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Ballo in maschera

MessaggioInviato: lun 15 nov 2010, 21:39
da pbagnoli
Scorrendo con fare pensieroso i miei cd mi sono focalizzato sul capitolo "Ballo in maschera", opera meravigliosa, splendido canto d'amore. Ne ho diverse incisioni e, tra l'altro, quando mi convertii tanti e tanti anni fa alla tecnologia CD abbandonando i miei vecchi LP fu proprio l'incisione del Ballo diretta da Solti la mia prima opera nella forma dei dischetti argentati...
Lì c'era un gran bel cast: Pavarotti che non sembrava nemmeno così tanto superficiale, la meravigliosa Margaret Price, Renato Bruson, persino Kathleen Battle sembrava convincente.
Fra i dischi in studio ho un feeling particolare col Ballo di Karajan, forse perché è stata la sua ultima incisione...
Poi i live: c'è quello bellissimo di Milano, con un Carreras da brivido; quello di Bologna con una Gencer immensa.
Francamente non saprei scegliere quale portarmi nella famosa isola deserta; forse quello con la Nilsson?...

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: lun 15 nov 2010, 23:05
da Luca
Anche io ho diverse edizioni di quest'opera (perfino un live con Rysanek e Bergonzi, oltre a quello Martinelli e Castagna). Quello con la Nilsson (alias Solti I) a me piace moltissimo e lo trovo ben cantato ed interpretato anche per la presenza della Simionato e di Mc Neil, oltre che di Bergonzi (a mio avviso superiore al tanto conclamato Pavarotti). Certo, la direzione guarda a Wagner (erano gli anni della Tetralogia), ma Solti imposta un finale dell'opera monumentale e la Nilsson campeggia da par suo. Edizione davvero notevole. Però è molto bella anche quella con Price, Verrett, Grist, Merrill e Bergonzi diretta da Leinsdorf. Nella seconda edizione firmata da Solti: M. Price e R. Bruson li trovo degni di lode, meno il resto e anche la direzione mi pare un pò più "soft".
Quello di Karajan non lo prediligo, per la lentezza, il solito Domingo, la Barstow (aliena dall'italiano) e, insomma, lo vedo molto commerciale...

Saluti, Luca.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 7:07
da pbagnoli
D'accordo su Domingo che - come Riccardo (o Gustavo) - non piace nemmeno a me, ma pensi davvero che la Barstow sia una scelta commerciale? È una cantante particolarissima che, per inciso, ascoltata in altri repertori è fenomenale, ma qui bisogna davvero farci l'orecchio per sopportarla, soprattutto pensando ad altre interpreti molto più ortodosse e dotate di voce più gradevole. Io ho la sua Kostelnicka (in inglese) e la sua Gloriana: grandissima! Ma come Amelia... Non la definirei decisamente una scelta commerciale...

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 8:13
da Luca
Mi spiego meglio: tutta l'edizione è piuttosto commerciale, non so quanto rappresenti in termini di validità artistica. La Barstow l'ho udita la prima volta nel Macbeth trasmesso anni orsono in b/n dalla RAI, non mi dispiacque, ma in questo Ballo è piuttosto fuori posto...
Sarei invece cuirioso (e un giorno o l'altro la compro) di udire quella in tedesco con la Modl e Fischer-Dieskau, diretta, mi pare, da Busch.

Saluti e corro a scuola.
Luca.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 8:59
da pbagnoli
Io ce l'ho!
Direzione splendida. Fischer-Dieskau ci fa sentire la vera voce di Renato: non c'è niente da fare, la scuola tedesca di quel periodo aveva una cifra verdiana impressionante!
La protagonista femminile è Walburga Weger: corretta ma un po' anemica.
Il protagonista maschile è Lorenz Fehenberger: a me non piace, per come lo ricordo io - ma è un po' che non lo sento - è un po' piagnucoloso.
L'impressione complessiva non è straordinaria.
Piuttosto, che cosa ne dici di quello di Londra 1962, con Vickers, Bastianini, Amy Shuard, Regina Resnick e Joan Carlyle? Ne avevo parlato qui. Per me è probabilmente la più bella registrazione di quest'opera e proprio per tutto ciò che concerne quello che definiamo "accento verdiano".
Magari se ci riesco oggi metto un paio di ascolti

