Der Ring des Nibelungen: interpreti

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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda VGobbi » sab 02 ott 2010, 12:43

MatMarazzi ha scritto:Il suo Sansone poi mi pare incomparabilmente maggiore di tutti i Sansoni che ho sentito ...

Più dello stesso immenso Jose' Luccioni?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda MatMarazzi » sab 02 ott 2010, 16:00

Triboulet ha scritto:So che non c'entra, ma al volo... Mat come lo trovi quì? per me è straordinario... :


Sì, Trib, straordinario...
sono cresciuto con quel Grimes, in VHS.
Bravissimo, però anche qui io sento una dimensione eccessiva, un compiacimento da Marlon Brando che stride un po' con la natura semplice e fragile del ruolo.
O per lo meno, mi va benissimo che uno "titanizzi" Grimes, purché io non ci senta la "performance".
Nel Grimes di Vickers sento la performance...

VGobbi ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:
Il suo Sansone poi mi pare incomparabilmente maggiore di tutti i Sansoni che ho sentito ...
Più dello stesso immenso Jose' Luccioni?


Luccioni (e prima di lui Thill) è stato un Samson straordinariamente "giusto", vocalmente, tecnicamente e interpretativamente.
Vickers nel 1981 a Londra non era giusto per niente.
Era vecchio, lacero, grasso, aveva una voce stanca, appesantita.
Eppure....




E sentilo qui... anzi guarda le espressioni che sfodera mentre accarezza la Verrett. Senti la dolcezza ineffabile con cui sussurra il primo "je t'aime" (e guarda lei quando gli fa coraggio primo del si bemolle acuto :) sono tenerissimi...)




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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Maugham » sab 02 ott 2010, 18:50

MatMarazzi ha scritto:
Alberich ha scritto:Vickers: anche per me è un grandissimo Siegmund.
Ma è Siegmund davvero? A me pare che ci descriva una grandissima figura, ma non colga il personaggio. Il Siegmund di Vickers è una maschera tragica, tormentata, riflessiva, una figura a metà tra un martire cristiano e un profeta biblico. E in fin dei conti è un anziano.


Sono perfettamente d'accordo, Alberich.
Anzi, mi spingo molto oltre.
Ti parrò estremista, ma io faccio molta fatica a sopportare Vickers in Wagner. Anzi, lo ammetto: non lo sopporto proprio!


Io invece trovo Vickers in Siegmund semplicemente immenso.
Non tanto quello con Leinsdorf (anche se comunque era già un gigante) quanto quello con Karajan.
Solo lui si inventa, nell'annuncio di morte quella voce spenta, terrosa, spettrale, propria di chi è già morto dentro e ancora non ne ha preso coscienza, propria di chi sa di combattere una battaglia già persa in partenza.
E' la raffigurazione perfetta dell'uomo che dice "no" alla divinità. Un Prometeo. Ma che sa piegarsi ad infinite malinconie.
Provate, Mat ed Alberich, ad ascoltarvi il racconto del primo atto. Sotto certi neri vuoti orchestrali di Karajan che sembrano voragini c'è il canto di Vickers aggrappato alle parole, come se mettendo in fila le cose potesse dare un qualche "senso" alla sua esistenza di eterno "diverso". E il Walse con lui diventa quasi l'urlo di Cristo sulla croce.
E' In questi colloqui con se stesso (anche la Todaverskundingung lo è anche se c'è Brunnhilde), in questi momenti in cui un uomo tira dolorosi bilanci che Vickers si eleva a vertici assoluti. Stessa cosa nel Terzo atto di Tristano. Ovviamente solo audio con Karajan, Quello di Orange l'ho visto in DvD ed è nel complesso un Tristano noioso. Di cui ricordo poco.
Hoffman e Elming sono senza dubbio altri due Siegmund che ho visto dal vivo e che ammiro. Molto.
Ma Vickers per me è insuperabile.
IMHO naturalmente. E forse perchè vedo in Siegmund prima che il giovane, il titano.
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda pbagnoli » sab 02 ott 2010, 19:15

