Opere ascoltate su ... Operashare

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Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » mer 09 nov 2011, 15:00

Ultimamente mi sono deciso di ascoltare, anziche' comprare cd costosissimi, opere direttamente dal sito Operashare, dove di chicche ve ne sono, praticamente ogni giorno ... ed allora mi domandavo, perche' non commentare le opere che abbiamo ascoltato direttamente da OS?

Io per il momento mi sto ascoltando con audio sufficiente le "Nozze di Figaro". Trattasi di un live dal '63 da Londra con questo cast :

Geraint Evans... Figaro
Mirella Freni... Susanna
Tito Gobbi... Almaviva : WohoW :
Ilva Ligabue... Countess
Teresa Berganza... Cherubino
Monica Sinclair... Marcellina
Michael Langdon... Bartolo
Kenneth Macdonald... Basilio
Robert Bowman... Curzio
David Kelly... Antonio
Jennifer Eddy... Barbarina
Anne Pashley, Ula van Wyk... Peasant girls
Royal Opera House, Covent Garden... Georg Solti, conductor
11 June 1963 BBC broadcast

Finito l'ascolto, vi diro' le mie impressioni. E voi? avete qualche opera da commentare, scaricata da OS?
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda MatMarazzi » gio 10 nov 2011, 9:24

VGobbi ha scritto:Ultimamente mi sono deciso di ascoltare, anziche' comprare cd costosissimi, opere direttamente dal sito Operashare, dove di chicche ve ne sono, praticamente ogni giorno ... ed allora mi domandavo, perche' non commentare le opere che abbiamo ascoltato direttamente da OS?


Sembra un gran bel cast.
Certo che il Gobbi in Figaro del 63...! :)
Però ce lo vedo benissimo a smanazzare la Freni.

Sappici dire!

Salutoni,
Mat
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda Chuck » gio 10 nov 2011, 10:51

Una domanda di servizio: come funziona operashare? Come si fa ad accedere?

PS attendo anch'io il commento su queste Nozze che sulla carta hanno diversi motivi d'interesse.

Saluti, Paolo
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » gio 10 nov 2011, 12:09

MatMarazzi ha scritto:Certo che il Gobbi in Figaro del 63...! :)
Però ce lo vedo benissimo a smanazzare la Freni.

Chi smanazza la Freni e' Evans, Gobbi canta il Conte, purtroppo ... dico purtroppo dopo aver sentito questa recita con apprezzabile suono.

Riferendosi ai personaggi principali, penso che il risultato finale sia un secco quanto imbarazzante 3 a 0 per le femmine. Ligabue (che piacevolissima sorpresa, pochissime volte ho avuto l'occasione di ascoltarla), Freni (28enne gia' maliziata e maliziosissima Susanna) e Berganza (Cherubino d'antan ma pur sempre di grande fascino, anche se meglio nel "Voi che sapete").

In merito alle voci maschili, Evans mi pare cachinnoso quanto basti per non poterlo reggere (sentire cos'e' il suo "Aprire un po' quegli occhi", tale che sembra di ascoltare un'altra romanza), mentre Gobbi merita un discorso a parte, anche perche' e' il mio idolo.
Dicevo, Gobbi canta un ruolo che non rientra per nulla nelle sue cordi vocali, ma sopra tutto non possiede il glamour, la nobilta' di fraseggio che richiede un personaggio cosi' snob com'e' appunto il Conte di Almaviva. Non ho mai sentito dei recitativi, cantati da Gobbi, cosi' tirati via alla bella e meglio ... quello che appunto dovrebbe essere il suo punto di forza. Insomma una recita che non pensavo cosi' negativa.

Niente di che i comprimari, se si eccettua il poderoso Bartolo di Michael Langdon.

Resta la direzione energica di Solti, in questo frangente assai convincente per un direttore di cui nulla o poco mi piace del suo stile. Una direzione che spazza le ciprie, i minuetti che ci avevano abituati i vecchi direttori.

E voi? Cosa ne pensate? Qualcuno l'hai mai sentito questo live?

Chuck ha scritto:Una domanda di servizio: come funziona operashare? Come si fa ad accedere?

PS attendo anch'io il commento su queste Nozze che sulla carta hanno diversi motivi d'interesse.

