Il confessionale (Le pecore nere)

opere, compositori, librettisti e il loro mondo

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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Pruun » sab 19 set 2009, 19:52

Io sono forse un caso atipico, nel senso che ripensandoci non mi vengono in mente opere che non sopporto... o meglio, una si, l'unica che proprio ho detto 'che palle!' (escluse le varie riscopertine minori che ogni tanto venivano fuori a Jesi), ovvero il Palestrina di Pfitzner... :shock: :shock: Gesù!!!!
Un'altra è l'Edgar... tolto Addio mio dolce amor è una cosa da non credere (senza contare il meraviglioso 'Solo a far pompa ella qui sta' del III atto, che peraltro Domingo si vergogna di cantare... :mrgreen: :mrgreen: : Chessygrin : )

Però per esempio il vituperato Spontini a me.... piace! (Il Milton ha due o tre passaggi meravigliosi :oops: ) e considero Mozart sopra a tutti, ma di tanto poi...
Al tempo stesso ammetto che ho avuto seri problemi nell'approcciarmi a Wagner, con il quale sto seguendo un avvicinamento graduale e intensivo al tempo stesso! :mrgreen: :mrgreen:
Riconosco comunque che Gluck, Spontini, Cherubini e in generale l'intero repertorio neoclassico se fatti male sono peggio di una tortura cinese...
Adoro Bellini ma considero pallosa La sonnambula... cioè a pezzi e bocconi mi piace, ma è noiosa per intero e se penso alle opere di Bellini che amo di più è inevitabilmente sempre ultima....
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda pbagnoli » sab 19 set 2009, 23:35

Ricordo la Khovancina alla Scala circa 25 anni fa: una noia mortale! Dirigeva un battisolfa di nome Ruslan Rayceff, c'era una regia spaventosa, non capivo una pera; più di metà del teatro se la battè agli intervalli. La ascoltai molti anni dopo nella registrazione di Abbado e mi si aprì un altro mondo
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda MatMarazzi » lun 21 set 2009, 9:47

pbagnoli ha scritto:Ricordo la Khovancina alla Scala circa 25 anni fa: una noia mortale! Dirigeva un battisolfa di nome Ruslan Rayceff, c'era una regia spaventosa, non capivo una pera; più di metà del teatro se la battè agli intervalli. La ascoltai molti anni dopo nella registrazione di Abbado e mi si aprì un altro mondo


Infatti!
Spesso il problema della noia di un'opera dipende dall'interprete...
Io amo particolarmente la Kovanchina, però ammetto che - come tensione narrativa e forza spettacolare - è di impatto minore del Boris, specie per un pubblico non russo, inconsapevole della svolta epocale che Pietro il Grande ha rappresentato per la loro Storia.
Eppure recentemente ho portato i soci del mio club a vedere - a pochi mesi di distanza - la Kovanchina e poi il Boris a Firenze.
La prima aveva l'efficiente regia di Serban, la brillante direzione di Conlon, un cast - se non geniale - di sicuro impatto. I soci si sono divertiti come pazzi.
Il secondo aveva una mostruosa e dilettantistica regia di Nekrosius. Sono tutti morti dalla noia...
Il risultato è che, a parere dei soci, il Boris è una gran palla, mentre la Kovanchina è un'opera esaltante (il chè mi sembra un po' falso).
Il fatto è che secondo me a teatro non ci sono più le opere belle e le opere brutte, perché è l'interpretazione a fungere da "pietra filosofale" (anche in senso negativo, ossia di trasformare l'oro in vile metallo).
Correrei in capo al mondo a sentire le opere che più detesto (Manon Lescaut, Freischuetz) se sapessi che sono affrontate dagli interpreti giusti. Mentre non mi sposterei nemmeno di un km per sentire Donna senz'Ombra, Ugonotti, Trovatore, Billy Budd...(esempi di opere che amo alla follia) se sapessi che sono affrontate da interpreti sbagliati.
Nessuno potrebbe dire che "Cavalleria" e "Pagliacci" sono brutte, se avesse visto ciò che il regista Richard Jones ne ha ricavato.
La Gencer e Gui tiravano fuori dal terzo atto della Battaglia di Legnano (abbastanza operaccia) delle tali meraviglie che sembrava di ascoltare uno dei massimi capolavori di Verdi.