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 10:35
da mattioli
Ma siete straordinari!
Volevo appunto intervenire per segnalare l'edizione di Busch e naturalmente sono stato preceduto.
Secondo me è straordinaria. Dei cantanti non ricordo molto (sono anni che non la sento e non l'ho sotto mano), a parte un Fischer-Dieskau giovane che, a pochi anni dal debutto, canta benissimo e senza nessuna delle affettazioni prossime venture, e la Marta Moedl, mi sembra di ricordare, come Ulrica. Ma quella che è eccezionale è la direzione. Soprattutto in un punto. Il Ballo è sì il Tristano di Verdi, come voleva D'Annunzio, ma la storia d'amore e morte è esaltata da una cornice festaiola, elegante, brillante. Da qui l'insistenza di Verdi sull'ambientazione in una corte e soprattutto in una corte di piaceri e delizie (poi sappiamo bene, per i soliti casini di censura, come si arrivò alla più improbabile America del Seicento mai ritratta). Ci sono passaggi che sono puro Offenbach: pensate a "Dunque signori aspettovi", un galop che starebbe benissimo nell'Orfeo all'inferno. Ecco: mi sembra che nessuno come il vecchio Busch (o forse vecchio no, ma morituro di lì a poco), non a caso grandissimo mozartiano, abbia colto quest'aspetto.
Comunque volevo segnalare la chicca e, zac!, naturalmente la conoscevate già perfettamente : Thumbup :
Miao
AM

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 11:58
da Luca
Il live di Londra '62 ha addirittura la Carlyle come Oscar (la Nedda di Karajan)? Sulla carta in sé è attraente (mi interesserebbe udire la Shuard che conosco solo come Turandot), ma Bastianini proprio non lo sopporto, al contrario del grandissimo Vickers. Recentemente ho udito quella di Gavazzeni: Stella Poggi, Bastianini, Lazzarini e Tavolaccini. Mamma li turchi!

Saluti, Luca.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 16 nov 2010, 12:43
da pbagnoli
Luca ha scritto: IBastianini proprio non lo sopporto

Eppure dovresti sentirlo in questo live del 1962: è veramente ispiratissimo, probabilmente trascinato da una compagnia di canto un po' diversa dalle solite...all'italiana con sui si accompagnava abitualmente! A dimostrazione che i grandi Artisti - e Vickers lo era - sono in grado di trascinare anche i bravi cantanti abituati a comode routinacce appoggiate solo sulla bellezza del mezzo vocale.

Luca ha scritto: Recentemente ho udito quella di Gavazzeni: Stella Poggi, Bastianini, Lazzarini e Tavolaccini. Mamma li turchi!

Saluti, Luca.

Che voglia, Luca!

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mer 17 nov 2010, 14:42
da teo.emme
pbagnoli ha scritto: Fra i dischi in studio ho un feeling particolare col Ballo di Karajan, forse perché è stata la sua ultima incisione...


Voglio essere un po' pedante :D In effetti quel Ballo in Maschera (inciso tra gennaio e febbraio 1989) non fu l'ultima registrazione di Karajan, che fu invece la Sinfonia n° 7 di Bruckner (incisa nell'aprile dello stesso 1989), circa 3 mesi prima della scomparsa del grande direttore. Peraltro l'esito di quest'ultima è, per me, assai più alto del problematico Ballo verdiano (su cui molto vi sarebbe da dire, soprattutto sul cast prescelto). Il fatto poi che la Settima di Bruckner, venisse completata dall'autore colpito dalla notizia della morte del suo idolo musicale (Richard Wagner) e che, soprattutto nell'adagio, sia evidente l'emozione suscitata (anche se un presagio funebre affiora in ogni parte della sinfonia), è una di quelle coincidenze - essere cioè l'ultima testimonianza di un gigante della musica - che rendono "storico" un certo evento.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mer 17 nov 2010, 15:20
da pbagnoli
teo.emme ha scritto:
pbagnoli ha scritto: Fra i dischi in studio ho un feeling particolare col Ballo di Karajan, forse perché è stata la sua ultima incisione...


Voglio essere un po' pedante :D In effetti quel Ballo in Maschera (inciso tra gennaio e febbraio 1989) non fu l'ultima registrazione di Karajan, che fu invece la Sinfonia n° 7 di Bruckner (incisa nell'aprile dello stesso 1989), circa 3 mesi prima della scomparsa del grande direttore...

Ecco, non lo sapevo, davvero!
Ero fermo alla vulgata che quel Ballo fosse la sua ultima incisione.
Il cast (Domingo (di quegli anni...)! Nucci!!!) è assolutamente ordinario - e piuttosto bruttarello - su tutto tranne che alla voce "soprano": lì effettivamente il Vecchio Satrapo spariglia le carte! Da noi la Barstow non la conosceva nessuno; in effetti io ho imparato a conoscerla molto dopo, quando ho imparato ad apprezzare altre opere e altri repertori in cui Dame Josephine è stata una grande interprete.
Se devo dire, ho l'impressione che l'interprete sia globalmente intelligente e interessante, ma totalmente inadeguata a quello che viene richiesto dalla parte. Ricordo che all'epoca avevo pensato che mi sarebbe piaciuta riascoltarla in altro repertorio e avevo ragione...

