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Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: ven 20 feb 2015, 15:47
da vivelaboheme1
Infatti ho cancellato l'intervento

marco vizzardelli

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mar 04 ago 2015, 15:36
da VGobbi
Riporto in auge questo thread per parlare dell'incisione discografica dell'Aida sotto la guida di Harnoncourt. Anzitutto ringrazio Apple Music, che rispetto a Spotify mi sembra ancora più fornito (infatti non ho perso tempo a disdire quest'ultima a favore della Apple Music della casa di Cupertino).

Infatti su Spotify non esisteva questa Aida.

Chiudo questa premessa per elogiare questa splendida incisione, una della Aide più belle ed innovative che mi siano capitate di ascoltare. I meriti principali vanno suddivisi tra la direzione, Borodina ed Hampson. Un gradino sotto ma basilari le ottime prove di La Scola e Gallardo-Domas. Da bocciare in toto solo il Ramfis legnosissimo di Salminen.

Della direzione ho lodato una lettura scarnificata dei molti orpelli vecchi e tradizionalisti, una lettura intima ma non minimalista, una lettura che mette in secondo piano la lotta fratricida tra etiopi ed egiziani, a favore delle passioni mai sopite tra Aida e Radames.
Di Amneris ho apprezzato la sontuosità e la ricchezza dei mezzi vocali del mezzosoprano Borodina, senza però rinunciare alle sottigliezze timbriche che il personaggio ci dona (si pensi ai duetti).
Infine l'ottimo, uno dei meglio cantati Amonasro di Hampson, che una volta tanto pensa a cantare la parte, anziché a gridare a tutto spiano (cos'è il suo " Dei faraoni tu sei la schiava" confrontati con tanti trucibaldi Amonasri). In lui si sente un Re regale e non un barbaro dalle fauci possenti.
La Scola e Gallardo-Domas sono più convenzionali nel tratteggiare i due protagonisti, ma cantano benissimo e ci regalano momenti di vera poesia musicale.
Resta Salminen, basso finlandese che non sono mai riuscito ad apprezzarlo e che pure in questa occasione mi ha deluso profondamente, penalizzato anche da una dizione ostrogota.

Insomma, sta Aida merita assolutamente di essere conosciuta.

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mar 04 ago 2015, 17:50
da DocFlipperino
grande Vic che elogi la Apple :oops: sempre e comunque :oops:

personalmente, come scrissi credo un paio di anni fa su questo thread, questa volta non posso che essere nel più totale disaccordo con tutto quello che hai scritto..... dalla prima all'ultima riga (Borodina a parte, ma che c'entra come i cavoli a merenda in una registrazione cosi)

non me ne volere : Thumbup :
un caro saluto

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mar 04 ago 2015, 20:24
da VGobbi
Uff! : Blink :

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mer 05 ago 2015, 13:36
da vivelaboheme1
Pienamente d'accordo con Gobbi (e con Giudici che, a suo tempo, diede il massimo dei voti a questa geniale Aida)



marco vizzardelli

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mer 05 ago 2015, 14:03
da pbagnoli
DocFlipperino ha scritto:personalmente, come scrissi credo un paio di anni fa su questo thread, questa volta non posso che essere nel più totale disaccordo con tutto quello che hai scritto..... dalla prima all'ultima riga (Borodina a parte, ma che c'entra come i cavoli a merenda in una registrazione cosi)

Sono d'accordissimo con Flip: con tutto l'amore che ho per Harnoncourt, l'ho trovata noiosa. Mi ha annoiato a morte.
E la Borodina nun se po' sentì

