano con parole bellissime... Aprendosi i cuori ... La musica è bellissima, potente, dolce, sinuosa, evocativa, lascia un senso di sospensione, di suspense per poi innalzarsi e infrangersi come un'onda nei momenti più toccanti... Più potenti... Il secondo atto é bellissimo... Mi sono emozionata "vivendolo" con i due innamorati... Dolci ed eterne le loro dichiarazioni d'amore.... L'Amore che vince tutto, che non può essere scalfito da nulla... Nemmeno dalla morte...
“Il nostro amore? L’amore di Tristano? Il tuo e il mio? L’amore d’Isolda? Quale colpo di morte potrebbe mai vincerlo? Stesse avanti a me la morte potente, a me persona e vita minacciando, che così volentieri ad amore io sacrifico; come sarebbe ai suoi colpi l’amore stesso raggiungibile?”
É davvero bellissimo... Molto toccante anche la parte quando i due innamorati vengono scoperti... E Re Marco canta il suo dolore... Il suo turbamento... E Tristan con innocenza non può dare risposte al re ma può solo offrire il suo cuore a Isotta che lo "segue" senza dubbi e paure...
“Dove Tristano ora se n’andrà, vuoi tu seguirlo, Isolda? Alla terra, a cui pensa Tristano, non splende luce di sole: è dessa l’oscura notturna terra, onde mia madre mi invitò, quando, me che in morte aveva concepito, in morte ella fece ch’io guadagnassi la luce. Quel che, quando mi partorì era il suo asilo d’amore, il mirabile regno della notte, ond’io un giorno mi svegliai; quello a te offre Tristano, colà egli ti precede: se lo seguirà dolce e fedele,... questo ora gli dica Isolda. ISOLDA Quando per una terra straniera l’amico un giorno la richiese, lui non benigno, fedele e benigna dovette Isolda seguire. Ora tu mi conduci nel tuo regno, per mostrarmi il tuo retaggio; come fuggirei io il paese che comprende tutti i mondi? Dov’è la casa ed il focolare di Tristano, là torni Isolda: la via ov’ella lo segua dolce e fedele; la via mostra ad Isolda!”
Ne sono stata letteralmente rapita… così ho pensato di venire qui a condividere il mio stato di “esaltazione” … mi sento come un bambino quando vede i regali di Natale sotto l’albero…
Ne approfitto per chiedervi “aiuto”… datemi qualche chiave di lettura, sfumatura da notare, traduzioni più “adatte”, punti di vista… voi che ne pensate? C’è un modo “giusto” per avvicinarsi a un’opera? E questa visione dell’amore così struggente, così potente che in fondo è quella che segna anche il Ring (l’amore detta le sue regole, i protagonisti non possono che cadere vittima delle sue frecce) è tipica di Wagner oppure no?
So che sono un po’ confusa forse nelle mie domande/riflessioni… perdonatemi qualche svirgolata… sono talmente euforica per le scoperte che faccio che a volte non so tenermi :D
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Maugham » gio 27 mar 2014, 20:45

Valentina ha scritto:Ne approfitto per chiedervi “aiuto”… datemi qualche chiave di lettura, sfumatura da notare, traduzioni più “adatte”, punti di vista… voi che ne pensate? C’è un modo “giusto” per avvicinarsi a un’opera?


http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=3&t=665
Enjoy!
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Valentina » gio 27 mar 2014, 20:58

grazie! 8)
ahh mi sono messa in un guaio?!? :lol:
vado a leggere... grazie ancora!
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » gio 27 mar 2014, 21:22

Valentina ha scritto:grazie! 8)
ahh mi sono messa in un guaio?!? :lol:


Direi proprio... di sì! :mrgreen:
Wagner è, tra i compositori d'opera, quello a più alto tasso di dipendenza. Non è un caso che Die Zeit, in occasione del bicentenario della sua nascita, intitolasse "Wagner-Sucht": Wagner-dipendenza.
Wagner è responsabile di moltissimi casi di operoinomania. Nella maggior parte dei casi, grave ed incurabile.
Conosco alcuni operoinomani (Mattioli, ci sei? :mrgreen: ) che ogni anno ascendono in ginocchio la sacra collina di Bayreuth (dove Wagner edificò un teatro tutto per sé e per le sue opere, tanto per capire il personaggio) e ne discendono con un sorriso estatico sulle labbra, e il portafogli molto più leggero. A volte può anche capitare di vederli discendere la verde collina cantando deliziose canzoncine del tipo "Weia! Waga! Woge, du Welle, walle zur Wiege! Wagalaweia! Wallala, weiala weia!" e portando sottobraccio, come souvenir, una statuetta del grande compositore...

