Lulu

opere, compositori, librettisti e il loro mondo

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Lulu

Messaggioda pbagnoli » mar 17 mag 2011, 22:30

Questo è un argomento poco praticato, ed è strano perché ho la sensazione che nei nostri discorsi giriamo spesso intorno a Alban Berg senza soffermarci mai.
Ho un rapporto strano con la Lulu: parafrasando la Pina di Fantozzi, posso dire di stimarla tantissimo senza amarla veramente come invece mi succede per il Wozzeck.
In questo momento sto ascoltando l'edizione di Vienna 1968 con Frau Marazzi nel title role e un cast ricco di nomi importanti (fra cui la Modl come Geschwitz e Hotter nei panni di Schigolch). Alwa è Kmentt (piuttosto in difficoltà con una parte bastardissima) e il Dr. Schon è tale Ernst Gutstein che - lo confesso - non mi è altrimenti noto.
Di edizioni ce ne sono tantissime, sia prima del finale di Cehra che successive.
Di interpreti carismatiche non così tante, ma scegliere è difficile: Frau Marazzi, la Steingruber (con Maderna), persino la Migenes, sino alla Schaefer e alla Aikin.
Non è facile trovare una chiave di lettura a questo capolavoro che non riesce a colpire il cuore come il Wozzeck: io trovo quest'opera ostica, difficile e anche poco coinvolgente dal punto di vista emotivo, ma magari è solo un problema mio. Ho anche il video di Londra, con la regia di Loy, con Vogt e Volle, ma confesso di non averlo ancora visto: non so, magari potrebbe essere illuminante.
Infine: rimango stupito della mancanza di Abbado nella discografia di questo titolo.
Voi che dite, mi potete aiutare ad entrare meglio nel cuore di Lulu?
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Re: Lulu

Messaggioda mattioli » mar 17 mag 2011, 22:33

Abbado ha annunciato che Lulu sarà il suo prossimo debutto operistico.
Quando e dove, sallo solo i numi.
Riconciliati con Lulu: è un capolavoro. Però è vero che Wozzeck acchiappa di più.
Ossequi

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Re: Lulu

Messaggioda Alberich » mar 17 mag 2011, 22:45

Anche io la stimo tantissimo. Purtroppo è un acquisto discografico tardivo (edizione Maderna), ma non sono mai riuscito a vederla dal vivo, anche se ci ho provato. Credo che vederla a teatro aiuti a capirla. Peraltro Lulu è un caso penso abbastanza unico di opera nata a pochi anni di differenza da una produzione cinematografica sullo stesso soggetto.
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Re: Lulu

Messaggioda marco » mer 18 mag 2011, 11:59

mattioli ha scritto:Abbado ha annunciato che Lulu sarà il suo prossimo debutto operistico.
Quando e dove, sallo solo i numi.


mi pare che il debutto fosse annunciato per Berlino con Anna Prohaska protagonista, il fatto che a berlino si faccia una nuova L. nella settimana di Pasqua con la P. ma diretta da Baremboim forse vuol dire che c'è stato un ripensamento
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Re: Lulu

Messaggioda pbagnoli » dom 22 mag 2011, 9:45

Secondo voi, come mai uno come Abbado ha sempre girato intorno a Lulu (ne parlavamo con Matteo quando ci siamo conosciuti nel 1996) e non l'ha mai affrontata, pur essendo appassionato di Berg e grandissimo interprete di Wozzeck?
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Re: Lulu

Messaggioda mattioli » dom 22 mag 2011, 11:40

Secondo te, perché Abbado non ha mai diretto, poniamo, l'opera innominabile di Verdi? Simone sì, Aida sì (e come...), quella no. Perché Italiana, Barbiere e Cenerentola sì, Turco no? Perché Elektra sì e Salome no?
Altre scelte sono più spiegabili, conoscendolo (no a Puccini, al Rosenkavalier, ai Meistersinger) ma alcune restano misteriose anche per gli abbadologi più accreditati...
Detto questo, ho adorato quest'uomo e continui a farlo : Thumbup :
Ciao

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Re: Lulu

Messaggioda pbagnoli » dom 22 mag 2011, 13:47

mattioli ha scritto: Secondo te, perché Abbado non ha mai diretto, poniamo, l'opera innominabile di Verdi? Simone sì, Aida sì (e come...), quella no. Perché Italiana, Barbiere e Cenerentola sì, Turco no? Perché Elektra sì e Salome no?