Sono completamente d'accordo con WSM: per me è un Siegmund gigantesco e per le stesse ragioni di William. C'è in lui un'umanità commossa e dolente, in cui l'eroismo non è un connotato farlocco e posticcio, ma un profondo vissuto. Siegmund ha lottato tutta la vita, arriva alla casa di Sieglinde letteralmente svuotato, distrutto, pronto anche ad affrontare la morte senza eccessivi problemi. Come lui, prima di lui, solo Ramon Vinay, guarda caso un altro grandissimo Tristan e, guarda caso, sempre con Karajan.
E ovviamente, infatti, adoro anche il Tristan di Vickers: splendido, umanissimo, tormentato, anche complessato, di fronte all'enormità di qualcosa di cui non arriva a comprendere i limiti.
Trovo che non ci sia nulla di sbagliato nel trasformare Siegmund in un uomo provato dalla vita, come peraltro aveva già aveva fatto sentire Vinay
Trovo che il suo declamato sia semplicemente spettacolare, sfaccettatissimo e sostanzialmente perfetto per il linguaggio di questi eroi.
Non lo amo come Parsifal, perché mi fa mancare quel quid di ingenuità che per me è un requisito essenziale in questo personaggio.
Ma Siegmund e Tristan sono personificazioni talmente simbiontiche da essere inquietanti, per cui - I'm sorry - sono in totale disaccordo con il mio vecchio amico Matteo.
Apprezzo discretamente Hofmann (ovviamente sempre in Siegmund; come Tristan mi dice proprio poco poco), ma ne potrei fare tranquillamente a meno; da Vickers, invece, proprio non posso prescindere. E' un caposaldo dell'interpretazione wagneriana moderna. E' l'unico continuatore possibile di Vinay, e senza Vinay non avremmo avuto il Tristan del 1952

Però, per noioso che possa essere, senti qui che cosa riesce a tirar fuori dalla morte di Tristano (farei volentieri a meno dei peli sotto le ascelle, ma insomma...):
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda MatMarazzi » sab 02 ott 2010, 19:40

pbagnoli ha scritto: E' l'unico continuatore possibile di Vinay, e senza Vinay non avremmo avuto il Tristan del 1952


Boh, non capisco perché non amare Vickers deve significare non amare Vinay! :)
Io li trovo molto diversi... Vinay scava, si contorce, vibra di verità. Vickers si atteggia, si pavoneggia e pontifica.
Poi, per carità, avete ragione: è bravo... anzi bravissimo, ottiene tanti colori, dà tanta espressività a ogni nota, comunica un grande senso tragico.
Ma io non gli credo! Mi sembra un Siegmund che si guarda allo specchio e a ogni bel colore tragico commenta: "ehi, stai dicendo a me?"

:)

Comunque non volevo scandalizzarvi! :)
é sempre di Vickers che stiamo parlando!

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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda pbagnoli » sab 02 ott 2010, 19:52

MatMarazzi ha scritto:
Boh, non capisco perché non amare Vickers deve significare non amare Vinay! :)
Io li trovo molto diversi... Vinay scava, si contorce, vibra di verità. Vickers si atteggia, si pavoneggia e pontifica.

Non sono d'accordo, Mat: o meglio, sono d'accordissimo con te su Vinay, ma per me Vickers fa lo stesso. Non ho mai avuto la sensazione che Vickers si pavoneggiasse o pontificasse, anzi, esattamente il contrario.
Lo trovo vero, agghiacciante, comunicativo.
Io non ho detto "non amare Vikers"="non amare Vinay".
E' probabile che sia stato poco chiaro io, ma ho solo detto che per me Vickers, con le sue lacerazioni sovrumane, con il suo declamato scolpito e intriso di umanità dolente, è l'unico possibile erede della lettura di Vinay: entrambi Siegmund straordinari (per me i più grandi della storia recente), entrambi Tristan immensi (idem come sopra).
Anzi, dirò di più e getto un sassolino: è proprio la lettura tormentatissima e frastagliatissima di entrambi i tenori che ha fatto sentire - forse grazie anche alla complicità con HvK - quanto tempo fosse passato dalle letture sovranamente indifferenti, muscolari e vocalistiche di Melchior
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Luca » sab 02 ott 2010, 21:10