Salutoni,
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda vocegiusta » lun 21 set 2009, 13:53

MatMarazzi ha scritto: Il fatto è che secondo me a teatro non ci sono più le opere belle e le opere brutte, perché è l'interpretazione a fungere da "pietra filosofale" (anche in senso negativo, ossia di trasformare l'oro in vile metallo).

Mat

Tu sei pazzo! Dici delle cose senza senso, Marazzi!
Dovresti sapere che la fola dell'interpretazione è la coperta di Linus che serve ai cattivi cantanti per mascherare le proprie deficienze tecniche: è ora di finirla con queste baggianate! Oggigiorno, quando un cantante non sa cantare bello alto e immascherato come scuola comanda, si preoccupa di ragliare due o tre urlacci sgangherati per esempio nella scena della Pazzia della Lucia, ed ecco che mandrie di ascoltatori beoti, che si fanno intortare dalle majors discografiche e dai siti internet asserviti (come questo, mi spiace dirlo sin dalla mia prima partecipazione a questo forum, ma io sono onesto con tutti sempre), sono pronti ad applaudire senza rendersi conto della robaccia che hanno ascoltato. Sono gli stessi beoti che dicono tanto bene di Kaufmann: fortunatamente c'è su Youtube qualche ascoltatore illuminato che lo definisce una mucca e altri ascoltatori non meno esigenti che, altrove, lo definiscono gramo.
Interpretazione, dici? Beh, Marazzi, è ora di finirla con queste idiozie! Perché non vi preoccupate su questo sito di cominciare a parlare di canto, quello vero, ben impostato, antico, che era quello che si cantava sino al 1920 perché poi hanno iniziato tutti a svaccare? Perché non diciamo una volta per tutte tutto il male che ha fatto la Callas con lòe sue moine e le sue manfrine che ha buttato l'opera nel jet set facendone una questione che andava bene solo per gli appassionati dei giornaletti rosa? Perché non diciamo una volta per tutte che la Dessay che tanto vi piace è una cantante scarsa, modesta, che non c'ha più un filo di voce, che andrebbe bene per cantare solo la Vispa Teresa e forse nemmeno quella? Perché non diciamo una volta per tutte che la Stemme, con la piccola voce che ha, potrebbe fare al massimo una fanciulla fiore se ci fosse una cantante degna di tal nome per fare quell'Isotta che lei indegnamente usurpa e stupra col suo canto da cocotte inacidita? Perché inmvece di glorificare tanto un inutile dischetto di un tenorastro di nome Kaufmann, non dite che con la voce che ha potrebbe fare al massimo Pedrillo o il Messaggero di Aida, anzi forse nemmeno quello perché ci vuole la voce, mentre lui si impicca sul primo passaggio di registro che anche Claudio Villa dominava meglio di lui? Insomma, Marazzi, scusa se sono aggressivo proprio nel mio primo intervento, ma è possibile che tu che credi di capire così tanto da pontificare qui e altrove non ti rendi conto che per fare un'opera lirica la prima cosa è la VOCE??? Che senza la VOCE non vai da nessuna parte? Che se hai una voce del cavolo (per non dire di peggio) che ti sentono si è no in seconda fila vai bene solo per lo Zecchino d'oro? Sei tu e quelli come te che avete sputtanato l'opera lirica, consegnandola a gente che non ha la minima idea di come si fa a cantare perché è più comodo mettere questi quattro squinternati pret a porter, che durano sì e no due stagioni come la tua tanto osannata Silia e poi finiscono nel dimenticatoio!
La VOCE ci vuole! Ma quella giusta, che suona alta, che è sul fiato, che domina il passaggio, ed è ora che ci sia qualcuno che te le canti (e il verbo mi sembra appropriato) un po' sul muso, invece di questa mandria di pecoroni che sono tutti qui a pendere dalle tue labbra. Adesso ci sono io, caro il mio bambinello: e d'ora in avanti te la vedrai con una vera voce di dissenso che qui manca, visto che c'è la censura che spegne le poche voci che cantano contro. Vediamo se hai il coraggio di bannarmi!
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda MatMarazzi » lun 21 set 2009, 14:41