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mer 05 ago 2015, 17:32
da dollarius@libero.it
Prepariamoci a discutere di questa "nuova" Aida:

https://www.youtube.com/watch?v=R4JioFBobM0

Il CD, se non sbaglio, e' previsto in uscita il 2 ottobre 2015.
Baci baci
Irina

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: gio 06 ago 2015, 13:53
da DocFlipperino
ciao Irina
è bello leggerti così frequentemente ora. ci piacerebbe averti sempre più assiduamente tra di noi

dell'aida ne parleremo sicuramente e già ne abbiamo parlato molto.
l'unica differenza rispetto al concerto è che la Harteros in disco diventerà una Tebaldi :mrgreen: :mrgreen:

marco

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: gio 06 ago 2015, 14:45
da dollarius@libero.it
DocFlipperino ha scritto:
l'unica differenza rispetto al concerto è che la Harteros in disco diventerà una Tebaldi :mrgreen: :mrgreen:

marco


:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Eh......sorella tecnologia......!!!!! : Tv Happy :

Qualcosa sull'argomento mi sento di poterla dire, in quanto ho avuto la fortuna di ascoltare la Signora Harteros ben cinque volte dal vivo. Purtroppo il suo grande difetto e' che le capita (non sempre) di perdere il controllo della nota negli acuti. Devo dire che questo problemino non e' una costante, ma e' frequentemente presente. Tuttavia il pubblico alla fine la premia sempre, probabilmente perche' valuta la prestazione nel suo insieme e, tirate le somme, e' sempre stata una grande interprete. Non perfetta, ma grande. : Thumbup :

P.S. Non abbandonatemi, in questo agosto torrido, in citta', in piena pianura Padana...... : Thanks :
Baci baci
Irina

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: gio 06 ago 2015, 15:57
da bergonzi
Non mi sembra male questa Aida.....anche se dopo quella di Harnoncourt, non vedo come si possa aggiungere un qualcosa di nuovo a quest'opera.
La semenchuck come Amneris non mi sembra granchè; bene Kaufmann, la Harteros canta assai bene e Schrott solido.
Ma mi spiegate se uno ha l'Aida di Karajan, Abbado (live Scala), Muti, le innumerevoli Aide live con Bergonzi e Corelli, oltre a Harnoncourt che ha fatto il capolavoro, cosa compra a fare anche questa?
Non credo aggiunga nulla alla discografia dell'opera.

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: gio 06 ago 2015, 18:04
da mattioli
dell'aida ne parleremo sicuramente


Flipperino! Tu quoque? Almeno qui, salviamo l'italiano...

Ma mi spiegate se uno ha l'Aida di Karajan, Abbado (live Scala), Muti, le innumerevoli Aide live con Bergonzi e Corelli, oltre a Harnoncourt che ha fatto il capolavoro, cosa compra a fare anche questa?


Io penso che ogni nuova edizione discografica di un'opera, anche quelle notissime e che hanno già un'ampia e prestigiosa discografia, sia di per sé benvenuta.
Anche perché non esistono edizioni "belle" in assoluto, ma tutte, semplicemente, raccontano il loro tempo. Così farà anche quella di Pappano, che non andrà giudicata in rapporto a quello che in Aida è già stato fatto, ma a quanto di contemporaneo, dunque di nuovo, saprà dirci su quest'opera. Molto più che adeguarsi a criteri di bellezza fissi e stabiliti una volta per tutti (quali, poi?), mi sembra che il compito dell'interprete sia quello di mettere in relazione passato e presente, cioè di scoprire quanto di presente c'è in quel passato. Così, a occhio (non sono andato a Roma e non ho volutamente ascoltato nulla di quell'Aida), credo per esempio che non abbia molto senso mettere nella stessa Aida Kaufmann e la Sementchuk (si scrive così?), però aspetto di ascoltarla.

