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Hans Heiling e le altre opere di Marschner

MessaggioInviato: dom 20 set 2015, 14:38
da reysfilip
Ierisera mi sono trovato ad ascoltare la diretta radio da Vienna dell'Hans Heiling di Heinrich Marschner, con Micheal Nagy nel ruolo protagonista e Angela Denoke come Regina degli spiriti della terra. Non avendo mai ascoltato niente di proto-romanticismo tedesco, l'ho trovata molto interessante, soprattutto per capire come si arriva poi a Wagner. La musica mi ricordava molto il Fidelio, anche se la struttura dell'opera mi è parsa molto meno singspiel rispetto a Beethoven, già diretta verso la forma wagneriana. Stranissima poi l'idea di mettere l'ouverture tra prologo e primo atto.
Tutto il prologo invece mi ha ricordato molto la prima scena del Tannhauser, con il protagonista che vuole uscire dalle profondità della terra mentre una figura femminile lo incita a rimanere e non farà altro per tutta l'opera, arrivando a salvarlo da sé stesso nella scena finale. In tutto ciò si inserisce Anna, che è tutto tranne la donna della salvezza, anzi pare più la donna dell'ossessione mai soddisfatta; infatti vi è un triangolo amoroso di amori (in)corrisposti tra Hans, Anna e Konrad.
Tuttavia non riesco a capire che tipo di vocalità ci voglia per i protagonisti. La Denoke infatti sembrava un po' in difficoltà, anche se non come l'Alceste madrilena, mentre la Tretyatkova, già Giulietta belliniana a fianco della Di Donato a Zurigo, mi è sembrata molto più a suo agio nella parte di Anna (parte che una decina di anni fa è stata afrontata a Strasburgo dalla Kampe, chissà come se la cavava). Molto bravo invece Nagy.

E voi conoscete Hans Heiling o qualche opera di Marschner? Che ne pensate? Di quale vocalità pensate che abbiano bisogno e chi potrebbe affrontarle oggi?

PS: Vedo che nel 1999 è stata fatta una registrazione di Der Vampyr, in cui il principale ruolo tenorile è stato affidato a...Jonas Kaufmann! :D

Re: Hans Heiling e le altre opere di Marschner

MessaggioInviato: dom 20 set 2015, 14:52
da teo.emme
reysfilip ha scritto:Ierisera mi sono trovato ad ascoltare la diretta radio da Vienna dell'Hans Heiling di Heinrich Marschner, con Micheal Nagy nel ruolo protagonista e Angela Denoke come Regina degli spiriti della terra. Non avendo mai ascoltato niente di proto-romanticismo tedesco, l'ho trovata molto interessante, soprattutto per capire come si arriva poi a Wagner. La musica mi ricordava molto il Fidelio, anche se la struttura dell'opera mi è parsa molto meno singspiel rispetto a Beethoven, già diretta verso la forma wagneriana. Stranissima poi l'idea di mettere l'ouverture tra prologo e primo atto.
Tutto il prologo invece mi ha ricordato molto la prima scena del Tannhauser, con il protagonista che vuole uscire dalle profondità della terra mentre una figura femminile lo incita a rimanere e non farà altro per tutta l'opera, arrivando a salvarlo da sé stesso nella scena finale. In tutto ciò si inserisce Anna, che è tutto tranne la donna della salvezza, anzi pare più la donna dell'ossessione mai soddisfatta; infatti vi è un triangolo amoroso di amori (in)corrisposti tra Hans, Anna e Konrad.
Tuttavia non riesco a capire che tipo di vocalità ci voglia per i protagonisti. La Denoke infatti sembrava un po' in difficoltà, anche se non come l'Alceste madrilena, mentre la Tretyatkova, già Giulietta belliniana a fianco della Di Donato a Zurigo, mi è sembrata molto più a suo agio nella parte di Anna (parte che una decina di anni fa è stata afrontata a Strasburgo dalla Kampe, chissà come se la cavava). Molto bravo invece Nagy.

E voi conoscete Hans Heiling o qualche opera di Marschner? Che ne pensate? Di quale vocalità pensate che abbiano bisogno e chi potrebbe affrontarle oggi?

PS: Vedo che nel 1999 è stata fatta una registrazione di Der Vampyr, in cui il principale ruolo tenorile è stato affidato a...Jonas Kaufmann! :D

Molto interessante Marschner: snodo fondamentale nell'evoluzione dell'opera romantica tedesca. Indispensabile per comprendere la formazione di Wagner. C'è anche un bel volume di Elisabetta Fava sull'argomento: "Ondine, vampiri e cavalieri: l'opera romantica tedesca".

Bella l'incisione che citi del Vampyr...forse l'unica a non rifarsi alla revisione di Pfitzner.