vocegiusta ha scritto:Tu sei pazzo! Dici delle cose senza senso, Marazzi!
Dovresti sapere che la fola dell'interpretazione è la coperta di Linus che serve ai cattivi cantanti per mascherare le proprie deficienze tecniche: è ora di finirla con queste baggianate!


Carissimo,
il primo istinto, in quanto moderatore, sarebbe stato quello di "moderare" (appunto) alcune delle parole violente e offensive che hai usato.
In generale, infatti, espressioni come "pazzo" "baggianate" "idiozie", "beoti" non dovrebbero essere ammesse in un confronto civile e dunque nemmeno in questo forum.

Tuttavia il tuo post è talmente divertente, simpatico e illuminante su quale è il livello delle discussioni operistiche in altri ambiti internet-loggionistici che (se i colleghi amministratori e moderatori sono d'accordo) lo lascerei così com'è...
L'attacco alla parola "interpretazione", gli insulti non solo a una Dessay, una Stemme o un Kaufmann (ti sei dimenticato la Bartoli!), ma addirittura a una Callas (!), l'esaltazione di un Claudio Villa (!!!), l'accusa di durare due o tre stagioni rivolta proprio alla povera Silja (che in realtà è stata ininterrottamente sulla scena dal 1956 al 2010), tutto questo è talmente divertente e simpatico da sembrare quasi... "una burla" :)
Eh... si! Io credo che sotto sotto ci sia qualcuno che ha voglia di giocare un po'! :)
E se così non fosse, anzitutto me ne dispiacerei per te, poi ti inviterei a calmarti e infine a interloquire in modo più maturo con persone che ascoltano l'opera tanto quanto te e che hanno gli stessi diritti tuoi di dire come la pensano.

Bannarti! :)
Ma per carità.
NOn è nostra abitudine bannare, solo moderare le espressioni offensive!
E chi potrebbe trovare offensivo un post simile! :)

Salutoni "voce giusta"! :D
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Maugham » lun 21 set 2009, 15:19

MatMarazzi ha scritto: Tuttavia il tuo post è talmente divertente, simpatico e illuminante su quale è il livello delle discussioni operistiche in altri ambiti internet-loggionistici che (se i colleghi amministratori e moderatori sono d'accordo) lo lascerei così com'è...


D'accordissimo. Lascialo così com'è.

Eh... si! Io credo che sotto sotto ci sia qualcuno che ha voglia di giocare un po'! :)


Penso anch'io. :wink:

WSM
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda vocegiusta » lun 21 set 2009, 16:03