P.S. Non abbandonatemi, in questo agosto torrido, in citta', in piena pianura Padana...... : Thanks :


Divina : Love : , anch'io lavoro, anch'io ho caldo, e anch'io sono in città, e nemmeno nella mia... Non abbandonate neanche me.
Miao

AM

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: gio 06 ago 2015, 19:11
da dollarius@libero.it
mattioli ha scritto:
Io penso che ogni nuova edizione discografica di un'opera, anche quelle notissime e che hanno già un'ampia e prestigiosa discografia, sia di per sé benvenuta.
Anche perché non esistono edizioni "belle" in assoluto, ma tutte, semplicemente, raccontano il loro tempo. Così farà anche quella di Pappano, che non andrà giudicata in rapporto a quello che in Aida è già stato fatto, ma a quanto di contemporaneo, dunque di nuovo, saprà dirci su quest'opera. Molto più che adeguarsi a criteri di bellezza fissi e stabiliti una volta per tutti (quali, poi?), mi sembra che il compito dell'interprete sia quello di mettere in relazione passato e presente, cioè di scoprire quanto di presente c'è in quel passato.

AM


Capperi! Quanta saggezza in un sol uomo! : Love :
Sai, io credo che una delle cose piu' affascinanti dell'opera lirica sia la sua capacita' di rinnovamento praticamente infinita. L'umanita' e' in continuo divenire, di conseguenza gli interpreti ed i fruitori sono sempre "in cammino". Per me e' una gioia!
Permettetemi un pensiero profondo: e' un po' come un matrimonio d'amore; certo, e' bello guardare le fotografie di trent'anni fa, magari con nostalgia, ma il segreto per la felicita' vera e' saper cogliere i cambiamenti di colui/colei che abbiamo a fianco, stupircene ed amarli, rinnovando cosi' il sentimento. Sai che palle se tutto rimanesse sempre uguale a se' stesso!


mattioli ha scritto:non sono andato a Roma e non ho volutamente ascoltato nulla di quell'Aida

AM


Io a Roma c'ero. Ricordo una serata molto emozionante ed un Matteone Marazzi bello come il sole!

Baci baci
Irina

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: ven 07 ago 2015, 10:12
da DocFlipperino
mattioli ha scritto:
dell'aida ne parleremo sicuramente

Flipperino! Tu quoque? Almeno qui, salviamo l'italiano...
AM


: Oops : : Oops :

BTW: sarebbe interessante capire la grandezza della Aida del Graf. Tutti ne parlano, tutti la magnificano, tutti la elogiano ma nessuno ci racconta il perchè di tal grandezza.
Mi ricorda l'Araba Fenice di Metastasiana memoria......

ciaoooo

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mer 07 ott 2015, 9:26
da DocFlipperino
eccola. è uscita!
attendiamo la recensione in hp da parte di qualcuno che l'ha già ricevuta :oops:

Re: Aida (Verdi)

MessaggioInviato: mer 07 ott 2015, 16:05
da bergonzi
Un grande Kaufmann, ottimo Radames, interprete raffinato, splendido il suo lamento nel 4o atto ("la fatal pietra sovra me....), interpretazione eroica e sognante allo stesso tempo, splendide mezzevoci, fuoriclasse, il Radames 2.0, degno di reggere il confronto in chiave moderna coi più grandi del passato, Del Monaco, Vickers, Bergonzi, Corelli, Domingo, nel medesimo ruolo; buono Pappano, rifinito ma non troppo, dirige assai bene, direzione che però, a parte lo splendido finale 2° atto che esegue alla grande, non dice nulla di nuovo, rispetto al passato (Karajan, Solti, etc... o ad Harnoncourt). La Harteros è discreta, ma certamente non un'Aida memorabile, un po' fissa negli acuti, manca di abbandono lirico anche nel personaggio, Kaufmann la fa sfigurare quanto a canto ed interpretazione. La Semenchuk tratteggia una Amneris solida, di bella voce, anche interpretata bene, dall'ottima pronuncia, buoni gli acuti; Schrott un po' troppo orco, anche se la voce è bella decisamente, Tezier è sempre elegante e preciso, a me piace, pulito, essenziale, solido, piace perché è una garanzia.
In definitiva, un'Aida che vale la pena ascoltare soltanto per un Kaufmann super.