Immagine

Arte contemporanea, così dicono. A chiunque non sia affetto dal sacro morbo wagneriano una statuetta del genere non sembra altro che un orribile nano da giardino (infinitamente più brutto di quelli che accompagnano Biancaneve). Ma il wagneriano è fatto così. Vede la realtà con occhi diversi. E provalo a spiegare a chi wagneriano non è. Sono dolori! Io, ad esempio ho dovuto discutere con mia moglie: volevo farmi crescere barba e basette come Richard, e ho rischiato di essere sbattuto fuori casa... Eppure la barba à la Wagner mi donava molto (e piaceva pure a mia figlia)!!!

Valentina ha scritto:Il moroso mi regala la registrazione del Tristan di Kleiber… inserisco il cd nel lettore, indosso le cuffie e… e amore!


Caspita! Complimenti al moroso: questa è una di quelle registrazioni da portare nell'isola deserta!
8)

By the way, quando ce lo fai conoscere? Suvvia, non essere gelosa di Operadisc... condividici!
: Chessygrin :

DM

P.S.: ci vediamo nell'altro thread : Sailor :
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda pbagnoli » gio 27 mar 2014, 22:11

Maugham ha scritto:Non sai in che guaio ti sei messa...

Non posso che quotare la risposta dello zio Bill...
Devo dire che il tuo moroso è un po' sadico ad ammanirti 'sta roba invece che cose un po' più potabili: che so, un bel disco di Mina, oppure una Bohème, o al limite una Traviata, se proprio è melomane come dici...
Magari l'ha fatto per mettere alla prova la tua incipiente passione per l'opera, ma... è una bella prova! Ha corso il rischio di farsi mandare a quel paese! 8)
Invece ci dici che ti piace, che ti coinvolge.

Non so cosa ne pensino i miei colleghi, ma se veramente sei una wagneriana in pectore, dovresti provare a farti regalare qualche versione alternativa, per vedere cosa ne cavi fuori: che so, un Karajan, o un Bernstein, perché Kleiber - secondo me sublime - tende un po' alla sovrasaturazione e potrebbe darti una visione un po' eccessiva di un opera già di per se stessa da operoinomani (come dice il nostro amico Alberto Mattioli).
Puoi provare anche su Spotify.
Poi magari metti a paragone (su esempi non eccessivamente grandi) quello che ascolti, e prova a raccontarci le tue sensazioni.

Amiamo molto Wagner, da queste parti.
Non so se s'è capito...
Buona serata,
Pietro
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 28 mar 2014, 10:18

pbagnoli ha scritto:Non so cosa ne pensino i miei colleghi,



A mio parere potrebbe essere consigliabile recuperare un bel video di quest´opera. Il problema è quale. Ce ne sono molti, (quasi) tutti con qualche bella intenzione o elemento di eccellenza.
Personalmente, lascerei stare gli spettacoli di Wieland Wagner (a parte il fatto che il video di Osaka è quasi introvabile, forse è disponibile su youtube, io almeno l´avevo visionato lá) e dei suoi scopiazzatori Lehnoff (ad Orange e Glyndebourne), Dorn (al Met), e Müller (anche se questo video ha l´Isolde sublime della Meier : Love : : Love : : Love : e il Tristan notevole di Jerusalem. Qualche scena o immagine è particolarmente forte: finale II atto, finale III atto, ma la staticitá regna sovrana). Il video con la regia di Konwitschny a Monaco è interessantissimo e discutibilissimo (anche qui una splendida Meier : Love : : Love : : Love : : Love : , ma un tenore pessimo), ma a mio parere non per un primo approccio a quest´opera. Resta il video di Ponnelle, spettacolo visivamente molto bello (soprattutto il II atto), ma un po´ statico e con un finale III molto personale e discutibile. Non conosco il DVD con a regia di Py né quello con la regia di Marthaler. In definitiva mi sentirei di suggerire, come primo approccio “video” all´opera, il Tristan con la regia di Chéreau. Spettacolo che, nonostante i grandi limiti vocali (anche la stessa Meier : Love : : Love : : Love : : Love : : Love : è infinitamente piú affaticata che nelle sue prove precedenti), è straordinario esempio di teatro pensato sul corpo (sguardi, gestualitá, postura) dei personaggi. Penso sia anche il DVD più economico (Amazon a circa 10 euro). 8)
Condividete?