Per Vickers sono più vicino stavolta a Pietro che non a Matteo: per me resta un cantante fondamentale: il duetto con la Verrett del Samson è un must di interpretazione e suono (un acuto del genere in quella posizione!) e la morte di Tristan è impressionante (equivalente alla morte di Otello nel live del MET con Scotto e McNeil). E' una cantante ed interprete mai banale in tutto quanto ha fatto e si sente l'approfondimento nelle sue esecuzioni. Inoltre non ha mai avuto un clacson pubblicitario, al contrario di altri che gli sono inferiori. Pur avendo molto Wagner non si è mai accostato a Lohengrin.

Saluti, Luca.
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Alberich » sab 02 ott 2010, 21:50

Sarò breve, causa internet non funzionante...ma chiarisco: io non critico il Siegmund di Vickers, che adoro.
Volevo solo lanciare un argomento: così come l'Otello di Del Monaco è lontano dall'originale di Tamagno, non credete che il Siegmund di Vickers sia "una" possibile via, ma forse non quella più aderente al personaggio così come ce lo descrive Wagner?
Ossia, più che l'aspetto dell'età, a me pare che Vickers sia "una maschera tragica, tormentata, riflessiva, una figura a metà tra un martire cristiano e un profeta biblico". Riuscitissimo, ma forse non è nè l'unica nè la più appropriata, tra le possibili strade.
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Tucidide » dom 03 ott 2010, 14:35

MatMarazzi ha scritto:è bravo... anzi bravissimo, ottiene tanti colori, dà tanta espressività a ogni nota, comunica un grande senso tragico.
Ma io non gli credo! Mi sembra un Siegmund che si guarda allo specchio e a ogni bel colore tragico commenta: "ehi, stai dicendo a me?"

pbagnoli ha scritto:Lo trovo vero, agghiacciante, comunicativo.

Maugham ha scritto:Io invece trovo Vickers in Siegmund semplicemente immenso.

Luca ha scritto:Per Vickers sono più vicino stavolta a Pietro che non a Matteo: per me resta un cantante fondamentale:

Secondo me il problema (se problema si può chiamare... sarebbe bello se i problemi fossero questi! :D ) di Vickers è la sua gigantesca, sovrumana personalità, talmente grande da non riuscire a "nascondersi" dietro la verità di un pèersonaggio.
Trovo che non solo il suo Siegmund, ma proprio tutti i suoi ruoli, da Otello a Samson, da Peter a Siegmund, da Eneas a Radamès, siano caratterizzati dal suo "gigantismo". E' un fattore che si verifica solo con le personalità autenticamente enormi, un po' quello che succede alla Callas. A rischio di dire una bestialità, credo che la grande "verità drammatica" la comunichino maggiormente gli artisti dotati di buone, discrete o anche piccole personalità, riuscendo a far entrare in sé stessi il personaggio, annullando quasi la propria individualità. Poi magari saranno di fantasia limitata, saranno mediocri, ma forse più "veri".
Vickers è pur sempre Jon Vickers, un sommo artista, che però si muove con la propria personalità sulle spalle.
Tutto sta nell'accettare (non è certo un sacrificio! :D ) questo fatto e accingersi all'ascolto sapendo che quello che si sta ascoltando è Jon Vickers. : Thumbup :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda VGobbi » dom 03 ott 2010, 14:52

Infatti mi domandavo come mai Vickers " pontificasse" in Siegmund e non in Eneas, Grimes, Otello o Sanson? Ad essere sincero, non noto diversità d'interpretazioni da parte del tenore canadese.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda MatMarazzi » dom 03 ott 2010, 15:12

VGobbi ha scritto:Infatti mi domandavo come mai Vickers " pontificasse" in Siegmund e non in Eneas, Grimes, Otello o Sanson? Ad essere sincero, non noto diversità d'interpretazioni da parte del tenore canadese.