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mer 17 nov 2010, 15:32
da Riccardo
pbagnoli ha scritto:
teo.emme ha scritto:
pbagnoli ha scritto: Fra i dischi in studio ho un feeling particolare col Ballo di Karajan, forse perché è stata la sua ultima incisione...


Voglio essere un po' pedante :D In effetti quel Ballo in Maschera (inciso tra gennaio e febbraio 1989) non fu l'ultima registrazione di Karajan, che fu invece la Sinfonia n° 7 di Bruckner (incisa nell'aprile dello stesso 1989), circa 3 mesi prima della scomparsa del grande direttore...

Ecco, non lo sapevo, davvero!
Ero fermo alla vulgata che quel Ballo fosse la sua ultima incisione.

Beh ma la vulgata tra melomani è quella semplicemente perché ci si riferisce solo all'opera. Il Ballo è effettivamente stata l'ultima sua incisione operistica!

Non c'è dubbio che la Settima di Bruckner sia complessivamente di molto superiore (e per chi non l'avesse mai sentita, consiglio la registrazione live radiofonica di quell'ultimo concerto al Musikverein, che è ancora più bella del disco), ma questo Ballo ha secondo me almeno dal punto di vista orchestrale il suo fascino.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 14:26
da melomane
Ciao a tutti,

sono lieto di poter ricordare la mia edizione preferita, quella preferita da Mitropoulos nel gennaio 1955 in cui Richard Tucker (unico o tra i pochi) esegue correttamente la partitura con il salto di ottava in "Dì tu se fedele".
Interessantissima Jean Madeira come Ulrica e appropriata Zinka Milanov come Amelia. Passione e energia in Mitropoulos, va da sè.

La mia Ulrica ideale è però Ebe Stignani nel live del 1956 che avete citato con Antonietta Stella e Giuseppe Di Stefano sotto la direzione di Gavazzeni.

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 17:41
da Tucidide
Eh... quel Ballo diretto da Mitropoulos è davvero una bomba! :D
L'introduzione al II atto prima dell'aria di Amelia sembra presa da un quadro di Füssli... quel legato degli archi! :shock: Quel tempo serrato, asciutto, privo di melanconica melodiosità ma al contrario vibrante, fosco, tetro...
E poi Tucker, per me numero uno almeno come Riccardo. : Thumbup : Peccato per la Milanov, che a me non è mai piaciuta molto... : Blink :

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 19:22
da Enrico
Il "salto" alle note basse lo fa anche Domingo in alcune registrazioni (forse anche Carreras nell'edizione Philips? non sono sicuro e ora non posso controllare).

Re: Ballo in maschera

MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 21:01
da stecca
E' la mia opera preferita....ne ho ascoltate a decine e decine, viste in molti video e ahimè mai fortunato da trovare pace live a Teatro....come spesso se non sempre il mio gusto per certe voci mi fa sentire qui in minoranza ma è bello anche così guai ai siti contrassegnati da unanimismo. Convengo sulla direzione di Solti e karajan ma il video di un ballo londinese del 1975 regala un Abbado da sogno con la aggiunta di una giovane e strepitosa Ricciarelli contornata da un Domingo di annata e soprattutto da un cappuccilli monstre. Sempre valida ma meno impeccabile la Katia 5 anni dopo nel video Met impreziosito però da un Pavarotti memorabile che ripete il miracolo sia nel live Scala 1977 con la Verrett sia nel Met di anni dopo che presenta un buon Nucci e una professionale ma nulla più Millo, mentre delude nella edizione in disco con Solti ove ad onta di un bravo Bruson non condivido le vostre lodi per la piatta Price nulla a che vedere con la somma Leontyne forse la più grande Amelia del dopoguerra. Amo molto anche il Riccardo di Bergonzi e ovviamente mi travolge il mitico Tucker quanto a carreras si arriva alla mia Amelia prediletta dopo la Price ovvero alla caballé, peccato che tra i tanti suoi memorabili Balli (ruolo con cui soggiogò a Londra nel 1981 il neofita Freddy Mercury che seduta stante se ne vocalmente innamorò) quello in disco Philips sia il meno significativo. Scala 1975, RAI 1969, Barcellona 1973 e MET 1967 di gran lunga migliori. Cerquetti e Gencer ovviamente brave ma manca il languore del consentimi signor o l'abbandono straziato del morrò mentre Tebaldi in disco voce troppo tarda, preferisco la Callas 1957 seppure non ai massimi ma è pur sempre la Callas e in più con Di Stefano cui Carreras in scala nel 1975 si ispirò. Di fatto da almeno 30 anni non si sente un ballo che meriti...ma si sa il Verdi della maturità è quello che più di tutti ha pagato il prezzo alla intervenuta penuria di certe voci. Ah non ho parlato del Muti EMI perchè in realtà la cosa che oggi mi piace di più è la Ulrica della Cossotto...un pò poco direi, sul cast vocale dell'ultimo Karajan mi...taccio.