Re: Opere e fumetti
Inviato: lun 25 mag 2015, 19:02
Vi suggerirei di proseguire la discussione nel vecchio, lungo, complicato, interessante thread sulle interpretazioni di Norma.
Io tornerei ai fumetti disneyani e ai difficili rapporti di Paperino col mondo della lirica:
Paperino e il tenore inquilino
Testo di Sergio Badino - Disegni di Paolo Mottura
da Topolino n.2618 del 31 gennaio 2006
Il tenore che appare in questa storia è il celeberrimo Josè Anatreras, che in vista di un concerto nel teatro di Paperone dovrà essere ospitato per una settimana in casa di Paperino, dal momento che non sopporta l'aria condizionata degli alberghi.
Per Paperino è la fine della quiete: il tenore nel cuore della notte fa i suoi vocalizzi e in mutande davanti allo specchio canta Nessun ronfi...tingerooò, mangia per quattro, canta mentre Paperino vorrebbe vedere la partita, e riceve continue visite: Pico De Paperis e Archimede che ne sfruttano la voce per studiare la fragilità o la resistenza di vetri o cristalli, Qui Quo Qua che lo convincono a invitare il nipote rapper Paperem a fare un concerto in giardino ("Saltate giù dai letti, amici paperetti, sono qui per divertire, non c'è tempo per dormire"), Paperina e le sue amiche che portano torte e manicaretti da assaggiare.
Purtroppo una torta salata al peperoncino, cui il Maestro è allergico, lo rende improvvisamente afono: cominciano così i tentativi di Paperino per far tornare la voce al canante: passeggiata all'aria aperta (peggio che mai, c'è troppo smog), pediluvio bollente (troppo caldo), freddo intenso in un furgone frigorifero (e all'afonia si aggiunge il raffredore).
Il rimedio alla fine si trova: è un beverone miracoloso di cui solo Nonna Papera conosce la ricetta, lo stesso che preparava quando Paperino, da piccolo, per non farsi interrogare dalla maestra, gridava fino a perdere la voce.
Così Josè Anatreras ritrova la voce, e per sdebitarsi invita tutti al concerto al teatro dell'Opera.
L'ultima vignetta ci fa vedere nel bel mezzo della prima fila della platea, tra Nonna Papera e Paperina in abito di gala, sotto gli sguardi accigliati del resto del pubblico, Paperino esausto che ronfa sonoramente, mentre il direttore dalla buca si gira perplesso a guardarlo e il tenore afferma di non poter fare nulla, questa volta, per tenerlo sveglio.
La storia originale è in italiano: nelle traduzioni il nome del tenore diventa Josè Duckreras, o Pedro Domenico, Placido Flamingo, Josè Canarotti, etc.
Io tornerei ai fumetti disneyani e ai difficili rapporti di Paperino col mondo della lirica:
Paperino e il tenore inquilino
Testo di Sergio Badino - Disegni di Paolo Mottura
da Topolino n.2618 del 31 gennaio 2006
Il tenore che appare in questa storia è il celeberrimo Josè Anatreras, che in vista di un concerto nel teatro di Paperone dovrà essere ospitato per una settimana in casa di Paperino, dal momento che non sopporta l'aria condizionata degli alberghi.
Per Paperino è la fine della quiete: il tenore nel cuore della notte fa i suoi vocalizzi e in mutande davanti allo specchio canta Nessun ronfi...tingerooò, mangia per quattro, canta mentre Paperino vorrebbe vedere la partita, e riceve continue visite: Pico De Paperis e Archimede che ne sfruttano la voce per studiare la fragilità o la resistenza di vetri o cristalli, Qui Quo Qua che lo convincono a invitare il nipote rapper Paperem a fare un concerto in giardino ("Saltate giù dai letti, amici paperetti, sono qui per divertire, non c'è tempo per dormire"), Paperina e le sue amiche che portano torte e manicaretti da assaggiare.
Purtroppo una torta salata al peperoncino, cui il Maestro è allergico, lo rende improvvisamente afono: cominciano così i tentativi di Paperino per far tornare la voce al canante: passeggiata all'aria aperta (peggio che mai, c'è troppo smog), pediluvio bollente (troppo caldo), freddo intenso in un furgone frigorifero (e all'afonia si aggiunge il raffredore).
Il rimedio alla fine si trova: è un beverone miracoloso di cui solo Nonna Papera conosce la ricetta, lo stesso che preparava quando Paperino, da piccolo, per non farsi interrogare dalla maestra, gridava fino a perdere la voce.
Così Josè Anatreras ritrova la voce, e per sdebitarsi invita tutti al concerto al teatro dell'Opera.
L'ultima vignetta ci fa vedere nel bel mezzo della prima fila della platea, tra Nonna Papera e Paperina in abito di gala, sotto gli sguardi accigliati del resto del pubblico, Paperino esausto che ronfa sonoramente, mentre il direttore dalla buca si gira perplesso a guardarlo e il tenore afferma di non poter fare nulla, questa volta, per tenerlo sveglio.
La storia originale è in italiano: nelle traduzioni il nome del tenore diventa Josè Duckreras, o Pedro Domenico, Placido Flamingo, Josè Canarotti, etc.