Infatti Vit (ed è la cosa che risponderei anche a Tuc) la differenza sta nei personaggi.
Ci sono certi piatti in cui il peperoncino sta bene, altri no.

Anche il paragone con la Callas mi pare non regga: il problema di Vickers non era che fosse "un gigante"; il suo problema è che il gigante lo faceva!
Persino quando doveva fare un marinaio fragile, sfigato e isolato da tutti.
Come sapete, Britten rifuggiva il suo Grimes! :)

Cmq lunghi da me l'idea di turbarvi! :)
Tenetevi ben stretto il suo Siegmund! Io mi tengo Sansone! :D

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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Manrico » dom 03 ott 2010, 15:43

Ho i video di Mario Del Monaco (originali) su DVD dei concerti di Lipsia 1966 e Vienna 1969.

Li ho restaurati entrambi ed ora l'audio è spettacolare.

Nel concerto di Lipsia 1966 - tra l'altro - canta Die Wakure, l'esecuzione è simile a quella che farà a Vienna tre anni dopo e che si può sentire e vedere attualmente su Youtube, inserito da altri, con la differenza che "compressa" e non restaurata rende molto meno, a parte il soffio del nastro e il suono piatto.

La cosa sorprendente è che nel concerto di Lipsia del 1966, (non disponibile sul tubo) alla fine, dopo il bis, il pubblico sembra impazzito (e siamo in Germania), applausi interminabili che risultano stranamente riportati in parte nel video.

Per quanto riguarda, poi il suo Sansone, beh! forse non avete sentito l'edizione del Met di Del Monaco con Risë Stevens nei panni di Dalila, mi è venuto da sorridere quando ho letto qui gli elogi al "sib"a John Vickers, (tenore peraltro che ammiro molto),è evidente che non la conoscete, nessun Sansone ha il "sib" migliore di Del Monaco in questo duetto, se mi gira bene, forse l'ho inserisco io su Youtube, visto che nessuno l'ha fatto.

Inoltre nei prossimi gioni aggiornerò il sito che ho dedicato a Mario Del Monaco con foto inedite del Lohengrin che andò in scena alla Scala, con la direzione di Antonino Votto, con lui in queste foto

Intanto vediamo cosa offre oggi Youtube:

"In fernem Land" Lohengrin 1957


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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda pbagnoli » dom 03 ott 2010, 16:19

Non era lui il Siegmund della Walkiria con la Silja e la Hillebrecht?
Era molto bravo: naturale propensione per un declamato di grande qualità. Forse un Siegmund un po' troppo estroverso per i miei gusti (amo gli interpreti più introversi e "problematici" on questo ruolo), ma tanto di cappello per la canna!
Pensa che Siegfried sarebbe stato!
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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda Maugham » dom 03 ott 2010, 16:42

MatMarazzi ha scritto:
Anche il paragone con la Callas mi pare non regga: il problema di Vickers non era che fosse "un gigante"; il suo problema è che il gigante lo faceva!
Persino quando doveva fare un marinaio fragile, sfigato e isolato da tutti.


A mio parere sia Langridge che Vickers, pur con strumenti opposti, rendono benissimo la fragilità, la sfiga e l'isolamento.
Si può esere marinai fragili e isolati sia come Goerge Clooney della Tempesta perfetta che come Robert Shaw dello Squalo.

Come sapete, Britten rifuggiva il suo Grimes! :)


Ovvio. Quello, a mio avviso, più "falso" di tutti, secondo me, è proprio Pears. :D
Forse era proprio l'immensa e diretta comunicativa di Vickers a sconvolgere la celebre coppia che, in maniera alquanto villana, abbandonò la sala dopo il primo atto.

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Re: Siegmund - interpreti

Messaggioda MatMarazzi » dom 03 ott 2010, 16:49

Maugham ha scritto:Forse era proprio l'immensa e diretta comunicativa di Vickers a sconvolgere la celebre coppia che, in maniera alquanto villana, abbandonò la sala dopo il primo atto.


Si, forse! :)
O forse no! ;)
Forse Britten sapeva meglio di noi chi e cosa dovesse essere Grimes!

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