MatMarazzi ha scritto: Il fatto è che secondo me a teatro non ci sono più le opere belle e le opere brutte, perché è l'interpretazione a fungere da "pietra filosofale" (anche in senso negativo, ossia di trasformare l'oro in vile metallo).
Mat
Tu sei pazzo! Dici delle cose senza senso, Marazzi!
Dovresti sapere che la fola dell'
interpretazione è la coperta di Linus che serve ai cattivi cantanti per mascherare le proprie deficienze tecniche: è ora di finirla con queste baggianate! Oggigiorno, quando un cantante non sa cantare bello alto e immascherato come scuola comanda, si preoccupa di ragliare due o tre urlacci sgangherati per esempio nella scena della Pazzia della
Lucia, ed ecco che mandrie di ascoltatori beoti, che si fanno intortare dalle majors discografiche e dai siti internet asserviti (come questo, mi spiace dirlo sin dalla mia prima partecipazione a questo forum, ma io sono onesto con tutti sempre), sono pronti ad applaudire senza rendersi conto della robaccia che hanno ascoltato. Sono gli stessi beoti che dicono tanto bene di Kaufmann: fortunatamente c'è su Youtube qualche ascoltatore illuminato che lo definisce una mucca e altri ascoltatori non meno esigenti che, altrove, lo definiscono gramo.
Interpretazione, dici? Beh, Marazzi, è ora di finirla con queste idiozie! Perché non vi preoccupate su questo sito di cominciare a parlare di canto, quello vero, ben impostato, antico, che era quello che si cantava sino al 1920 perché poi hanno iniziato tutti a svaccare? Perché non diciamo una volta per tutte tutto il male che ha fatto la Callas con lòe sue moine e le sue manfrine che ha buttato l'opera nel jet set facendone una questione che andava bene solo per gli appassionati dei giornaletti rosa? Perché non diciamo una volta per tutte che la Dessay che tanto vi piace è una cantante scarsa, modesta, che non c'ha più un filo di voce, che andrebbe bene per cantare solo la Vispa Teresa e forse nemmeno quella? Perché non diciamo una volta per tutte che la Stemme, con la piccola voce che ha, potrebbe fare al massimo una fanciulla fiore se ci fosse una cantante degna di tal nome per fare quell'Isotta che lei indegnamente usurpa e stupra col suo canto da cocotte inacidita? Perché inmvece di glorificare tanto un inutile dischetto di un tenorastro di nome Kaufmann, non dite che con la voce che ha potrebbe fare al massimo Pedrillo o il Messaggero di Aida, anzi forse nemmeno quello perché ci vuole la voce, mentre lui si impicca sul primo passaggio di registro che anche Claudio Villa dominava meglio di lui? Insomma, Marazzi, scusa se sono aggressivo proprio nel mio primo intervento, ma è possibile che tu che credi di capire così tanto da pontificare qui e altrove non ti rendi conto che per fare un'opera lirica la prima cosa è la VOCE??? Che senza la VOCE non vai da nessuna parte? Che se hai una voce del cavolo (per non dire di peggio) che ti sentono si è no in seconda fila vai bene solo per lo Zecchino d'oro? Sei tu e quelli come te che avete sputtanato l'opera lirica, consegnandola a gente che non ha la minima idea di come si fa a cantare perché è più comodo mettere questi quattro squinternati pret a porter, che durano sì e no due stagioni come la tua tanto osannata Silia e poi finiscono nel dimenticatoio!
La VOCE ci vuole! Ma quella giusta, che suona alta, che è sul fiato, che domina il passaggio, ed è ora che ci sia qualcuno che te le canti (e il verbo mi sembra appropriato) un po' sul muso, invece di questa mandria di pecoroni che sono tutti qui a pendere dalle tue labbra. Adesso ci sono io, caro il mio bambinello: e d'ora in avanti te la vedrai con una vera voce di dissenso che qui manca, visto che c'è la censura che spegne le poche voci che cantano contro. Vediamo se hai il coraggio di bannarmi!
Vocegiusta
Libertà è partecipazione (G. Gaber)