Eh certo! Quando non si sa cosa rispondere è normale saltare addosso agli altri che fortunatamente difendono (non qui perché glie lo avete impedito) le vere ragiuoni dle canto professionale. Comodo, eh, cantarsele senza contraddittorio! Ci sono ben pochi posti su internet dove non solo si difendono le ragioni del canto professionale, ma per di più si può democrtaicamente esprimere il proprio parere senza aver paura che qualcuno ti faccia sentire un povero mentecatto perché non hai la cultura del Grande Gestore! Uno ce n'è, sol uno, come direbbe Libenskopf nel mio amatissimo "Viaggio a Reims", deturpato dalla Scala nell'ultima stagione, che non c'era nessuno che ccantasse secondo le regole del canto professionale.
Ma non voglio divagare.
Sono mesi che vi leggo, mesi: ce ne fosse uno che osa esprimere il proprio dissenso di fronte alle cose che scrivi, Marazzi, inventando dei termini che esistono solo nel tuo vocabolario e difendendoli anche con una cattiveria che non fa onore a quella intelligenza di cui pure ti piace ammantarti. Sì, a dire il vero c'era qualcuno che lo faceva, e adesso non c'è più, e lo sai perché? Perchè li avete bannati, cacciati in malo modo, perchè non vi piace il belcanto e siete sempre lì a parlare delle stesse cose trite e ritrite. Sempre lì a parlare di Wagner, Strauss, Bayreuth: insomma, MArazzi, siamo italiani, abbiamo un patrimonio di cui siamo orgogliosi e voi siete sempre lì a menarvela con le solite quattro cose di cui non parla NESSUNO AL MONDO! Vi riempite la bocca con i registi: CARSEN E' VECCHIO! E sapete a cosa serve una regia? A mascherare le magagne dei cantanti facendo disgustare il pubblico con spettacoli che meriterebbero solo secchi di ortaggi!
Tu fai l'ironico e mi maltratti perché non sono uno dei tanti allineati, ma solo perchè non vuoi sentirti dire che per fare l'opera ci vuole la voce! E il vostro sito si chiama operadisc, no? Forse che nei dischi vedete lo spettacolo? No, caro: sentite le voci! E non sentite l'interpretazione, ma il passaggio di registro, la messa di voce, il trillo e il picchettato, proprio quelle cose su cui fai sempre tanta ironia.
Bene, io non ci sto, è bene che tu lo sappia ed era ora che qualcuno te lo dicesse. Io rappresento qui le ragioni della voce, della vera arte del canto, delle vere voci che non ci sono più. Per l'opera come la vuoi tu possono bastare anche i concorrenti di Amici di Maria De Filippi che guarda caso quest'anno ospiterà anche i cantanti lirici. Se gli mettono intorno una bella regia di Carsen, magari vincono anche come Marco Carta.
A me spiace che ti sia offeso Marazzi, ma la verità fa male e qualcuno doveva pur dirtela no? Non è mia abitudine dire cose pesanti, io sono molto mite e ho tanti amici, ma ho pensato che se ero diretto subito ci saremmo capiti immediatamente: le cose brutte le devi dire subito, poi se hai davanti uno intelligente che capisce dopo va tutto bene, no? Quindi sta a te
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda pbagnoli » lun 21 set 2009, 16:18

Mi sembra una bella trollata. Ne sentivamo la mancanza : WallBash :
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Pruun » lun 21 set 2009, 18:51

Io mi sento chiamato in causa.
Perché io dissento spesso da quanto si afferma qui, però lo dico e se ne discute.
E sinceramente rifuggo istintivamente da tutti coloro che si ritengono portatori della verità.
E credimi voce giusta, te lo dice uno che se vai a ben rileggere molto spesso tutto si è trovato fuorché della stessa opinione col tuo odiato Marazzi...
Per cui Duffy Duck, datti una calmata che tanto a breve in questa bella Italia di opera se ne vedrà poca o punta quindi si risolverà il problema all'origine, viste le politiche (in)culturali attualmente in atto
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda MatMarazzi » lun 21 set 2009, 20:46

vocegiusta ha scritto:Eh certo! Quando non si sa cosa rispondere è normale saltare addosso agli altri che fortunatamente difendono (non qui perché glie lo avete impedito) le vere ragiuoni dle canto professionale.