Già, ora che me lo fai notare non ci avevo mai pensato. Salome sarebbe stata adattissima alla sua poetica.
Mah, misteri insondabili dell'immaginazione di un Artista, anche se certi suoi pechées de vieillesse mi stanno cordialmente sull'anima: Falstaff, per esempio, inascoltabile con tutte le trombonate di cui è condito; oppure il Flauto magico, veramente poco interessante, soprattutto se penso alla realizzazione di poco posteriore di Jacobs

mattioli ha scritto:Detto questo, ho adorato quest'uomo e continui a farlo : Thumbup :

Io l'ho amato soprattutto in gioventù.
Ricordo di aver consumato i dischi del Requiem verdiano inciso per la DGG, quello con Katia e la Verrett.
Ricordo anche che l'incisione della Carmen sempre per la DGG mi aprì un mondo di cui nemmeno sospettavo l'esistenza (ebbene sì: ero giovane e inesperto).
Ho cominciato a disamorarmi a lui proprio con la Carmen alla Scala con la Verrett, poi mi sono nuovamente re-innamorato con la Khovanshchina e l'incisione del Boris (dopo aver sentito Ramey, nessun altro Pimen mi sembra all'altezza), anche se non ho perdonato in nessuna delle due registrazioni la presenza della Lipovsek. Anche il Wozzeck è stato straordinario, indimenticabile, rapinoso e così la già citata Elektra, ma poi mi è scaduto terribilmente con le due registrazioni di cui ho parlato, e anche le Nozze DGG mi sono sembrate piuttosto tristi e miserelle. E bruttarello anche il Don Giovanni, almeno a mio gusto...
Insomma, alti e bassi: non sono mai riuscito ad amarlo né continuativamente né incondizionatamente, anche perché non l'ho mai trovato un mostro di simpatia
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Re: Lulu

Messaggioda Maugham » dom 22 mag 2011, 18:26

mattioli ha scritto:Secondo te, perché Abbado non ha mai diretto, poniamo, l'opera innominabile di Verdi? Simone sì, Aida sì (e come...), quella no. Perché Italiana, Barbiere e Cenerentola sì, Turco no? Perché Elektra sì e Salome no?
Altre scelte sono più spiegabili, conoscendolo (no a Puccini, al Rosenkavalier, ai Meistersinger) ma alcune restano misteriose anche per gli abbadologi più accreditati...


Alberto, sbaglierò ma secondo me certi "rifiuti" sono più che comprensibili.
Abbado è figlio della sua epoca e delle correnti musicologiche un po' snobistiche (anni settanta) in cui è cresciuto e che, a quanto pare, ancora non è riuscito a superare.
Come Pollini in campo pianistico.
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Re: Lulu

Messaggioda pbagnoli » dom 22 mag 2011, 19:18

Maugham ha scritto:
Alberto, sbaglierò ma secondo me certi "rifiuti" sono più che comprensibili.
Abbado è figlio della sua epoca e delle correnti musicologiche un po' snobistiche (anni settanta) in cui è cresciuto e che, a quanto pare, ancora non è riuscito a superare.

Il che spiegherebbe il rifiuto del titolo nazional-popolare che non riuscirebbe a "nobilitare" (vedi Puccini o l'opera verdiana Innominata), mentre non mi spiega il rifiuto di Salome o di Lulu
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Re: Lulu

Messaggioda mattioli » dom 22 mag 2011, 20:05

Abbado è figlio della sua epoca e delle correnti musicologiche un po' snobistiche (anni settanta) in cui è cresciuto e che, a quanto pare, ancora non è riuscito a superare.


Certo. Proprio alla luce di questo alcune sue scelte sono comprensibili (attenzione: comprensibili, non condivisibili) e altre restano inspiegabili...
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Re: Lulu

Messaggioda Maugham » dom 22 mag 2011, 21:20

mattioli ha scritto:
Abbado è figlio della sua epoca e delle correnti musicologiche un po' snobistiche (anni settanta) in cui è cresciuto e che, a quanto pare, ancora non è riuscito a superare.


Certo. Proprio alla luce di questo alcune sue scelte sono comprensibili (attenzione: comprensibili, non condivisibili) e altre restano inspiegabili...


E' vero.
Ma, domando: "non gliel'ha mai chiesto nessuno?" Intendo nessuno di voi giornalisti?
Aggiungo quindi altre ipotesi. Ipotesi, sottolineo.
Wozzeck è atonale. La Lulu già scopertamente dodecafonica. Non mi sembra che Abbado abbia mai frequentato questo repertorio con assiduità.
Salome? Be', secondo alcuni Salome è un titolo -per certi aspetti- "popolare". Riferito ovviamente agli snob di cui sopra. Fin dalla prima austriaca a Graz furono in molti ad accusare Strauss di aver messo in atto una "finta rivoluzione". Elektra è, a mio avviso solo apparentemente, un'opera più "alta". C'è Hoffmanstahl, il mito greco buttato sul lettino dello psicanalista, gli studi sull'isteria, Freud...tutta roba che autorizza un direttore colto e progressista a lavorarci sopra senza scendere di tono. Comunque, dico la mia, nè in Strauss nè tantomeno in Wagner (tolto il bellissimo Lohengrin della Scala) Abbado mi ha mai convinto.
Cosa ne dite?
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Re: Lulu

