Entartete Musik

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Re: Entartete Musik

Messaggioda reysfilip » mer 05 mar 2014, 16:03

vittoriomascherpa ha scritto:ma ho assistito a un'efficace realizzazione semiscenica del suo Orfeo ed Euridice, opera su libretto del pittore Kokoschka che ci mise dentro qualche allusione al suo movimentato affaire con la vedova Mahler (della quale lo stesso Krenek fu anche legalmente genero per pochi mesi).


Il caso, o semplicemente il corso della storia, vuole che Alma Schindler-Mahler fosse anche la grande ispiratrice del Nano di Zemlinsky e proprio Zemlinsky era stato anche maestro di Korngold. Questa donna ha avuto molta influenza su alcune grandi menti mitteleuropee nella prima metà del XX secolo, da Klimt a Gropius, da Mahler (facendo passare di lui un'immagine piuttosto alterata rispetto alla realtà) a Zemlinsky.
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Re: Entartete Musik

Messaggioda DottorMalatesta » mer 05 mar 2014, 17:18

OT "libresco":

vittoriomascherpa ha scritto:
reysfilip ha scritto:Questa donna ha avuto molta influenza su alcune grandi menti mitteleuropee nella prima metà del XX secolo, da Klimt a Gropius, da Mahler (facendo passare di lui un'immagine piuttosto alterata rispetto alla realtà) a Zemlinsky.

Aggiungo il romanziere Franz Werfel, suo ultimo (terzo) marito, che fu anche uomo di teatro e, alla fine degli anni Venti, iniziatore della Verdi-Renaissance in area austro-tedesca.


... e autore di un romanzo dedicato a Verdi e ambientato a Venezia, ristampato proprio in occasione del bicentenario.

Quanto ad Alma Mahler, sto leggendo (tra mille interruzioni) il recente "Alma Mahler. Musa del Secolo" di Catherine Sauvat. Un libro che raccomando a tutti i cultori dell'arte e delle cose belle (ci sei, rysfilip?). E già che ci siamo, sempre a proposito di consigli bibliografici relativi all'arte mitteleuropea fin de siècle, suggerisco a tutti coloro che si interessano di questo periodo la lettura de "L'età dell'inconscio" di Eric Kandel. Un libro splendido, scritto da uno dei massimi neuroscienziati viventi (nobel per la medicina per le ricerche, fondamentali, sui meccanismi di formazione della memoria), particolarmente appetitoso per chi si interessi di "neuro-estetica".

la definizione della camera da letto della giovane vedova come Durchgangsbahnhof ("scalo smistamento").

STRA 8)

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Re: Entartete Musik

Messaggioda mattioli » mer 05 mar 2014, 17:23

neuro-estetica


Quella del loggione della Scala?

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Re: Entartete Musik

Messaggioda DottorMalatesta » mer 05 mar 2014, 17:39

mattioli ha scritto:
neuro-estetica


Quella del loggione della Scala?

AM


No. Quella è psicopatologia estetica
:mrgreen:

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Re: Entartete Musik

Messaggioda reysfilip » mer 05 mar 2014, 17:48

DottorMalatesta ha scritto:... e autore di un romanzo dedicato a Verdi e ambientato a Venezia, ristampato proprio in occasione del bicentenario.

Quanto ad Alma Mahler, sto leggendo (tra mille interruzioni) il recente "Alma Mahler. Musa del Secolo" di Catherine Sauvat. Un libro che raccomando a tutti i cultori dell'arte e delle cose belle (ci sei, rysfilip?).


: Groupwave :
Ringraziamo il dottore per questa ostensione di consigli librari che fanno sempre estremamente piacere :mrgreen:

la definizione della camera da letto della giovane vedova come Durchgangsbahnhof ("scalo smistamento").


Non avrei saputo trovare definizione più azzeccata 8)
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Re: Entartete Musik

Messaggioda teo.emme » mer 05 mar 2014, 19:05

vittoriomascherpa ha scritto:
flipperinodoc ha scritto:voi conoscete altre opere? penso magari a korngold, krenek...

Del Korngold operista conosco solo, come molti altri, la Città morta, per averla vista qualche anno fa in una bella messinscena della Fenice. Sarei disonesto se dicessi che musicalmente m'abbia entusiasmato.
Di Krenek conosco la registrazione del Carlo Quinto (credo sia l'unica opera al mondo in cui si nomina il nobile borgo di Pizzighettone...) [...]
In un 'orbita tardoromantica e decadentistica si muove anche il Suono lontano di Schreker, che vidi a Berlino una decina d'anni fa [...]
Insomma: queste opere circolano poco da noi, ma Oltralpe hanno ancora una certa diffusione. La loro scarsa fortuna italiana dipende, a mio parere, piú dall'invecchiamento dell'interesse drammaturgico sommato alla non comprensibilità della parola cantata (di traduzioni non si parla proprio piú, almeno qui) che non dal linguaggio musicale, abbastanza vicino alla tradizione.

Di Korngold conosco anche Das Wunder der Heliane (musicalmente più interessante della Città morta) e la molto meno ispirata Die Kathrin. Poi ci sarebbero i lavori di Kurt Weill - anche se a parte Die Silbersee - non li ricondurrei al "genere" operistico. Il discorso sul'Entartete Musik è molto ampio e molto vario al suo interno: in questo senso, dicevo, non si può prescindere da ragioni ideologiche quali vero ed unico comun denominatore): da Weill a Kreneck, da Korngold a Goldschmidt, da Braunfels a Hindemith, da Hartmann a Eisler o Dessau, passando per Mahler, Schoenberg e Berg, ma anche Mendelssohn venne inserito nell'arte degenerata e persino (almeno inizialmente) l'Orff dei Carmina Burana. Opere e autori diversissimi.
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