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Lo "Jugenstil" in musica

MessaggioInviato: ven 08 apr 2016, 11:02
da LeProphete
In ambito dell'opera d'area tedesca post Wagner, oltre a quel gran maestro che era Strauss, sono affascinato dallo Jugendstil in musica, e adoro le opere di Schreker e Korngold. Nella stagione 2016/17 verranno proposte “Die Gezeichneten” a Monaco in una nuova produzione di Warlikowski e “Die tote Stadt” a Vienna. Quest’ultima verrà presentata nell’ormai storica regia di Willy Decker: qualcuno l’ha mai vista in teatro, magari con Klaus Florian Vogt e Camilla Nylund come protagonisti?

Re: Lo "Jugenstil" in musica

MessaggioInviato: ven 08 apr 2016, 13:59
da DottorMalatesta
LeProphete ha scritto:In ambito dell'opera d'area tedesca post Wagner, oltre a quel gran maestro che era Strauss, sono affascinato dallo Jugendstil in musica, e adoro le opere di Schreker e Korngold. Nella stagione 2016/17 verranno proposte “Die Gezeichneten” a Monaco in una nuova produzione di Warlikowski e “Die tote Stadt” a Vienna. Quest’ultima verrà presentata nell’ormai storica regia di Willy Decker: qualcuno l’ha mai vista in teatro, magari con Klaus Florian Vogt e Camilla Nylund come protagonisti?


Esiste il DVD con la regia di Holten. Ce l´ho ma giace abbandonato in attesa di tempi migliori. : Hurted :

Faccio fatica ad etichettare lo "Jugendstil" in ambito operistico. Mi sembra sia una corrente tutt´altro che omogenea. Pensa al solo Strauss: forse potremmo considerare opere Jugendstil sia Elektra che Salome che Frau ohne Schatten... eppure sono opere diversissime! Come definiresti lo Jugendstil in ambito operistico? Inseriresti anche opere come Der Zwerg di Zemlinsky o Königskinder di Humperdinck? E perchè non Pelleas, Turandot, o Parsifal come antecedente immediato?
Peraltro mi sembra che vi sia grande eterogeneità anche se parliamo di Jugendstil/Art nouveau in ambito artistico: l´estetismo esasperato, sinuoso ed elegante di Mucha, il decorativismo un po´ arcaico di Klimt, l´ansia espressiva di Schiele, il simbolismo decadente di Johan Prikker (artista che ho scoperto solo recentemente e che trovo straordinario)...

DM

Re: Lo "Jugenstil" in musica

MessaggioInviato: ven 08 apr 2016, 14:23
da LeProphete
Innanzitutto astringerei il termine alla sola area germanofona, e austriaca in particolare. Mi riferisco in particolare opere di natura simbolista, mitizzante e, come tutti i termini, va da sè che comprende troppo o troppo poco.
Sarebbe più bella cosa fare un elenco effettivamente delle opere che legherei a questa tematica. Sicuramente le due opere che ho citato lo sono, così come lo sono le opere di Strauss che citi (anche la Elena Egiziaca e la Danae lo sono) oppure Zemlinsky mentre Humperdinck lo inserirei piuttosto, come Pfitzner, in un ambito più romanticista. Diciamo che ho generizzato per dare un'espressione unica che comprenda questi aspetti.

Anche io ho il DVD con la regia di Holten che attende...

Re: Lo "Jugenstil" in musica

MessaggioInviato: ven 08 apr 2016, 20:12
da fadecas
Anch'io sono molto interessato a questo filone, al quale annovererei, oltre alla gran maggioranza della produzione del trio Schreker-Zemlinsky-Korngold, alcuni ulteriori titoli operistici, di autori, se non austro-tedeschi in senso stretto, comunque legati ad una matrice mitteleuropea.
Ad es.,Die toten Augen di Eugen d'Albert (ambientazione attinta dalla mitologia tardo-pagana o paleocristiana, forte componente simbolistica e concettuale)
Ma pure il ben più noto ed oggi rivalutato Krol Roger di Szymanowski appartiene di diritto a questa corrente, a mio parere.

Saluti, Fabrizio/Fadecas