Saluti, Paolo

Io e' da una vita che sono iscritto e francamente non so proprio bene e come abbia fatto ad iscrivermi, magari qualcun altro sara' piu' bravo a spiegarlo. Spero che ci riuscirai. Scusami! :oops:
Ultima modifica di VGobbi il mer 04 gen 2012, 21:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda Tucidide » gio 10 nov 2011, 13:44

Io mi iscrissi quando non c'erano vincoli e bastava un account yahoo. Adesso occorre che un membro attivo, ossia che condivida registrazioni con una certa frequenza, raccomandi il nuovo aspirante. Io non carico nulla, scarico solo :mrgreen: quindi non posso aiutarti. :cry:
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » sab 12 nov 2011, 21:42

Dopo il trauma "Nozze" (per colpa del mio Gobbi), mi sono ascoltato quest'altro live :

Anna Bolena - Leyla Gencer
Joan Seymour - Maria Luisa Nave
Enrico VIII - Boris Christoff
Sir Riccardo Percy - Aldo Bottion
Smeton - Anna Di Stasio
Orchestra e coro Teatro dell'Opera di Roma
Direttore - Gabriele Ferro
Roma - 7 aprile 1976

Un live che mi ha risollevato. Due i motivi d'interesse, tanto per cambiare, Gencer e Christoff. I due fuoriclasse accomunati dalle eccellenti doti interpretative, oltre che dotati di una personalita' fuori del comune.

Ecco che la Gencer ci regala una Bolena battagliera, ma non restia a finezze che hanno deliziato il pubblico di Roma. Forse il periodo d'oro e' gia' passato per la cantante turca, ma tutto passa in secondo piano di fronte alle innumerevoli sottigliezze che ci sa donare.

Quanto a Christoff, 62enne, mostra problemi vocali molto piu' evidenti, con una voce che sembra un monolite, ma allo stesso tempo insensibile od incapace di poterlo sfumare, tanto che puo' alla lunga stancare. Francamente, io questa sensazione di noia non l'ho avvertita. Rendere un personaggio cosi' complesso come Enrico, senza un'aria e tutto puntato sui duetti, sui concertati, sui brevi squarci melodici come ce lo dona il basso bulgaro, beh ... e' un balsamo se non per le orecchie, per il cuore, per i sentimenti e per quello che riesce a farci percepire. Un Re sprezzante, cinico, insensibile. Impareggiabile, non c'e' che dire!

Il resto, sembra poca cosa ... sopra tutto il Percy di Bottion. La Luisa Nave e la Di Stasio sanno rendere il loro personaggio, senza grossi fulgori ma neanche senza gravi defaillances vocali. Teatralissima la direzione di Ferro, attento a non sovrastare i cantanti, anche se forse nei concertati qualcosa inevitabilmente si perde. Insomma, un live che merita di essere ascoltato per la presenza della Gencer e di Christoff, capaci da soli di reggere la recita.
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda pbagnoli » sab 12 nov 2011, 23:33

VGobbi ha scritto:Dopo il trauma "Nozze" (per colpa del mio Gobbi), mi sono ascoltato quest'altro live :

Anna Bolena - Leyla Gencer
Joan Seymour - Maria Luisa Nave
Enrico VIII - Boris Christoff
Sir Riccardo Percy - Aldo Bottion
Smeton - Anna Di Stasio
Orchestra e coro Teatro dell'Opera di Roma
Direttore - Gabriele Ferro
Roma - 7 aprile 1976

...

Ecco che la Gencer ci regala una Bolena battagliera, ma non restia a finezze che hanno deliziato il pubblico di Roma. Forse il periodo d'oro e' gia' passato per la cantante turca, ma tutto passa in secondo piano di fronte alle innumerevoli sottigliezze che ci sa donare.


Oh bella.
Questa proprio non la conosco.
Ho ben presenti Milano 1958 e Glyndebourne 1965, ma questa no.
Devo dire che - sulla carta - la Gencer del 1976 in un ruolo Pasta mi attira veramente poco, per di più diretta da Ferro e con Christoff!
Però, se dici che vale la pena, ti credo sulla parola...
La Nave non era malaccio: una discreta routinier di quegli anni, la serata la portava a casa.
E Bottion in un ruolo Rubini... mhm...
No, non mi attira.
Matteo, il nostro "genceriano" per eccellenza, cosa dice?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » dom 13 nov 2011, 3:21

Scusami Pietro, nel '58 e nel '65 chi cantava Enrico? Secondo me, e' un ruolo troppo ma troppo bello per essere scialacquato e che sovrasta i Percy ed i Seymour di turno.

Ho esagerato? :oops:
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda Enrico » dom 13 nov 2011, 13:27

Posso rispondere?
Aldo Bertocci nel 1958, Juan Oncina nel 1965.