Sì, a dire il vero c'era qualcuno che lo faceva, e adesso non c'è più, e lo sai perché? Perchè li avete bannati, cacciati in malo modo,


Ecco, è questo il punto a cui mi sento in dovere di replicare, perché (non si sa mai) qualcuno dei tanti appassionati che sempre più numerosi vengono a leggerci potrebbe - se non le confutassi - leggere queste frasi e prenderle per vere.
Sei padronissimo, caro vocegiusta (come chiunque altro) di andare a scorrere la lista dei 230 e passa iscritti al forum (che non sono tutti quelli che ci leggono, ma solo quelli che si sono iscritti).
Vi troverai ancora tutti i nomi di colori che secondo te avremmo bannato e cacciato.
Sono tutti regolarmente iscritti e avrebbero - se volessero - facoltà di intervenire.
Se non scrivono più è perché loro non tollerano che altri dispongano di argomenti, logica e competenza per smontare i loro semplici catechismi...
Per questo hanno preferito (e li capisco benissimo) trasmigrare in luoghi dove possono recitarsi i loro rosari in santa pace, senza che nessuno li costringa a riflettere sulla debolezza dei loro argomenti.
Era loro diritto e sono il primo a dire che hanno fatto bene.
ma qui, sia chiaro, non si banna nessuno.
Noi sosteniamo tesi difficili (perché è difficile non accontentarsi di bambinate e luoghi comuni) e lo facciamo in modo difficile: ossia aprendoci al dialogo con chiunque la pensi diversamente.

Un salutone,
Matteo
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Tucidide » lun 21 set 2009, 20:57

A me spiace un po' rovinare la bella discussione inaugurata da Maugham, ma tanto oramai è andata così, e caso mai si potranno staccare i messaggi in un argomento a parte.
Dunque...
Io sono notoriamente un cretino: figurati che mi piacciono dei cantantacci non professionali, dei veri e propri cagnacci (ah, no... Cagnoni: si dice così).
Fatto sta che con la mia cretinaggine (o cretineria? :roll: ) non ho proprio capito il tono dei messaggi di Vocegiusta.
Il primo mi pareva marcatamente ironico, tanto che si sarebbe potuto prenderlo per un divertissement di un amico e "sostenitore" di Matteo.
Il secondo è decisamente meno chiaro, e onestamente non lo capisco.
Alcune frasi sono talmente caricaturali che non voglio credere che non siano ironiche: Carsen "vecchio", "il canto professionale", "non vi piace il belcanto", "vera arte del canto". Nemmeno "gli originali" le dicono così schiette (ehm... oddio, forse in certi casi sì... :mrgreen: ).
Però... :oops: :roll: per fare dell'ironia... bisogna saperla fare! :) Il rischio di sembrare seri è dietro l'angolo, e se non si sta attenti, si vanifica tutto. :(

Quindi, caro Vocegiusta, l'effetto che volevi ottenere non è riuscito.
Io, per mio conto, posso prendermi la mia parte di colpa per non essere riuscito a capire le tue intenzioni.
Tu però, sei stato ben poco abile nel farti capire, lasciatelo dire. :wink:
Un saluto!
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda VGobbi » lun 21 set 2009, 23:57

Non pensavo che il canto fosse morto nel 1920!!!

Meno male che c'e' stato qualcuno che mi ha avvisato!!!
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Alberich » mar 22 set 2009, 1:00

Propongo un quiz: chi è voce giusta?
Personalmente penso che sia un burlone...ci son dei passaggi che son troppo per essere "veri". : Chef :
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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda MatMarazzi » mar 22 set 2009, 1:09

Alberich ha scritto:Propongo un quiz: chi è voce giusta?
Personalmente penso che sia un burlone...ci son dei passaggi che son troppo per essere "veri". : Chef :


E se fosse un burlone che non conosciamo?
E' un'ipotesi che non escluderei... anche se confesso che lo stile mi ricorda quello di un antico iscritto: Rossiniano... ve ne rammentate?

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Re: Il confessionale (Le pecore nere)

Messaggioda Tucidide » mar 22 set 2009, 9:19

MatMarazzi ha scritto:E se fosse un burlone che non conosciamo?
E' un'ipotesi che non escluderei...

Nemmeno io.
anche se confesso che lo stile mi ricorda quello di un antico iscritto: Rossiniano... ve ne rammentate?

Dici? Occorrerebbe fare una ricerca sul suo usus scribendi... :lol:
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