Poi a mio parere è difficile continuare a coltivare la passione e la conoscenza per Wagner senza accostarsi al suo pensiero, magari cominciando a leggiucchiare qualcosina. E una buona guida potrebbe essere il “Wagner nights” di Newmann. Recentemente tradotto in italiano. 50 euro (42 su Amazon), ma lo vale davvero tutti. 8) Scorrevole, chiaro, presenta una introduzione a tutte le opere canoniche del compositore. Come introduzione alle opere wagneriane mi sembra altamente consigliabile. Valentina, fattelo regalare!!! :mrgreen:

Ciao!

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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda mattioli » ven 28 mar 2014, 10:44

Conosco alcuni operoinomani (Mattioli, ci sei? :mrgreen: ) che ogni anno ascendono in ginocchio la sacra collina di Bayreuth


Di solito ascendo in taxi, perché comincio ad avere una certa età, continuo ad avere una certa pancia e, benché sacra, la collina resta una collina. Però se non diluvia discendo a piedi, niente di meglio di una bella passeggiata prima dell'ottima cena del Goldener Anker con relative libagioni: altro che la broda di Mime... : Chef :

Arte contemporanea, così dicono. A chiunque non sia affetto dal sacro morbo wagneriano una statuetta del genere non sembra altro che un orribile nano da giardino (infinitamente più brutto di quelli che accompagnano Biancaneve). Ma il wagneriano è fatto così. Vede la realtà con occhi diversi.


Io non solo vedo la realtà con occhi diversi, ma in questo momento vedo proprio l'orrida statuetta, che ovviamente l'estate scorsa mi sono comprato, soltanto non in questo blu ma in un rosso scuro-sangue di bue che la rende ancora più raccapricciante. Ne sono felicissimo e ogni volta che passo di lì faccio pat-pat sulla testa di Ricky, dicendo: "Ti piace La favorita, eh?" : Nar :

Kleiber - secondo me sublime - tende un po' alla sovrasaturazione


Sublime anche secondo me. E poi o il Tristano è sovrasaturo oppure che Tristano è? : Thumbup :

Amiamo molto Wagner, da queste parti.


Ma dai?! Pensa che non me n'ero accorto... : Sailor :

In definitiva mi sentirei di suggerire, come primo approccio “video” all´opera, il Tristan con la regia di Chéreau.


Sono d'accordissimo. Anche se è ripreso da cani dai soliti incapaci della Rai. Tutte le volte, in teatro (l'ho visto tre volte), quando nel finale del primo atto Storey si gettava ai piedi della Meier e le baciava un lembo della veste, zac!, infallibilmente scattava la furtiva lagrima. :oops:

Poi a mio parere è difficile continuare a coltivare la passione e la conoscenza per Wagner senza accostarsi al suo pensiero, magari cominciando a leggiucchiare qualcosina.


Se fossi Valentina, invece, io aspetterei un attimo. Prima, meglio godersi questa favolosa verginità dell'ascolto, che poi torna più. Fermarsi un attimo al valore puramente letterale della storia, amore e morte, e farsene travolgere: "Ertrinken, versinken - hocheste Lust!". Poi, DOPO, iniziare a leggere qualcosa su quell'"eterno sproloquiare" (copyright di Thomas Mann) del nostro Riccardino, che aveva le idee chiare (forse) sul teatro musicale, un po' meno sul resto dello scibile umano. Però, come diceva Baudelaire, "Wagner est une névrose". Non lo si capirà e non lo si amerà mai solo con il cervello.
Comunque, che bello, se potessi ascoltare ancora il Tristan per la prima volta (la prima, per me, fu in concerto a Santa Cecilia, ancora in via della Conciliazione. Dirigeva Thielemann, cantava René Kollo - ! - e lei era, credo, Janis Martin. Molto bello anche il programma di sala, che mi fece scoprire Denis de Rougemont... e, a proposito, Valentina: "L'amore e l'Occidente" è un libro da leggere, in zona Tristano...).
Ciao miao bao

AM
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Re: Tristan und Isolde (R. Wagner)

Messaggioda Maugham » ven 28 mar 2014, 14:45

mattioli ha scritto:Ne sono felicissimo e ogni volta che passo di lì faccio pat-pat sulla testa di Ricky, dicendo: "Ti piace La favorita, eh?" : Nar :


Gli piaceva molto. Ne curò una riduzione a Parigi per pianoforte e cornetta. Immagino l'orrore.

E poi o il Tristano è sovrasaturo oppure che Tristano è? : Thumbup :


Parafrasando Celletti: Un Carmen frigida, una Turandot corta, e un Tristano diluito sono controsensi. : King :

WSM

P.S. Valentina, segui i consigli dello zio Albert. E' un wagneriano molto sciccoso, ma affidabile.
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