Per chi cerca un buon Percy tra quelli documentati, il Catalogo è questo (fino al 2008 secondo il sito Operadis, quelli di quest'anno li conosciamo):

Gianni Raimondi (1957 e 1970), Placido Domingo (1966, con Souliotis, Cava, Horne), Gene Ferguson (1967), Franco Tagliavini (1968), John Alexander (1969, con Souliotis, Ghiaurov, Horne), Beniamino Prior (1971), Stuart Burrow (1972 con la Sills), Enrico Di Giuseppe (1973-74, sempre con la Sills), Roger Patterson (1974-75), Umberto Grilli (1975 e 1984), Stanley Kolk (1975 con Scotto e Ramey), Pietro Bottazzo (1977), Michele Molese (1980), Rockwell Blake (1980), Gianfranco Pastine (1982), Luis Lima (1982 con Caballè e Siepi), Antonio Savastano (1982 con Gasdia, Plishka, Obraztsova), Michael Myers (1984 video con la Sutherland), Chris Merritt (selezione del 1985, con la Sutherland), Jerry Hadley (1985 e 1987 sempre con la Sutherland), Francisco Araiza (1986, video con la Ricciarelli), Gregory Kunde (1989), Pietro Ballo (1991), Josè Bros (1994-95), Octavio Arévalo (1997), Lluis Vilamajó (1997), Fabio Sartori (2000), Reinaldo Macias (2000 con la Gruberova), Raul Jimenez (2000), Carlos Duarte (2003), Bruce Fowler (2003 con la Miriciou), Gianluca Pasolini (2006 con la Theodossiou), Francesco Meli (2007 con la Devia); Fernando Portari (2008), Dario Schmunck (2008)
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » dom 13 nov 2011, 14:14

Enrico ha scritto:Posso rispondere?
Aldo Bertocci nel 1958, Juan Oncina nel 1965.

In verita' mi riferivo al Re Enrico. :oops:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda Luca » dom 13 nov 2011, 18:15

Caro Vittorio,

non ti parrà invidia, ma a quell'Anna Bolena con Christoff e la Gencer c'ero anche io ed ho un ricordo bellissimo specie per la Gencer, la Nave e le scenografie/regia di Visconti (quelle con la Callas), meno per Christoff che non ho mai molto amato specie se cantava in 'slaviano'. Qualche anno dopo sempre con lo stesso apparato scenico fu la volta della Ricciarelli e ancora della Nave. Le 2 volte dell'Anna Bolena sono state perciò positive, ma d'allora qui a Roma non l'hanno più data in cartellone. Quest'anno, ad esempio, Donizetti è assente!

Saluti domenicali.
Luca.

PS.: Circa poi Gobbi come Almaviva, anche io - che non ho detto nulla per rispetto - avevo fortissimi dubbi. Però se questi sono condivisi anche da te sono soddisfatto! Poi Evans non è questo fulmine che molti dicono, mentre le donne in quello'edizione sono 'da cartello'.
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda Enrico » dom 13 nov 2011, 21:28

VGobbi ha scritto:
Enrico ha scritto:Posso rispondere?
Aldo Bertocci nel 1958, Juan Oncina nel 1965.

In verita' mi riferivo al Re Enrico. :oops:


Ehm... mi devo essere distratto : Blink :
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda MatMarazzi » lun 14 nov 2011, 14:34

Un grazie caloroso a Enrico per la rassegna di Percy discografici dagli anni '50 a oggi.
Ogni tanto questi bei ripassi stimolano le riflessioni.
Personalmente ne traggo l'informazione che quasi mai si è tentato di curare le specificità "rubiniane" del personaggio, benché i più consapevoli fra i critici lo reclamassero fin dagli anni '50.

In certo modo, applaudo la Scala di Ghiringhelli, che, optando per Gianni Raimondi, dimostrò di sapere che per Percy occorreva trovare qualcuno che cantasse abitualmente i Puritani.
Poi è chiaro che Raimondi non era un genio, nè un virtuoso di prima forza: ma almeno il principio era giusto, contrariamente a tutti i nomi successivi.
Placido Domingo, per quanto giovane, è un controsenso. Juan Oncina un delicato "dicitore" alla Gigli non c'entrava un piffero; Gene Ferguson, Franco Tagliavini, Beniamino Prior, Enrico Di Giuseppe, Luis Lima, Jerry Hadley erano tutti generici tenori, buoni per il tardo '800: nessuno di loro sarebbe stato scritturato per Puritani e allora perché Percy?.
Poi ci sono quelli genericamente adusi al repertorio protoromantico - John Alexander, Umberto Grilli, Pietro Bottazzo, a modo loro Stuart Burrow e Francisco Araiza - ma lontanissimi dal modello Rubini; la loro scelta è lodevole su un piano stilistico, ma non su quello vocale (sarebbe come pretendere che un Mime, in quanto wagneriano, debba per forza saper cantare anche Tristano).
Infine ci sono i rossiniani "coloristi" d'America: Merritt e Blake in primis che, se non altro, avevano in repertorio diversi ruoli Rubini. Scegliere loro era meno "sbagliato", proprio per questo.
Poi, certo, io non sono affatto convinto che il loro canto contrastato e aspro potesse tradurre adeguatamente il lirismo etereo di Rubini... ma questo è un gusto mio.
Se poi si guardano i "recentei" (Sartori, Meli, Schmunk e il recentissimo Costello) si capisce che ancora oggi i direttori artistici non hanno le idee chiare sul tipo di voce a cui affidare il personaggio.