Messaggioda mattioli » dom 22 mag 2011, 22:12

Chiedere qualcosa ad Abbado? Ah, ah, ah... Si vede che non lo conosci. Risponde a monosillabi o non risponde affatto...
Comunque a mia domanda perché non avesse mai diretto la Trilogia popolare, la risposta è stata che "in quel momento" era più importante fare Simone o Macbeth (vero... o ripensare Aida. Ma allora perché non fare lo stesso con la Forza? Boh...)
Strauss: capisco il Cavaliere borghese o l'Arianna consolatoria, ma perché non Salome, fatta ovviamente non come monumento di un (cattivo?) gusto ma messa anche lei sul lettino del dr. Freud. E comunque il rimpanto, scusa Divino, è enorme perchè l'Elektra di Abbado è, IMHO, un capolavoro...
Idem con Wagner: non solo Lohengrin, anche Parsifal e (meno) Tristano erano bellissimi. Ma allora perché schivare il Ring? Dal '76 in poi, era diventato ineccepibilmente democratico e progressista...
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Re: Lulu

Messaggioda MatMarazzi » dom 22 mag 2011, 22:42

mattioli ha scritto:Chiedere qualcosa ad Abbado? Ah, ah, ah... Si vede che non lo conosci. Risponde a monosillabi o non risponde affatto...


Forse a voi giornalisti! :)
A me, all'epoca del Falstaff ferrarese, disse apertamente che tante opere italiane non lo interessavano: e che non avrebbe mai più diretto nemmeno Macbeth e Aida e Ballo. Ammise di apprezzare Janacek ma di non desiderare dirigerlo (tranne la casa di Morti); quanto a Britten disse apertamente che non si sentiva in sintonia.
Quando gli chiesi perché, visto che a Ferrara portava solo opere buffe (con l'eccezione di Boccanegra), non pensava a chiudere la trilogia Moussorgskijana con la Fiera di Sorotchinsky, mi rispose in modo molto esplicito (come se avessi detto una grande sciocchezza): in generale sarebbe bello fare tante cose, ma ora lo interessavano di più i grandi monumenti del repertorio tedesco (Parsifal, Flauto Magico, Fidelio) e nominò (parlo di dodici anni fa) anche la Lulu.

Tornando a noi , io personalmente preferisco chi fa troppo poco rispetto a chi fa troppo!
E apprezzo anche in Abbado questo tipo di atteggiamento.
Peccato solo che in quel "poco" (operisticamente si intende) ci siano stata anche tante scelte sbagliate.
Capisco che qui si va a gusti, ma per me fra le scelte sbagliate ci fu un Parsifal salisburghese che non mi persuase affatto.

Salutoni,
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Re: Lulu

Messaggioda teo.emme » lun 23 mag 2011, 14:28

Maugham ha scritto:Abbado è figlio della sua epoca e delle correnti musicologiche un po' snobistiche (anni settanta) in cui è cresciuto e che, a quanto pare, ancora non è riuscito a superare.
(...)
Comunque, dico la mia, nè in Strauss nè tantomeno in Wagner (tolto il bellissimo Lohengrin della Scala) Abbado mi ha mai convinto.


- Effettivamente certe scelte (legittime, per carità) appaiono proprio dettate da "pregiudizi" non superati: pregiudizi, peraltro, non condivisi da altri direttori "intellettuali" (penso ovviamente a Sinopoli con Puccini e Mascagni). Devo dire, però, che tale repertorio non mi sembra affatto congeniale alla poetica di Abbado (soprattutto dell'ultimo Abbado), aldilà dei motivi per cui lo eviti. Proprio per l'approccio sostanzialmente razionalista e analitico: e per lo stesso motivo rimpiango che l'Abbado di oggi stia sempre lontano dal melodramma donizettiano e belliniano (credo che l'ambiguità di certi titoli - ancora posti a mezza via tra il trionfo del romanticismo e l'astrattismo ideale di stampo classico e rossiniano - sia un terreno in cui Abbado potrebbe segnare letture sconvolgenti: penso ad una Lucia di Lammermoor o una Norma).

- A me convince pochissimo il Mozart di Abbado (sia prima maniera che ultima: Nozze, Don Giovanni e Flauto, hanno deluso un po' tutti), anche nel repertorio sinfonico e concertistico, a parte le straordinarie incisioni con la Pires.

- Secondo me l'apice poetico di Abbado non è stato raggiunto con la splendida Kovanscina, ma con Fierrabras di Schubert (peccato non abbia affrontato altri lavori teatrali dell'autore o la tanto bistrattata Genoveva di Schumann).

- Comunque per me Abbado resta fondamentalmente un direttore sinfonico con un rapporto alterno con l'opera (e con problemi, talvolta evidenti, nella gestione e scelta delle voci). L'ultimo Abbado, nel repertorio sinfonico, ha dato letture sconvolgenti e modernissime: penso al ciclo Mahler (a Lucerna) o al suo Beethoven (a mio gusto secondo solo al Beethoven di Zinman e della Tonhalle di Zurigo)
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Re: Lulu

Messaggioda pbagnoli » mer 01 giu 2011, 17:26

Stando a Lulu, qual'è l'allestimento più interessante in cui vi siate imbattuti, dal vivo o video che fosse?
E in cosa vi entusiasmava? Quali aspetti venivano magnificati?
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