Da notare che nessuno ha mai pensato di scritturare per la parte i due unici, veri e persuasivi Rubiniani dei decenni scorsi: Kraus e Gedda.
L'unico vero rubiniano DOC che abbia affrontato la parte resta Gregory Kunde, e per fortuna negli anni giusti. Credo che lui, alla fine delle fini, sia l'unico Percy che può darci un'idea del personaggio, musicalmente e poeticamente.



Che ne dite?
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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda MatMarazzi » lun 14 nov 2011, 14:55

Luca ha scritto:non ti parrà invidia, ma a quell'Anna Bolena con Christoff e la Gencer c'ero anche io ed ho un ricordo bellissimo specie per la Gencer, la Nave e le scenografie/regia di Visconti (quelle con la Callas), meno per Christoff che non ho mai molto amato specie se cantava in 'slaviano'. Qualche anno dopo sempre con lo stesso apparato scenico fu la volta della Ricciarelli e ancora della Nave. Le 2 volte dell'Anna Bolena sono state perciò positive.


Grandi ricordi, voi Romani di quegli anni, a cavallo fra i 70 e gli 80 (all'epoca il vostro direttore artistico era Lanza Tomasi).
Ma anche a Bologna le cose all'epoca andavano bene.
Ok, quelli erano gli anni dell'egemonia e trionfalismo socialisti, nonché gli anni del cellettismo più ottuso e vanaglorioso. Va bene che sia finito (e certi rimasugli e sopravvissuti fanno oggi soprattutto pena...) e tuttavia quelli sono stati gli utlimi anni in cui i teatri italiani si sono fatti portatori di idee vere, originali e convinte.

Ti invidiamo questi ricordi, Luca.

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Re: Opere ascoltate su ... Operashare

Messaggioda VGobbi » lun 14 nov 2011, 20:54

Intanto procedo con le recensioni delle opere ascoltate.

MACBETH (Giuseppe Verdi)
Recita del 06/06/2011 Londra

Macbeth : Simon Keenlyside
Lady Macbeth : Liudmyla Monastyrska
Banco : Raymond Aceto
Macduff : Dmitri Pittas
Malcolm : Steven Ebel

Direttore : Antonio Pappano


E’ un Macbeth senza Lady. Sia chiaro, la Monastyrska non fa danni, non canta male (a parte qualche suono stridulo, fastidioso in alto … ma se sopporto il registro acuto pessimo di Gobbi, volete che non sopporti qualche suono fisso di un soprano?), tanta voce eppero’ usata senza un minimo di criterio, senza sopra tutto dare credibilita’ al personaggio. Ne esce una Lady “stile-sumo” ma che non farebbe paura neanche ai suoi servi. Insomma, direi una voce senza cervello.

Di tutt’altro spessore il baritono Keenlyside, che sa cosa fare della sua voce e sopra tutto sa come rendere un Macbeth originale, che cerca di staccare i vecchi e direi insuperabili Macbeth storici - rappresentati nelle voci di un Warren, Taddei o Cappuccilli -, puntando sull’introspezione del personaggio, nella cura direi certosina e maniacale della frase verdiana (sentire come accenta certe parole, da sole valgono davvero il prezzo del biglietto). Insomma, un’interpretazione maiuscola, nonostante qualche affanno vocale nel terzo atto (mi e’ parso, ad essere sincero, visibilmente stanco ma non tale da inficiare la sua prova), riscattatosi poi nella splendida romanza con un recitativo scolpito ed una linea di canto proverbiale, che sembra per certi versi non far rimpiangere i mostri sacri del passato (fiati lunghi e canto omogeneo pressoche’ su tutta la linea).

Il resto del cast non fa gridare al miracolo (Aceto, Banco senza infamia e lode. Pittas canta in modo scolastico “Ah la paterna mano”), ma poco importa se si ha in campo un fuoriclasse puro come Keenlyside.

Molto bravo il coro e bellissima la direzione di Pappano, il quale non si vergogna di apparentare il Verdi a mo’ di banda, in stile direi quasi “mutiamo”, rafforzato da una scienza dell’accompagnamento che pochi, ma davvero pochi possiedono.
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